visto che il lavoro del ricercatore mi par di capire che anche all'estero risulta un lavoro relativamente precario, con orari che possono protrarsi fino a tarda serata ledendo alla vita sociale; mi stavo chiedendo se in terra straniera è relativamente facile trovare lavoro in una azienda con la qualifica di biotecnologo.
Sto pensando di andare a fare la specialistica in Danimarca, secondo voi, mi conviene comunque - ai fini lavorativi - continuare con lo studio di biotecnologie (con l'idea di restare all'estero) o è meglio lasciar perdere?
Citazione:risulta un lavoro relativamente precario, con orari che possono protrarsi fino a tarda serata ledendo alla vita sociale
Io direi che questo non è vero. Personalmente ritengo di avere una vita sociale ottima: ovviamente tutto dipende dal laboratorio e dal posto in cui uno va. E sinceramente preferisco mille volte la flessibilità del lavoro di ricercatore alla rigidità del lavoro in azienda. Poi dipende anche dalla propria filosofia di vita: io adoro la scienza, ma non vivo per lavorare.
Per il resto della domanda, non saprei di preciso, in quanto non mi ci sono mai troppo addentrato... ma a quanto pare l'Irlanda offre ottime possibilità nel campo dell'industria.