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chick80
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Inserito il - 31 ottobre 2008 : 16:08:31
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Io comincerei a dire: eliminazione dei concorsi pubblici e convogliamento dei tanti soldi risparmiati verso la scuola/università.... |
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dallolio_gm
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Inserito il - 01 novembre 2008 : 13:00:34
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Citazione: siamo uno degli stati europei che spende che ha la spesa piu elevata per ogni studente per l'struzione..
Scusa ma mi risulta che sia il contrario.. siamo uno degli stati in coda per la spesa per l'istruzione. Soprattuto, per quello che ho visto io, nelle università non ci sono soldi... Non so dove tu abbia visto tutti questi professori pieni di soldi e con la porsche. Conosco dei prof che guadagneranno, non so, 2000 euro al mese... ti sembra tanto? Dopo 40 anni anni di carriera dedicata allo stesso campo? Molti dei prof che conosco, se si fossero dedicati ad una industria privata, dopo 40 anni guadagnerebbero almeno 10 volte tanto...
Citazione: Tagliare non vuol dire necessariamente peggiorare se i soldi che vengono forniti si distribuiscono e si ottimizzano nel giusto modo, ed ionoltre forse sbagliero ma continuo ad avere la fiducia che al giorno d'oggi non esista governo che taglierebbe le gambe completamente all'istruzione e alla ricerca perchè sarebbe la disfatta della nazione, per cui continuo ad essere fiducioso che chiunque sia al governo no voglia questo.
Purtroppo mi sembra che si stiano prendendo delle decisioni sulle quali sarà molto difficile tornare indietro.. Tagliare le gambe così all'università, vorrà dire privarsi anche di molte risorse umane, e costerà molto di più riportarle indietro se un giorno avremo i soldi per farlo. Per questo motivo mi sembra legittimo protestare... Non puoi aspettare che il mandato del governo finisca fra 5 anni, é giusto richiedere almeno delle spiegazioni.
Citazione: Detto questo aggiungo e concludo che la democrazia significa oltre che avere il diritto di protestare, anche che la parte politica che ha vinto sonoramente le democratiche e popolari elezioni faccia il proprio compito, se dopo 5 anni avrà deluso ecco che non piglerà piu un voto.
Non mi sembra che funzioni così in Italia..
Citazione:
Quindi come vedete il punto è che è stato permesso (grazie alla riforma berlinguer) agli atenei di dare vantaggi ai cosiddetti baroni. Il blocco del turnover significa anche limitare tali vantaggi e quindi progressioni di carriera indiscriminate. Il punto è che sta nell'iteligenza dei rettori decidere se far avanzare la carriera di un ottantenne o se assumere un ricercatore di 27 anni.
Non puoi giudicare a priori tutti i professori anziani, dicendo che sono baroni solo per via della loro età. Un professore con 40 anni di ricerca, é verosimilmente un esperto nel campo, una personalità che non credo sia giusto perdere. Inoltre avrà più contatti con l'estero e sarà più capace di procurarsi finanziamenti esterni, o di mandare studenti in altri laboratori per periodi di scambio. Se obblighi le università a mandare via 5 persone per ogni nuova assunzione, queste presumibilmente licenzieranno gli individui più deboli... i post-doc con pochi anni di ricerca, i professori anziani meno 'influenti', i tecnici... rimarranno solo i veri 'baroni', quelli che stanno dentro per via di amicizie e parentele, e non per via delle proprie capacità. |
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pitt_323
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Inserito il - 01 novembre 2008 : 17:14:04
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Ah non funziona così in italia?Il mandato non dura 5 anni?e a votare non ci va il popolo italiano?..se non è così spiegami come funziona per piacere che evidentemente negli ultimi 20 anni ho sbagliato tutto. Ho detto che è giusto protestare ma vedo che molte sono proteste fatte solo perchè è una certa parte politica al governo, a priori, senza indiscriminazioni. Si parla tanto della Gelmini, che con l'università non centra nulla, la legge 133 fa parte della finanziaria e non è la cosiddetta legge gelmini. Comunque come volevasi dimostrare tu vedi professori che "fanno la fame" e da me invece spesso non è così, per cui come vedi non si può generalizzare...gli atenei vanno valutati singolarmente e distinti!!! Riguardo alla spesa dell'istruzione?Beh informati meglio, evidentemente parliamo di cose differenti, matrix, porta porta ecc ecc ne hanno parlato piu di una volta del fatto che spendiamo tantissimo per l'istruzione di ogni studente ma i soldi però vengo gestiti male e noi ne subiamo le conseguenze. Ora sottomano non ho l'articolo in cui spiegavano bene questa cosa, lo posterò appena tornerò a casa.
E per finire, ok voi pensate che sia tutto sbagliato e io no, punto,non c'è molto da discutere. Sarò uno stupido che pensa ancora che nel 2008 nessun governo in carica possa pensare che lo stato possa andare avanti segando completamente l'istruzione, quindi ho fiducia.
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Vandini Pietro |
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pitt_323
Utente Junior
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Inserito il - 01 novembre 2008 : 17:24:10
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mi spiegate come si fa a citare qualcosa che avete scritto voi così posso rispondere con piu criterio?
questo è il link dell'articolo di cui parlavo sopra: http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/La_riduzione_del_turnover_NON_%C3%A8_il_problema?fb=comments#c16856
Inoltre sempre per rispondere a dallolio riguardo al fatto che "sia giusto chiedere spiegazioni"..si è giusto e doveroso farlo, ma non bisogna già pertire con l'idea che le spiegazioni che vengono date non servono a nulla, sono buffonate e non hanno senso, altrimenti non ha nemmeno senso chiedere spiegazioni. |
Vandini Pietro |
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chick80
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dallolio_gm
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Inserito il - 01 novembre 2008 : 18:34:07
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Citazione: Messaggio inserito da pitt_323
Ah non funziona così in italia?Il mandato non dura 5 anni?e a votare non ci va il popolo italiano?..se non è così spiegami come funziona per piacere che evidentemente negli ultimi 20 anni ho sbagliato tutto.
Con questi discorsi finiremo direttamente nel cadere in quella regola che dice che ogni discussione su Internet, quando dura troppo, finisce per parlare del nazismo... (Reductio ad Hitlerum)
Citazione: Ho detto che è giusto protestare ma vedo che molte sono proteste fatte solo perchè è una certa parte politica al governo, a priori, senza indiscriminazioni. Si parla tanto della Gelmini, che con l'università non centra nulla, la legge 133 fa parte della finanziaria e non è la cosiddetta legge gelmini.
Io non sto parlando delle proteste. Non vivo nemmeno in Italia, non le vedo, non so come sia la situazione. Quello che dico é che so come é messa la ricerca in Italia, ho lavorato anche io in un laboratorio italiano, e non ci sono soldi; vivo in un Paese dove sì che vengono fatti investimenti, e i risultati li vedo davanti ai miei occhi, me ne rendo conto. Al di là delle parti politiche, togliere tutti quei finanziamenti vuol dire mandare a morte il sistema di ricerca italiano - che pure si fa valere molto bene, e fino ad adesso é stato spesso capace di farsi distinguere in ambito internazionale. Parlare così tanto ed in questo modo delle proteste, scusa se lo dico, ma mi sembra un modo per spostare l'attenzione e fare in modo che la gente non si accorga di quello che sta succedendo.
Citazione: Comunque come volevasi dimostrare tu vedi professori che "fanno la fame" e da me invece spesso non è così, per cui come vedi non si può generalizzare...gli atenei vanno valutati singolarmente e distinti!!!
E allora perché la legge togli finanziamenti a tutti indistintamente?
Citazione: Riguardo alla spesa dell'istruzione?Beh informati meglio, evidentemente parliamo di cose differenti, matrix, porta porta ecc ecc ne hanno parlato piu di una volta del fatto che spendiamo tantissimo per l'istruzione di ogni studente ma i soldi però vengo gestiti male e noi ne subiamo le conseguenze. Ora sottomano non ho l'articolo in cui spiegavano bene questa cosa, lo posterò appena tornerò a casa.
Ho smesso di avere fiducia in quei programmi da parecchio tempo. Mi ricordo quando un ministro italiano parlava di 'milioni e milioni di intercettazioni telefoniche' senza avere un dato alla mano, e facendo calcoli che ad una verifica si rivelavano completamente campati in aria.
Citazione: E per finire, ok voi pensate che sia tutto sbagliato e io no, punto,non c'è molto da discutere. Sarò uno stupido che pensa ancora che nel 2008 nessun governo in carica possa pensare che lo stato possa andare avanti segando completamente l'istruzione, quindi ho fiducia.
Questo é una cosa che abbiamo pensato tutti almeno una volta nella vita, purtroppo, la realtà non é così.
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Mat
Nuovo Arrivato
85 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 00:16:22
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Il problema vero è che per il momento e dico per il momento la legge finanziaria taglia soldi a tutti i settori senza distinzione fra meritevoli e non. Perchè una università con i bilanci in pari deve subire i tagli come una con i bilanci in rosso? Il più che dimezzamento del personale sarà fatto in ogni campo, impensabile quindi che non ci saranno professori in meno questo toglierà certamente i professori che scaldano solamente le sedie, ma eliminerà anche molti professori che sono impegnati nella ricerca eliminando quelle figure che sopratutto in campo scientifico sono fondamentali per tenere agganciato lo studente con i cambiamenti continui che avvengono. E poi il discorso delle fondazioni, certo porterà le aziende nelle università e fin qui nulla di male, ma la ricerca è spinta prima di tutto dalla insaziabile curiosità umana quindi se c'è una ricerca, che ne sò su un fattore dello sviluppo fetale, e questa non interessa a nessuna azienda non la si farà, poi senza considerare che in certi campi molte aziende nel territorio italiano non hanno un fatturato così grande da poter investire anche nella formazione dello studente (un azienda trova soldi per produrre ma richiede anche persone già formate) quindi una riforma del genere andava fatta su un terreno pronto senza aspettarsi che il terreno aziendale si adatti alle nuove condizioni visto appunto le condizioni di crisi in cui versano anche loro.
Secondo si potevano razionalizzare i fondi senza eliminarne, ad esempio eliminando gli ormai famosi corsi di laurea con 1 studente e quelli con meno di 15 studenti, formando una commissione che cercasse i professori che insegnanno 60 ore l'anno invece di 120 e punirli adeguatamente, eliminando atenei puramentente ed oggettivamente inutili (77 atenei in Italia sono oggettivamente una marea) e stabilire un limite (ad esempio 5 o 10 anni) dove gli atenei con non riescano a portare il bilancio in parità senza eliminazione di fondi per didattica (che non vuol dire solo numero di insegnanti) e per ricerca vengano chiusi o subiscano un intervento arbitrario del governo nei loro conti. Un paese, qualsiasi paese, per uscire da qualsiasi crisi deve cambiare ed investire in cultura, ricerca ed innovazione, da 20 anni a questa parte nessuna classe politica lo ha capito.
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Rosy85
Utente Junior
234 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 00:24:33
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Anche perchè i tagli non toccano in alcun modo il sistema, per cui non vedo come possano migliorarlo. E' inutile che si spolmonano tanto: lo vediamo tutti che l'università è gestita male, ma che non dicano che i provvedimenti presi sono per risolvere la questione. E' un'offesa all'intelligenza. Facciano una proposta seria e sarò la prima a scendere in piazza per appoggiarli, anche se io voto a sinistra. |
Nasce, cresce e poi finisce. Per quanto triste è la legge universale. Ciò che è stato nn tornerà. Il massimo che puoi fare è sperare che quello che sarà, sia meglio. Nessun rimorso nè rimpianto, è inutile. Carpe diem: panta rei |
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Mat
Nuovo Arrivato
85 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 00:27:58
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Le proteste non sono solo per questa ultima riforma o per la classe politica ora al governo, ma perchè si è arrivati ad un punto di saturazione in cui non se ne può più di arrivare in laboratorio e di sentire ogni anno che ci sono sempre meno soldi. La legge Gelmini è un'altra cosa dove gli universitari possono intervenire come futuri genitori, dove forse vengono trascurati alcuni problemi ed è stata fatta con un criterio (a detta anche di alcuni elementi dell'attuale governo) senza un piano pedagogico ditro ma solo per ottemperare alla finanziaria e agli impegni di bilancio presi con l'europa. Ma vorrei ricordare che l'europa (Italia compresa) ha deciso di aumentare la media degli investimenti in ricerca dall'attuale 2% al 3% e che quindi la finanziaria (ribadisco la finaziaria di Tremonti e non la legge Gelmini) va in senso contrario togliendo fondi dove sarebbe stato necessario aumentarli. Ora mi viene una domanda vista la crisi globale pensiamo che per ottemperare agli impegni di Lisbona gli altri paesi europei debbano spendere di più per colmare le lacune italiane? |
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pitt_323
Utente Junior
Prov.: Modena
Città: Modena
226 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 03:48:45
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Io credo anche che prima di aumentare i fondi si debba capire dove e come questi soldi vengano sprecati. La crisi colpisce tutti i settori per cui non possiamo aver la pretesa che il nostro settore non venga colpito (sebbene già in crisi), quindi dato per scontato che si devono fare dei sacrifici, proviamo a vedere se essendo obbligati a razionalizzare quei "pochi centesimi" si riescano ad individuare i punti critici. Generalmente è nelle difficoltà che l'uomo si è sempre ingegnato, io (da povero stupido forse) sono voglio essere fiducioso e sperare anche che ognitanto ci siano deri rettori che riescano finalmente ad utilizzare il buon senso nelle scelte, tanto piu ora che ci saranno piu difficoltà |
Vandini Pietro |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 08:42:18
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Vuoi sapere come si sprecano i soldi? Gente che non pubblica un lavoro vagamente decente da 5 o 6 anni ed è ancora lì... gente che fa il direttore di dipartimento e non sa nemmeno cos'è una pipetta. E vengono pagati. Ribadisco, lo spreco di soldi per i concorsi. Macchinari comprati e mai usati. E si potrebbe andare avanti
Se i fondi fossero assegnati in base a quante/quali pubblicazioni sono generate ad esempio sarebbe un buon punto di partenza. Nel resto del mondo funziona. |
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morgan79
Utente Junior
Prov.: Bari
143 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 09:34:24
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il punto è che questi signori hanno vinto la loro campagna elettorale promettendo di ricavare soldi combattendo l'evasione fiscale, tagliando il numero dei parlamentari, riducendo i loro stipendi, i più alti d'europa in un paese dove il reddito procapite è uno dei più bassi, riducendo i loro privilegi, portaborse, sottosegretari, macchine blu, alberghi di lusso e altri extra (vedi Cosimo Mele), ma pur di non andare contro i loro interessi hanno deciso di scagliarsi contro la parte più vulnerabile del paese. Questi non hanno capito però che se iniziano a privatizzare le università succede qualcosa che il '68 sembrerà un film di Paolo Villaggio.... e poi ti vedi certi imbecilli alle trasmissioni televisive che non ti fanno nemmeno rabbia tanto son stupidi, ma tenerezza, vedi quel giovane di forza italia tutto incravattato di cui non mi ricordo il nome, uno studente invecchiato di trent'anni, che io se dovessi essere ancora studente a trent'anni metterei la testa sotto la sabbia e di certo non andrei in TV. Tra l'altro un tipo come lui sembra venire da una di quelle università private dove fanno gli esami a crocette, motivo di una vergogna ancora più grande. Questa è l'italia, dove una persona che vuole avere successo nella vita più che sperare di avere successo nello studio, deve sperare di avere successo nei reality, e tra un pò sarò più facile, visto che ci saranno più reality che università.... |
il sapere non è sufficiente, bisogna applicare; il volere non è sufficiente, bisogna fare |
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morgan79
Utente Junior
Prov.: Bari
143 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 09:36:07
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l'università ha bisogno di una riforma, ma se q |
il sapere non è sufficiente, bisogna applicare; il volere non è sufficiente, bisogna fare |
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morgan79
Utente Junior
Prov.: Bari
143 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 09:41:20
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scusate mi è sfuggito il tasto invio.... dicevo che l'università ha bisogno di una riforma, ma strutturale e in maniera direzionata, una riforma che valuti l'attività di ricerca, perchè non è giusto che un ricercatore/professore di giurisprudenza o economia che passa la mattinata a fare lezione e il resto della giornata nel suo studio privato percepisca lo stesso stipendio di un ricercatore/ professore di scenza che dopo la lezione si dedica il resto della giornata ad attività di ricerca.... ma dimenticavo che riformando in questa maniera si andrebbe contro una lobby abbastanza potente visto che una buona fetta di parlamentari sono professori universitari e anche avvocati ed economisti... ci fossero stati nel dopoguerra questi conflitti di interesse saremmo un paese del terzo mondo a quest'ora, ma se continuiamo così ci arriveremo |
il sapere non è sufficiente, bisogna applicare; il volere non è sufficiente, bisogna fare |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 10:03:59
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[OT]Scusate, ricordo a tutti che se volete modificare il vostro messaggio potete usare l'iconcina che trovate in cima ad ogni messaggio. In questo modo non postate 5 messaggi di seguito...
NOTA: il pulsantino è utilizzabile solo se la vostra è l'ultima risposta. [fine OT] |
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pitt_323
Utente Junior
Prov.: Modena
Città: Modena
226 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 13:58:08
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Citazione: il punto è che questi signori hanno vinto la loro campagna elettorale promettendo di ricavare soldi combattendo l'evasione fiscale, tagliando il numero dei parlamentari, riducendo i loro stipendi, i più alti d'europa in un paese dove il reddito procapite è uno dei più bassi, riducendo i loro privilegi, portaborse, sottosegretari, macchine blu, alberghi di lusso e altri extra (vedi Cosimo Mele), ma pur di non andare contro i loro interessi hanno deciso di scagliarsi contro la parte più vulnerabile del paese. Questi non hanno capito però che se iniziano a privatizzare le università succede qualcosa che il '68 sembrerà un film di Paolo Villaggio.... e poi ti vedi certi imbecilli alle trasmissioni televisive che non ti fanno nemmeno rabbia tanto son stupidi, ma tenerezza, vedi quel giovane di forza italia tutto incravattato di cui non mi ricordo il nome, uno studente invecchiato di trent'anni, che io se dovessi essere ancora studente a trent'anni metterei la testa sotto la sabbia e di certo non andrei in TV. Tra l'altro un tipo come lui sembra venire da una di quelle università private dove fanno gli esami a crocette, motivo di una vergogna ancora più grande. Questa è l'italia, dove una persona che vuole avere successo nella vita più che sperare di avere successo nello studio, deve sperare di avere successo nei reality, e tra un pò sarò più facile, visto che ci saranno più reality che università....
<br>ecco il classico intervento che dal mio punto di vista non ha senso. Perchè invece la parte politica che ha perso si riduce gli stipendi?si riduce i privilegi?ma basta con questi discorsi per piacere, lo sanno tutti che sono praticamente tutti uguali i politici. Io ho 29 anni e sto ancora studiando e di certo non mi nascondo sotto la sabbia, ecco un'altra tua affermazione che potevi risparmiare. RIguardo ai reality ecc ecc...e con ciò?si è così e allora?cosa centra con la riforma di cui si parlava?
Quoto in pieno quello che ha detto chick |
Vandini Pietro |
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fpotpot
Utente
Città: middleofnowhere
1056 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 18:38:51
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Citazione: Messaggio inserito da morgan79 perchè non è giusto che un ricercatore/professore di giurisprudenza o economia che passa la mattinata a fare lezione e il resto della giornata nel suo studio privato percepisca lo stesso stipendio di un ricercatore/ professore di scenza che dopo la lezione si dedica il resto della giornata ad attività di ricerca.... ma dimenticavo che riformando in questa maniera si andrebbe contro una lobby abbastanza potente visto che una buona fetta di parlamentari sono professori universitari e anche avvocati ed economisti...
ahi ahi..qui si tocca un tasto dolente.Conosco una persona che fa il ricercatore alla Luiss di Roma..giurisprudenza..ha finito il dottorato con borsa di studio presso lo stesso professore da cui lavora in studio legale.Quindi ha di fronte una carriera accademica ammanicata (Roma...)e una carriera professionale ammanicata (Roma...).. Per farvi capire l'ntità dell'ammanicamento,basti pensare che un suo professore è stato il ministro fantozzi (non ugo..). Quindi ampia strada a poltrone e poltroncine. Alla faccia della mia situazione questa persona spesso fa anche battutacce da avvocato del tipo "ma perchè nn ti diplomi in ragioneria così un lavoro lo trovi?"(dopo una laurea con i controC,e tre anni all'estero di cui due di un dottorato momentan.interrotto per problemi personali).. Allora cosa ci scagliamo gli uni contro gli altri tra noi che siamo dei poveracci della ricerca italiana?la nostra situazione riduce la gente ad andare con l pezze sul culo pr la vita,nella maggior parte dei casi,questi "so-called"ricercatori (ammazza dev'essere pure un dramma fare ricerca bibliografica,rispetto a noi che giochiamo d'azzardo con la natura dipendendo da risultati a volte imprevedibili..) parlano molto,bene e si fanno una vita da nababbi alle nostre spalle. Il problema è proprio che i professori romani spesso diventano ministri e fanno entrambe le cose (v mr fantozzi..),senza che nessuno dica A sulle interferenze..anche prodi,primo ex-ministro italiano ha ripreso le lezioni,seppure abbia un incarico plurimilionario alla commissione europea. Migliaia di portaborse di giurisprudenza e avvocatuncoli in carriera,ministri,professoroni con studio d'avvocato magari di famiglia,che son anche loro considerati all'interno dei fondi di ricerca. Perchè? Perchè nessuno la dice questa cosa e ci arrovelliamo tra di noi se il prof di biochimica prenda di più di uno di biologia?la verità è che se c'è un nababbo prof di immunologia (tra l'altro molto bravo)che và anche in televisione di mia conoscenza dell'università di bologna..e magari lo vedo girare in mercedes,beh,signori,a me fa piacere..Perchè da noi uno su mille ce la fa,e se ce la fa son contenta,caspita!La sua equipe invece fa fatica ad arrivare a fine mese,spesso i ricercatori nn vengono pagati,e conosco più di uno che è dovuto scappare all'estero nn perchè il lavoro facesse schifo ma perchè era un volontariato.E senza uno studio legale e un doppio lavoro uno nn ce la fa..anche se si sa..la ricerca scientifica col part time mattutino e il pomeriggio in ufficio nn esiste..forse così è solo quella da avvocati... |
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morgan79
Utente Junior
Prov.: Bari
143 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 19:46:15
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@pitt si, il mio intervento è stato un pochino duro ma guidato dalla rabbia per le castronerie che quel tipo dice in TV.... tutto il rispetto per chi non si laurea in tempo, conosco amici e tanti che si son laureati a trent'anni per diversi motivi, soprattutto economici, che il fine settimana lavorano nei pub per mantenersi l'affitto o comprarsi il libro (è capitato anche a me anche se non spesso) e quella è gente che merita di andare a testa alta più di chi si laurea in regola. Ma quel tipo non sembrava uno che avesse di sti problemi, essendo il classico figlio di papà, ma ribadisco il concetto che ho scritto con la rabbia e se qualcuno si è sentito offeso gli porgo le mie scuse nella speranza che vengano accettate
@fpotpot per non parlare anche del fatto che il nostro tipo di dottorato, oltre a non essere per niente part time ma anche qualcosa più di full time, ci mette a contatto con qualsiasi tipo di sostanze pericolose che ora non sto ad elencare perchè penso che tutti sappiamo e che quindi oltre ad essere meno retribuito in rapporto al numero delle ore è anche soprattutto più rischioso
@chick80 il contrasto tra il tuo pacifico OT e l'incazzatura generale mi ha provocato non poche risate |
il sapere non è sufficiente, bisogna applicare; il volere non è sufficiente, bisogna fare |
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pitt_323
Utente Junior
Prov.: Modena
Città: Modena
226 Messaggi |
Inserito il - 03 novembre 2008 : 18:17:24
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tutto ok |
Vandini Pietro |
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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 04 novembre 2008 : 14:07:26
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l università italiana allo stato attuale delle cose fa schifo i corsi sn scadenti,ci vanno cani e porci,si sfornano laureati a uffa in settori nn richiesti dal mercato,nessuna sicurezza per il futuro,ricerca in alcune di esse scadente,nessun organo di controllo sull operato dei docenti. nn ci sn università di serie A in italia,ma sn tutte di serie b secondo me questo decreto cambierà le cose,ci prenderemo gli schiaffi un po tutti,ma un grande cambiamento richiede grandi sacrifici,il mio è solo un parere |
"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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elly_
Utente Junior
400 Messaggi |
Inserito il - 04 novembre 2008 : 14:19:38
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Citazione: Messaggio inserito da zerhos
un grande cambiamento richiede grandi sacrifici,il mio è solo un parere
Io sono favorevole ai grandi cambiamenti, ma se una riforma fa solo tagli e non prevede un piano per razionalizzare i fondi in modo concreto non vedo come possa essere considerata una riforma. E in queste condizioni non sono disposta a fare sacrifici (gia' si fanno ora...). Questo e' un campo che avrebbe tanto da rendere se si investisse bene e quindi non si puo' tagliare troppo, semmai il contrario... |
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pitt_323
Utente Junior
Prov.: Modena
Città: Modena
226 Messaggi |
Inserito il - 04 novembre 2008 : 14:20:49
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Citazione: l università italiana allo stato attuale delle cose fa schifo i corsi sn scadenti,ci vanno cani e porci,si sfornano laureati a uffa in settori nn richiesti dal mercato,nessuna sicurezza per il futuro,ricerca in alcune di esse scadente,nessun organo di controllo sull operato dei docenti. nn ci sn università di serie A in italia,ma sn tutte di serie b secondo me questo decreto cambierà le cose,ci prenderemo gli schiaffi un po tutti,ma un grande cambiamento richiede grandi sacrifici,il mio è solo un parere
Concordo al 100% |
Vandini Pietro |
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Rosy85
Utente Junior
234 Messaggi |
Inserito il - 04 novembre 2008 : 17:10:45
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No io invece non sono d'accordo. Innanzitutto non credo che l'università sia da cambiare in toto, non è vero che fa tutto schifo. Questa è la nostra tipica mentalità disfattista. C'è molto da cambiare, molto da rimodernare, molto da rivedere e da mettere in discussione.
Ma i provvedimenti che sono stati presi, secondo il mio modesto parere, non sono volti a risolvere i problemi dell'università, ma solo quelli di bilancio dello stato italiano. Ci sono università di serie A e B credo (anche se il mio è un punto di vista parziale, perché naturalmente studio in una sola università ), ma il punto è che ciò che le rende di qualità diversa, non è il fatto che una sia pubblica l'altra privata. E questo per me, che vengo da una famiglia di operai, è fondamentale.
Intanto, per chi avesse voglia di vederlo, allego un power point che sta girando per la facoltà di Scienze MM. FF. NN. della Federico II (spero di essere capace di allegare il file). Allegato: università.ppt 433,12 KB |
Nasce, cresce e poi finisce. Per quanto triste è la legge universale. Ciò che è stato nn tornerà. Il massimo che puoi fare è sperare che quello che sarà, sia meglio. Nessun rimorso nè rimpianto, è inutile. Carpe diem: panta rei |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 04 novembre 2008 : 18:15:31
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Io credo che un governo che faccia leva sulle 'caccie alle streghe' per avere consenso e mandare avanti il Paese, non sia un buon governo. Hanno detto "E' colpa degli evasori fiscali!", "E' colpa degli immigrati!!", "E' colpa dei baroni nelle universita'", etc.. |
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pitt_323
Utente Junior
Prov.: Modena
Città: Modena
226 Messaggi |
Inserito il - 04 novembre 2008 : 18:26:38
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Citazione: No io invece non sono d'accordo. Innanzitutto non credo che l'università sia da cambiare in toto, non è vero che fa tutto schifo. Questa è la nostra tipica mentalità disfattista
Se da te non va poi così male beata te, se non ti piace sentir dire che le cose vanno molto male possiamo dire che ci accontentiamo di quello che c'è e che quello che c'è, almeno nella mia realtà in una scala da 1 a 10 facciamo 5 ok?non è disfattista ma va male.
[quoteMa i provvedimenti che sono stati presi, secondo il mio modesto parere, non sono volti a risolvere i problemi dell'università, ma solo quelli di bilancio dello stato italiano. [/quote]
Beh certo, ovvio che sia così ma i tagli vengono proprio fatti per questo motivo, e in tutti (o quasi) i settori. Infatti dal mio punto di vista non sono i tagli che hanno lo scopo di risolvere i problemi, quelli vengono fatti perchè, purtroppo visto il momento sono necessari sacrifici.
[quoteCi sono università di serie A e B credo (anche se il mio è un punto di vista parziale, perché naturalmente studio in una sola università ), ma il punto è che ciò che le rende di qualità diversa, non è il fatto che una sia pubblica l'altra privata. [/quote]
In teoria ci possono anche essere università di serie a o b, ma in pratica vengono riconosciute tutte in egual modo e quindi la differenza non sussiste. Per capirci chi si laurea in un'università valida è preso quasi sempre in considerazione allo stesso modo di chi si laurea in quegli atenei dove si laureano cani e porci. Non c'è un criterio di valutazione delle università per cui l'unico al momento in grado di differenziarle è il fatto che una sia privata ed una pubblica. |
Vandini Pietro |
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