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gevetry
Nuovo Arrivato
20 Messaggi |
Inserito il - 24 ottobre 2008 : 13:03:06
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1-esistono requisiti minimi strutturali per uno studio nutrizionistico? (in parole povere: c'è una legge,anche regionale, che dice quante e quali stanze devono esserci per aprire uno studio nutrizionistico?) 2-se all'intestazione di ogni ricevuta per consulto nutrizionistico si deve scrivere la dicitura "Esente IVA ai sensi dell'art.10,n.18 DPR 26/10/1972 e successive modificazioni" ciò come incide sui costi realtivi all'IRPEF-IRAP? e c'entra qualcosa con ciò che si deve versare all'ENPAB? - ( Sulle ricevute rilasciate all'utente bisogna applicare il 2% a favore Enpab(Art.8 D.L.vo 103/96) - come dal sito dell'ONB 3- la ricevuta va rilasciata solo quando si elabora la dieta o ad ogni consulto nutrizionale? (cioè la ricevuta si fa solo la prima volta o ogni volta, anche se ti portano 20 euro per la visita di controllo?) 4-qualora si rientrasse nel regime di contribuenti minimi non si dovrebbero rilasciare nè fatture, nè ricevute, nè pagare irpef-irap nè redigere le carte per gli studi di settore, ma si deve solo pagare un'imposta sostitutiva del 20% sul reddito (oltre naturalmente a ciò che è dovuto all'ENPAB..anche se non so cosa perchè le ricevute non andrebbero più rilasciate...)...giusto o sbaglio? 5-Bisogna far firmare al cliente una carta sulla privacy alla prima visita oppure basta inserire l'informativa sulla privacy in pagina finale della dieta elaborata?
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tesla
Utente
752 Messaggi |
Inserito il - 24 ottobre 2008 : 15:51:37
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Citazione: Messaggio inserito da gevetry
1-esistono requisiti minimi strutturali per uno studio nutrizionistico?
Poichè lo studio privato non è aperto al pubblico come un ambulatorio valgono solo i requisiti fissati dal regolamento edilizio comunale. A questi si aggiungono i requisiti generali previsti dalle norme regolamentari edilizie (termici e igrometrici, di purezza dell'aria, di illuminazione naturale, acustici), da quelle in materia impiantistica (aerazione meccanica, riscaldamento, distribuzione di acqua potabile e di acqua calda) e dalle norme in materia di igiene del lavoro e di sicurezza. Se leggi le FAQ c'è scritto che l'autorizzazione deve essere richiesta al Comune, saranno quindi loro a dirti se lo studio va bene o meno.
Citazione: 2-se all'intestazione di ogni ricevuta per consulto nutrizionistico si deve scrivere la dicitura "Esente IVA ai sensi dell'art.10,n.18 DPR 26/10/1972 e successive modificazioni" ciò come incide sui costi realtivi all'IRPEF-IRAP? e c'entra qualcosa con ciò che si deve versare all'ENPAB? - ( Sulle ricevute rilasciate all'utente bisogna applicare il 2% a favore Enpab(Art.8 D.L.vo 103/96) - come dal sito dell'ONB
La dicitura "esente da IVA ecc. ecc." deve essere riportata in ricevuta sanitaria. Per i costi IRPEF-IRAP se la vede il commercialista (mica avrai intenzione di fare tutto da te?). All'ENPAB verserai una percentuale in base ai tuoi guadagni lordi + il 2% di contributo integrativo (che in genere è incluso nella tariffa pagata dal paziente ma si calcola a parte se fatturi ad una impresa). All'ENPAB non importa se incassi o meno la quota del 2%, l'importante e che gliela versi!
Citazione: 3- la ricevuta va rilasciata solo quando si elabora la dieta o ad ogni consulto nutrizionale? (cioè la ricevuta si fa solo la prima volta o ogni volta, anche se ti portano 20 euro per la visita di controllo?)
La ricevuta deve essere rilasciata ogni volta che incassi denaro
Citazione: 4-qualora si rientrasse nel regime di contribuenti minimi non si dovrebbero rilasciare nè fatture, nè ricevute, nè pagare irpef-irap nè redigere le carte per gli studi di settore, ma si deve solo pagare un'imposta sostitutiva del 20% sul reddito (oltre naturalmente a ciò che è dovuto all'ENPAB..anche se non so cosa perchè le ricevute non andrebbero più rilasciate...)...giusto o sbaglio?
Le ricevute sanitarie devono essere rilasciate sempre, e probabilmente saranno l'unica traccia dei guadagni di un contribuente minimo. E' comunque sempre necessario consultare il commercialista prima di iniziare l'attività.
Citazione: 5-Bisogna far firmare al cliente una carta sulla privacy alla prima visita oppure basta inserire l'informativa sulla privacy in pagina finale della dieta elaborata?
Bisogna farla firmare alla prima visita.
Poichè l'ordine dei biologi serve a poco, consiglio di consultare i siti degli ordini degli psicologi in cui sono spiegate molte pratiche burocratiche necessarie per svolgere la libera professione.
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gevetry
Nuovo Arrivato
20 Messaggi |
Inserito il - 25 ottobre 2008 : 09:06:37
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grazie mille, sempre pronto e genitilissimo
ps altra domanda: quando si rilascia la ricevuta sanitaria, essendo esente da iva, il bollo da 1,81 euro non va applicato, giusto? |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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tesla
Utente
752 Messaggi |
Inserito il - 25 ottobre 2008 : 15:50:58
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Citazione: Messaggio inserito da gevetry
grazie mille, sempre pronto e genitilissimo
ps altra domanda: quando si rilascia la ricevuta sanitaria, essendo esente da iva, il bollo da 1,81 euro non va applicato, giusto?
La marca da bollo è necessaria proprio se la ricevuta è IVA-esente e se l'importo è superiore a 77,47 euro. Con Risoluzione 3 ottobre 2008, n. 365, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che anche le fatture emesse dai "contribuenti minimi" sono soggette all'imposta di bollo pari ad euro 1,81, qualora l'importo sia superiore ad euro 77,47.
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 25 ottobre 2008 : 19:05:17
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Citazione: La marca da bollo è necessaria proprio se la ricevuta è IVA-esente e se l'importo è superiore a 77,47 euro. ... omissis...
Ovvero le vecchie 150.000 lire.
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