Quanto è utile/interessante questa discussione:
Autore |
Discussione |
|
llwellin
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 17 giugno 2011 : 20:50:04
|
Salve a tutti sono registrata dal 2008 e più che altro "leggo" ma questa volta intendo disturbare il forum
Sto preparando l'esame di farmacologia veterinaria e la mia preparazione si basa anche sulla raccolta di domande presenti negli esami passati e mi sono incagliata su una di esse.
Premesso che la domanda potrebbe essere stata trascritta male sarebbe "Meccanismo d'azione delle prostaglandine". Ora, ho chiaro cosa siano le prostaglandine, come si formino, che funzioni abbiano e quali siano i loro vari effetti sui differenti organi ma... non riesco a comprendere la domanda.
Cioè, nello specifico non so cosa dire in merito al meccanismo d'azione. Non vado oltre al fatto che interagiscano con recettori specifici (recettori accoppiati alle proteine G) che si dividono in 5 classi e vari sottotipi e che questo spiega la molteplicità di effetti biologici di cui sono responsabili le prostaglandine. I recettori sono presenti sulle cellule bersaglio.
Però.... non so se è questo che può volersi sentire dire il prof. Il testo e le dispense dicono questo sotto il paragrafo "attività biologica degli eicosanoidi".
Qualcuno sa dirmi se questa è la risposta giusta alla domanda, così come viene posta, oppure? grazie
|
|
|
Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 17 giugno 2011 : 21:20:30
|
si, di solito quando si parla di meccanismo d'azione si intende proprio tutto quello ke succede xkè la molecola esplichi il suo effetto biologico! come ad es. dire che il mecc d'azione dell'insulina è legare il suo recettore TK, scatenare il segnale d'azione itracellulare che porta all'esposizione del trasportatore del glucosio e xciò di ha calo della glicemia!quindi credo che se tu gli spighi su quali R agiscono e ciò ke questa interazione causa vada benissimo! :D |
|
|
llwellin
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 17 giugno 2011 : 21:55:24
|
umm grazie, quindi la risposta è corretta. Nè il libro né le dispense danno ulteriori dettagli su ciò che accade tra R e prostaglandina... anche perchè di fatto è un esame di farmacologia. Per questo mi sembrava strana una domanda con una risposta così... semplice :-) |
|
|
Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 18 giugno 2011 : 09:57:36
|
ma secondo me dovresti concentrarti su quello ke accade dopo l'interazione R-prostaglandina, cioè la trasduzione del segnale come avviene e cm si esplica nel fenomeno biologico. potresti partire dall'ac. arichidonico, come vengono prodotte prostaglandine e trombossano e poi passare all'interaz R-prostaglandine. da li dire ke succede a valle del R e alla fine ke succede.
in rete ho trovato questo: Il significato fisiologico e fisiopatologico delle prostaglandine è vastissimo. Esse sono fra le sostanze più potenti su base ponderale, nel senso che piccolissimi quantitativi di prostaglandina sono sufficienti a produrre effetti di grande portata. Il modo d’agire delle prostaglandine non è simile a quello degli ormoni classici; non è stato infatti possibile dimostrare in maniera convincente che alcuna delle azioni delle prostaglandine sia mediata da una variazione di concentrazione sanguigna della sostanza stessa. Peraltro, l’emivita delle prostaglandine in circolo è veramente brevissima. Le prostaglandine sembrano invece agire da regolatori “”locali”" di funzione nei tessuti nei quali vengono prodotte. L’acido arachidonico in tutte le cellule è ampiamente disponibile, essendo uno dei costituenti della membrana cellulare stessa. Non tutte le cellule posseggono sia gli enzimi della via lipossigenasica che quelli della via ciclossigenasica, ma la maggior parte delle cellule sono dotate almeno degli enzimi di una delle due vie.
potresti partire da qui!
baci |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Quanto è utile/interessante questa discussione:
MolecularLab.it |
© 2003-18 MolecularLab.it |
|
|
|