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ales
Utente Junior
Prov.: Palermo
Città: Palermo
455 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 15:49:39
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Ciao a tutti!volevo sapere che vantaggi si hanno nell'immunoistochimica ad utilizzare anticorpi monoclonali anzichè policlonali? quale conviene usare?
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Ales |
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miky76
Utente Junior
126 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 16:16:39
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ti riporto una parte di un testo su questo argomento
Gli anticorpi usati nelle tecniche immunochimiche vengono prodotti tramite immunizzazione di animali di laboratorio (soprattutto conigli e topi) contro un determinato antigene. L’operazione è seguita dal prelievo di sangue dell’animale e dall’estrazione del siero, che, se la immunizzazione ha avuto successo, conterrà molti tipi diversi di immunoglobuline anti-antigene, diretti ciascuno verso un differente epitopo.
Gli anticorpi del siero presentano eterogeneità nelle regioni variabili (non ci sono solo IgG…) e nelle regioni costanti. Questa eterogeneità deriva ovviamente dal fatto che la gli anticorpi del siero derivano da molti differenti cloni di plasmacellula, per cui si parla anche di anticorpi policlonali
Gli anticorpi monoclonali derivano da un unico clone plasmacellulare e sono quindi identici nella struttura delle regioni costante e variabile. La tecnologia per la produzione di anticorpi monoclonali, messa a punto negli anni ’70, prevede l’isolamento di una singola plasmacellula che produca il tipo desiderato di IgG e la sua successiva fusione in vitro con cellule di mieloma (tumore delle cellule B) per dare un ibridoma: una cellula immortale e che produce elevate quantità della specifica IgG desiderata.
quindi la risposta e' se puoi usa anticorpi monoclonali ma dipende da cosa offre il mercato!
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ales
Utente Junior
Prov.: Palermo
Città: Palermo
455 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 16:30:22
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grazie x la spiegazione!!quindi gli anticorpi monoclonali vengono utilizzati perchè hanno un alta specificità dato che riconoscono un solo epitopo antigenico..giusto? |
Ales |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 16:53:22
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Sì, ma non è detto che il risultato sia migliore con un monoclonale rispetto al policlonale. E' sempre un problema di rapporto segnale/rumore: è meglio vedere la proteina anche se è poco espressa e magari avere un po' più di "rumore di fondo" oppure avere un background pulitissimo ma non vedere tutta la tua proteina?
(La risposta ovviamente è: dipende dalla situazione) |
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ales
Utente Junior
Prov.: Palermo
Città: Palermo
455 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 19:03:11
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grazie chick80!si è vero dipende dalla situazione..un altra cosa che mi chiedevo è quali sono i vantaggi del metodo indiretto? cioè perchè complichiamo il sistema coniugando l'anticorpo secondario anzichè utilizzare il metodo diretto coniugando l'anticorpo primario? |
Ales |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 19:37:02
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E' più che altro un problema di costi e di disponibilità del primario marcato.
Ad es. se hai un secondario marcato che riconosce le IgG di coniglio (generalmente chiamato "anti-rabbit"), lo puoi usare con qualsiasi primario fatto in coniglio. |
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ales
Utente Junior
Prov.: Palermo
Città: Palermo
455 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 21:21:00
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ah ora capisco..e l'anticorpo secondario marcato dev'essere prodotto dalla stessa specie animale di quello del primario per riconoscere il primario?scusa il gioco di parole.. |
Ales |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 21:21:25
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Inoltre con il metodo indiretto c'è anche una amplificazione del segnale in quanto più anticorpi secondari possono legare lo stesso primario.
Hai scritto mentre rispondevo
Citazione: Messaggio inserito da ales
ah ora capisco..e l'anticorpo secondario marcato dev'essere prodotto dalla stessa specie animale di quello del primario per riconoscere il primario?scusa il gioco di parole..
No non deve essere prodotto nella stessa specie altrimenti non funzionerebbe! Deve riconoscere le immunoglobuline della specie in cui è prodotto il primario. Ad es. anticorpo primario prodotto in topo, il secondario prodotto in un'altra specie (coniglio, pollo, capra, asino...) è diretto contro le immunoglobuline di topo. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 21:24:27
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Citazione: ah ora capisco..e l'anticorpo secondario marcato dev'essere prodotto dalla stessa specie animale di quello del primario per riconoscere il primario?
E no! Deve essere prodotto CONTRO le Ig di quella specie.
Es. primario prodotto in ratto CONTRO la proteina di interesse secondario prodotto in quello che vuoi tu CONTRO le Ig di ratto |
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ales
Utente Junior
Prov.: Palermo
Città: Palermo
455 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 22:08:40
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ah certo ovviamente!nn so perchè mi è venuto da pensare così..:) grazie chick80 e GfPina ;-) finalmente ho capito :-) |
Ales |
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acid3lla
Nuovo Arrivato
1 Messaggi |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 12:29:18
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Ciao, scusatemi se mi inserisco in questa discussione, il mio problema è che non ho capito l'immunoistochimica. Nei libri da cui sto studiando non ci sono esempi e leggere finalmente "anti-rabbit" m ha fatta tirare un sospiro di sollievo. Ho l'esame a breve ma questo argomento non mi entra in testa perchè se non capisco una cosa è inutile che la ripeto a memoria, non mi serve a nulla. Potreste spiegarmi in parole semplici di cosa si tratta? Teoricamente so cosa sia il metodo diretto e quello indiretto ma, in pratica, come funziona? Facendo finta di utilizzare un topo e un coniglio...quali sono le operazioni possibili? |
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