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Faby.mt
Nuovo Arrivato
Prov.: Palermo
20 Messaggi |
Inserito il - 23 giugno 2006 : 20:45:19
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Sapete spiegarmi il "paradosso del valore C"?
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Faby |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 23 giugno 2006 : 21:30:19
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Ciao, praticamente il paradosso del valore C è la mancanza di una diretta relazione tra dimensioni del genoma e complessità dell'organismo,questo lo si ritrova spesso nelle piante dove la maggior parte di esse hanno dei grandissimi genomi(perche' hanno molto DNA ripetitivo)ma non sono organismi "super accessoriati" come puo' essere...l'uomo che ha un genoma piu' piccolo |
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Faby.mt
Nuovo Arrivato
Prov.: Palermo
20 Messaggi |
Inserito il - 23 giugno 2006 : 22:31:19
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grazie...
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Faby |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 24 giugno 2006 : 08:48:18
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Citazione: Messaggio inserito da Patrizio
[...]questo lo si ritrova spesso nelle piante dove la maggior parte di esse hanno dei grandissimi genomi(perche' hanno molto DNA ripetitivo)ma non sono organismi "super accessoriati" come puo' essere...l'uomo che ha un genoma piu' piccolo
beh... tieni conto pero' che spesso le piante presentano pure corredi cromosomici poliploidi |
http://www.linkedin.com/in/dariocorrada |
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Faby.mt
Nuovo Arrivato
Prov.: Palermo
20 Messaggi |
Inserito il - 25 giugno 2006 : 16:07:24
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a me interessa per quanto riguarda l'uomo,cmq grazie
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Faby |
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aiuto
Nuovo Arrivato
5 Messaggi |
Inserito il - 22 gennaio 2007 : 17:33:16
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vorrei che mi aiutaste a risolvere questo dubbio: assodato che il paradosso del valore c indica la discrepanza tra dimensione del genoma e grado delle'evoluzione e assodato che non aumentano i numeri di geni all'aumentare dell'evoluzione,vi chiedo se aumentano le dimensioni molecolari,perchè con l'evolozione abbiamo l'aumento delle sequenze introniche ed essendo il genoma l'insieme di sequenze introniche e geni codificanti, non dovrebbe aumentare anche quest'ultimo con l'evoluzione???potreste fare un po' di chiarezza...grazie mille |
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 22 gennaio 2007 : 20:02:58
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Il numero di geni eucariotico cresce con la grandezza del genoma, però non in modo lineare (come accade invece nei Procarioti)
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Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà (F.W. Nietzsche)
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prandoFDA
Nuovo Arrivato
Prov.: Brescia
Città: Botticino
17 Messaggi |
Inserito il - 22 gennaio 2007 : 20:28:50
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no aspetta, un po' di chiarezza....
il numero di geni aumenta eccome con l'evoluzione (il rapporto non è descrivibile tramite una funzione lineare perché questo presupporrebbe il mettere in sequenza gli organismi viventi dal meno al più evoluto ma ovviamente non è possibile farlo se non distinguendo monere protozoi funghi piante e animali...a anche qui verrebbe una cosa alquanto approssimativa)
l'evoluzione non è una fattore facilmente quantificabile, altra cosa invece è la complessità del genoma...per semplificare la cosa puoi distinguere due parametri...la lunghezza del genoma e le sue possibili modulazioni (non avrebbe senso ampliare in continuazione il numero di geni quando con diverse combinazioni di quelli già esistenti puoi ottenere lo stesso risultato, sarebbe uno "spreco" -parola che in natura non esiste-) un esempio classico è lo splicing alternativo...avere geni molto lunghi..con magari una ventina di esoni, presuppone il fatto che...
in primis aumenta la possibilità che una mutazione favorevole si verifichi e che una sfavorevole non comporti una sicura perdita di funzione della proteina...inoltre una combinazione delle varie parti può fornire proteine con diverse funzionalità
tieni inoltre conto del fatto che geni con anche solo 1000bp hanno a monte una zona regolatoria di magari decine di migliaia di basi che ne rendono più efficiente l'espressione
quindi in linea di massima vero è che con l'evoluzione aumenta il numero di geni e sequenze codificanti, ma in rapporto è vero anche che aumentano in numero molto maggiore anche le parti non-codificanti che regolano quest'ultime
spero di esserti stato d'aiuto
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life happens |
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aiuto
Nuovo Arrivato
5 Messaggi |
Inserito il - 23 gennaio 2007 : 10:46:49
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grazie,il tuo contributo mi è stato molto utile,però...ora sorge un altro dubbio:grazie al fenomeno dello slicing alternativo con l'evoluzione non aunentano il numero di geni,ma è vero che aumentano le seguenze introniche e quindi sequenze non codificanti,per cui essendo il genoma l'insieme degli elementi codificanti e delle seguenze introniche,mi domando al crescere dell'evoluzione il genoma cresce???se si perchè l'uomo non ha il genoma più grande? |
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 23 gennaio 2007 : 13:33:05
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Il motivo per cui le sequenze introniche ,lungo la filogenesi, aumentano più velocemente rispetto a quelle esoniche è spiegabile in termini evoluzionistici.
Infatti individui dotati di una maggiore quantità di DNA funzionale(esoni) hanno più probabilità di essere colpiti da mutazioni letali, e sono per questo evolutivamente svantaggiati: diversamente l'ampliamento del DNA non funzionale (introni) non è pericoloso per l'individuo, per cui gli individui dotati di un basso valore del rapporto esoni/introni risultano avvantaggiati e vengono selezionati positivamente. Nell'individuo il DNA esonico è infatti pochissimo, si aggira intorno all'1-2% dell'Uomo, mentre negli organismi ancestrali rappresentava quasi il 100% del genoma. Questo starebbe a significare che un aumento del genoma può essere compatibile con la vita solo se ad aumentare sono, sul totale,solo le sequenze non codificanti. Citazione: grazie al fenomeno dello splicing alternativo con l'evoluzione non aunentano il numero di geni
Non è questa la spiegazione Il motivo per cui il numero dei geni "non aumenta con l'evoluzione" (sarebbe meglio dire con la filogenesi, visto che è controverso stabilire cosa sia più evoluto rispetto a cosa - come ha detto prandoFDA -) è perchè il numero dei geni aumenta solamente in funzione delle dimensioni totali del genoma, come appunto mostrato dal grafico precedente, e le dimensioni del genoma non correlano esattamente con il grado di evoluzione. Per questo non si può collegare il numero di geni con l'evoluzione. Citazione: mi domando al crescere dell'evoluzione il genoma cresce???se si perchè l'uomo non ha il genoma più grande?
Il genoma non cresce regolarmente con il grado di filogenesi (paradosso di C) Avere un genoma più grande significa, per un organismo, consumare più energia per doverlo replicare. Ti riporto il trafiletto:
La diversa entità delle pressioni selettive durante l’evoluzione dei diversi organismi ha fatto sì che microorganismi come i lieviti evolvessero perdendo la maggior parte del loro DNA non funzionale, mentre gli Eucarioti superiori lo conservassero e anzi lo amplificassero durante l’evoluzione. Si ha ragione di credere che ciò sia avvenuto per ragioni di sopravvivenza. La detenzione di DNA funzionale implica infatti la necessità di dover sintetizzare quantità maggiori di DNA, insostenibile per organismi dotati di un metabolismo ‘economico’ e quindi tale da selezionare solo gli individui dotati di scarse quantità di DNA non funzionale: diversamente negli organismi superiori questo tipo di pressione selettiva è stata bassa e quasi insignificante, vista la sua scarsa incidenza sulle necessità metaboliche.
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aiuto
Nuovo Arrivato
5 Messaggi |
Inserito il - 23 gennaio 2007 : 14:05:41
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io sapevo che al crescere delle dimensioni del genoma non necessariamente aumenta il numero dei geni...infatti con l'evoluzione uamenta nel genoma la quantità di introni e DNA ripetitivo ma non il numero di geni.Confermi?un'altra domanda:come definiresti l'introne? |
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 23 gennaio 2007 : 14:09:23
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Beh il grafico che ti ho riportato spiega bene qual'è la relazione tra dimensioni del genoma e numero di geni negli Eucarioti. Nei Procarioti quel grafico è lineare.
Tutte le informazioni che ti ho detto le ho prese dall'Alberts e dal Lodish: se vuoi approfondire ti conviene studiare su questi libri, su cui potrai trovare tutte le definizioni che vuoi. |
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fpotpot
Utente
Città: middleofnowhere
1056 Messaggi |
Inserito il - 23 gennaio 2007 : 23:39:56
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beh,la questione sul DNA e il significato di sequenze che sembrano più o meno direttamente coinvolte nello sviluppo e funzionalità degli organismi credo rimarrà aperta per un bel pò,dato che quello che sembrava un dna senza ragione d'esser sembra invece riservare delle sorprese ed esser fondamentale per il mantenimento e la perpetuazione del resto del genoma codificante.E come dice bene prandoFDA "in natura lo spreco nn esiste"e tutto ha un perchè aggiungerei. in semplici elementari parole,gli introni son sequenze che non vengono tradotte no?e interrompono le sequenze codificanti degli esoni. però ho trovato questo sito che è interessante http://post.queensu.ca/~forsdyke/introns.htm questa discussione sul significato del dna proprio affascinante,sarebbe bello sentire anche altri pareri..accorrete numerosi!
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 24 gennaio 2007 : 17:42:45
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Però! davvero interessante come sito! grazie fpotpot |
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fpotpot
Utente
Città: middleofnowhere
1056 Messaggi |
Inserito il - 24 gennaio 2007 : 18:20:13
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