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metodico
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
Città: chivasso
65 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2006 : 01:32:46
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ciao a tutti sono nuovo iscritto, mi servirebbe sapere come sono nate le biotecnologie. (abbiamo da pubblicare un articolo su nostro sito) Qualcuno mi ha suggerito che le biotecnologie non sono una derivazione della biologia ma della Medicina. Altri che deriva dall' Ingegneria genetica. Altri dalla scoperta dei microrganismi: nascita delle biotecnologie innovative. Pasteur tra il 1857 e il 1876 comprende la produzione della birra e i microrganismi che la permettono. Per questo viene considerato il padre della biotecnologia. Inoltre, individua i batteri responsabili della fermentazione del latte e del burro, i microbi responsabili delle alterazioni della birra e del vino. Insomma sembra che le biotecnologie non abbiano dei...genitori certi!! ciao metodico
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2006 : 10:24:54
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Hmmmm bella domanda! Le prime applicazioni biotecnologiche risalgono agli antichi egizi che furono i primi a fare la birra ! E da migliaia di anni i contadini selezionano le piante e fanno incroci.
Ovviamente dal secolo scorso si è cominciato ad avere una maggiore conoscenza dei processi che stanno alla base di tutto ciò.
Io ricorderei anche tutti gli studi di Mendel che sicuramente sono stati indispensabili per lo sviluppo delle biotecnologie moderne. Altri step importantissimi per lo sviluppo delle moderne biotecnologie sono stati sicuramente la scoperta del DNA e successivamente della sua struttura e, succesivamente l'invenzione della PCR.
Insomma, secondo me è molto difficile dare una data di inizio alle biotecnologie, poichè sono il risultato di una serie di scoperte e invenzioni che hanno permesso di arrivare alla situazione corrente.
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metodico
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
Città: chivasso
65 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2006 : 14:30:31
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ciao a tutti ciao chick80 per il tuo intervento. Mi puoi dire soltanto che cos'è il PCR che citi? Centra qualcosa con il DNA ricombinante? Non sono uno studente o laureato, ma con il nostro sito un divulgatore adipico di informazioni ai giovani studenti. "Adipico" perchè focalizziamo i nostri articoli sulle applicazioni pratiche delle discipline scientifiche. Comunque credo che lo stesso discorso di "sinergia" tra le discipline scientifiche vale per le "nanoscienze" e "nanotecnologie". Il progresso è ..alleanza!! La stessa "alleanza" che dovrebbe esserci tra scienza, industria, finanza e politica. Ci si è arrivati in Italia nel primo caso, speriamo presto e meglio nel secondo!! ciao metodico |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
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metodico
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
Città: chivasso
65 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2006 : 02:09:43
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ciao a tutti grazie GFPina , mi ero già informato ricercando su internet. Quindi ha che fare sempre con il DNA. In definitiva non credo che una sola disciplina scientifica possa ritenersi "progenitrice" delle biotecnologie. Sia la biologia molecolare, l'ingegneria genetica e la medicina, ma anche la Matematica con i modelli matematici e statistici, forse anche la fisica, sono corresponsabili della nascita e sviluppo di questa nuova metodologia. Quello che è certo è che le biotecnologie stanno rivoluzionando il mondo e le applicazioni pratiche che esse avranno in questo secolo sono ancora molteplici e imprevedibili. Come del resto sarà per qaunto riguarda le "nanoscienze" e "nanotecnologie", anch'esse frutto di sinergie e alleanze tra le discipline scientifiche. ciao metodico |
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legolas
Utente
Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi
723 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2006 : 12:00:54
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Ti consiglio la lettura di "Biotecnologie"J.M.Smith, edito da Zanichelli. |
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metodico
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
Città: chivasso
65 Messaggi |
Inserito il - 13 settembre 2006 : 00:46:43
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ciao legolas
grazie per il libro suggerito, me lo procuro. comunque un articolo l'ho preparato, eccolo così lo commentate: L'origine delle biotecnologie avanzate può essere fatta risalire al 1680 quando, nei Paesi Bassi, Anton Von Leeuwenhoek riuscì per primo a vedere i batteri grazie alla scoperta di una lente e alla costruzione di un microscopio. L'importante scoperta consentì di ipotizzare che alla base dei processi di trasformazione di alcuni prodotti naturali potessero essere coinvolti specifici microorganismi viventi. Solo verso la metà del secolo scorso (1875), però, Pasteur comprese e descrisse la causa delle fermentazioni; infatti egli individuò i batteri e i lieviti responsabili di alcuni processi importanti della trasformazione di sostanze alimentari per arrivare alla produzione di formaggi,birra, vino, aceto. Egli inoltre crea un vaccino per la rabbia, selezionando dei mutanti del virus della rabbia che hanno perso la virulenza rispetto all'uomo. Questa è una tecnica che anticipa la biotecnologia moderna basata sull'ingegneria genetica. Nel 1878 vengono scoperti i componenti delle cellule di lievito e vengono chiamati "enzimi". Fleming, con la scoperta della Penicillina, da inizio ad un nuovo tipo di medicinali: gli antibiotici. In seguito ne vennero scoperti molti altri tipi. La possibilità di produrre nuovi antibiotici su scala industriale è legata alla selezione di specie capaci di produrre sostanze in quantità maggiori rispetto alla specie presente in natura: nasce così l'ingegneria genetica. Griffith è il padre dell’ingegneria genetica. Si deve a lui la scoperta che i batteri, attraverso un processo definito trasformazione batterica, possono acquisire, riconoscere e mantenere materiale ereditario esterno, derivante da altri batteri. Egli non sapeva che il materiale ereditario era costituito da DNA. Saranno Avery, MacLeod e McCarthy nel 1944 a fare tale scoperta. Nel 1953 l'inglese Francis H.C. Crick e l'americano James D. Watson scoprono il modo di duplicarsi del DNA. Quella scoperta giunse nel momento in cui si stavano compiendo notevoli progressi in tutta la genetica, sia quella classica che quella molecolare e servì anche da catalizzatore di ulteriori scoperte e segnò l'inizio della biologia molecolare; da allora, per affrontare le scienze della vita, è diventato essenziale conoscere i meccanismi molecolari che presiedono il funzionamento degli organismi. La scoperta successiva del "DNA ricombinante" (1973) e quelle dell'ingegneria genetica segnano una linea di demarcazione fra biotecnologie tradizionali e biotecnologie innovative, caratterizzate dal cambiamento mirato di attività di organismi ottenute modificandone il patrimonio genetico. Questo porta alle innumerevoli scoperte recenti: gli OGM (Organismi Modificati Geneticamente), la mappatura del genoma umano, la rigenerazione di organi da cellule staminali, la clonazione ( duplicazione di animali e in futuro dell'uomo). Queste nuove applicazioni hanno portato anche problemi etici, sulla opportunità delle interferenze dell'uomo sull'evoluzione delle mondo vegetale e naturale, sulla creazione artificiale di esseri viventi e dell'uomo. Il mondo si divide tra fautori delle biotecnologie, che sono considerate un progresso delle capacità cognitive e pratiche della società moderna, e quelli che invece si oppongono alla "manipolazione" del mondo inorganico e organico, che vedono nell'interferanza degli scienziati nei processi naturali, conseguenze pericolose per l'umanità e effetti collaterali dannosi per l'uomo (come la possibilità di allergie e contaminazioni nell'uomo degli OGM, l'utilizzo della clonazione anche per "riprodurre" la vita). Quello che è certo sono le potenzialità innovativa e le applicazioni pratiche delle biotecnologie, che coinvolgono diversi settori, dall'agroalimentare alla medicina, dall'ambiente al farmacologia. Nell'accezione comune odierna le biotecnologie, infatti, sono metodiche che usano "organismi viventi" (come batteri, lieviti, cellule animali e vegetali) allo scopo di ricavare prodotti utili all'uomo: dal vino al mais transgenico, dai farmaci alle cellule staminali. Le produzioni industriali e le applicazioni delle biotecnologie sono in forte espansione. Medicina e Farmacologia Solo nel settore dei farmaci biotech i tassi di crescita solo nell'ordine del 25 % di aumento l'anno e i bilanci delle società sono da capogiro. Nel 2005 le 1.830 aziende statunitensi del comparto biotecnologico (biotech) hanno fatturato 41 miliardi di euro. Le 1980 concorrenti europee (più numerose ma più piccole) hanno ricavato 19 miliardi di euro. Per il 2007 il giro d'affari globale dovrebbe toccare i 95 miliardi di euro!. In cima alla classifica europea c'è la Germania con 346 aziende biotech, seguita dal Regno Unito con 311 imprese e dalla Francia con 228. L'Italia, purtroppo, è agli ultimi posti con poco più di 50 ditte. La possibilità di ricombinare le proteine, ha permesso ai biotecnologi di realizzare farmaci a elevato grado di purezza, di sicurezza e di abbondanza: i vantaggi rispetto al tradizionale approvvigionamento da animali (come l'insulina ottenuta dal pancreas di maiale) sono indubbi. Tra le medicine biotech più utili prodotte fin ora di sono, oltre all'insulina, gli interferoni (dotati di attività anti-virale e antitumorale), l'eritropoietina (ormone che stimola la maturazione dei globuli rossi) e gli anticorpi monoclonali (anticorpi contro specifici tipi di tumore, come quello della mammella). Medicina veterinaria e zootecnia Le biotecnologie sono utilizzate anche in medicina veterinaria e zootecnia per produrre medicine utili per gli animali o per sapere attraverso esami specifici se sono malati. I principali campi di applicazione sono i seguenti: - diagnostica molecolare, applicata per individuare le malattie del bovino quali la rinotracheite infettiva e la leucemia o leucosi. - disponibilità di kit diagnostici per il rilievo di malattie virali degli animali da compagnia (cani, gatti). - diagnostica dei patogeni degli animali in produzione zootecnica. - rilievo di batteri patogeni direttamente negli alimenti. - produzione di vaccini contro l'afta epizootica, contro la rabbia, contro il virus della leucemia felina, contro il virus della malattia di Aujeszky del suino, vaccini contro virus del pollo e del tacchino, vaccini contro il virus della peste bovina. Le biotecnologie possono essere utilizzate anche per la clonazione di animali, quindi la produzione di individui tutti identici tra loro, con lo scopo di ampliare il numero di soggetti con migliori caratteristiche produttive e di resistenza alle malattie. Agricoltura L'utilizzo delle biotecnologie in agricoltura è quello di aumentare la quantità di alcuni alimenti, migliorare la qualità nutrizionale di alcuni prodotti agricoli, la resistenza agli stress ambientali, ai parassiti e agli altri patogeni (OGM). Ambiente Le principali applicazioni delle biotecnologie per la salvaguardia dell'ambiente sono: - Smaltimento dei prodotti di rifiuto (acque di scarico e rifiuti solidi). - Biorisanamento (bioremediation) del suolo e delle acque inquinate da composti tossici (degradazione del petrolio e dei suoi derivati). - Diagnostica ambientale: Le sostanze di rifiuto vengono trasformate da determinate specie di microrganismi in sostanze riutilizzabili da parte degli organismi viventi. I prodotti di rifiuto urbani (acque di scarico e rifiuti), industriali (ogni tipo di sostanza chimica) o agrozootecnici (deiezioni) possono essere distrutti dai microrganismi e trasformati in sostanze riutilizzabili dalla natura stessa (sostanze biodegradabili). - creazione materiali : Si sta cercando di ottenere dagli zuccheri e altri carboidrati complessi,come amido e cellulosa, plastiche da utilizzare in sostituzione di quelle ottenute per via petrolchimica, utilizzando il processo di trasformazione batterica. ............................................................ COSA NE PENSATE ? ciao metodico |
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Talia
Nuovo Arrivato
Prov.: Napoli
Città: Napoli
35 Messaggi |
Inserito il - 15 settembre 2006 : 11:38:37
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Direi che è un buon articolo,anche se con la storia delle biotecnologie sarei partita da qualche anno addietro!Ovviamente parlare di tutte le varie scoperte porterebbe ad un articolo infinito seppure mi spiace che rivoluzioni nell'ambito scientifico debbano essere così sintetizzate!Mi piace la parte che descrive le applicazioni delle biotecnologie...è importante far capire cosa fa un biotecnologo! Sul forum della mia università,si trovò un ingegnere di passaggio che ci definì i "guagliuncielli"(in napoletano...vuol dire i ragazzini)dei medici o addetti ai prelievi di sangue in quanto convinto che la ricerca era prerogativa espressamente medica!A volte mi domando come persone che decidano di intraprendere studi così impegnativi siano così superficiali certe volte! W i biotech...e viva la ricerca in ITALIA soprattutto!!!!!!SU SU...
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Talietta |
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metodico
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
Città: chivasso
65 Messaggi |
Inserito il - 29 settembre 2006 : 01:16:09
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ciao a tutti hai ragione Talia w la ricerca in Italia però ci vorrebbe una politica più lungimirante e una finanza che invece di "speculare in Borsa" e comprare miliardi di "derivati" e "opzioni" pensassero anche alla RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE del nostro Paese. A quando una sinergia politica-finanziaria che sabbia creare NUOVE GRANDI IMPRESE (non i soliti imprenditori in "famiglia") per lo sviluppo e l'innovazione "vera" che ci renda competitivi, che ci permetta di "applicare" le enormi risorse della ricerca, degli scienziati italiani, che non sono inferiori agli altri, che crei occasioni e possibilità di lavoro ai laureati? Si dice che in Italia siamo carenti di laureati scientifici, matematici, fisici, chimici, e biologi, ma mi chiedo, se li avessimo questo gran numero di laureati, che possibilità lavorative daremmo loro in Italia in questo tipo di "sistema Paese" che non funziona? ciao, |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 29 settembre 2006 : 11:06:08
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Se ti puo' servire io avevo parlato un po' di biotech tradizionali e biotech innovative nell'elaborato che ho postato qui .
Ad ogni modo nella sezione elaborati puoi trovare un sacco di altro materiale che potra' sicuramente esserti utile
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http://www.linkedin.com/in/dariocorrada |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
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metodico
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
Città: chivasso
65 Messaggi |
Inserito il - 08 ottobre 2006 : 23:51:29
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ciao a tutti mi spiace per gli ultimi due interventi ma ormai l'articolo è on line. Quello che posso dirvi è che i ragazzi lo hanno apprezzato e molti sono cascati dalle nuvole, anche quelli dell'ultimo anno di liceo scientifico. Mi chiedo cosa insegnano i professori di Biologia o Chimica, almeno dovrebbero accennare alle nuove applicazioni o novità che avvengono nel mondo!! o sono completamenti avulsi dalla vita quotidiana. la stessa cosa mi succede per gli articoli sulle nanotecnologie e bioinformatica, biomedica o robotica. Rimango sempre più perplesso!! ciao, |
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albertos
Nuovo Arrivato
Prov.: livorno
Città: livorno
26 Messaggi |
Inserito il - 30 ottobre 2006 : 19:07:15
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Il termine BIOTECNOLOGIE nasce da termine biologia e tecnologia e si riferisce alla produzione di benei e servizi con l'utilizzo di microrganismi.
Il primo uomo ad usare il termine biotecnologie fu Karoly Ereky nel 1919 ingegnere ungherese, che lavorara su una riforma agraria. Poi questo termine fu dimenticato e ripreso da una trentina di anni a oggi . |
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