ragazzi scusatemi ancora, so che la mia domanda non è inerente a queste materie ma è propriamente una domanda di farmacognosia..ma sicuramente essendo studenti in farmacia, ctf o biotecnologie potete aiutarmi..il mio dubbio è relativo ai piatti teorici..in particolare vorrei capire bene la differenza tra piatti teorici in distillazione e in cromatografia su colonna. nn capisco se sono qualkosa di reale o di ideale..la mia prof è stata poco chiara, x la distillazione i piatti teorici sn la regione della colonna di rettifica in cui c'è equilibrio tra evaporazione e condensazione mentre nella cromatografia sn frammenti in cui la colonna è divisa e in cui il campione è all'equilibrio tra fase mobile e stazionaria..il mio dubbio è: sono realmente separate in tanti piccole regioni queste 2colonne? o è + una cosa ideale? qualcuno me lo spiega meglio? grazie mille
tranquilla a farmacognosia può solo fare un accenno,ad analisi-chimico farmaceutica lo affronterai ...in generale: -la distillazione è appunto una questione termodinamica e i piatti indicano sempre un efficienza della colonna,anche se il discorso poi si può complicare per distillazione frazionate,in corrente di vapore,a pressione ridotta...ma in generale il principio è quello - in cromatografia è un equilibrio di tipo dinamico (anche se alcuni parlano anche di non equilibrio)