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Luanabiologa
Nuovo Arrivato



14 Messaggi

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 15:34:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Luanabiologa Invia a Luanabiologa un Messaggio Privato
Mi sapete dire chi a napoli vende :
-plicometro
-misuratore di pressione arteriosa

X esempio S.P.A.L.C. vende anche attrezzature per biologi nutrizionisti?
non vorrei comprare sù internet

Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6941 Messaggi

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 15:45:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da Luanabiologa


non vorrei comprare sù internet



Non ti fidi? Personalmente è qualche anno che vedo l'acquisto su internet talmente comodo da farmelo preferire ogni qual volta sia possibile...

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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 17:55:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
L'uso dello sfigmomanometro non credo sia consentito al Biologo.

La misurazione della pressione arteriosa e della sua valutazione è un atto sanitario appannaggio esclusivo del personale sanitario (medici e infermieri).
Non capisco poi a quale scopo tu lo dovresti acquistare, per esercitare come Biologo Nutrizionista non serve, salvo forse a figheggiare (non credo sia il caso tuo).


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Luanabiologa
Nuovo Arrivato



14 Messaggi

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 18:35:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Luanabiologa Invia a Luanabiologa un Messaggio Privato
Già!mi ero dimenticata che i medici voglio avere il monopolio della professione!
Noi biologi studiamo 5 x una laurea,altri 5 per la scuola di specializzazione,abbiamo un albo.. e non possiamo misurare la pressione arteriosa!!!!
(x farvi capire la facilità di tale misurazione,vi dico solo che mia nonna se la misura da sola!)
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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 19:26:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
Non fare discorsi da sciocchina, sei una biologa, mantieni un contegno adeguato.
E soprattutto informati.

La misurazione della pressione arteriosa è un atto sanitario, che ha una valenza ed un significato clinico, non una manovra per farsi belli davanti al paziente.
Ergo una cosa che a te non deve interessare, perchè non sei in grado nè professionalmente nè legalmente, di attribuire un significato alla PA che puoi rilevare.

E, soprattutto, un Biologo nutrizionista non ha affatto bisogno di misurare la pressione a nessuno se non per figheggiare, perchè nel suo lavoro non è richiesto misurare la PA nè di valutarla.
Al massimo può lavorare sulla PA rilevata da un sanitario, poichè può servire di sapere se il paziente sia iperteso o no.
Ma decidere se un paziente lo è è compito dei sanitari, no dei Biologi.
Quand'anche misurasse la PA ad un cliente, potrebbe solo comunicarne il risultato a questo, senza azzardarsi a dare un giudizio o un'opinione, rischiando di incorrere nel reato punito dall'Art. 348 c.p. di esercizio abusivo della professione medica.
Quindi, professionalmente, il Biologo non ha nessun motivo di rilevare la PA dei suoi clienti.

Ad ogni modo la legge è chiara, se ti piace è così, se non ti piace
è così lo stesso.
Nessun monopolio da parte di nessuno.
Il Biologo non è un clinico e non si deve interessare della patologia del paziente, nè può eseguire ciò che è considerato atto sanitario.
Se volevi avere voce in capitolo nella clinica avresti dovuto fare medicina.

Il fatto che tua nonna si misuri da sola la PA non c'entra nulla, non è una questione di manualità che fra l'altro non ci vuole molto ad acquisire.
Il succo della questione è che se tua nonna sbaglia a misurarsela sono affari suoi, tu Biologo non puoi permetterti di misurarla e meno ancora di sbagliare.
E nemmeno lontanamente di esprimere un giudizio sui valori rilevati.
Quindi puoi farne a meno.

Non sei un medico, il Biologo non è un piccolo medico, non puoi parlare di clinica e di patologia sul paziente, afferra questo concetto e vedrai che tutto ti apparirà più chiaro.


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mediketto
Nuovo Arrivato



73 Messaggi

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 22:40:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di mediketto Invia a mediketto un Messaggio Privato
Dearg-Due ha ragione.
Ma tornando alla tua domanda credo ti convenga acquistare le "attrezzature" per nutrizionista direttamente alla fonte e non da un rivenditore, prova a contattare A.kern o Ds-Medica e chiedi un preventivo.
Almeno questa è la mia opinione personale...
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pigreco1972
Nuovo Arrivato

giapponesina



82 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 10:19:21  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pigreco1972 Invia a pigreco1972 un Messaggio Privato
Cara Luana,
rilevare la pressione arteriosa durante un colloquio nutrizionale è un atto innanzitutto di buonsenso, prima che di competenza professionale.

Purtroppo conosciamo l'avversione di molti verso la classe medica, per cui spesso (e purtroppo) a noi nutrizionisti si rivolgono persone che non vedono un medico da anni, e che, ad esempio possono essere ipertese senza saperlo. Nostro dovere è anche quello di ricongiungere queste persone con la classe medica.

Il nutrizionista nel suo lavoro può far uso di strumentazione non invasiva, sfingomanometro incluso. Questo al fine, ad esempio, di rilasciare una dieta iposodica. L'importante è non qualificarsi come medico, non formulare diagnosi, nè tantomeno allontanare da un percorso terapeutico, ad esempio sostenedo che la sola dieta sia risolutiva. Questo anche al fine di inviare immediatamente al medico il cliente se la pressione è ai limiti o oltre i limiti della norma.

La stessa cosa avviene ad esempio comunemente in farmacia, dove attraverso il controllo pressorio, si fornisce un servizio di grande utilità.

Aggiungo che spesso sono proprio i medici, che mi richiedono nel corso delle consulenze nutrizionali di registrare la pressione arteriosa, in modo da valutare o meno la necessità di una terapia farmacologica.

Ho esposto all'Ordine dei Biologi l'argomento di questa discussione.
In questo modo mi auguro si possano avere risposte chiare e incontrovertibili.

Buon lavoro a tutti.
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riccardomonaco
Nuovo Arrivato



39 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 11:30:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di riccardomonaco Invia a riccardomonaco un Messaggio Privato
Vorrei dire come la penso.
Appoggio pienamente ciò che dice il collega Dearg-Due. Un Biologo nutrizionista non può fare diagnosi. Ergo non vedo il motivo di misurare la pressione ad un paziente. Il biologo nutrizionista recipisce le diagnosi fatte dal medico. Prende nota di quello che il paziente riferisce e prende nota dellediagnosi, delle anamensi mediche, delle analisi prescritte sempre dal medico. Sulla base di tuttò ciò e sulla base delle valutazioni nutrizionali e di composizione corporea (fatte in autonomia)il biologo nutrizionista prescrive(in autonomia) la dieta adatta e quindi personalizzata.
Perchè quindi a mio parere risulta fuorviante la valutazione della pressione? In primis perchè non siamo sanitari. Siamo certamente in grado di trattare e possiamo/dobbiamo prescrivere una dieta in un soggeto iperteso ma non possiamo fare diagnosi di ipertensione.
Esempio: mettiamo il caso che misurando ad un paziente la pressione, quest'ultima risulti 120/200 cosa facciamo? La regola sarebbe di inviarlo ad un medico per la diagnosi. Solo in questi termini potrebbe essere fattibile la presa della pressione arteriosa. Se invece questa pratica serve per poi fare diagnosi di ipertensione (in questo caso) e quindi prescrivere una dieta iposodica etc etc, allora sarebbe abuso di professione medica. Io non prendo la presione, ne sento il battito cardiaco, ne guardo la lingua etc etc, perchè non sono medico. Tutto ciò che mi serve lo chiedo al paziente e al massimo al suo medico. Molti colleghi invece fanno questo e altro, commettendo abuso di professione medica e rovinando la reputazione dell'ordine del biologi. Poi non ci lamentiamo se siamo continuamente attaccati. Dobbiamo ricordarci che non siamo ne medici, ne medici mancati ma BIOLOGI.
Vedo assai imporobabile che un medico chieda ad un biologo nutrizionista di prendere la pressione per valutare se fare terapia farmacologica. Se un paziente viene da me non chiamo il suo medico (tranne in rari casi) perchè cmq mi faccio portare dal paziente tutte le diagnosi. Se un medico mi invia un paziente, a corredo metterà la sua cartella clinica con tanto di diagnosi e farmacoterapia. In base a quello io prescriverò la dieta giusta. E' ovvio che in uno studio associato (biologo e medico) magari possa scappare di far prendere la pressione durante visita nutrizionale. Ma non è la norma.
Fino ad ora la mia opinione. Veniamo a cosa dice L'ordine dei Biologi (ho appena chiesto ad un consiegliere). In ambito di professione Biologo Nutrizionista non si può prendere e quindi rilevare la pressione, seppur lo strumento non è invasivo. Questo non tanto per l'atto o per un presunto abuso (pure i farmacisti prenndono la rpessione) quanto perchè ne conseguirebbe automaticamente una diagnosi (chi leggendo dei valori anomali non prescriverebbe poi una dieta per ipertesi?). Ad ogni modo il parere dell'ordine è chiaro.
saluti a tutti
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pigreco1972
Nuovo Arrivato

giapponesina



82 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 11:44:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pigreco1972 Invia a pigreco1972 un Messaggio Privato
Grazie Riccardo di essere intervenuto.
Ho apprezzato soprattutto i toni civili e rispottosi che hai utilizzato e la velocità con la quale hai agito.
A questo dovrebbe servire questo e altri forum, per confrontarsi e capire come agire.
Sempre nel pieno rispetto dei colleghi.
Credo che nel nostro futuro incontro (se non erro il 13 marzo), sia importante discutere anche di questo argomento.
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riccardomonaco
Nuovo Arrivato



39 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 12:21:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di riccardomonaco Invia a riccardomonaco un Messaggio Privato
grazie. Certo ognuno di noi dovrebbe prepararsi una lista di domande e proposte in modo da discuterne con questa squadra che si candiderà per rappresentarci. E' anche un modo per tastare i programmi di chi si candida e decidere se votarli o meno. Ma almeno abbiamo la facoltà di portare i nostri contributi e i nostri desiderata e laddove fattibili vederli stilati in un programma di "governo".
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tesla
Utente

tesla



752 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 13:15:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tesla
Citazione:
Messaggio inserito da riccardomonaco

Vorrei dire come la penso.
Appoggio pienamente ciò che dice il collega Dearg-Due. Un Biologo nutrizionista non può fare diagnosi. Ergo non vedo il motivo di misurare la pressione ad un paziente.



Hai ragione, non è molto importante prendere i valori pressori direttamente, ma ci sarebbe un problema più importante. Poichè il biologo non può fare diagnosi non può, quindi, neanche richiedere analisi biochimiche. Intanto gran parte degli addetti ai lavori ritiene che tali analisi rappresentano la misura più obiettiva per la valutazione dello stato di nutrizione di un individuo. Per ovviare a questo il biologo compie spesso un raggiro anomalo facendo prescrivere le analisi che gli servono ad un medico (e il meccanismo delle conoscenze all'italiana torna sempre utile). L'osservazione di un referto di laboratorio fatta da un biologo avrebbe uno scopo forzatamente diagnostico? Ricordo che anche l'ostetrico non è un medico ma può legalmente richiedere determinate analisi cliniche senza effettuare diagnosi, proprio perchè a questa figura serve valutare il corretto andamento della gravidanza fisiologica. Anche in questo caso le ire dei medici non sono mancate...
Tornando a noi, nel resto del mondo i dietisti e/o nutrizionisti certificati (molti di loro sono laureati in biologia e non iscritti ad un ordine poichè la laurea è abilitante) seguono generalmente degli standard suggeriti dall'associazione che attesta la loro professionalità. Tra questi standard operativi ci sono molti elementi che in Italia provocherebbero la marcia su Roma da parte dei medici. Il dietista americano ad esempio, tra le tante cose, misura la pressione e richiede liberamente analisi cliniche per valutare lo stato di nutrizione del paziente. Il dietista americano non emette diagnosi e se sospetta qualcosa rimanda al medico per un parere. Tutto questo senza incorrere nel ridicolo delitto italiano dell'esercizio abusivo di professione. Ma qui siamo in Italia e non dimentichiamo che la professione del biologo è regolata da una Legge del 1967, quando nenache si immaginava cosa fosse la PCR...

D'altra parte, sul versante italiano le recenti polemiche sollevate per l'accesso al prelievo venoso da parte dei biologi non hanno suscitato timore nel legislatore (per spinta politica?) che ha inteso questa operazione come preliminare alla successiva analisi del sangue. La conoscenza dei valori di certi analiti ematici non sarebbe per il nutrizionista propedeutica alla valutazione dei fabbisogni nutritivi di una persona?
Adesso, a titolo di esempio, ci sarebbe da chiedersi che differenza c'è, per un nutrizionista, tra il misurare e valutare il rapporto Na/K con il bia test e nel richiederlo "abusivamente" ad un laboratorio di analisi.
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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 13:17:27  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da pigreco1972

Grazie Riccardo di essere intervenuto.
Ho apprezzato soprattutto i toni civili e rispottosi che hai utilizzato e la velocità con la quale hai agito.
A questo dovrebbe servire questo e altri forum, per confrontarsi e capire come agire.
Sempre nel pieno rispetto dei colleghi.
Credo che nel nostro futuro incontro (se non erro il 13 marzo), sia importante discutere anche di questo argomento.


E tu, al solito, velatamente fai riferimento a me, quello "brutale, incivile e villano".
In realtà il mio primo intervento in risposta a Luanabiologa è stato quantomai corretto e civile.
Quello da stigmatizzare è la risposta di luanabiologa al mio post, dove ha dato dimostrazione di estrema ignoranza in materia, nonchè di facile inalberamento e schizzamento frustratoide.

Il mio post successivo non è stato nè particolarmente brutale nè scorreto, bensì chiaro, incisivo e forse duro, ma dettato dalla conoscenza di regole che pure tu dimostri di non conoscere e dalla necessità di fare chiarezza senza tante incomprensioni.
Hai fatto bene a chiedere lumi all'ONB ma, se vuoi, la risposta te la posso anticipare io.

Il Biologo NON PUO' misurare la PA in quanto trattasi di ATTO SANITARIO, ed ancora eno esprimere un giudizio sui valori rilevati.
Ergo, qualora il Biologo lo facesse, potrebbe solo farlo per figheggiare, ma tale misurazione non sarebbe di alcuna utilità e non potrebbe utilizzarlo ai fini professionali.
Tanto è, che ti piaccia o meno.
Cade cosi anche l'incipit del tuo post:

Citazione:
Cara Luana,
rilevare la pressione arteriosa durante un colloquio nutrizionale è un atto innanzitutto di buonsenso, prima che di competenza professionale.

No, non è un atto di buonsenso, ed ancora meno lo è di competenza professionale poichè trattasi di una "competenza" che non ti compete.
E' un atto di figheggiamento e basta.
Se invece ne tieni conto professionalmente, commetti il reato di esercizio abusivo della professione medica.

Riccardomonaco è stato molto chiaro ed esaustivo su questo.
Ed ha anche detto un'altra grandissima verità (già pure da me accennata):
NON SIAMO MEDICI, NON SIAMO MEDICI FALITI, NON DOBBIAMO SCIMMIOTTARE I MEDICI:

SIAMO BIOLOGI, cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro senza arrogarsi compiti e competenze che non ci spettano, e rimanendo nei limiti della legalità
Se usciamo dal seminato, non ci lamentiamo poi se siamo attaccati dagli altri Ordini e dagli esercenti altre professioni.

Informaci della risposta dell'ONB, sono davvero curioso (si fa per dire, conosco bene la risposta).


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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 13:25:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
@tesla

Sono d'accordo su quello che dici, anche io ritengo che alcuni parametri di laboratorio dovrebbero essere prescritti liberamente dai BN, in quanto essenziali per valutare lo stato nutrizionale di una persona (competenza attribuita per legge al Biologo).
Ma questo è un conto.

La misurazione della PA è un atto con valenza squisitamente clinica, perchè in caso di ipertensione, tale diagnosi deve essre fatta esclusivamente dal medico.
Di sicuro potrà essere necessaria una dieta iposodica, ma l'ipertensione deve essere diagnosticata e definita a monte dal medico.

Secondo me sarebbe necessario definire quali esaami strumentali e/o di laboratorio possano essere prescritti anche dai Biologi, da poter essere di ausilio nell'ambito del loro esercizio professionale, senza per questo rischiare di incorrere in alcuni reati.


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tesla
Utente

tesla



752 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 13:42:02  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tesla
Citazione:
Messaggio inserito da Dearg-Due

La misurazione della PA è un atto con valenza squisitamente clinica, perchè in caso di ipertensione, tale diagnosi deve essre fatta esclusivamente dal medico.
Di sicuro potrà essere necessaria una dieta iposodica, ma l'ipertensione deve essere diagnosticata e definita a monte dal medico.


Ma infatti concordavo con quanto diceva Riccardomonaco. Forse non l'ho fatto intendere. Ritengo invece la questione delle analisi cliniche molto importante per un nutrizionista.
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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 13:48:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da tesla

Citazione:
Messaggio inserito da Dearg-Due

La misurazione della PA è un atto con valenza squisitamente clinica, perchè in caso di ipertensione, tale diagnosi deve essre fatta esclusivamente dal medico.
Di sicuro potrà essere necessaria una dieta iposodica, ma l'ipertensione deve essere diagnosticata e definita a monte dal medico.


Ma infatti concordavo con quanto diceva Riccardomonaco. Forse non l'ho fatto intendere. Ritengo invece la questione delle analisi cliniche molto importante per un nutrizionista.



No no, ma che hai capito ... sono io che non mi sono fatto intendere...
So benissimo che concordavi, ed infatti io NON mi riferivo a te, ribadivo solo un concetto.


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pigreco1972
Nuovo Arrivato

giapponesina



82 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 14:03:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pigreco1972 Invia a pigreco1972 un Messaggio Privato
Citazione:

Tra questi standard operativi ci sono molti elementi che in Italia provocherebbero la marcia su Roma da parte dei medici. Il dietista americano ad esempio, tra le tante cose, misura la pressione e richiede liberamente analisi cliniche per valutare lo stato di nutrizione del paziente. Il dietista americano non emette diagnosi e se sospetta qualcosa rimanda al medico per un parere. Tutto questo senza incorrere nel ridicolo delitto italiano dell'esercizio abusivo di professione. Ma qui siamo in Italia e non dimentichiamo che la professione del biologo è regolata da una Legge del 1967, quando nenache si immaginava cosa fosse la PCR...



Ringrazio Tesla per avermi fatto conoscere il modello americano che ignoravo e con il quale mi trovo d'accordo sul piano logico.

Ma siamo in Italia e, dunque, finchè la situazione non cambierà, smetterò di rilevare la pressione a chi non la controlla da tempo, rimandandolo dal medico e se dal medico ci fosse la fila, indicherò la prima farmacia nei pressi dello studio.

Rimango dell'opinione che si perda in questo modo un mezzo importante, semplice e immediato di prevenzione primaria dell'ipertensione.
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Piero
Utente Junior

Albert

Città: Perugia


138 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 15:18:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Piero Invia a Piero un Messaggio Privato
Vorrei portare a mente una mia vecchia esperienza a proposito di valutazioni (parola che spesso erroneamente viene sostituita a diagnosi) e sapere come la pensate.
Qualche anno fa partecipai ad un convegno/dimostrazione di una ditta di apparecchiature medicali per la valutazione della densità ossea attraverso ultrasuoni. L'apparecchio era allettante sia per la velocità che per la zona valutata che rimaneva circoscritta a livello dei malleoli o epifisi distale ulnare/riadiale.

In questo modo riuscivi, attraverso il rapporto con la densità ossea media della popolazione, in relazione a parametri inquadranti e restrittivi, a sapere la tua situazione.
All'epoca non facevo ancora parte della bella famiglia dei Biologi Nutrizionisti (a dir il vero non lo sono ancora, in quanto studente), ma con altra professione non medica mi affacciavo a quello che molto facilmente poteva rientrare nel concetto tanto temuto di DIAGNOSI MEDICA!
Durante l'esposizione intervenni facendo presente la questione, mi fu risposto che la diagnosi non veniva assolutamente fatta dal professionista, ma dall'apparecchiatura assolutamente dotata di brevetto sanitario!!!

Vi porto un altro esempio, un mio amico Fisioterapista nel suo studio ha comprato un defibrillatore automatico, apparecchio che nel caso tu appoggi sul torace del paziente e riesce a fare una diagnosi automatica e a decidere se è il caso di "scaricare" o meno ed a quale intensità!

La mia domanda e curiosità (oltre il discorso dell'utilità e del "figheggiare") è: un Biologo come qualsiasi professionista non medico, potrebbe lavorare in presenza di attrezzatura ad "auto diagnosi"?
Per questo preciso caso, se in presenza di sfigmomanometro BREVETTATO al livello sanitario che attraverso dei suoi algoritmi riesce (per assurdo) ad elaborare un "output diagnostico", possiamo ritenerlo attendibile ed utile per un piano nutrizionale o meno?
Saluti

MEMENTO AUDERE SEMPER (Ricorda di osare sempre) Gabriele D'Annunzio
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Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6941 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 16:06:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da Piero

Vorrei portare a mente una mia vecchia esperienza a proposito di valutazioni (parola che spesso erroneamente viene sostituita a diagnosi) e sapere come la pensate.
Qualche anno fa partecipai ad un convegno/dimostrazione di una ditta di apparecchiature medicali per la valutazione della densità ossea attraverso ultrasuoni. L'apparecchio era allettante sia per la velocità che per la zona valutata che rimaneva circoscritta a livello dei malleoli o epifisi distale ulnare/riadiale.

In questo modo riuscivi, attraverso il rapporto con la densità ossea media della popolazione, in relazione a parametri inquadranti e restrittivi, a sapere la tua situazione.
All'epoca non facevo ancora parte della bella famiglia dei Biologi Nutrizionisti (a dir il vero non lo sono ancora, in quanto studente), ma con altra professione non medica mi affacciavo a quello che molto facilmente poteva rientrare nel concetto tanto temuto di DIAGNOSI MEDICA!
Durante l'esposizione intervenni facendo presente la questione, mi fu risposto che la diagnosi non veniva assolutamente fatta dal professionista, ma dall'apparecchiatura assolutamente dotata di brevetto sanitario!!!

Vi porto un altro esempio, un mio amico Fisioterapista nel suo studio ha comprato un defibrillatore automatico, apparecchio che nel caso tu appoggi sul torace del paziente e riesce a fare una diagnosi automatica e a decidere se è il caso di "scaricare" o meno ed a quale intensità!

La mia domanda e curiosità (oltre il discorso dell'utilità e del "figheggiare") è: un Biologo come qualsiasi professionista non medico, potrebbe lavorare in presenza di attrezzatura ad "auto diagnosi"?
Per questo preciso caso, se in presenza di sfigmomanometro BREVETTATO al livello sanitario che attraverso dei suoi algoritmi riesce (per assurdo) ad elaborare un "output diagnostico", possiamo ritenerlo attendibile ed utile per un piano nutrizionale o meno?
Saluti



Io conosco il caso del defibrillatore, perché ho fatto un corso con la protezione civile per la rianimazione. Il medico che ci ha istruiti è stato chiaro: dobbiamo applicare gli elettrodi e poi è l'apparecchio che "fa la diagnosi", ovvero dice se il cuore è in fibrillazione. Se non è in fibrillazione semplicemente la scarica non parte. Però un apparecchio che dice se il cuore è in fibrillazione o meno (quindi diagnostica la fibrillazione) è un concetto un po' diverso da un apparecchio che diagnostica l'ipertensione: ci può essere pressione alta non solo per motivi patologici, ma anche fisiologici momentanei (mentre non c'è mai la fibrillazione fisiologica), non so se esiste un apparecchio capace di queste distinzioni

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Luanabiologa
Nuovo Arrivato



14 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 16:18:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Luanabiologa Invia a Luanabiologa un Messaggio Privato
x Dearg-Due : con le tue offese ti presenti da solo!
Sii adeguato tu
FINE.


Lo sfigmomanometro può essere utilizzato da chiunque
per legge la diagnosi deve essere fatta solo dal medico.

Se mi sono iscritta a molecularlab è per ricevere informazioni e solo tali si apprezzano.
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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 16:30:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da Piero

[...]
La mia domanda e curiosità (oltre il discorso dell'utilità e del "figheggiare") è: un Biologo come qualsiasi professionista non medico, potrebbe lavorare in presenza di attrezzatura ad "auto diagnosi"?
Per questo preciso caso, se in presenza di sfigmomanometro BREVETTATO al livello sanitario che attraverso dei suoi algoritmi riesce (per assurdo) ad elaborare un "output diagnostico", possiamo ritenerlo attendibile ed utile per un piano nutrizionale o meno?
Saluti


Ovviamente NO.
1) no, perchè il Biologo NON E' UN SANITARIO
2) no, perchè non esiste uno sfigmomanometro che possa eseguire una diagnosi di ipo/normo/ipertensione.
Anche se esistesse, la diagnosi di ipertensione non si basa su UNA singola misurazione della PA, bensì su ripetute misurazioni, esami di laboratorio e strumentali (es. Holter pressorio), e la valutazione globale di questi da parte del medico
3) no, perchè quando anche lo strumento formisse una diagnosi, tu Biologo non te ne puoi avvalere poichè questa NON SOSTITUISCE IL PARERE DEL MEDICO
4) no, perchè nel momento in cui tu imposti una dieta per ipertesi basata sulla PA rilevata e "certificata" dallo strumento, elabori una dieta che non ha ragione di essere per i motivi suddetti ed hai stabilito TU di ritenere valida la diagnosi emessa dallo strumento.
In teoria, per ipotesi, nonostante la diagnosi strumentale di ipertensione, potrebbero esserci altri motivi medici per cui una dieta iposodica potrebbe essere inopportuna.

E defibrillatori fanno storia a sè, poichè si tratta di strumenti da impiegare nell'emergenza dove non sempre si ha il tempo per aspettare il medico.
Ed oltretutto l'uso di questi apparecchi è demandato ad apposito personale adeguatamente formato.

Limitiamoci ad elaborare diete e prescrivere diete in autonomia, quando ci si sia accertati dello stato di salute attraverso un certificato medico.
So che non è bello dipendere da un imprimatur altrui, ma per noi, almeno in questo momento, è così.


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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 16:32:36  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
P.S.
il Dietista americano è un Sanitario e misura la PA.
Anche il Dietista italiano è un Sanitario e misura la PA.

Il Biologo non è un sanitario, nè negli USA, nè in Italia.


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Piero
Utente Junior

Albert

Città: Perugia


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Inserito il - 16 febbraio 2010 : 16:33:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Piero Invia a Piero un Messaggio Privato
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Messaggio inserito da Giuliano652

Io conosco il caso del defibrillatore, perché ho fatto un corso con la protezione civile per la rianimazione. Il medico che ci ha istruiti è stato chiaro: dobbiamo applicare gli elettrodi e poi è l'apparecchio che "fa la diagnosi", ovvero dice se il cuore è in fibrillazione. Se non è in fibrillazione semplicemente la scarica non parte. Però un apparecchio che dice se il cuore è in fibrillazione o meno (quindi diagnostica la fibrillazione) è un concetto un po' diverso da un apparecchio che diagnostica l'ipertensione: ci può essere pressione alta non solo per motivi patologici, ma anche fisiologici momentanei (mentre non c'è mai la fibrillazione fisiologica), non so se esiste un apparecchio capace di queste distinzioni


Si, infatti il caso è diverso ma quello che volevo portare a mente era il concetto che se c'è un macchinario che fa diagnosi, lo si può utilizzare o meno?
Oltre lo sfigmomanometro, mi rifaccio al topic iniziale ovvero alle attrezzature per Biologo Nutrizionista, un'apparecchiatura con "brevetto sanitario" che mi valuta la densità ossea e che mi dice quindi se siamo in un quadro di osteopatia, può essere utilizzata senza incorrere in illecito penale?
Saluti

MEMENTO AUDERE SEMPER (Ricorda di osare sempre) Gabriele D'Annunzio
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Piero
Utente Junior

Albert

Città: Perugia


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Inserito il - 16 febbraio 2010 : 16:43:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Piero Invia a Piero un Messaggio Privato
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Messaggio inserito da Dearg-Due

Ovviamente NO.
1) no, perchè il Biologo NON E' UN SANITARIO
2) no, perchè non esiste uno sfigmomanometro che possa eseguire una diagnosi di ipo/normo/ipertensione.
Anche se esistesse, la diagnosi di ipertensione non si basa su UNA singola misurazione della PA, bensì su ripetute misurazioni, esami di laboratorio e strumentali (es. Holter pressorio), e la valutazione globale di questi da parte del medico
3) no, perchè quando anche lo strumento formisse una diagnosi, tu Biologo non te ne puoi avvalere poichè questa NON SOSTITUISCE IL PARERE DEL MEDICO
4) no, perchè nel momento in cui tu imposti una dieta per ipertesi basata sulla PA rilevata e "certificata" dallo strumento, elabori una dieta che non ha ragione di essere per i motivi suddetti ed hai stabilito TU di ritenere valida la diagnosi emessa dallo strumento.
In teoria, per ipotesi, nonostante la diagnosi strumentale di ipertensione, potrebbero esserci altri motivi medici per cui una dieta iposodica potrebbe essere inopportuna.

E defibrillatori fanno storia a sè, poichè si tratta di strumenti da impiegare nell'emergenza dove non sempre si ha il tempo per aspettare il medico.
Ed oltretutto l'uso di questi apparecchi è demandato ad apposito personale adeguatamente formato.

Limitiamoci ad elaborare diete e prescrivere diete in autonomia, quando ci si sia accertati dello stato di salute attraverso un certificato medico.
So che non è bello dipendere da un imprimatur altrui, ma per noi, almeno in questo momento, è così.





Quindi nel caso potrei utilizzare i macchinari, in quanto non invasivi, ma servirebbero solamente (€ 20.000 per gli ultrasuoni ed un "solamente" ) per esclusione di problematiche e nel caso mandare dal medico per eventuale approfondimento e diagnosi.
E' da pensarci bene..

MEMENTO AUDERE SEMPER (Ricorda di osare sempre) Gabriele D'Annunzio
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Emily85
Utente Junior



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Inserito il - 06 marzo 2010 : 13:54:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Emily85 Invia a Emily85 un Messaggio Privato
alla fine noi "non medici" laureati in "non medicina" siamo circondati da paletti ed è molto facile cadere nell'abuso di professione medica, tra un po persino parlare ad un pazeinte diventerà abuso di professione medica, quanto ci scommettete?
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Notte



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Inserito il - 06 marzo 2010 : 14:39:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a Invia a n/a un Messaggio Privato
Infatti non si chiamano pazienti, ma clienti
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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


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Inserito il - 06 marzo 2010 : 17:37:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato
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Messaggio inserito da Emily85

alla fine noi "non medici" laureati in "non medicina" siamo circondati da paletti ed è molto facile cadere nell'abuso di professione medica, tra un po persino parlare ad un pazeinte diventerà abuso di professione medica, quanto ci scommettete?


Baste che alle persone tu non dica "hai questo, hai quest'altro, fai quest'analisi, fai quest'altra cosa" che non c'è nessun problema.

E basta con questa distinzione fra "laureati in medicina e non".
Ognuno ha la sua professione ed il suo campo di applicazione, non a caso esistono Leggi che regolano ogni professione contemplando attribuzioni, ambiti, possibilità e limiti.
La guerra con i medici non serve a nulla e non porta a nulla, nè fa onore a chi la fa.
Il farmacista faccia il farmacista, il biologo faccia il biologo, ed i medici facciano i medici.

Se non erro tu studi farmacia.

Eccoti un sunto per capire quello che potrai fare con la laurea che conseguirai:

http://www.agifartorino.org/associazione/deontologia/professione-farmacista.html

Il resto sono chiacchiere tanto per passare il tempo in allegria.


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