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David04
Nuovo Arrivato
5 Messaggi |
Inserito il - 30 giugno 2010 : 22:02:51
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Salve a tutti, seguo tanto questo forum, è una risorsa importante, per questo vi faccio i miei più vivi complimenti!
Mi chiamo Davide ed ho appena finito la laurea triennale in Biologia. Vorrei un pò di chiarezza sulla laurea magistrale in biologia del differenziamento e della riproduzione, a cosa abilita veramente?, in Italia sò che la legge 40, non lascia molto da fare..
Del resto è pur vero che dopo la laurea magistrale, e dopo l'iscrizione all'ordine dei biologi, si è praticamente abilitati per legge a fare tutto ciò che è stabilito in esso, ma non vorrei trovarmi nella situazione di dover studiare per un obiettivo e poi ad esempio dovermi fare un master tipo in nutrizione, solo per avere altre competenze in modo da avere più opportunità lavorative da offrire... Che mi dite??
GRAZIE!
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 02 luglio 2010 : 09:07:44
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Citazione: Messaggio inserito da David04
Salve a tutti, seguo tanto questo forum, è una risorsa importante, per questo vi faccio i miei più vivi complimenti!
Mi chiamo Davide ed ho appena finito la laurea triennale in Biologia. Vorrei un pò di chiarezza sulla laurea magistrale in biologia del differenziamento e della riproduzione, a cosa abilita veramente?, in Italia sò che la legge 40, non lascia molto da fare..
Del resto è pur vero che dopo la laurea magistrale, e dopo l'iscrizione all'ordine dei biologi, si è praticamente abilitati per legge a fare tutto ciò che è stabilito in esso, ma non vorrei trovarmi nella situazione di dover studiare per un obiettivo e poi ad esempio dovermi fare un master tipo in nutrizione, solo per avere altre competenze in modo da avere più opportunità lavorative da offrire... Che mi dite??
GRAZIE!
Il master in nutrizione non dà altre "competenze" (la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici rientra tra le competenze legali del biologo) casomai consente di affinare le conoscenze per svolgere al meglio la professione. Sono specialista in microbiologia (non specilistica, specializzazione post laurea e post iscrizione all'albo alla facoltà di medicina) la mia specializzazione mi consente, da un punto di vista legale, anche di operare nel settore della genetica medica (euipollenze stabilite per legge - almeno questa era la normativa fino a pochi anni fa): ovviamente io, di pratiche di fecondazione assitita, so nulla, ergo (anche se legalmente abilitato ad eseguirle) non posso campare lavorando su di esse. Dei miei colleghi di corso (laurea vecchio ordinamento) lavorano con ottimi profitti economici nel settore della fecondazione assistita ( e non hanno nemmeno la specializzazione in genetica medica ma SANNO LAVORARE) perchè lo hanno imparato facendosi tirocinio, internato di laurea (ora abolito) e qualche anno (gratis o malpagato) nei laboratori di genetica medica dell'università di Trieste. Nessuna laurea specialistica ti darà una formazione che ti consenta di lavorare subito perchè per farlo ci dovrebbero essere esami fortemente pratici e tecnici (in cui ti danno un embrione e tu lo congeli, lo valuti e compi tutte le operazioni necessarie) e l'università non è in grado di fornire una preparazione individualizzata di tal tipo agli studenti (costi enormi). Quindi preparati a fare almeno un paio di anni gratis post laurea magistrale (o entrare in una scuola di specializzazione con borsa di studio regionale che ti consenta di lavorare nel settore per anni). Non basta avere la laurea iperspecifica (delle basi teoriche) bisogna anche avere una formazione tecnico pratico che l'università non è in grado di dare (nè ai biologi, nè ai medici). Secondo me quello che alcuni studenti non hanno ben compreso è che si lavora per quello che si sa fare non per il "bit of paper" (che pure è necessario per legge), ma assolutamente non sufficiente. Con l'eccezione del settore pubblico, in cui quando arriva lo specialista che non sa fare una mazza sono gli stessi colleghi che gli insegnano a lavorare. Le aziende private (avendo un personale molto più ridotto) non sono in grado di fornire questo surplus formativo per cui vi è un problema enorme di inadeguatezza della formazione universitaria, soprattuto se si considera che la stragrande maggioranza dei biologi è destinata alla libera professione stante: tagli al sistema pubblico (e si tagliano prima i posti per biologo e poi quelli per medico) e il clientelismo universitario. Serve un buon internato (in laboratori con professori competenti in cui si lavora duro e gratis ma si impara - e non è facile trovarli e quelli che lo fanno selezionano gli studenti con il curriculum universitario migliore) o un buon tirocinio (e non è facile trovare chi è disposto a insegnare). |
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