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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 16 luglio 2010 : 22:18:14
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Scusate la domanda... mi sto spaventando. Guardando i curriculum dei miei docenti, noto che sono laureati con 110/110 e lode... ma per insegnare è necessario un voto alle stelle? Io non so se onestamente riuscirò a raggiungere questa vetta. Illuminatemi!
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 luglio 2010 : 21:59:43
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Cioè, nessuno sa dirmi niente? |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2010 : 04:53:54
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Citazione: Messaggio inserito da Caivs.Ivlivs
Scusate la domanda... mi sto spaventando. Guardando i curriculum dei miei docenti, noto che sono laureati con 110/110 e lode... ma per insegnare è necessario un voto alle stelle? Io non so se onestamente riuscirò a raggiungere questa vetta. Illuminatemi!
Per insegnare dove? Per insegnare alle scuole ex "superiori" fino ad alcuni anni fa era richiesta una specializzazione (post laurea magistrale) alla Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario (SSIS). Senza SSIS potevi insegnare solo nelle scuole private o, per brevissimi periodi, nelle scuole statali (se non erano disponibili inseganti abilitati SSIS). Il problema dell'insegnamento non è il voto di laurea (che incide praticamente zero) ma il fatto che sono richieste abilitazioni (ora eliminate) che consentono l'accesso a graduatorie da cui vengono "pescati" gli insegnanti, Siccome le SSIS sono state chiuse (perchè le graduatorie sono sature) le prossibilità di insegnamento per i prossimi anni ritengo siano molto basse (solo scuole private).
L'insegnamento allì'università è gestito dai professori universitari e dalle ass. Si assegna l'incarico di insegnamento a laureati che lavorano gratuitamente all'università come forma indiretta di pagamento (il primario, professore universitario e direttore di una scuola di specializzazione medica dice a un suo interno: "non hai la borsa, se rimani comunque in laboratorio - ufficialmente "volontariato gratuito"- ti dò l'incarico di insgnamento" ad esempio, per i biolgi, all'interno del corso di laurea per tecnici di laboratorio biomedico-). Oppure l'insegnamento è assegnato a capitecnici o a capo sala o comunque a "strutturati" ass. Per cui, onestamente, l'insegnamento all'università (anche con incarichi a tempo determinato) è un "mercato interno" da cui sono esclusi i soggetti esterni a università e ass. Alla faccia dei concorsi (che sono solo una pagliacciata). Vedi tu......... In italia (e la minuscola non è un errore di ortografia) la quasi totalità degli incarichi pubblici sono gestiti come fossero denaro, in modo assolutamente personalistico, dai responsabili del settore pubblioo, per cui, ad esempio: - l'ammissione alla scuola di specializzazione o al dottorato è un modo per "pagare" laureati che hanno prestato almeno un anno di "volontariato" gratuito al reparto ("se dopo l'internato di laurea non te ne vai e continui a lavorarmi gratis in reparto per 1 anno ti faccio entrare in scuola di specialità! - lo stesso primario cnsegna al suo "volontario" i quesiti del test - che vengono scritti dallo stesso primario - chi lo può scoprire?). Ma vale per tutte le strutture pubbliche: non diventi il nutrizionista di una mensa comunale se non hai dei "referenti" all'interno del comune. Il sistema è questo e senza conteare familismo e prostituzione. Il resto sono balle. Ovviamente perte dell'illegalità non sarebbe tale in altri Paesi. L'allievo interno che riceve il dottorato pilotato dal primario (o laspecializzazione) è solitamente una persona che ha svolto l'internato di laurea nel reparto per cui é già autnomo in un settore., il dottorato o la specializzazione servono al professore/primario a garantire la continuità del lavoro. COMUMQUE E' ILLEGALE.Tanto varrebbe lasciare decidere, anche ufficialmente, ai prof a chi dare il dottorato ma premiare coi finanziamenti solo i repatti che lavorano. - Si dà al primario la liceità di decidere direttamente a chi assegnare un dottorato ma poi si pretende che il reparto con a capo quel prof. produca almeno 10 pubblicazioni su riviste internazionaii l'anno. Se ne produce 5 si dimezzano i fondi, se ne produce 0, si chiude il reparto. Quindi, volendo, se il prof incappa nel Maradana dei ricercatori, può amche assegnare un dottorato alla sua amante e uno a suo nonno. ma siccome di "Maradona della ricerca" ne nasce 1 al secolo, sarà molto più probabile che il caro prof. assuma, in massima parte persone competenti. Fino a quando mancherà un sistema di finanziamenti all'università legato ai risultati ci sarà sempre un sistema ibrido e corrotto. Appena la Gelmini ha provato ad introdurre un po' di meritocrazia (punteggio ai concorsi determinato in massima parte dalla pubblicazioni) il corpo accademico è insorto (assumere incapaci sarebbe stato molto più difficile). Allo stato attuale il livello di illegalità dell'università è paragonabile a quello di tangentopoli, con i docenti universitari che utilizzano risorse pubbliche (borse di dottorato, ammissione a scuole di specializzazione, assegnazione di incarichi di insegnamento, accorciamenti dei percorsi di studio per ottenere una seconda laurea - compresa quella in medicina e chirurgia -) per retribuire del lavoro (ufficialmente "volontario") nella "mgiliore" delle ipotesi (ribadita l'illegalità di fondo), per ottenrere prestazioni sessuali, sistemare la famiglia o crare dei sistemi di potere (il priamrio che fa entrare in specialità la figlia del comandante della guardia di finanza, laureata in medicina) nella peggiore. Esattamente gli stemmi meccanismi di corruzione del sistema pubblico in cui il politico, la cui campagna elettorale è stata finanziata dal tal costruttore, poi si "sdebita" assegnando alla ditta di quel costruttore la realizzazione di opere pubbliche. "A buon rendere", "tu fai un favore a me e io ne faccio uno a te" (con i soldi pubblici, però).
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2010 : 11:37:04
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Errore di postaggio, sorry, volevo correggere gli errori di ortografia e ho premuto il tasto errato |
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robchia
Nuovo Arrivato
2 Messaggi |
Inserito il - 04 febbraio 2011 : 19:13:21
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Solo l'ortografia???
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elving
Utente Junior
240 Messaggi |
Inserito il - 05 febbraio 2011 : 11:35:38
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che vuol dire "solo l'ortografia"? mi rispecchio appieno nelle parole di hellas, possono sembrare eccessive, ma è la sacrosanta verità. purtroppo l'università è e continua ad essere una nicchia accessibile solo a chi è figlio di qualcuno o a chi è disposto a vendersi...che tristezza |
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Martin.diagnostica
Utente Attivo
1582 Messaggi |
Inserito il - 05 febbraio 2011 : 15:17:59
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hellas bellissimo intervento gli errori di orto nn significano nulla hai fatto l'istantanea della realtà italiana
Citazione:
tanto varrebbe lasciare decidere, anche ufficialmente, ai prof a chi dare il dottorato ma premiare coi finanziamenti solo i repatti che lavorano. - Si dà al primario la liceità di decidere direttamente a chi assegnare un dottorato ma poi si pretende che il reparto con a capo quel prof. produca almeno 10 pubblicazioni su riviste internazionaii l'anno. Se ne produce 5 si dimezzano i fondi, se ne produce 0, si chiude il reparto.
in Germania funziona esattamente cosi, parlo perché ci ho lavorato
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