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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 06 ottobre 2010 : 20:55:51
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ciao a tutti
ho saputo che bisogna avere voti molto alti, è possibile stabilire un voto medio?
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 00:12:12
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Personalmente non mi hanno mai chiesto che voti avessi in uni... poi chiaro che un voto di laurea più alto male non fa ma non so quanto venga davvero guardato, soprattutto all'estero. |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 12:24:10
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ok grazie, questo mi conforta molto
ho letto un topic in cui si diceva che per avere spazio nella ricerca bisoganva avere voti molto alti, prossimi alla lode
sinceramente io non sono cosi sicuro di ruscire ad avere dei risultati quasi ottimi, il percorso universitario è difficile e incerto
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wcipri
Utente Junior
125 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 12:43:26
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La mia esperienza è a dir poco paradossale, ma per fortuna si tratta di un caso molto isolato:
avevo chiesto internato di tesi magistrale al S. Raffaele, ad uno specifico dipartimento...io vengo da un'altra università, ebbene, dopo un colloquio durato ore ed ore, in cui più che le attitidini mi hanno fatto quiz stile "chi vuol essere milionario", non mi hanno preso...motivo "Alla triennale non hai preso 110, e nei nostri lab tu saresti il primo". Inoltre mi hanno detto che la prospetiva del dottorato è praticamente azzerata per voti di laurea dal 109 in giù...accettano solo 110 e 110 e lode.
Ripeto è un caso molto isolato tanto che i prof della mia università mi hanno detto che era la prima volta che sentivano requisiti simili per il semplice internato di tesi. Quindi stai traquillo, ma punta sempre in alto...così, per sicurezza! :) |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 12:50:22
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certo, io punto sempre in alto e penso che sia doveroso farlo
però bisogna avere anche le capaciatà di raggiungere l'eccelenza, ed io non sono sicuro di averle
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wcipri
Utente Junior
125 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 13:02:00
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Spesso è l'insicurezza il vero ostacolo al raggiungimento di obiettivi ambiziosi.
Anch'io sono come te, poi però capisci che una guerra si può vincere sommando le vittorie delle singole battaglie...cioè costruisciti la tua media, poco a poco, senza fretta, studiando, approfondendo per i fatti tuoi, confrontandoti con gli altri, allenandoti ad esporre concetti piccoli e chiari e ad astrarre.
Ma il lavoro + grosso lo devi fare su te stesso, cercando col tempo di capire che nn serve avere il Q.I di 200 per raggiungere l'eccellenza, serve la volontà di apprendere.
Troppo scontato come discorso? Forse sì, ma questo è il mio umile aiuto che posso fornirti. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 20:02:05
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Conta che quello che ti snobba se non hai un premio Nobel lo trovi senza troppi problemi, te ne posso fare una lista abbastanza lunga. Ti posso anche dire, tuttavia, che in generale non vuoi lavorare in quei laboratori... |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 20:22:13
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ciao a tutti
ciko puoi spiegare meglio il tuo discorso, perché non l'ho capito bene
grazie a tutti per le risposte, sono molto indeciso sul mio futuro e sto cercando di guardare tutto a 360 gradi per prendere la decisione più giusta |
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Trefenwyd
Nuovo Arrivato
6 Messaggi |
Inserito il - 14 ottobre 2010 : 16:27:26
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Sarò volutamente un po' polemico:
- in italia per andare avanti conta chi conosci e quanto conta costui all'interno dell'ateneo - all'estero contano il CV, le referenze e le tue capacità
in sostanza non preoccuparti troppo del voto ma pensa a crearti una solida preparazione nel corso di laurea che più di aggrada, e se pensi alla meritocrazia comincia pure a prenotare un biglietto aereo per espatriare...
se pensi di rimanere in italia, invece, comincia a capire chi è che conta nell'università che hai scelto e armati di un sorriso a 42 denti, di una lingua molto lubrificata, e di tanta vasellina....
:P |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 14 ottobre 2010 : 18:00:26
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Se posso essere d'aiuto, nella mia università ci sono alcuni dottorati per i quali è previsto un esame di ammissione, che si articola in parte scritta e parte orale. Non credo valutino il voto finale, almeno non è scritto nulla sul bando. Sfortunatamente non è la stessa cosa per le scuole di specializzazione mediche. Una domanda che esula dal discorso: qualcuno saprebbe dirmi in che zone del Nord Italia - possibilmente attorno a Brescia o Milano - sono aperti concorsi per dottorati di ricerca in ambito oncologico o immunologico, attualmente? Premetto che essendo ancora agli inizi del percorso di studi è un'informazione richiesta giusto per farmi un'idea, poi magari, di qui a 5 anni, cambieranno molte cose.
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2010 : 12:25:37
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grazie, bhè io vorrei rimanere in Italia se ne ne avessi la possibilità
penso che la ricerca stia alla base dello svlippo di un paese, però andando all'estero si fanno gli interessi di altri stati facendoli cresere a discapito dell'Italia
io sono nato qui e vorrei contribuire alla crescita di questo paese e sono disposto a leccare il c*** oltre ad impegnarmi il più possibile per ottenere buoni voti |
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la_fra
Utente
750 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 15:50:11
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Bravo, buona idea come se io dicessi che sono disposta a darla via per far carriera..c'è chi lo fa ma se devo ridurmi così trovo più dignitoso andarmene in un altro Paese. Certo che andando all'estero si fanno gli interessi di altri Stati a discapito dell'Italia, pochi tornano, ma l'Italia a questo punto se lo merita. Comunque per i dottorati il voto di laurea viene valutato. Il 110 e lode ha un punteggio, il 110 un altro, e poi via via vari scaglioni. Dipende dai dottorati, in ogni caso sotto un certo punteggio di laurea vengono attribuiti zero punti per quel che riguarda la voce "voto di laurea". C'è poi la tesi inerente o meno, pubblicazioni ecc ecc @ Caivs a Milano (se riesci ad entrare) per l'ambito oncologico è molto buona la SEMM, la scuola di dottorato europeo dell'IFOM-IEO. |
Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire) |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 15:58:17
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tu sei uscita con 110 mi pare di capire, ho letto qualcosa su di te, quindi non penso che tu abbia bisogno di leccare tanto, però penso che più o meno tutti sarebbero disposti a farlo
nella vita secondo me prima o poi bisogna fare anche questo, ci sarà semp qualcuno sopra di noi
in efetti i politici italiani hanno fatto un disastro con i soldi e molti sapevano di sbagliare, quindi in un certo senso il Paese se lo merita, peccato che quando un paese rimane indietro non la pagano i politici, che dormono con i milioni sotto al materasso, ma il popolo che centra molto poco con queste faccende
grazie per i consigli cmq |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 16:58:52
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Grazie per l'informazione, io ho letto su vari bandi per dottorati di ricerca che i punteggi per l'ammissione si basano esclusivamente su prove tenute dal candidato: né sul voro di laurea, né sul curriculum universitario, né su eventuali abstract o pubblicazioni. Poi magari ci sono concorsi e concorsi. |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 17:27:18
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Il voto di laurea che ci sia scritto o meno(lo tengono in considerazione di sicuro) vale e molto, sia in Italia e secondo me anche all'estero |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 17:43:29
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ciko che i soldi non ci siano l'abbiamo capito tutti e per questo che la riforma è stata bloccata
mi chiedevo solo se questa riforma avrebbe migliorato la ricerca, i suoi pro e contro |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 18:11:36
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Citazione: Messaggio inserito da more more
tu sei uscita con 110 mi pare di capire, ho letto qualcosa su di te, quindi non penso che tu abbia bisogno di leccare tanto, però penso che più o meno tutti sarebbero disposti a farlo
nella vita secondo me prima o poi bisogna fare anche questo, ci sarà semp qualcuno sopra di noi
in efetti i politici italiani hanno fatto un disastro con i soldi e molti sapevano di sbagliare, quindi in un certo senso il Paese se lo merita, peccato che quando un paese rimane indietro non la pagano i politici, che dormono con i milioni sotto al materasso, ma il popolo che centra molto poco con queste faccende
grazie per i consigli cmq
Per quel che ho visto io: - un mio compagno di corso adesso è docente universitario. Non ha leccato a nessuno, in treno lui studiava io leggevo la gazzetta dello sport. - Durante l'internato lavorava anche di notte per pubblicare. Io dormivo- Da questo punto di vista se ti fai il mazzo le possibilità ci sono. - Nonostante tutto ho avuto la possibilità di andare all'estero e non ci sono andato per scelta. Mi sono preso quello che volevo (la specializzazione alla facoltà di medicina) e lavoro in proprio (anche questa una scelta). Non posso, onestamente dire, di essere vittima del sistema clientelare italiano. Che pure esiste. Credo che, alla fine, nonostante tutto uno raccolga per quello che semina. Il problema è che molti buoni studenti/laureati potrebbero lavorare con profitto in ricerca (almeno per alcuni anni) e sono scalzati da raccomandati e concubine. In italia, se non lecchi, ti è richiesto uno sforzo in più, una sorta di salita, che non dovrebbe esistere, e stronca molti onesti e buoni studenti. D'altronde lo stato siamo noi e mediamente NON vogliamo la metritocrazia e vogliamo vivere di rendita. Lo vedo con colleghi nutrizionisti che frignano perchè ci sono personal trainer che fanno diete (e quindi "concorrenza"). Siamo noi (dottori magistrali) che dobbiano alzare il livellod della prestazione non pretendere che un personal trainer non lavori. E' come se un ingegnere pretedesse di essere pagato da ingegnere per fare un lavoro da elettricista, pretendendo al contempo che gli elettricisti chiudano bottega. La ragazza di ventanni che non ha patologie e va in palestra può benissimo seguire i consigli nutrizionali di un personal trainer (che è in possesso di una qualifica istituzionalmente riconosciuta) ma una persona con emocromatosi o sindrome da colon irritaile o diabete andrà spantaneamente a farsi fare la dieta da un medico o da un biologo. Io non posso pretendere di fare un lavoro da personal trainer o economo dietista ed essere pagato da laureato. Purtroppo, la cultura prevalente in Italia à: - lavorare poco; - lavorare non facendo lavorare gli altri; - chiagnere e fottere. Alcuni laureati in scienze motorie si lamentano perchè biologi nutrizionisti (con master o qualifiche nel coampo dell'attività fisica elaborano piani di attività fisica ma sono i primi a elaborare diete per i loro clienti). La corruzione istituzionale (aiutini, raccomandanzioni, eccetera) è la conseguenza della "cultura" chiagni&fotti italica. Si Vuole fare ricerca in Italia? bisgna pretendere la meritocrazia che significa acnhe che chi è al di soto di certi standard non possa accedere ad una formazione di alto livello. La meritocrazia è SELEZIONE. In Italia non si vuole la selezione, si vuole poter fare certi lavori anche se ci sono persone più brave a farli. Il risultato è l'Italia. Un bordello in cui tutto si mescola: bravura, fortuna, raccomandazione, familismo. Abbassando il livello della ricerca e delle prestazioni professionali pubbliche. Cosa ci vorrebbe? Selezione = chi non ha un certo voto di maturità nemmeno può iscriversi al corso di laruea. Fa altro. Chi non ha un certo voto di laurea magistrale nemmeno può accedere al dottorato: fa altro. Si chiama selezione. I dottori di ricerca devono essere le migliori menti del Paese. Gli altri buoni studenti faranno altro. In una società c'è bisogno del medico che sa curare il mal di pancia e di quello che scopre il vaccino per l'Alzheimer, noi in Italia mandianmo a curare mal di pancia a persone che potrebbero lavorare per trovare il vaccino anti Alzheimer e mettiamo nei centri di ricerca (almeno in parte) persone che, al massimo, possono curare il mal di pancia. Questo è il problema. Perchè succede? Perchè manca la selezione. E manca la selezione perchè i cittadini non vogliono la selezione. |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 18:48:35
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Hellas , quello che hai scritto non si chiama meritocrazia ma discriminazione... tu pensi ancora che un bravo studente sarà un bravo ricercatore, mi dispiace ma questa regola a mio parere nel 50% dei casi non funziona, io sono per la meritocrazia a partire dalle pari opportunità. |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 19:59:30
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ciao a tutti, per come la vedo io se uno studente non riesce a concludere con successo la sua carriera universitaria( parlo di avere un voto di laurea alto, 110-110e lode) allora difficilmente sarà abbastanza preparato per farsi notare professionalmente se non "leccando"(salvo rarissime eccezioni)... che poi la meritocrazia nn venga praticamente mai premiata purtroppo è una triste realtà. per quella ke è la mia esperienza,lo si vede da subito ki è portato\appassionato e ki nn lo è...e uno dei punti in cui spicca la predisposizione alla materia è sicuramente il voto. quando io sn andata a propormi per il tirocinio di tesi mi hanno sempre chiesto il libretto, ed avendo ottimi voti avevo la fortuna di sentirmi dire si da tutti i posti in cui chiedevo... ma altre mie colleghe che venivano cn me si sn setite dire anke un bel no...e io l ho ritenuto + ke giusto, per lo meno nei confronti di cm me si è sempre dato da fare. ovvio ke poi oltre ai voti bisogna anke saper metter in pratica...e anke li se uno nn ci sa fare nn si scappa!
per quanto riguarda i dottorati,io proprio un mese fa ho sostenuto il concorso:c'è uno scritto, c'è un orale e chiedono anche di presentare eventuali pubblicazioni, oltre a chiedere a voce il tuo CV... è verissimo ke in questi concorsi il 99%delle volte i vincitori sn già decisi...nella mia esperienza non ho mai sentito di un dottorato ke nn fosse assegnato a priori!
il mio consiglio quindi è studiare al max sempre, prendere il max sempre ed essere anke onesti cn se stessi, poichè non tutti siamo nati per essere ricercatori!
ciaoooooooo |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 20:23:06
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Citazione: Messaggio inserito da Daria85
quando io sn andata a propormi per il tirocinio di tesi mi hanno sempre chiesto il libretto, ed avendo ottimi voti avevo la fortuna di sentirmi dire si da tutti i posti in cui chiedevo... ma altre mie colleghe che venivano cn me si sn setite dire anke un bel no
Questa e' un altra grande stronzata che fanno in alcune universita', per non parlare di Bari dove per la tesi puoi scegliere solo la materia e poi sono loro ad metterti in un laboratorio, questa e' una cosa stupida e che dara' problemi quando ti presenterai con il cv da qualche altra parte, quella persona ha lo stesso tuo diritto di andare in laboratorio ,l università e' formazione e lei ha il diritto quanto te di formarsi,paga le tasse come le paghi tu la selezione i cari professori la devono fare durante gli esami
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 20:35:39
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halls forse tu parli cosi perché non hai la minimima idea di cosa voglia dire studiare per un test quando i tuoi amici sono a Rimini e non sai cosa volgia dire essere escluso dalla graduatoria, la tua autostima scomapre totalmente è buttissimo.
tu stai spuntando nel piatto dove mangi, ho letto molto su di te in questo forum, hai fatto scienze biologiche pur sapendo a cosa andavi incontro, per cui adesso è inutile che ti lamenti, la situazione dei biologi è semp rimasta la stessa, non dirmi che non sapevi nulla al riguardo, pure i 90enni sanno che per un ricercatore è grigia.
tu hai studiato 10 anni e dopo hai capito che non è valsa la pena, bhé... dovevi fare medicina, lo sanno tutti che ci sono più sbocchi (non volgio aprire il solito discorso di chi c'è l'ha più lungo -io non faccio medicina- questo è 1 dato di fatto)
magari se andavi a fare medicina magari non saresti neak passto
ala selezione serve, anche scenze bio dovrebbe essere a numero chiuso, su questo sono d'accordo, però non è che se uno non passa il test non può fare quel lavoro. ricordati che tutti i più grandi scenziati lo sono per passione, si può fare le grandi cose solo con essa, è questa la vera selezione e sono molti gli apposionati che non riescono a passare il test
inoltre i primi esami eliminano un sacco di gente, quindi mi sembra che la selezione ci sia già tu stesso hai lasciato intendere che dovevi impegnarti di più, bhè dovevi farlo
è palese, lo sanno anche i cani che chi ama la nutrizione e vuole sfornare diete a destra e manca è meglio che scelga medicina e non biologia, dovevi fare anche tu questa scelta
e poi la risp che tu hai dato non centrava nulla con la domanda che ho fatto io, evita di sfogarti dovunque, sei ancora in tempo per fare medicina e diventare dietologo, perché non lo fai?
io sono onesto con me stesso, non sicuro di poter raggiungere voti alti in scenze bio e quindi ho preferito andare a lavorare
si deve sempre puntare in alto e sputare anima e sangue sui libri, ma secondo me bisogna anche leccare per ottenere quello che vuoi e non facciamo passare che solo in Ita sia cosi...
ho capito che il voto di laurea è imp, grazie |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 21:06:40
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C'è una disinformazione di fondo, secondo me. Io parlo per quello che sono le scuole di specializzazione mediche: è vero che il voto di laurea conta, senz'altro; conta però di più l'esame effettivo per l'ammissione, contano le materie utili alla specializzazione che farai (per es., se vuoi fare immunologia, difficilmente ti guarderanno il voto in biochimica o in medicina nucleare) e conta anche il colloquio orale, conta la tesi di laurea e la sua attinenza ed eventuali pubblicazioni. Per quanto riguarda i dottorati, che io sappia, riconfermo che non ho letto, sui bandi, che sia visto il voto di laurea. So comunque che un medico può dedicarsi alla ricerca senza necessariamente possedere un dottorato, non so se la cosa valga anche per il biologo o il biotecnologo, ma penso proprio di sì... qualcun altro potrà confermare, immagino. |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 22:20:58
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Citazione: Messaggio inserito da more more
halls forse tu parli cosi perché non hai la minimima idea di cosa voglia dire studiare per un test quando i tuoi amici sono a Rimini e non sai cosa volgia dire essere escluso dalla graduatoria, la tua autostima scomapre totalmente è buttissimo.
tu stai spuntando nel piatto dove mangi, ho letto molto su di te in questo forum, hai fatto scienze biologiche pur sapendo a cosa andavi incontro, per cui adesso è inutile che ti lamenti, la situazione dei biologi è semp rimasta la stessa, non dirmi che non sapevi nulla al riguardo, pure i 90enni sanno che per un ricercatore è grigia.
tu hai studiato 10 anni e dopo hai capito che non è valsa la pena, bhé... dovevi fare medicina, lo sanno tutti che ci sono più sbocchi (non volgio aprire il solito discorso di chi c'è l'ha più lungo -io non faccio medicina- questo è 1 dato di fatto)
magari se andavi a fare medicina magari non saresti neak passto
ala selezione serve, anche scenze bio dovrebbe essere a numero chiuso, su questo sono d'accordo, però non è che se uno non passa il test non può fare quel lavoro. ricordati che tutti i più grandi scenziati lo sono per passione, si può fare le grandi cose solo con essa, è questa la vera selezione e sono molti gli apposionati che non riescono a passare il test
inoltre i primi esami eliminano un sacco di gente, quindi mi sembra che la selezione ci sia già tu stesso hai lasciato intendere che dovevi impegnarti di più, bhè dovevi farlo
è palese, lo sanno anche i cani che chi ama la nutrizione e vuole sfornare diete a destra e manca è meglio che scelga medicina e non biologia, dovevi fare anche tu questa scelta
e poi la risp che tu hai dato non centrava nulla con la domanda che ho fatto io, evita di sfogarti dovunque, sei ancora in tempo per fare medicina e diventare dietologo, perché non lo fai?
io sono onesto con me stesso, non sicuro di poter raggiungere voti alti in scenze bio e quindi ho preferito andare a lavorare
si deve sempre puntare in alto e sputare anima e sangue sui libri, ma secondo me bisogna anche leccare per ottenere quello che vuoi e non facciamo passare che solo in Ita sia cosi...
ho capito che il voto di laurea è imp, grazie
So cosa vuol dire studiare per un test (l'esame di ammissione alla scuola di specializzazione era a numero programmato). Che i mieei amici fossere in vacanza non mi interessa, è questione di scelte (e le scelte implicano rinunce). Cercherò di spiegarmi in modo chiaro: - in Italia si è voluto il lavoro come posto fisso, possibilmente pubblico (quindi ben pagato). - ciò ha comportato tutta una serie di regole e di mancate verifiche di efficienza. C'era davvero bisogno di una specializzaizone post laurea magistrale per lavorare in ospedale? Secondo me no (e lo dico da specialista). Non sarebbe bastato che il primario ospedaliero assumesse somplicemente, A SUO GIUDIZIO, il miglior candidato, CON DELLE SANZIONI E RIDUZIONI DI FONDI NEL CASO LE PRESTAZIONI DEL REPARTO FOSSERO SOTTO STANDARD? Della serie: "caro primario puoi assumere chi vuoi, anche tua moglie, ma se il reparto funziona male: paghi -finaanco alla chiusura -". Questo semplici principi di responsabilità ed efficienza, che sono la norma nel lavoro privato, dal pasticcere all'ingegnere nucleare, non sono stati applicati nel sistema pubblico. Tutto il sistema è stato regolato dallo stato con il risultato che ci possono essere biologi non specialsiti che sono microbiologi migliori del sottoscrtitto ma non sono riusciti ad entrare e/o sostenere le spese della scuola di specializzazione. Stesso discorso per l'insegnamento: ci sono moltissimo bravi insegnanti (persone che si alzano di notte a preparare le lezioni) che non insegneranno mai nella scuola pubblica perchè non hanno l'iper qualifica specifica (l'ultima mi pare fosse la ssis). Abbiamo creato un sistema che non è regolato dalla capacità effettiva ma dall'acquisizione di "pezzi di carta" sempre più specifici. Ci vuole la laurea anche per un erboristeria, stiamo andando fuori dalla logica. Inoltre il sistema non prevevede efficienza, perchè ciò significherebbe mettere in dubbio il dogma del posto fisso. Se si prevedeono test di valutaizone degli studenti, ad esempio per un insegnante universitario, con licenziamento nel caso il test di gradimento risulti negativo per due o tre anni di fila, si metterebbe a rischuio il dogma del posto fisso, MA IL SISTEMA SAREBBE FFFICIENTE. Fino a quando in Italia il sistema che varrà sarà quello di "lavoro = ricevere denaro anche se lavoro male" le cose andranno sempre peggio. Ormai il sistema si è spezzato in due: chi ha il posto fisso nelle strutture pubbliche ha mille protezioni: maternità, invalidità, corsi di aggiornamento pagati, pasto gratis in mensa. Chi sta fuori lavora molto per guadagnare poco (compresi medici, biologi e farmacisti - farmacisti senza farmacia o assunti in parafarmacie). Senza coperture. Se si iniettasse concorrenza nel sistema le cose migliorerebbero per tutti, ma dovremmo entrare in un ottica di dignità. La dignità di perdere il lavoro nel caso si lavori male. In italia questo banalissimo concetto non esiste. Se non nel settore privato: il ristoratore che fa dei pessimi pasti chiude, il meccanico che ripara le auto male chiude. L'idraulico che per inefficienza fisica dovuta all'etò, non è più in grado di lavorare chiude. Se il direttore di un reparto universitario si vedesse tagliati i forndi (e quindi perdesse il lavoro) nel caso il suo reparto non pubblicasse almeno "X" articoli l'anno non assumerebbe raccomandati. Il problema è che i concetti di senso di responsabilità ed efficienza non ci appartengono. Abbiamo strutturato il sistema pubblico (comprese professioni ordinistiche) senza tener conto dei due concetti base di "responsabilità" ed "efficienza". Risultato: una sempre maggiore miseria: i prezzi, anche delle prestaizoni professionali calano, si diffonde il lavoro nero. Il fatto che un laboratorio privato paghi un biologo (dottore magistrale iscritto all'albo) 1200 - 1400 euro/mese significa che quel biologo non mette via 1 euro che sia uno (da quella cifra dovete togliere assicurazione privata, pagamento enpab, corsi ecm ecc.). Stiamo creando una enormitò di laboratoristi (biotecnologi, biologi, chimici, tecnici di laboratorio biomedico, tecnologi alimentari, ctf..) ma dove sono i laboratori? Il mercato ha una domanda di 10, l'università sforna 1000, non solo 990 restano disoccuoati, ma i dieci che lavorano lavoro a stipendi da fame (causa iper offerta). I farmacisti senza farmacia cosa fanno? Gli isf? Almeno ampliamone le competenze e ampliamole anche ai biologi nel settore libero professionale autonomo. Si è avuta una alleanza mostruosa tra sistema universitario (storicamente "comunista") e aziende ("capitalista"). Le università sfornano un numero mostruoso di persone con preparazione iperspecifica, non utilizzabile in libera professione, ma utilie come "operai specializzati" per le aziende. Le aziende hanno a disposizione una marea di giovani disposti ad accettare qualunque stipendio pur di lavorare (perchè hanno una sola scelta). In questa patto che consente alle università di prosperare creando corsi iperspeficici che formano "operai specializzati" per le aziende e alle aziende di avere schiavi chi ci rimette sono i cittadini studenti destinati a lavoare molto e a guadagnare poco.
Scusate gli errori di ortografia, non ho il tempo di correggerli: o il "sistema italia" si dà una regolata o va tutto in vacca.
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wcipri
Utente Junior
125 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 22:44:11
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Condivido il pensiero di Daria e di Hellas.
I voti sul libretto sono il tuo biglietto da visita, bisogna averne di buoni, anzi ottimi per dare una buona impressione...anche per fare tirocinio. Io credo che se alla magistrale vuoi fare un buon tirocinio (che è fondamentale per il "dopo") devi chiederlo in centri conosciuti, dove si lavora molto e si pubblica molto...ovvio che in questi centri la domanda sarà alta perciò devono selezionare (SELEZIONE, come parlava Hellas, che condivido pienamente)...con cosa selezioni se non con il voto degli esami? Non facciamo sempre i soliti amanti del bene comune, dove a tutti si da il massimo...il massimo si da ai meritevoli. Se uno non ha le medie da capogiro, farà cmq un buon tirocinio all'interno della sua università in gruppi di ricerca meno conosciuti e blasonati.
Io stesso posso dire con la mia piccolissima espeienza che chi si è fatto il mazzo negli anni di uni, adesso sta studiando a Boston, Rotterdam, Losanna, ecc. Purtroppo hellas ha ragione quando dice che in Italia la mentalità è quella del "piangi e fotti", che non si vuole lavorare e quando lavori lo fai a discapito di chi ha + merito di te. Ma non credo che per un bravo studente le possibilità siano annullate. Forse è vero per quei gruppi di ricerca sfigati di università sconosciute, dove tutto è aum aum. Ma nei grossi centri di ricerca questo non è possibile!
Conclusione ribadisco il concetto per cui bisogna lavorare, impegnarsi, non aspettare che le cose piovano dal cielo. Investire molto negli anni dell'università, quando si è giovani. Andare all'estero per continuare la propria formazione, perchè il bio è un settore dove c'è bisogno di una lunga formazione (l'uni ti da solo quella teorica). Bisogna prendere voti alti, perchè il voto di laurea conta. Non si può fare il calcolo che se non serve per i dottorati allora non serve affatto. IN SINTESI, FATE QUELLO CHE VOLETE NELLA VOSTRA VITA, L'IMPORTANTE E' CHE LO FACCIATE BENE! |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2010 : 23:39:20
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Citazione: Messaggio inserito da wcipri
Condivido il pensiero di Daria e di Hellas.
I voti sul libretto sono il tuo biglietto da visita, bisogna averne di buoni, anzi ottimi per dare una buona impressione...anche per fare tirocinio. Io credo che se alla magistrale vuoi fare un buon tirocinio (che è fondamentale per il "dopo") devi chiederlo in centri conosciuti, dove si lavora molto e si pubblica molto...ovvio che in questi centri la domanda sarà alta perciò devono selezionare (SELEZIONE, come parlava Hellas, che condivido pienamente)...con cosa selezioni se non con il voto degli esami? Non facciamo sempre i soliti amanti del bene comune, dove a tutti si da il massimo...il massimo si da ai meritevoli. Se uno non ha le medie da capogiro, farà cmq un buon tirocinio all'interno della sua università in gruppi di ricerca meno conosciuti e blasonati.
questo tuo ragionamento vale per il post laurea, tipo quando fai domanda per il Ph.D ma non per fare una tesi; se tutti la pensassero come te, uno che non ha la media da capogiro finirebbe gli esami e non avrebbe posto per l internato, un tirocinante deve fare il tirocinante non il genio di turno,finire il suo percorso universitario perche' tutti gli iscritti ne hanno diritto e visto che la maggior parte fa l internato in universita', qui non si deve fare questo tipo di selezione che non ha alcun senso, tu che hai avuto i voti da capogiro ti sentivi superiore ad altri in laboratorio? io no e inoltre uno la tesi qualora volesse continuare a fare ricerca la deve scegliere su argomenti che vorrebbe poi continuare perche' questo sara' il tuo biglietto da visita e quindi in futuro essere avvantaggiato, ed in questo caso il voto di laurea. |
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