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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 20 marzo 2010 : 18:31:47
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Mah, non è che non ti abbia risposto perchè non voglio risponderti, è che non sono sicuro di quello che potrei dire. So che si tratta di qualcosa riguardo all'esperienza acquisita e documentabile, comunque niente che sia semplice laurea specialistica e via.
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 20 marzo 2010 : 18:34:58
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per un laboratorio di analisi biologiche non credo ci voglia una specializzazione! la specializzazione serve per l' ambito analisi cliniche in alcune regioni d'italia no? |
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 21 marzo 2010 : 10:03:46
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Citazione: Messaggio inserito da chim2
per un laboratorio di analisi biologiche non credo ci voglia una specializzazione! la specializzazione serve per l' ambito analisi cliniche in alcune regioni d'italia no?
Yesss, ma qui stiamo parlando di lavorare nel pubblico.
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Templarius
Nuovo Arrivato
56 Messaggi |
Inserito il - 02 aprile 2010 : 21:15:30
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Salve a tutti, vorrei proporre un quesito: la legge che regola i requisiti necessari per un lab. analisi parla espressamente di lab.aperto al pubblico e sembra riferire tutta la normativa a questa tipologia; ora la domanda è questa; vi può essere un lab.analisi non aperto al pubblico??? Ossia si configura la possibilità ke un biologo si attrezzi un piccolo lab. ad esempio in seminologia e magari facendosi pubblicità tramite qualke andrologo andare a prelevare il campione a domicilio del cliente per poi analizzarlo nel suo studio privato. Oppure fare dei prelivi a domicilio ed analizzarli (magari con dei test rapidi) nel proprio studio privato???? Ho chiesto all'ordine ma nessuna risposta!!! Forse le mie idee vi sembreranno un po "fantasiose" ma qui se nn ci diamo da fare sono sempre quei 4 laborattori a lavorare e tutti gli altri a guardare!!! |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 03 aprile 2010 : 00:25:27
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guarda che laboratorio di analisi vuol dire tutto e nulla! se dici analisi cliniche ci sono delle leggi da seguire... per altri tipi di laboratorio e meno complicato ma ci vogliono solo i soldi...esistono anche laboratorio associati di figure professionali per es analisi chimiche e microbiologiche che sono quelli più comuni oltre a quelli clinici,per il resto quello che dici tu cmq mi sembra un discorso clinico vai dall'andrologo...oppure dal paziente..quindi cosi' penso proprio di no! la cosa migliore è associarsi,trovare fondi europei per i giovani che hanno meno di 30 anni e ampliare le possibilità...l' associazione di 2 albi ti consente di spaziare tranquillamente dall'analisi delle acque,suolo,controlli microbiologici in ristoranti,pizzerie...in più si aggiungono quelli di materiale,tessuti e analisi intraday e interday con le aziende(o meglio quelle industrie che garantiscono maggiori criteri di qualità)..questo è quello più comune oltre a quello clinico |
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Templarius
Nuovo Arrivato
56 Messaggi |
Inserito il - 03 aprile 2010 : 20:51:20
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Si parlava di analisi cliniche...e nella relativa legge ke impone determinati requiasiti si parla espressamente di lab.analisi "aperti al pubblico" e siccome l'italia è la patria dei cavilli legislativi si potrebbe sottointendere ke tali requisiti nn sono necessari per quelli "non aperti al pubblico" tipo studio professionale... |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 03 aprile 2010 : 20:59:45
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guarda che in alcune regioni d'italia è necessaria la specializzazione anche nel privato vedi puglia |
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Templarius
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56 Messaggi |
Inserito il - 04 aprile 2010 : 20:59:48
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ke c'azzecca la specializzazione? Qui il discorso è su lab.analisi aperti al pubblico e lab.nn aperti al pubblico per i quali nn è applicabile tutto il discorso sui requisiti necessari(ossia secondo me tipo studi professionali) ke il professionista iscritto all'albo potrebbe aprire in relazione a settori specifici. |
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n/a
deleted
1123 Messaggi |
Inserito il - 04 aprile 2010 : 21:39:47
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Che intendi per "lab di analisi non aperti al pubblico"?? |
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Templarius
Nuovo Arrivato
56 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2010 : 01:27:36
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Allora, nella maledetta legge sui requisiti necessari per aprire un lab.analisi, da una definizione di lab.analisi tipo struttura aperta al pubblico nella quale si effettuano i prelievi e/o gli esami clinici. Quello che voglio dire è ke si potrebbe anke prospettare uno studio non aperto al pubblico nel quale io in qualità di biologo posso svolgere la mia professione. Supponiamo di voler fare uno spermiogramma (ma è solo un esempio): COntatto vari andrologi per farmi conoscere Prelevo al domicilio del paziente il campione Lo analizzo nel mio studio professionale senza aver bisogno di tot mq,segretaria,doppi bagni,100 attrezzature...ecc ma al limite solo del trattamento dei rifiuti speciali. Quello ke voglio sottolineare e che la legge parla dell'obbligo di determinati requisiti per lab. aperti al pubblico; quindi io posso presupporre ke per una struttura non aperta al pubblioco essi nn siano richiesti, un po' come è per i medici ke possono avere uno studio professionale anke in una stanza della loro casa.Mentre per avere un ambulatorio devono rispettare determinati requisiti. |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2010 : 11:08:08
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ma hai pensato che forse non aperti al pubblico siano quelli di ricerca e degli ospedali! |
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Templarius
Nuovo Arrivato
56 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2010 : 18:05:23
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Quelli ospedalieri effettuano anke prelievi per il pubblioc oltre ke per i reparti ergo.... Quelli di ricerca nn mi risulta facciano analisi cliniche. |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2010 : 19:06:05
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perchè alcune cliniche fanno anche ricerca mi sembra |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2010 : 19:10:07
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Citazione: Messaggio inserito da Templarius
Quelli ospedalieri effettuano anke prelievi per il pubblioc oltre ke per i reparti ergo.... Quelli di ricerca nn mi risulta facciano analisi cliniche.
indirettamente direi visto che ci sono medici e infermieri che fanno i prelievi |
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Templarius
Nuovo Arrivato
56 Messaggi |
Inserito il - 18 aprile 2010 : 01:35:31
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Siamo sicuri ke per dirigere un lab.analisi in Puglia occorra la specializzazione??? Ho visto qualke legge e mi sembra di capire ke se hai esperienza di lavoro per più di cinque anni in un lab.analisi (anke privato) nn sia necessaria la specializzazione cioè sarebbe equipollente. |
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paolo984
Nuovo Arrivato
30 Messaggi |
Inserito il - 18 aprile 2010 : 18:24:35
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Templarius questa è la stessa cosa che ho sentito dire anche io, ma come al solito non so se è la solita voce di corridoio oppure esiste un bel documento scritto! Purtroppo non ho trovato nulla in merito girando nel web, spero che qualcuno possa esserci di aiuto.. |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 18 aprile 2010 : 18:29:41
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Citazione: Messaggio inserito da Templarius
Siamo sicuri ke per dirigere un lab.analisi in Puglia occorra la specializzazione??? Ho visto qualke legge e mi sembra di capire ke se hai esperienza di lavoro per più di cinque anni in un lab.analisi (anke privato) nn sia necessaria la specializzazione cioè sarebbe equipollente.
cosi è scritto sul sito dell' albo. Veramente,poi,tesla ha specificato (non so in quale discussione)che non era aggiornato e che occorra in tutte le regioni la specializzazione per fare il dirigente anche nel privato,giusto tesla? |
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Nofer
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 13:14:20
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ragazzi (e questa passatemela perchè io mi sono laureata nel 1975...) per essere direttore di un laboratorio di analisi l'unico requisito che può essere legalmente richiesto in italia è l'iscrizione alla sezione A (=dell'albo dei biologi, punto e non si discute. Poi, che moltissimi richiedano anche una specializzazione può avere un senso quando appunto parliamo di un settore specializzato in una grossa struttura, oppure per la direzione generale di un megalaboratorio pubblico con più settori specializzati, ma tecnicamente può assumere una direzione di laboratorio solo un iscritto in albo A. Quanto ai requisiti di laboratorio, per "aperto al pubblico" dovete intendere "dove si eseguono analisi sugli umani". Un laboratorio di analisi veterinarie, per esempio, non è "aperto al pubblico", in quanto è decisamente poco probabile che bussi un cagnolino di strada dicendo "dottò, non tanto mi sento; potete vedere come sto con la glicemia, ché non mangio da 3 giorni?". Vero che ti viene la signora con lo yorkshire o il bulletto con il pitbull, ma l'utente non è colui che accede. Poi ancora, sempre per portarvi non solo esempi ma anche prospettive di lavoro che potreste non aver preso in considerazione, un laboratorio dedicato ad analisi di tipo ambientale, e lo so bene perchè io ho anche questo, per esempio analisi di acque o su alimenti, non è "aperto al pubblico", sempre con il criterio che non è l'utente quello su cui si eseguono le analisi. Per i laboratori biologici sugli alimenti, ci sono altri requisiti sia di dotazione che di personale che potete trovare sul sito del Ministero della salute, ma fanno per lo più riferimento alla Norma UNI EN ISO 17025, ed infatti molte Regioni per riconoscere le analisi HACCP sugli alimenti richiedono l'accreditamento UNI 17025, che costa un botto e richiede investimenti notevoli, però poi ben lavorando si ripagano. Se posso infine darvi ancora delle dritte, a quelli cui piace l'argomento ambientale o quello alimentare, per l'ambientale cercate di impratichirvi sulle analisi di idrocarburi e robe organiche varie nonchè metalli pesanti sulle varie matrici(aria, acqua, suolo), siti web di riferimento IRSA-CNR, EPA, NIOSH, INRS, per l'alimentare invece, a mio avviso e a parte il riconoscimento di OGM che però pure richiede investimenti iniziali enormi, vi orienterei sulle varie cormatografie di principi alimentari come le proteine muscolari animali (pensate alla possinilità di scoprire che in un salame di presunto puro suino ci sia finita carne di canguro...), o le proteine del latte e le relative sofisticazioni, l'analisi cromatografica di trigliceridi o dei vari acidi linoico, linoleico, linolenico etc, l'estrazione e ricerca di clorofilla (additivata agli olii d'oliva "finti")o identificazione quali-quantitativa dei grassi nei formaggi, ricerca e dosaggio dei vari coloranti alimentari o di residui di pesticidi, caratterizzazione degli amidi nelle graminacee, e così via. Questo tipo di analisi, con un laboratorio che abbia ottenuto il relativo riconoscimento dal Ministero, può trovare buon mercato soprattutto nelle zone con industrie alimentari medio piccole, in quanto le grosse in teoria hanno i loro laboratori interni: ma se non sono qualificati dal Ministero, sono comunque costretti a rivolgersi per le certificazioni a lab autorizzati. C'è infatti una persistente tendenza a voler vedere il biologo come una specie a sé stante di zoologo o di addetto ai microbi, mentre invece sappiate che per riconoscimenti di legge i biologi, ad esempio, sono l'unica categoria professionale a poter esprimere parere sul corretto smaltimento/trattamento dei rifiuti, a poter valutare l'efficacia di processi depurativi di trattamento di acque a fini alimentari o anche di acque reflue etc.: nel ns. tariffario professionale sono comprese analisi su tutto ciò che sapete più quello che vi ho detto più molto altro, andate a dare un occhiata e decidete cosa di tutto quello per fare il quale abbiamo studiato vi interessa di più. Sia ben chiaro: non pensate MAI di saperlo già fare, ma -se non avete solo scaldato i banchi a lezione- di certo riprendendo in mano i vostri libri, comperandone altri, e usando tanto internet in breve sarete in grado di iniziare a fare qualcosina e di sertirvi in condizioni di sottoscriverla con tanto di timbro. Buon futuro e ottimo lavoro a tutti.
Nofer
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 13:34:00
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be pare che chiedono la specializzazione anche in settori non specializzati questo riguarda per molte figure ,negli ultimi anni chiedono la specializzazione anche in concorsi per collaboratori chimico o collaboratore biologo all'arpa e ospedale cioè la specializzazione non serve per fare il dirigente quello lo fai dopo un successivo concorso! (per l'ultima parte non siete la sola figura c'è ovviamente anche il chimico) |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 19:27:22
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Io posso solo testimoniare che già da metà degli anni 90 i laboratori di analisi convenzionati del Veneto richiedevano la specializzazione ai biologi che partecipavano ai colloqui di assunzione- Non so se questo fosse un effettivo obbligo di legge. Onestamente non credo che per aprire un laboratorio di analisi serva la specializzazione, credo sia essenziale l'acquisizione della convenzione, altrimenti non si raggiunge una quota di clienti abbastanza alta da poter mantenere i costi di gestione del laboratorio. Non so quanto "pesi" il possesso della specializzaizione ai fini dell'ottenimento della convenzione. Tenete presente che sono equiparati agli specialisti i biologi che possano docomuntare di aver lavorato in uno specifico settore per un certo numero di anni. Il problema è che il laboratorista è un lavoro in cui non ci sono possiblilità di "miglioramento individuale", basta non commettere errori. Mentre il nutrizionista può incrementare la qualità dei servizi forniti (associando l'attività fisica, consulenze "salutistiche", ecc.) un laboratorista non può farlo (non ha spazi di miglioramento personale del servizio offerto. una volta che l'esame è corretto il laboratorista Tizio, vale quanto Caio o Sempronio), per tale motivo la convenzione diviene essenziale: le persone vanno dove spendono meno. Quindi occhio alle questioni legali: un nutrizionista che non ha clienti (e magari ha lo studio in casa) va in rosso di 2000 - 3000 euro/anno tra commercialista, ordine, enpab, corsi ecm, ecc. Un laoratorista che non ha clienti va in rosso di centinaia di migliaia di euro. Prima dovete essere sicuri di avere i clienti, POi potete aprire il laboratorio. |
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Nofer
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 24 ottobre 2010 : 11:41:39
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torno sul discorso, e sono ahime' costretta a dire che probabilmente la richiesta anche da parte dei privati di una "specializzazione" deriva dalla constatazione che -come forse sapete meglio di me- e' fin troppo frequente che si esca dall'univ senza un briciolo di conoscenze pratiche di laboratorio, mentre per conseguire la spec stare in lab e' gioco-forza. E non tutti i proprietari o i direttori di lab sono disposti a perdere tempo a insegnare tutto punto e da capo; d'altra parte, se si deve pagare una persona per una qualifica "autonoma" mi pare logico chiedere che la persona in questione sia davvero autonoma in laboratorio. Teniamo anche presente che - per la convenzione con il SSN - occorre documentare la qualificazione del personale operante, e i "freschi biologi" ovviamente più che il titolo di studio non hanno. Il mio pensiero personale è che se l'univ funzionasse come dovrebbe e l'esame di stato divenisse meno formale di com'è ora (anche se rispetto a qualche anno fa finalmente si iniziano a vedere delle bocciature) una laurea dovrebbe essere in se' indce autonmo di qualificazione professionale. Però, viene nel quotidiano spontaneo, frequentemente e certo non solo per i biologi, chiedersi a taluni soggetti chi cacchio gli abbia dato la laurea, senza nemmeno bisogno di arrivare alle abilitazioni professionali. A me, anni fa. capitò un ing dirigente di un certo servizio ASL che sosteneva che 1 litro fosse u1 metro cubo... per fargli capire quanto sbagliasse, fui costretta a farmi spiegare cosa è un metro cubo, e quello disse tutto tronfio "un cubo con un metro di lato!", al che io ebbi modo di fargli notare che però secondo me la bottiglia da 1 litro di acqua, ma anche quella da 2 litri, sono mooooolto più piccole... E non più tardi di ieri mattina ad un giovane laureato in scienze ambientali ho dovuto spiegare il concetto di "umidità relativa" in % p/p, e non vi dico che sacramenti, in questi miei tanti anni di professione, quando mi sono trovata davanti persone che non sanno assolutamente la differenza che c'è tra normalità , molarità e molalità di una soluzione. Per mettere a fuoco l'assoluta indispensabilità della perfetta conoscenza di queste nozioni-base di chimica in un lab, basta che prendiate uno qualunque dei reagenti premiscelati utilizzati negli autoanalizzatori o di un kit: leggete la composizione e vedete come sono espresse! La prima cosa che si chiede ad un professionista è che sappia con assoluta precisione cosa sta facendo, come e soprattutto perchè'. Personalmente, mi son trovata fin troppo spesso davanti giovani colleghi che -pur provvisti di titoli documentali da favola- poi li metti davanti ad un fotometro, un densitometro, un contaglobuli e non hanno proprio idea di come funzionano nè del significato dei numeri che ne escono; ciò per non parlare delle crisi di pianto davanti a quesiti -che dovrebbero essere banali per un laureato in biologia- del tipo "prepara una soluzione standard a 100 mg/l da questo standard concentrato a 2000 mg/l." Purtroppo, e lo dico con enorme rammarico, i progressi tecnologici strumentali non sono stati accompagnati da un approfondimento dei programmi dei singoli insegnamenti che ricomprendesse l'insegnamento, appunto, dei principi cardine del laboratorio in quel particolare ambito. Vedete, ad esempio, gli esami di statistica, dove alla enunciazione di principi come media, o mediana, o deviazione standard non segue quasi mai l'esempio pratico di quando ci servono queste cose e di come interpretare i risultati che le apparecchiature ci tirano fuori. Mi farebbe piacere che adesso qualcuno di voi, per esempio, mi dicesse senza andare a cercare sui propri appunti o su google che significato ha l'indicazione di una deviazione standard del 22 % affianco al risultato particolarmente alto di un'analisi enzimatica, e cosa di conseguenza è indispensabile fare. Oppure, sempre nel tema, come regolarsi quando "la macchina" ci dice che il Kf di una certa analisi, in carta di VQI, sta tendenzialmente aumentandogioro dopo giorno, oppure ancora come testare la ripetibilità di un nuovo kit di reagenti. Partendo dal principio che tutti sappiate perchè si deve testare la ripetibilità di una determinata serie di reagenti ... A paolo984 ricordo che non e' tanto una questione di laurea, quanto di iscrizione all'Ordine: puoi avere tutte le lauree e specializzazioni che ti pare, ma se non sei iscritto all'ordine dei biologi non sei abilitato all'esercizio della professione di biologo, nè in ambito pubblico nè privato, punto. E la classe 09/S - cui credo appartenga il tuo titolo universitario- e' ammessa all'esame per la sezione A. Quanto alla specializazione, ogni univ ha i suoi corsi, e nei bandi specificano le classi di laurea ammesse a concorrere. Non mi chiedere cosa penso della richiesta di ulteriore specializzazione a qualcuno che ha una laurea definita per principio "specialistica", perche' la mia risposta non avrebbe alcunché di educato |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 24 ottobre 2010 : 18:16:49
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no non sono d'accordo la specializzazione serve nel SSN proprio perchè è un campo più specifico,il problema è un altro che 5 anni sono esagerati e che non c'è retribuzione,è impensabile fare un concorso che per 1 posto poi si presentano 10000 persone (perchè tutti avrebbero la laurea magistrale) |
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escherichia co
Nuovo Arrivato
20 Messaggi |
Inserito il - 29 settembre 2012 : 18:30:42
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io vorrei sapere in linea di massima quanto costerebbe aprire un lab di analisi cliniche privato, contando che i locali li avrei già!!! Come laboratori metterei i 4 principali: ematologia, immunologia,microbiologia e chimica clinica |
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