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molecocacola
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Inserito il - 26 maggio 2019 : 00:14:47
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Scritto da MolecularLab Mobile
Volevo porvi alcune domande semplici, spero :).
1) Sto per aprire partita iva e per il momento non ho trovato uno studio dove appoggiarmi e non ne ho uno mio. Posso incorrere in qualcosa se per un po' resto senza uno studio di riferimento? Va dichiarato almeno uno studio o basta indicare l'indirizzo di casa come sede sui moduli da consegnare, anche se non è uno studio?
2) Sulle nuove linee guida (se non ricordo male riportate su ENPAB) si parla con precisione della necessità di avere una bilancia "a norma". Cosa si intende precisamente? Intendono una di classe III medica obbligatoriamente? Consigliatomi qualcosa di non costoso.
Grazie! Buona domenica a tutti.
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Giuliano652
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molecocacola
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Inserito il - 29 maggio 2019 : 15:05:36
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
se non hai uno studio, l'unica cosa in cui incorri è il non poter lavorare perché non sai dove accogliere le persone
non so quali siano queste linee guida (link?) ma la bilancia deve essere ovviamente di classe III, come fai ad essere affidabile senza? Non ti so consigliare nulla, le bilance che uso sono quelle degli studi dove mi appoggio
Mi referivo alla parte che dice: "...Non è possibile avvalersi di un peso comunicato e derivante da una bilancia non a norma..." che è possibile trovare nell'articolo al link: https://www.enpab.it/welfare/novit%C3%A0-opportunit%C3%A0/697-dal-sito-onb-nuove-linee-guida-sulla-nutrizione-e-focus-sulle-diete-online.html
Proprio per questo motivo chiedevo cosa intendessero per "bilancia a norma"; in giro ci sono bilance di 50-60-70 euro, tipo Tanita, Ade, Gima, che sono comunque di buona qualità e precise. Dire "a norma" ma non specificare quale normativa non vuol dire nulla (anche perché ho letto probabilmente tutto, pure i manuali più vecchi delle linee guida), potrebbe essere anche la marcatura "CE" di conformità comunitaria, per dire. Sono d'accordo sul fatto che sia necessario uno strumento affidabile, ma mettetelo nero su bianco, specificandolo in maniera precisa senza lasciarlo solo intendere. :) |
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molecocacola
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Inserito il - 07 giugno 2019 : 02:03:46
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
se non hai uno studio, l'unica cosa in cui incorri è il non poter lavorare perché non sai dove accogliere le persone
Qui non è affatto facile trovare uno studio, sarà forse il periodo. Nel frattempo avendo tutto in regola posso fare almeno visite a domicilio senza uno studio? È possibile fatturare anche senza uno studio?
Per ora non ho allestito nemmeno in casa perché gli uffici competenti del comune non mi hanno saputo rispondere, temporeggiano. Ho letto da diverse parti che non ci vogliono permessi, però siccome bisogna rifarsi anche alle norme comunali e regionali attendo conferme per non fare errori.
Grazie per i tuoi preziosi consigli e scusami per le domande da neofita. |
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Giuliano652
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molecocacola
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Inserito il - 10 giugno 2019 : 17:28:41
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Ti chiedevo questo, anche perché il quadro B del Modello AA9/12 per l'inizio attività (apertura partita IVA) è composto da più sezioni tra cui una dove va inserito il luogo di esercizio.
Ho letto che se si svolge la professione presso un ufficio o uno studio professionale devo indicare l’indirizzo dell’ufficio o dello studio. Se, invece, non esiste un apposito locale e si svolge l'attività professionale a casa oppure presso la sede dei clienti, si indica l'indirizzo di residenza.
Siccome una persona si apre la partita iva ANCHE nell'intenzione di proporsi agli studi senza averne uno proprio e che comunque non è semplice trovarne di liberi (potrebbe passare qualche mese prima di trovarne uno), mi sembra strano dire che si svolge l'attività a casa, quando invece a casa non si svolge. Come nel nostro caso di BN, è cosa comune e non rara cambiare anche zone e studi (in alcuni casi c'è chi lavora anche a domicilio), secondo te come si fa con questa sezione da compilare? Tu cosa ne pensi?
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Giuliano652
Moderatore
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molecocacola
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Inserito il - 11 giugno 2019 : 18:25:40
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Immaginavo! Mi avevano fatto capire che dovevo avere per forza uno studio a casa o altrove per poterlo inserire nel modulo. Anche perché una collaborazione in uno studio non te la fanno mica senza avere prima la partita iva, e considerando che senza avere tutto in regola non si è mica BN!
Invece, per lo studio in casa, quelli del Comune hanno risposto e hanno specificato che per avere uno studio a casa è necessaria una comunicazione di apertura e funzionamento all'ASL con richiesta di parere sanitario e idoneità dei locali specificando che siamo BN.
Per dirti, come complicare la vita.
Grazie per le tue risposte e i tuoi consigli preziosi.
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dna10
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Inserito il - 15 giugno 2019 : 12:10:37
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Vi volevo chiedere alcune cose in merito: 1) Il codice ATECO 72.11.00 con la dizione che lo caratterizza e cioè: Ricerca e sviluppo nel settore delle biotecnologie, è tutto ciò che va scritto nei moduli della partita iva per specificare anche la professione di BN? 2)La quote dovute al 30 settembre e 30 dicembre con il versamento di quanto eventualmente ancora dovuto a conguaglio è tutto ciò che va versato oltre i contributi minimi? 3) Anche io credo che sia da inserire l'indirizzo di casa (residenza fiscale che corrisponde alla residenza fisica), quando non si ha uno studio, siccome potresti aprire la partita iva anche per collaborare ad esempio per la ristorazione collettiva, consulenze varie, lavoro a domicilio, quindi da quello che ho capito non sarebbe obbligatorio uno studio proprio. Confermate? |
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Giuliano652
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