La forza di contrazione di un muscolo è generata dal "colpo di coda" delle teste della miosina sui filamente di actina. Ovviamente più sono le teste che si contraggono e maggiore è la forza generata.
Se osservi l'immagine in fondo, puoi vedere che la variazione della sovrapposizione tra i due filamente incide sul numero di interazione actina-miosina possibili. Se i filamenti sono troppo lontani (a destra) ci sono meno teste che si sovrappongono e quindi la tensione che il muscolo può sviluppare è minore. Se sono troppo sovrapposti (a sinistra), c'è poco scorrimento e il risultato non cambia. Esiste una lunghezza del sarcomero ideale alla quale il numero di interazioni è ideale affinché la tensione sviluppata dal muscolo sia massima.
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[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
però mi sorge un'altro dubbio: perchè proprio un aumento dello stiramento del miocardio ne aumenta la tensione sviluppata (legge di Frank Starling)? e che cosa vuol dire che il cuore lavora a sarcomero accorciato?
la lunghezza del sarcomero a cui lavora il muscolo è quella ottimale: il muscolo in pratica dà sempre il meglio di sè, lavora sempre al massimo. le lunghezza del sarcomero a cui lavora il cuore invece non è quella ottimale, ma è un pochino più corta. Questo è fondamentale: pensa a quando fai una corsa. Il cuore deve fare un lavoro maggiore rispetto a quello svolto in condizioni di riposo, e questo è possibile proprio perchè PUò farlo aumentando un pochino la lunghezza dei sarcomeri e raggiungere la massima tensione. Tutto questo è legato alla legge F-S..praticamente è lo stesso discorso da un altro punto di vista. Sotto sforzo aumenta il volume di sangue che il cuore deve buttare in circolo e questo volume di sangue "in più" rispetto al riposo stira le pareti cardiache, aumentando quindi la lunghezza dei sarcomeri e perciò la tensione.