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legolas
Utente

0121_da_legolas
Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi


723 Messaggi

Inserito il - 10 febbraio 2010 : 09:59:06  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di legolas Invia a legolas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tutti i contrari al fatto che il Senato propone di aprire la caccia per tutto l'anno possono firmare cliccando su questo indirizzo.

http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm

“Se al punto dell’evoluzione che ha
raggiunto, l’uomo contemporaneo non si
rende conto che gli animali sono
individui unici, dotati di sentimenti,
intelligenza, relazioni sociali e familiari, e
ritiene che si possano uccidere per
semplice diletto, questo significa che
egli non ha compreso, non è progredito:
la sua è una sconfitta.”

Jane Goodall - La più grande
Antropologa e Biologa evoluzionista
esistente

M111
Utente

Pleiadi

Prov.: Lucca
Città: Guamo


838 Messaggi

Inserito il - 10 febbraio 2010 : 10:10:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di M111 Invia a M111 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non mi piace la caccia.
Però io avrei sentito al Tg che la proposta non è quella di togliere i limiti alla stagione della caccia; piuttosto invece è quella di aumentare di, mi pare, due mesi la stagione venatoria.
Se è così la petizione perde valore perchè non è eseguita nei termini corretti.

Mi pare ovvio che poi non possa esser tenuta aperta tutto l'anno e così, indiscriminatamente, non è che si può andare a sparare alle migrazioni o in momenti delicati per la singola specie, mi pare ovvio e credo che tutti i cacciatori lo sappiano....

Detto questo confermo, non mi piace la caccia, probabilmente perchè non mi piacciono gli uccelli...troppe ossa...
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legolas
Utente

0121_da_legolas

Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi


723 Messaggi

Inserito il - 10 febbraio 2010 : 10:52:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di legolas Invia a legolas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La proposta di modifica dell'articolo 38 propone di aprire la caccia tutto l'anno per i volatili con limiti temporali solo per i mammiferi (dal 1 settembre al 31 gennaio). Inoltre si da la delega alle regioni se ridurre o meno questi limiti temporali. La vera proposta che doveva essere approvata è la seguente: Che l'ISPRA doveva essere l'organo che doveva ammettere se è bene in alcune aree cacciare o meno, partendo da un limite di tempo quale 20 settembre-31 gennaio e non un anno. Visto che stiamo parlando di un Istituto scientifico credo che si debba dare merito al lavoro degli scienziati e soprattutto credito se questi ti dicono da tempo che la maggior parte degli uccelli "sparabili" sono in uno status critico.
Seconda cosa, prima di parlare e dire che la petizione perde valore aggiornati su come stanno le cose!
Terza cosa quello che non ti piace perchè ha troppe ossa te lo puoi tenere per te!
Grazie!

“Esistono dei criteri biologici e tecnici a cui attenersi. Gli uccelli migratori, infatti, attraversano l’intero territorio
italiano in pochissimi giorni, soprattutto durante la migrazione prepuziale (cioè di ritorno dai luoghi di nidificazione).
Inoltre, è la stessa direttiva europea a fermare la caccia degli uccelli selvatici durante la stagione riproduttiva e di
dipendenza dai genitori. La motivazione alla base è, ovviamente, palese: la conservazione delle specie. E’ chiaro
che, autorizzando lo “sport” in questi periodi, le ripercussioni sarebbero davvero gravi. Prelevare gli individui
nidificanti o quelli che hanno ancora piccoli dipendenti dalle loro cure vuol dire interferire negativamente con la
consistenza e la dinamica delle popolazioni. Cacciare poi durante il ritorno ai luoghi di nidificazione può
determinare importanti alterazioni, in rapporto alle classi di età e di sesso, della struttura delle popolazioni. Durante
la migrazione prenuziale spesso transitano prima i maschi delle femmine e prima gli adulti rispetto ai giovani,
differenziati per sesso. Questo per far si che, al loro arrivo, le femmine possano trovare i maschi già insediati nei
rispettivi territori e possano ottimizzare i tempi della riproduzione dando inizio immediato al corteggiamento. I primi
dunque a lasciare i luoghi di svernamento sono i maschi che raggiungono in anticipo rispetto agli altri le condizioni
fisiche migliori e sono quindi caratterizzati da alti livelli di riproduttività. E’ facile dedurre che la caccia autorizzata
anche solo nelle prime fasi della migrazione determinerebbe proprio il prelievo delle componenti più importanti dal
punto di vista demografico. In altre parole se la caccia si prolungasse oltre la metà dell’inverno, aumenterebbe
progressivamente le probabilità di sottrarre alla popolazione individui caratterizzati da una crescente speranza di
sopravvivenza, cioè quelli che creeranno lo stock nidificante da cui dipende la conservazione e la produttività della
popolazione stessa.
Cosa che andrebbe contro gli stessi interessi dei cacciatori che dovrebbero avere a cuore il mantenimento di
popolazioni in buono stato di conservazione ed altamente produttive. La testimonianza sperimentale del
meccanismo appena illustrato è data dal variare della percentuale relativa di uccelli adulti abbattuti rispetto a
quelli giovani: all’inizio della stagione sono generalmente i giovani a cadere nel carniere, mentre il rapporto tende
ad invertirsi nella parte finale.”
(Alessandra Lasco, giornalista e addetto stampa ISPRA)
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legolas
Utente

0121_da_legolas

Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi


723 Messaggi

Inserito il - 21 febbraio 2010 : 19:36:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di legolas Invia a legolas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
CACCIA, EFFETTO “PORTA A PORTA”: 20MILA FIRME IN SOLI DUE GIORNI

PER DIRE NO ALL’ALLUNGAMENTO DELLA STAGIONE VENATORIA

Dopo la puntata su Raiuno di lunedì scorso, boom delle adesioni contro caccia selvaggia.

“Fermare caccia selvaggia e rilanciare le tutele per la natura”.





Ventimila firme raccolte in soli due giorni sul sito www.lipu.it, dopo la puntata di Porta a Porta andata in onda su Raiuno lunedì notte. Lo annuncia la LIPU-BirdLife Italia che prosegue con grande partecipazione la petizione online indirizzata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per chiedere un no alla liberalizzazione della caccia e alla cancellazione dei limiti temporali alla stagione venatoria, quest’ultima approvata dal Senato con l’art. 43 della legge Comunitaria.



Le 20mila firme, una reazione immediata e spontanea all’improbabile idea di un rilancio della caccia sostenuto da alcuni ospiti nello studio di Porta a Porta, rendono ancora più esplicita, semmai ce ne fosse bisogno, la posizione contraria dell’opinione pubblica al blitz del Senato che con la legge Comunitaria ha sancito la possibilità per le regioni di allungare la stagione venatoria oltre i limiti 1° settembre -31 gennaio fissati oggi dalla legge 157/1992. In pratica, con questo provvedimento, la stagione potrebbe estendersi al mese di agosto – con i piccoli uccelli ancora in dipendenza dei genitori e migliaia di persone in vacanza - e al delicato mese di febbraio, quando i migratori affrontano il difficile viaggio verso il nord Europa, dove, in seguito, si riproducono.



La petizione contro l’allargamento della stagione venatoria lanciata nei giorni scorsi segue a poca distanza quella della LIPU sulla caccia in deroga, quando furono 200mila le firme raccolte dall’associazione che chiedevano l’abolizione della caccia in deroga agli uccelli protetti, regolata dall’articolo 9.1.c della direttiva europea “Uccelli”. Una pratica che colpisce un gran numero di piccoli uccelli non cacciabili come i fringuelli.



La grande adesione alla petizione lanciata nei giorni scorsi, che ha ottenuto il supporto nell’ultimo anno di personalità della cultura e dello spettacolo come Maurizio Costanzo, Licia Colò, Lucio Dalla, Stefano Disegni, Susanna Tamaro, Dacia Maraini, la Nazionale cantanti e altri importanti attori e personaggi (elenco completo dei testimonial alla pagina http://www.lipu.it/news/spaziocaccia_testimonial.htm) conferma l’orientamento degli italiani, l’80% dei quali si dichiara contrario a ogni ipotesi di liberalizzazione della caccia.



“Il successo della nostra petizione ci soddisfa eppure non ci stupisce – dichiara Elena D’Andrea, Direttore Generale LIPU-BirdLife Italia – perché è la chiara conferma che l’Italia non vuole i fucili ma la natura protetta. E allora, di fronte alla deriva venatoria che si è scatenata in Parlamento, seppure a causa di pochi parlamentari, la LIPU non si fermerà. Ci batteremo, a cominciare dalle prossime ore alla Camera, per fermare non solo l’articolo 43 della legge Comunitaria, ma ogni tentativo di caccia selvaggia e, anzi, rilanceremo. E’ ormai tempo che la necessità di maggiori tutele per gli uccelli e la natura, chieste dagli italiani, abbia finalmente risposta”.

Parma, 18 febbraio 2010 da www.lipu.it

Sosteniamo ancora la campagna. Sono gli ultimi giorni prima della consegna delle firme al Governo!
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Soshi Fujiwara
Nuovo Arrivato

Soshifujiwara



60 Messaggi

Inserito il - 21 febbraio 2010 : 20:30:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Soshi Fujiwara Invia a Soshi Fujiwara un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Concordo, la caccia è proprio una cosa da Neanderthal!!
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