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Danilo_L
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 16 luglio 2013 : 19:47:47
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Citazione: Messaggio inserito da chick80
Citazione: Rilancio inoltre un pensiero che mi girava in testa tempo fa, potrei farmi odiare per tutto ciò e chiedo da subito perdono: le scienze cosiddette "dure" (matematica e fisica, a cui aggiungerei la chimica che basa gran parte della propria essenza sulla meccanica quantistica, da ciò che credo di aver capito, tanto che abbiamo trattato al liceo i fondamenti della meccanica quantistica proprio nelle ore di chimica anziché in quelle di biologia o di fisica stessa) sono difficili e basano la loro efficacia sul loro essere solidamente basate sulla matematica. La biologia da un confronto diretto con esse non risulta essere la più "facilotta"? Lo affermo con un'ingenuità disarmante, quella di uno che ha sempre studiato sui libri di scuola e che, purtroppo, non ha mai avuto opportunità di tirare fuori il naso di li per farsi delle idee.
Dipende un po' da cosa ti ritrovi a fare. E' sicuro che molti biologi hanno una (sbagliatissima) tendenza a stare il più lontano possibile da tutto ciò che è matematica/fisica/statistica. Tuttavia, oggigiorno questo non è veramente più possibile. Siamo in un periodo in cui il fenomeno delle "big data" invade anche la biologia. Quando ti ritrovi in mano dei risultati di sequenziamento di un genoma o qualche decina di migliaia di immagini delle connessioni in un cervello non puoi permetterti di dire "lo analizzo a mano". Sempre di più la figura del bioinformatico/biostatistico/biofisico sono di importanza fondamentale in un laboratorio di biologia.
Inoltre quando cominci a lavorare seriamente nella microscopia allora -se vuoi fare le cose per bene- devi avere delle serie conoscenze di ottica, fisica e matematica per correttamente analizzare i risultati delle tue immagini. Per non parlare ovviamente di chi fa dinamica molecolare!
Certo, parla con qualcuno che lavora nella fisiologia, specialmente elettrofisiologia (lo stai facendo), e questo ti dirà che questa non è di certo cosa nuova. Modelli matematici / fisici nella biologia sono stati sviluppati già dall'inizio del secolo scorso... Hodgkin e Huxley ci hanno anche vinto un Nobel! Prendi un qualsiasi paper pubblicato su Neuron* e avrai forti chances di trovarci dentro dell'analisi matematica/statistica molto complessa.
* o magari su PLoS Computational Biology che è open-access.
Esattamente, il bioinformatico ed il biostatistico vengono da una formazione matematico/ingegneristica? Che tipo di percorso di studi generalmente intraprendono?Che cosa intendi con dinamica molecolare? |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 17 luglio 2013 : 10:26:50
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Non necessariamente, ne conosco con formazione biologica e con formazione matematica/fisica.
Per dinamica molecolare si intende ad es. studiare in silico come una molecola interagisce con una proteina, oppure come una proteina si dispone nello spazio (folding) etc etc. |
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ErgoCalciferolo
Nuovo Arrivato
70 Messaggi |
Inserito il - 19 luglio 2013 : 00:09:32
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Secondo le informazioni che ho ricavato navigando sui siti in inglese, la ricerca si può benissimo fare con la laurea in medicina (che in inglese è il Medical Degree M.D.). Nelle sperimentazioni cliniche che prevedono la partecipazione di soggetti umani (come per esempio nelle sperimentazioni per testare l'efficacia di nuovi farmaci) è necessaria la presenza della figura di un medico, il quale ha il compito di osservare e/o prendere cura del paziente/soggetto umano durante lo svolgimento delle prove cliniche. Nelle ricerche di base, cioè quelle aventi il solo scopo di avanzare le conoscenze scientifiche anche senza uno scopo pratico in mente, la presenza del medico non è necessaria. Le competenze per condurre una ricerca di base possono essere acquisite conseguendo un dottorato (all'estero è il PhD se non sbaglio). Nel campo biomedico, esiste il corso MD/PhD che combina i benefici della laurea in medicina e il dottorato di ricerca.
Con queste considerazioni in mente, non capisco però perché escludete la laurea in medicina per le persone che vogliono avvicinarsi nel campo della ricerca. |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 20 luglio 2013 : 21:01:28
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Citazione: Messaggio inserito da ErgoCalciferolo
Con queste considerazioni in mente, non capisco però perché escludete la laurea in medicina per le persone che vogliono avvicinarsi nel campo della ricerca.
Perché 99 volte su 100 lo scopo del corso di laurea in medicina e chirurgia è preparare medici, non ricercatori. Nonostante il medico possa fare il ricercatore anche in laboratorio occupandosi di ricerca pura senza mai vedere un paziente, la preparazione, almeno all'inizio, ad affrontare questo tipo di lavoro è maggiore e migliore con un corso mirato come quello di biologia o biotecnologie. Considerando poi che se vuoi fare ricerca non ti interessa avere rapporti coi pazienti, la laurea in medicina diventerebbe MOLTO pesante. |
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Danilo_L
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2013 : 16:10:08
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Citazione: Messaggio inserito da chick80
Non necessariamente, ne conosco con formazione biologica e con formazione matematica/fisica.
Per dinamica molecolare si intende ad es. studiare in silico come una molecola interagisce con una proteina, oppure come una proteina si dispone nello spazio (folding) etc etc.
Con che corso di laurea posso fare poi dinamica molecolare?
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Danilo_L
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 27 luglio 2013 : 10:28:14
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lo so che rompo, ma mi stavo guardando un po' intorno per questa cosa della bioinformatica e della biologia computazione: in particolare trovo che sia una figata questa storia della dinamica molecolare e della modellizzazione delle proteine al computer. La domanda è sempre la stessa: come ci si arriva? Con quali percorsi di laurea?
P.S: Rispondo al ragazzo che ha scritto di laurea in medicina e ricerca: Questa è l'idea che mi sono fatto io parlando con professori/etc: la laurea in medicina consente di fare ricerca medica cosi come quella in biologia, se però dall'altro lato hai un biologo che sa lavorare in laboratorio maledettamente bene e il cui sbocco fisiologico è proprio li, il medico è fondamentalmente un clinico e questo comporta vantaggi e svantaggi, come per esempio una buona conoscenza delle patologie, che può tornare utile nella ricerca, ma anche una quasi assoluta mancanza di conoscenze in lab. e la forte possibilità di allontanarsi dalla ricerca per fare clinica, o al massimo ricerca clinica ed epidemiologica. Credo dipenda anche dai posti in cui uno studia: da me a Torino ci sono molti laboratori anche aperti a chi studia medicina, quindi incidentalmente si può anche provare a fare ricerca, però, secondo me, devi tenere in conto che la ricerca è una possibilità, che può essere anche remota, mentre per chi studia biologia è quasi la naturale prosecuzione del proprio lavoro. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 27 luglio 2013 : 13:05:31
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Citazione: lo so che rompo, ma mi stavo guardando un po' intorno per questa cosa della bioinformatica e della biologia computazione: in particolare trovo che sia una figata questa storia della dinamica molecolare e della modellizzazione delle proteine al computer. La domanda è sempre la stessa: come ci si arriva? Con quali percorsi di laurea?
Non penso ci siano percorsi specifici. Qualsiasi cosa correlata a fisica/chimica/biologia va bene. Alla fine sono cose che apprendi più sul campo che all'università...
Citazione: Rispondo al ragazzo che ha scritto di laurea in medicina e ricerca: Questa è l'idea che mi sono fatto io parlando con professori/etc: la laurea in medicina consente di fare ricerca medica cosi come quella in biologia, se però dall'altro lato hai un biologo che sa lavorare in laboratorio maledettamente bene e il cui sbocco fisiologico è proprio li, il medico è fondamentalmente un clinico e questo comporta vantaggi e svantaggi, come per esempio una buona conoscenza delle patologie, che può tornare utile nella ricerca, ma anche una quasi assoluta mancanza di conoscenze in lab. e la forte possibilità di allontanarsi dalla ricerca per fare clinica, o al massimo ricerca clinica ed epidemiologica. Credo dipenda anche dai posti in cui uno studia: da me a Torino ci sono molti laboratori anche aperti a chi studia medicina, quindi incidentalmente si può anche provare a fare ricerca, però, secondo me, devi tenere in conto che la ricerca è una possibilità, che può essere anche remota, mentre per chi studia biologia è quasi la naturale prosecuzione del proprio lavoro.
Ancora una volta dipende... il mio ex-capo è un medico, ma non ha mai praticato e fa ricerca puramente di base, ha sempre fatto quello e la clinica non mi sembra che lo interessi particolarmente. La ricerca è un lavoro estremamente dinamico, sarai tu a scegliere dove andrà la tua carriera, gli studi universitari ti serviranno come base, ma non ti costringeranno assolutamente a fare una cosa o l'altra. |
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ErgoCalciferolo
Nuovo Arrivato
70 Messaggi |
Inserito il - 04 agosto 2013 : 01:47:53
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INTRODUZIONE: Se abbandono la via del medico....
Ho riletto tutta la discussione iniziata dall'utente Danilo_L. Le sue preoccupazioni, domande e curiosità corrispondono alle mie, quindi ho trovato molto utile le risposte a riguardo. Mi sono iscritto al test d'ammissione di Medicina e Chirurgia perché molti (persino alcuni professori universitari con cui ho parlato) mi hanno consigliato questo corso di laurea, molto più utile per avvicinarmi di più al mondo della ricerca biomedica, rispetto a corsi tipo biologia e biotecnologie. Molti miei compagni sono invece interessati alle professioni sanitarie (per motivi vari: brevità del corso, basso tasso di disoccupazione, poca matematica, et cetera), ma io ho evitato quei corsi perché non corrispondono ai miei interessi.
Però, dopo aver riletto con attenzione tutta la vostra discussione a riguardo, ho cominciato a ripensare sulla mia scelta. Devo ammettere che non ho mai sognato di diventare medico. La chirurgia non mi piace, e alcuni insegnamenti tipo "clinica chirurgica", "ginecologia", "ostetricia" et similia non mi fanno suscitare l'interesse, la curiosità e la passione necessaria per affrontarli diligentemente. Il mio sogno è diventare un ricercatore (prima non sapevo in quale ambito, ma poi ho scoperto che mi piacciono di più le materie inerenti a chimica, biologia e matematica). Quindi credo che seguirò il vostro consiglio (racchiuso nelle citazioni sotto), cioè quello di evitare il corso di Medicina se non si ha la passione di diventare medico.
Citazione: Messaggio inserito da chick80
Tuttavia se vuoi fare ricerca, soprattutto di base, essere medico NON è un vantaggio, anzi, in alcuni ambienti può anche essere uno svantaggio.
Fai medicina se vuoi fare il medico. Se non ti interessa continua con biologia. E fai pace con il fatto che probabilmente dovrai andare all'estero.
Citazione: Messaggio inserito da chick80
Personalmente ti direi: se vuoi curare i pazienti fai il medico, se vuoi fare ricerca fai biotech o biologia.
Poi, nulla esclude che tu con una laurea in medicina possa fare ricerca, solo che decisamente medicina non ti dà (giustamente) una preparazione improntata alla ricerca come invece può darti biotecnologie in quanto medicina è puntata a formare medici, non ricercatori.
Citazione: Messaggio inserito da Caffey
Io sono d'accordo con Chick per quanto riguarda il corso in medicina e chirurgia, che non è diretto alla ricerca e comunque prima di arrivare a fare ricerca devi formarti (ameno un po') come clinico e se non ti interessa non è proprio un piacere! Nulla vieta che tu possa fare poi ricerca ma il corso di laurea non ti indirizza verso quella strada.
Purtroppo mi risulto già iscritto al test d'ammissione di Medicina e Chirurgia e l'iscrizione mi ha costato almeno 50 euro, quindi devo andare lo stesso alla sede dell'esame....
Per tutto questo tempo ho pensato ad un corso di laurea più adatto alle mie passioni ma non sono ancora riuscito a scegliere un bel niente! L'elenco dei corsi che Danilo_L intende frequentare ricopre più o meno gli stessi ambiti che preferisco approfondire all'università. Durante i miei anni da studente della scuola secondaria, le materie che mi hanno suscitato la voglia di studiare anche per ORE sono la chimica (in particolare la Chimica Organica e la Biochimica), biologia (e in particolare la microbiologia- la mia materia preferita!) e matematica (a livello di scuola superiore, ovviamente - tipo analisi matematica, funzioni, derivate, integrali, ovvero tutta roba facile per voi). Non riesco assolutamente a dormire a causa di questa mia indecisione. Il vostro consiglio (citazione riportata sotto) non mi aiuta nemmeno - devo pur scegliere qualcosa (e qualcuno mi tranquillizzi, perché mancano pochi giorno al termine per le iscrizioni).Citazione: Messaggio inserito da chick80
Insomma, se vuoi fare ricerca fregatene del titolo specifico e fai qualcosa che ti interessa, il resto lo impari sul campo.
Insomma, i corsi di cui nutro interesse sono:
- Chimica
- Biotecnologie
- Informatica/Ingegneria Informatica
CHIMICA: Sperando di incontrare professori meno noiosi/scontrosi...
Ho le stesse preoccupazioni di Danilo_L riguardante questo corso di laurea. Insomma, con la chimica mi sto praticamente allontanando dalle materie biologiche che vorrei approfondire, come per esempio quegli insegnamenti tipici della biochimica e biologia molecolare. Ho anche la paura di vedermi escluso ai corsi di specializzazione/PhD importanti per avvicinarmi alla ricerca biomedica (soprattutto a livello cellulare e molecolare). L'unico vantaggio concreto che posso sfruttare riguardante il corso di chimica è il fatto che (almeno a Firenze) gli iscritti possono usufruire di forme di rimborso parziale delle tasse e dei contributi perché il corso di chimica risulta fra "i corsi di laurea strategici per l’economia del paese". Ma avete anche detto che esistono ricercatori con una formazione da chimico ma è comunque passato al campo della ricerca biologica. Mi domando però se un ricercatore chimico può accedere ai progetti di ricerca appartenenti più o meno al campo della biochimica/biologia molecolare/genetica et similia e con quale difficoltà/ostacoli...
BIOTECNOLOGIE: Laurea con 90% dei disoccupati (secondo disperato81)... vogliamo ridurle?
Il corso di biotecnologie è molto bello. Il problema però sono le voci a dir poco scoraggianti provenienti da tutte le parti: gli sbocchi professionali e la spendibilità della laurea triennale dal punto di vista lavorativo (niente), la percezione che sia solo un clone inferiore del corso di laurea di biologia oppure un rifugio per i "medici falliti", i quali possono peggiorare ulteriormente la qualità del corso nel suo complesso e quindi anche il prestigio della laurea nella percezione dei datori di lavoro, il trattamento superficiale di alcuni rami scientifici, ecc. Ammetto però che gli insegnamenti del corso corrispondono agli ambiti che voglio da sempre approfondire.
INFORMATICA: Se mi butto nei linguaggi della programmazione?
Sembra che le ricerche scientifiche, anche nel campo della chimica e biologia, hanno necessità di persone con capacità informatiche. Ora sento parlare di nuove discipline come "bioinformatica" e "chimica computazionale", interessanti giudicando dal nome ma la verità è che non ho assolutamente studiato l'informatica a scuola e quindi mi ritrovo svantaggiato da questo punto di vista. Sto pensando di frequentare questo corso di laurea per riempire le mie lacune di abilità informatiche, abbandonando al contempo le discipline chimico-biologiche per avere un pò di atmosfera nuova nello studio universitario. La mia preoccupazione è di ritrovarmi "analfabeto" nel campo della biologia e della chimica, due materie che mi piacciono di più. Esistono però degli articoli on-line incoraggianti, i quali parlano positivamente degli informatici (in inglese: computer scientist?) che cercano di fare delle avventure nel ramo della chimica, biologia e medicina. Esempi sono: Want a Great Scientific Career? Choose Computer Science, Computer Scientists Get Wet, e altri ancora. Non ho ancora idea se agli informatici è permesso, oltre la ricerca in silico, anche le ricerche in vitro o in vivo....
P.S.: Non posso spostarmi (per motivi economici/finanziari/personali). Posso solo frequentare l'università sotto casa mia, la quale non offre corsi di laurea di bioinformatica. Forse in futuro mi trasferirò ma per ora...
CONCLUSIONE: Basta! Io dormo...
Citazione: Messaggio inserito da chick80
Se fai ricerca la tua strada la scegli tu. Alla fine è solo questione di sapersi vendere. Puoi venderti come "esperto di una certa cosa" se vuoi continuare con quello che hai fatto precedentemente o puoi venderti come "qualcuno che può dare una visione diversa del problema" se vuoi cambiare di argomento. La scienza (fortunatamente) sta diventando sempre più multidisciplinare, quindi la diversità può essere un fattore molto positivo.
Il suggerimento riportato nella citazione sopra è molto utile, ma ho comunque questa paura irrazionale di sbagliare la scelta del corso di laurea. Hmmm.....
P.S.: Questo post serve soprattutto come sfogo personale e come un metodo per uscire eventualmente dalla confusione che ho in testa mia. Se ho detto qualcosa di sbagliato o se avete delle informazioni che possono aiutarmi a scegliere la "strada giusta", oppure se potete indirizzarmi ad una persona che s'intende di miei problemi, allora ascolterò tutto ciò che potete dire. Grazie mille in anticipo. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 04 agosto 2013 : 10:13:39
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Non hai citato la migliore frase che ho scritto non so più in che post
Citazione: Yes, there are two paths you can go by, but in the long run There's still time to change the road you're on.
Scherzi a parte
- Non prendere assolutamente quello che dico io come oro colato, sono riflessioni personali la scelta poi sta a te, se medicina non ti interessa non andare a fare medicina. Se ti interessa valla a fare, la cosa è relativamente semplice.
- Ad un certo punto nella vita bisogna prendere dei rischi. Noi ti possiamo raccontare tutte le nostre storie, ma alla fine il fatto che io ho fatto biotecnologie e che il corso mi sia piaciuto e cha abbia trovato lavoro immediatamente dopo la laurea dipende da tutta una serie di variabili che magari non si applicano a te. Magari il corso del prof XYZ che io ho adorato a te farebbe schifo, questo purtroppo nessuno lo può dire. Inoltre ricorda che l'abito non fa il monaco. Ad es. mi ricordo che quando dovetti seguire il corso di chimica bioinorganica mi ero detto "'sta cosa sarà una palla unica" e invece fu uno dei corsi più belli e interessanti del mio corso di laurea.
- Quello che ti piace o non ti piace all'università è assolutamente indipendente da quello che ti piace o non ti piace (e quello che finirai a fare) nella vita. All'università ho semplicemente odiato il corso di endocrinologia, noioso come poche cose. Indovina di cosa mi occupo da una decina di anni a questa parte? Endocrinologia e mi piace un sacco.
- Citazione: BIOTECNOLOGIE: Laurea con 90% dei disoccupati(secondo disperato81)... vogliamo ridurle?
Forse disperato81 avrà letto delle statistiche da qualche parte, non so, ma posso dire che la maggior parte dei miei ex-compagni di corso (biotecnologie farmaceutiche, laurea aa. 2004/2005) lavorano. Certo è n=1, ma sinceramente non sono le statistiche che ti fanno trovare il lavoro...
Insomma faber est suae quisque fortunae!
Io sono una persona molto ottimista, qualcuno forse dirà che lo sono troppo, ma in ogni caso sono ben cosciente della situazione del lavoro nella ricerca ed è un lavoro che ho scelto perchè mi piace, ma quando scegli un lavoro ti prendi tutte i vantaggi e tutti gli svantaggi.
Sii cosciente che la ricerca: - può essere frustrante, perchè spesso le cose non funzionano - è un ambito estremamente competitivo - comporta essere sottopagato (es. straordinari e we non pagati) - comporta lavorare a progetto rinnovando all'ultimo momento il tuo contratto ogni 2-3 anni (quando ti va bene).
Ovviamente tutte queste cose negative sono largamente compensate da moltissimi punti positivi. Sinceramente l'esperimento (di cui magari al 99.99% del mondo non può fregare meno di 0) che ti ha preso 6 mesi di sangue e anima e che finalmente funziona alla perfezione ti fa completamente scordare tutti quei punti di cui sopra. Sembra pazzesco? Forse, ma i ricercatori sono in media gente strana. |
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AME
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
Città: Torino
1 Messaggi |
Inserito il - 23 agosto 2013 : 19:07:51
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Ciao, sto per iniziare il 3° anno di Biotech qui a Torino quindi posso farti partecipe (in breve) della mia esperienza.
Ti consiglierei Biotech a Torino? Sì (ma senza troppa enfasi), sta migliorando molto nella didattica (no, non facciamo esami di tassonomia/ecologia/botanica/zoologia; ti consiglio di buttare un'occhio sul Piano Didattico così puoi farti un'idea) e tutti i corsi sono orientati alle biotecnologie (può sembrare scontato ma non lo è) quindi verranno fatti vedere i lati applicativi di quasi tutte le materie. Inoltre è molto orientata alla pratica in laboratorio: quasi non facciamo laboratori didattici ma ti incoraggiano, già dalla fine del 1° anno, a scegliere un'area di ricerca e contattare il relativo professore che, se ha posto, ti prenderà molto volentieri; se sei bravo puoi uscire dalla triennale con almeno un paper in tasca (a Biologia, sempre UniTo, questo è pressoché impossibile).
Ti consiglierei le specialistiche Biotech di Torino? La medica assolutamente no, quella BioMolecolare sta migliorando, da quest'anno sarà totalmente in inglese e c'è la possibilità di farla come "Master Europeo" se ti interessa l'imaging ( http://www.e-mmi.eu/en/index.php ), quella Agrario-Vegetale è ottima e quella Industriale è molto buona. Quest'ultima in particolare è un mix tra Biotech e Chimica (difatti lì afferiscono i professori) e sviscerano molto bene quella cosa della modellistica molecolare che tanto ti interessa, le bionanotecnologie, ecc. ^^ Per maggiori info contatta i vari presidenti dei CdL, sono tutti molto disponibili.
Ti consiglierei Biologia a Torino? Il mio tutor, biologo, ti dice "E' una laurea molto bella e ti dà moltissime conoscenze generali ma se non sei un genio è solo cultura personale". Comunque non ti preoccupare, qui a Torino (ma credo che in generale sia così quasi dappertutto) le Magistrali di Bio e Biot sono tutte accessibili da entrambi i laureati. Lo stesso discorso vale, con qualche debito formativo, se vuoi spostarti in ambiti più chimici ("Chimica Clinica, Forense e dello Sport" è un esempio).
Chimica a Torino? Se ti piace tanto la chimica sì (guarda il piano didattico, tutti gli esami iniziato con la parola "Chimica"; se non sei un fan può diventare molto frustrante).
Se ti interessa la bioinformatica ti consiglierei di scrivere al Prof. Provero ( http://biotec.campusnet.unito.it/do/docenti.pl/Show?_id=pprovero ), anche lui disponibilissimo. Lui è un fisico che si è spostato poi sulla bioinformatica.
Ingegneria fisica al Poli è molto molto bella e te la stra-consiglio se ti interessano le ICT e, soprattutto, le nanotecnologie (conosco due persone che hanno finito da poco 3+2 e hanno trovato subito lavoro).
A Med&Chir di Torino so che da quest'anno c'è un programma (perdonami, non ricordo il nome ma lo trovi subito se cerchi in rete) che permette ad alcuni degli studenti del 1° anno che sono interessati a restare nell'ambito della ricerca di iniziare subito il lavoro in lab all'MBC ( http://www.mbcunito.it/ ) nei vari gruppi o con il gruppo HuGeF ( http://www.hugef-torino.org/site/index.php ), la cosa stupenda (che a noi Biotec fa incazzare parecchio) è che questo "programma" è un PhD quindi quei ragazzi tra 6 anni si laureeranno in M&C con il PhD già in tasca. Chiaramente potranno fare ricerca anche in ambito biomedico, non solo quello clinico.
Spero di esserti stato d'aiuto! |
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Donde
Utente Junior
272 Messaggi |
Inserito il - 23 agosto 2013 : 19:45:06
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premetto che quello che sto per scrivere sono opinioni personali e non devi prenderle come verità assoluta. la decisione devi prenderla tu, esaminando le opinioni ed esperienze altrui, ma SENZA FARTI CONVINCERE. se vuoi essere felice devi fare quello che veramente ti piace fare, non quello che gli altri pensano che sia meglio ;)
detto questo, io sono laureato magistrale in biologia molecolare e attualmente sono studente di medicina al terzo anno. potrebbe sembrare strano ma, secondo la mia esperienza, io penso che per fare ricerca in campo biomedico (in generale) in Italia convenga studiare medicina, per poi magari fare un dottorato nel campo della biologia molecolare, biochimica (o campi affini) in modo da acquisire gli strumenti e le competenze per lavorare in laboratorio (che il corso di laurea in medicina non offre, se non laureandosi con tesi specifiche).
con una laurea in medicina, se fra 5 o 6 anni cambierai idea e non vorrai fare più ricerca (cosa possibile) potrai sempre fare il medico, continuare ad occuparti di scienze biomediche e lavorare praticamente sempre e con uno stipendio decente (sebbene minore rispetto ai medici esteri). con una laurea in biologia, biotecnologie o chimica, invece, è possibile (forse probabile) che dovrai districarti in un mondo fatto di lavori precari, poco affini con la tua formazione e sottopagati. ma ci sono sempre le eccezioni, ed i colpi di fortuna ovviamente... inoltre la fortuna premia gli audaci. quindi non voglio fare di tutta l'erba un fascio! conosco medici frustrati e biologi molto soddisfatti, quindi non si deve mai generalizzare!
c'è molto da studiare a medicina, è vero, ma tanto è così anche negli altri corsi di laurea :) la difficoltà di medicina è paragonabile ai corsi di biologia, biotecnologie, chimica e fisica (anzi, mi immagino che forse chimica e fisica siano più impegnativi sotto certi aspetti...) ma, ingiustamente, in Italia medicina offre opportunità ben più ampie.
altro discorso se ti sposti all'estero: lì, in genere, è tutto un altro mondo! in questo caso una laurea in biologia o in chimica potrebbe essere molto conveniente per ottenere certe posizioni lavorative. quindi valuta anche dove vuoi andare a vivere: qui o all'estero. considera però che ci sono le eccezioni e che niente è una regola! anche in Italia si può ottenere quello che si cerca con una determinata laurea.
se invece vuoi fare ricerca nel campo specifico della bioinformatica, e sei sicuro che il tuo obiettivo di vita è proprio quello, allora ti sconsiglierei medicina. non so esattamente che percorso dovresti intraprendere, so solo che molti bioinformatici sono fisici (sanno bene la matematica e la statistica) oppure biologi/biotecnologi con un'opportuna formazione specifica.
in bocca al lupo per tutto! |
"DNA just is. And we dance to its music." |
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Danilo_L
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 29 agosto 2013 : 22:54:46
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Figo che la discussione sia andata avanti coinvolgendo anche persone che non conosco e che hanno i miei stessi dubbi, in verità una sola ^^ Per ciò che mi riguarda, ad iscrizioni concluse, tenterò sia i test di Medicina (questo, appunto, non per i privilegi che questo corso può darti, quanto per l'opportunità di infilarmi in lab da subito come già chiesto alla prof che se ne occupa direttamente. Inoltre, piccolo appunto, la pratica clinica non mi fa impazzire ma comunque da una serie di conoscenze che possono risultare utili in un certo tipo di ricerca traslazionale) che di Biologia (accoppiato qui da noi con chimica e altri corsi di scienze della natura). Ovviamente so che il corso di bio per la pratica di lab. è un po' una *****, conto sul fatto di avere una formazione molto più "vasta" da approfondire con una magistrale a biotech, come detto dall'utente AME. Queste per ora rimangono le mie top, appena usciranno i test cercherò di darci un occhio.
Volontariamente ho omesso ing. fisica: bellissimo corso per le ict,lavori subito però è quanto di più lontano dalla ricerca biomedica che arrivarci sarebbe comunque difficilissimo. Ho visto un bel corso di scienze dei materiali, invece, dove volendo ci si potrebbe buttare, dove si fa molta chimica computazione. Sarebbe fico dirottate questi insegnamenti generalisti (che tra l'altro in un tipo di tesi portano al drug design) verso una componente più "strutturistica-bio". Ho omesso nuovamente dalle mie elucubrazioni fisica, a cui stavo pensando per dedicarmi alla bioinfo: credo che sarebbe troppo frustrante stare 3 anni lontano da un lab a fare cose di cui in effetti non sono troppo interessato.
In generale mi sento di dire all'utente che ha i miei stessi dubbi che non esiste una sola strada per ottenere le cose, che tuttavia devi anche concentrarti sul "durante"; faccio un esempio specifico: sul sito di bioinformatica italiano c'è scritto che da me a torino esiste un corso di fisica, laurea magistrale, per diventare bioinfo: tutto questo è stupendo tuttavia devi sciropparti esami di fisica non indifferenti, il che ti porterà poi, forse, ad arrivare alla bioinformatica. Stesso discorso per la modellistica molecolare e la chimica. In quest'ultimo caso io, invece, sono sicuro di adorare la chimica, che ho studiato per 5 anni di liceo e che continua, nonostante tutto, ad interessarmi. Quindi l'unica è concentrarsi non tanto sul "sarò...", cosa utile ma marginale, quanto sul "che sto facendo ora..." per non rischiare di essere troppo frustrati dalle proprie scelte. |
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