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Ricped92
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 21 febbraio 2010 : 19:53:25
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Salve a tutti, sono nuovo su questo forum e quindi mi scuso anticipatamente per eventuali fesserie che scrivo. volevo chiedere un parere esperto su un esperimento che avrei intenzione di imbastire nei laboratori della mia scuola superiore. vorrei dimostrare che dalla clorofilla è possibile ricavare en. elettrica. pensavo di riempire una vaschetta di clorofilla estratta con l'alcool da alcune piante, immergere nella vaschetta una lastra di metallo conducente e attaccare alla lastra dei sensori di tensione. illuminando la vasca riesco a osservare una tensione? io mi baso sulla mia conoscenza da superiori, cioè che la clorofilla colpita da fotone libera un elettrone per iniziare il processo fotosintetico. se con la lastra metallica conducente riesco ad acchiapapre quell'elettrone dovrei ottenere corrente. spero di non aver fatto errori concettuali, in caso correggetemi pure! grazie a tutti per l'interessamento
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 21 febbraio 2010 : 20:31:54
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Non saprei... in teoria potrebbe funzionare (e se non ricordo male avevano prodotto delle batterie a clorofilla), mi sa che il problema più grande sarà quanta energia riuscirai a prendere...
C'è un "classico" esperimento in cui ricavi elettricità da un limone Ad es: http://www.youtube.com/watch?v=AY9qcDCFeVI
Con la clorofilla non l'ho mai sentito fare, ma sarebbe interessante provare! |
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Ricped92
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 21 febbraio 2010 : 20:39:13
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grazie mille per la risposta, si in effetti pensavo anche io che la difficoltà stava nel "tracciare" questi elettroni. sperando che i sensori della scuola siano abbastanza sensibili da vedere la tensione. ho pensato a queste proposte per migliorare "il rendimento" 1) usare una lastra il più grande possibile di rame (argento e oro non sono disponibili) 2) tracciare sulla lastra un reticolo o dei fori per aumentare il più possibile la superficie di contatto con la clorofilla 3) mischiare vari pigmenti di clorofilla fra di loro per permettere un assorbimento + ampio dello spettro della luce visibile, epr esempio antociani, carotenoidi estratti da altre piante + ricche 4) esistono altri metodi per evidenziare presenza di corrente che siano molto sensibili? |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 21 febbraio 2010 : 22:22:07
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certo assorbe il fotone con cinetica di Einstein-Stork se non ricordo male...ma sul ricavare corrente non ho capito cosa vuoi dire(non sono potenziali)...la trasmette?strumenti sensibili ce ne sono sicuro ..visto che anni fa dimostrarono la conducibilità nell' acqua deionizzata! (comunque l' elettrone non esisterebbe in senso stretto...non è un accelleratore di particelle) forse vuoi dire eccitare la clorofilla,e per rilassameto rilascia energia..essendo famosa la clorofilla su una rivista di fotochimica troveresti di tutto..io non sono pratico di riviste scientifiche forse qualcuno te la può indicare meglio di me |
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Ricped92
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 22 febbraio 2010 : 18:23:48
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grazie mille per le risposte. domani provo l'esperimento in laboratorio con questa procedura: -estrazione con alcool della clorofilla da foglie di spinacio comprate al supermercato "fresche" -immersione di 4 dischi collegato fra di loro di rame del diametro di 12,5 cm in una bacinella rettangolare. - cerco di ricoprirli totalmente con la clorofilla estratta -illumino con lampade -uso un tester (sto iniziando a creare un progetto con LabView per avere grafici anche) per misurare eventuali tensioni sui dischi. posterò i risultati appena possibile. se avete suggerimenti sul procedimento in generale molto ben accetti!! proverò anche, verdure permettendo, di usare diversi pigmenti per assorbire uno spettro + ampio. |
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followthesun
Nuovo Arrivato
18 Messaggi |
Inserito il - 24 febbraio 2010 : 15:56:45
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Secondo me, ti conviene estare dalle piante il mix di clorofille carotenoidi e xantofille con acetone e non con alcol che e' leggermente meno polare del alcol. Siccome le 3 sostanze hanno carratteristiche di polarita diverse, ti conviene fare una cromatografia su colonna con fase fissa polare(gel di silice) e fase eluente un composto mediamente apolare(etere etilico ad esempio).Dalla colonna ti dovrebbero uscire come primi i composti piu apolari,i carotenoidi che sono fotosensibili(sono una banda gialla,percio se li vuoi conservare come tali copri la colonna con alluminio per evitare l'ossidazione.Per secondi dovrebbero uscire le Clorofille.Ora che le hai pure come tali,potresti provare a fare quel esperimento,premesso che sarebbe davvero difficile ottenere un segnale,magari avresti bisogno di un rillevatore molto sensibile e cmq nelle piante la posizione della clorofilla nella cosidetta "antenna " di recezione e' molto particolare e in un ambiente organico organizzato per funzionare al meglio,una volta estratta la clorofilla perde questa organizzazione in ambiente organico quindi ho i miei dubbi sul funzionamento |
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