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nobo89
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 20 settembre 2009 : 12:11:53
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ciao a tutti! leggendo qst forum e soprattutto le testimonianze di biologi trovate qua e là x internet, mi sto rendendo conto ke la situazione in italia è davvero disastrosa..io sono iscritta al secondo anno di scienze biologiche e inizio già a temere x il mio futuro…ho scelto qst corso di laurea xkè mi appassionano le materie ke si studiano e xkè paradossalmente potrebbe offrirmi sbocchi lavorativi (ke mi interessano) più di qualsiasi altra facoltà…così è in teoria! non ho ancora le idee chiare sul mio futuro ma so ke da sempre ho avuto una grande passione x l’insegnamento, ke da qualke anno penso alla ricerca cm qlcs di meraviglioso, ke la sola idea di stare in un laboratorio con microscopi, pipette, matracci e qnt altro, anke solo osservando vetrini o preparando semplici soluzioni, mi rende felice! in ogni paese civile ed evoluto considerando qst miei interessi, ke sono piuttosto brava e ke sono pronta a studiare anke il triplo x migliorare, potrei lavorare nella scuola, nell’università cm docente e ricercatore (sarebbe un sognooooo!) o in una società, industria farmaceutica, ente di ricerca non so, cmq svolgendo il lavoro x cui ho studiato…e in italia?cosa sarò costretta a fare?io non so ancora se sono disposta ad andare all’estero x sempre prima di tutto xkè non so se sarò una buona ricercatrice poi xkè adesso, a 20 anni, l’idea mi spaventa un pochino…sarebbe bello certo stare fuori x un periodo, x un anno o due ma non so se oltre ce la farei…insomma lontano dalla tua famiglia e dai tuoi amici (dalla pasta e dalla frutta fresca )…poi vorrò farmi io stessa una famiglia…cmq scusate qst preambolo, vengo al dunque…potete darmi qualke buona notizia, la testimonianza di qlc ke ce l’ha fatta e non si pente delle scelte fatte, di qlc ke ha già finito il dottorato o qualke consiglio non so…è vero ke il lavoro non c’è proprio?ke ormai bisogna rinunciare ai sogni a priori xkè non c’è speranza?e poi l’ambiente universitario è davvero così chiuso ed è impossibile x un giovane non raccomandato aspirare a una carriera di docente?io vedo ke molti dei miei professori (associati e ricercatori già da parecchi anni di sicuro) lavorano nella stessa facoltà in cui hanno studiato o nella stessa città e sicuramente hanno fatto gavetta e hanno scelto qst percorso x passione considerando il modo in cui insegnano!vedo anke tanti giovani ke gironzolano in facoltà, fanno gli assistenti, i supplenti oltre ai ricercatori ovvio!hanno un futuro o è tutto provvisorio e precario?io intanto posso dirvi ke conosco 4 biologi laureati da qualke anno: una è una felice ricercatrice in inghilterra, due lavorano in aziende (uno di qst a tempo indeterminato già da un po’! tra l’altro viaggia spesso x lavoro…bello!) e un’altra ke fa la mamma… grazie dell’ascolto e perdonate la lunghezza del mio post…oltretutto non sono ancora pratica quindi avrò fatto sicuramente qualke macello…
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 20 settembre 2009 : 12:24:54
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Citazione: ma non so se oltre ce la farei…insomma lontano dalla tua famiglia e dai tuoi amici (dalla pasta e dalla frutta fresca )…poi vorrò farmi io stessa una famiglia
Io sono in Francia, non più lontano dalla mia famiglia che se mi fossi trasferito da Milano a Roma. E chiamo anche gratis in Italia
A parte gli scherzi, trasferirsi all'estero non è poi così tragica come cosa, e la famiglia te la puoi fare anche lì. Chiaramente è una cosa personale, ma puoi facilmente provare per 6 mesi/1 anno e vedere se puoi resistere lontano dalla pasta! (che poi il pacco di Barilla lo trovi dovunque ti assicuro)
Per quanto riguarda la situazione in Italia: non è certo bella, ma questo non vuol dire che sia impossibile trovare lavoro. Solo è molto più difficile che in altri Paesi, per i motivi che tutti sappiamo. |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 20 settembre 2009 : 12:38:17
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Beh come dice chick non è detto che devi stare via per sempre, ma un esperienza all'estero mi sento di consigliartela! Poi è vero che la situazione in Italia è brutta, ma comunque un po' di gente che lavora in Italia c'è, quindi non che sia del tutto impossibile, certo va anche un po' a fortuna, come tutto d'altronde. Se gli studi che stai facendo ti appassionano continua per la tua strada e magari anche se ora l'idea ti spaventa un giorno sarai entusiasta dell'idea di andare all'estero.
Citazione: Messaggio inserito da chick80
(che poi il pacco di Barilla lo trovi dovunque ti assicuro
Anche paste migliori!!! Comunque puoi anche provare i cibi locali, ad es. io mi faccio delle belle scorpacciate di salmone! Inoltre orami non ci sono più tutti questi limiti, l'importazione esiste e la frutta fresca l'ho sempre trovata! Quest'estate "pesche italiane" . Ok non le colgo direttamente dall'albero, ma prima stavo a Milano non è che cambiasse molto. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 20 settembre 2009 : 12:52:46
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Citazione: Comunque puoi anche provare i cibi locali, ad es. io mi faccio delle belle scorpacciate di salmone!
Verissimo! Il magret de canard che fanno qui è una cosa divina! |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 20 settembre 2009 : 15:28:07
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Capisco in parte la paura di andare all'estero, di lasciare la propria famiglia e gli amici (anche se spostandosi in Italia la cosa non cambia molto, io vivo a 600 km da casa, vedo i miei una volta ogni due mesi eppure non sono ancora morto di crepacuore), di non riuscire a badare a tutto da soli (vedi prima metà della scorsa parentesi), o dell'ostilità di un paese straniero (che poi non credo che esista davvero, o comunque non è che arrivato qui a Ts gli indigeni fossero tutti baci e abbracci: di pesci in faccia dai Triestini ne ho presi assai, e non parlo di compagni universitari, ma di tabaccai, operatori del teatro, cassiere, professori ecc).
Una famiglia puoi fartela ovunque, credo che all'estero amino come qui, parola di chi è fidanzato con una ragazza nata a 2000 km di distanza dall'italia. L'unico problema, sentimentale, forse consta nel doversene separare. Ma ormai il mondo è piccolo.
Paradossalmente, io sono "grato" allo sfascio italiano, nonostante mi indigni profondamente, perché mi spinge ad andare via, a provare esperienze di vita nuove, a non vivere qui come se fosse l'unica soluzione possibile, a scoprire mentalità nuove, ad essere TOTALMENTE indipendente. Se avessi scelto un'altra facoltà, mettiamo economia, probabilmente avrei vissuto in Italia per tutta la mia vita. Invece sono un aspirante biologo pronto a far valigia e deciso a non fermarmi in un solo paese. E la cosa non mi dispiace.
Sacro fuoco dei 21 anni? Probabilmente si, ma se vivo carico di paure adesso, che ne sarà di me in futuro? |
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nobo89
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 20 settembre 2009 : 19:42:34
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ok quindi mi assicurate che pasta e frutta fresca ci sono…ma che dire della pizza? scherzi a parte grazie dei consigli! sono pienamente d’accordo sul fatto che alla fine non è che cambi molto vivere all’estero o in italia ma in una città diversa dalla propria! non pretendo mica di abitare a 100 metri da casa poi! è quasi impossibile, qualsiasi professione si svolga, ed è meglio così direi…
considerando gli studenti che già vivono fuori sede i miei discorsi lo so sembrano stupidi e infantili…è solo che recenti esperienze personali mi rendono particolarmente insicura e pessimista in questo periodo…e poi trovo che la situazione che c’è sia tremendamente ingiusta! per tutti i problemi e le cose che non vanno qui, chi può dire che non me ne andrei comunque? nella vita non si sa mai quello che succede e in fondo sto semplicemente facendo quello che mi piace!
comunque concordo con te 0barra1 quando dici che non si può vivere carichi di paure, soprattutto alla nostra età! avevo bisogno di sentirmelo dire…per quanto riguarda cibi tipici e specialità del posto…sono pronta a partire domani!!!
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 20 settembre 2009 : 20:07:41
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Beh, all'inizio è normale essere un po' spaventati, ma passa presto don't worry!
Chiaro, i primi tempi che sei all'estero hai sempre quei piccoli problemi tecnici, tipo quando vuoi comprare qualcosa in un negozio e non hai la minima idea di come si dica nella lingua del posto! Però si sopravvive, e ti assicuro è un'esperienza che ti apre la mente in maniera incredibile. Direi che, lavoro a parte, è un'esperienza che consiglio dal punto di vista umano. |
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