Ho un campione in cui sospetto la presenza di un virus. Lo metto su una piastra con dei pozzetti dove ci sono sonde complenentari all'RNA virale. Poi nei pozzetti ci sono enzimi che riconoscono tale sonda. Essi sono proteasi che clivano il mezzo e danno fluorescenza. E forse corretto come sistema di diagnosi di infezione? Geazie
Sono fuori dal lab da un bel po', potrei sbagliare, ma secondo me, visto che i virus ad RNA quasi sempre hanno un intermedio a doppio filamento durante la replicazione, forse potrebbe interferire con i risultati (sempre che sia marcato l'RNA sonda solamente). Se dovessi fare un test enzimatico per testare la presenza del virus io farei un ELISA su qualche proteina virale, ma se sei in coltura ancora meglio e più economico è fare una titolazione per CPE50 (e dico questa perché va bene per qualunque virus).
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Citazione:E forse corretto come sistema di diagnosi di infezione?
Chi mi ha insegnato virologia avrebbe detto che non esiste un sistema corretto in assoluto per la diagnosi d'infezione, ma esistono migliaia di possibilità (tutte teoricamente plausibili) di cui solo una viene scelta come convenzionalmente "corretta" per arrivare a quella che è la diagnosi di laboratorio di un preciso virus. Detto questo, devi indicare di che virus si tratta, altrimenti non è possibile risponderti (esempio: per alcuni virus, l'intermedio dsRNA potrebbe disturbare, come osservato da giulian, per altri potrebbe essere del tutto ininfluente..dipende)
P.S. non ho neanche capito molto bene cosa succede dopo l'ibridazione, in che modo si attiva la proteasi? e cosa cliva esattamente?
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