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magnetti
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Inserito il - 11 settembre 2010 : 18:07:01
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Una terribile epizoozia provocata da un ex protista monoflagellato, molecolarmente riportato nel regno dei funghi, divoratore di cheratina, sta distruggendo l'erpetofauna anfibia anche del nostro territorio. La prevenzione passa per un monitoraggio accorto e su vasta scala. Ogni stagno o pozza d'acqua potrebbe essere o diventare la dimora di questo parassita, le cui spore sembrano non sopravvivere in assenza di umidità. I bravi microscopisti di questa forum potrebbero rendersi disponibili per il rilevamento e la conseguente prevenzione di questa pandemia, semplicemente analizzando l'acqua stagnante dello loro zone. La segnalazione potrebbe essere indirizzata alla Societas Herpetologica Italica (SHI), tramite fotografie del fungo. Le zoospore sopravvivono anche nei terreni fangosi quindi, quando si visitano i luoghi umidi, è conveniente lavare le calzatura nel transitare da uno stagno all'altro.
Confido nella vostra sensibilità, gli anfibi gì colpiti dai cambiamenti climatici rischiano l'estinzione, come è già avvenuto per alcune specie di "Rana".
Saluti
Dante
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giliogiuseppe
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1 Messaggi |
Inserito il - 21 settembre 2010 : 23:00:30
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Buongiorno sono un microscopista profesionista di ingegneria dei materiali, ma mi dieltto anche a guardare microorganismi..
se mi fornisce l'indicazione su come riconoscere esattamente i vari stadi di quesot fungo le mando molte foto.
come mai gli Anfibi sono così sensibili ai cambiamenti climatici?cos'è questa SHI? non sarà mica lei uno di quegli scienziti che i fanno lavorare gratis vero?
G. |
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magnetti
Nuovo Arrivato
11 Messaggi |
Inserito il - 26 settembre 2010 : 17:45:51
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Ti ringrazio per l'interessamento. Gli anfibi sono animali poco mobili, sono ectotermi come i rettili e quindi strettamente dipendenti dal clima in cui sono costretti a vivere. Non dispongono di un efficiente apparato polmonare usando spesso la pelle per gli scambi gassosi, la pelle stessa deve ricoprirsi continuamente di muco per proteggersi dalla disitratazione ed è praticamente indifesa dai raggi UV. Risultato è che qualsiasi modificazione dell'ambiente minaccia la loro sopravvivrenza. Per la raccolta delle spore monoflagellate ti serve un retino da plancton e per l'analisi un microscopio a contrasto di fase per osservarne i movimenti. La Societas Herpetologica Italica (S.H.I.) è una associazione scientifica che promuove la ricerca erpetologica di base e applicata, la divulgazione delle conoscenze sull'erpetofauna e la protezione degli Anfibi e Rettili e dei loro habitat. Ovviamente tutti i soci offrono le loro prestazioni a titolo gratuito autofinanziandosi. Se decidi di collaborare con la SHI sarà sufficiente prenderne contatto iscrivendoti alla relativa mailing list, oppure semplicemente contattandone la segreteria: erpamm@yahoogroups.com. La SHI dispone di un'apposita commissione conservazione che ti fornirà tutte le indicazioni di merito. La tua competenza di microscopista multidisciplinare tornerà certamente utile anche in un contesto più allargato come la protezione dei microecosistemi a vantaggio anche della nostra stessa sopravvivenza. Ancora grazie per l'interessamento e la sensibilità.
Buonaserata
Dante
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