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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 15 marzo 2012 : 16:56:19
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Citazione: Messaggio inserito da ValeCGC
quello che dici per me non ha del tutto senso se nessuno mi dà la possibilità...
Guarda che hai detto quello che ho detto io, paro paro. Il punto è che ci sono tanti "colleghi" che solo sulla scorta della laurea e iscrizione all'Ordine credono di poter e saper fare tutto, perchè c'è una legge (ormai senza senso) che ti abilita a fare certe cose anche se non ne sai nulla di nulla. Oppure credono che basti dare una scorsa ad un paio di libri sulla nutrizione per autoproclamarsi esperti. Non è così, l'inghippo è tutto qui. Serve impegno personale, studio e ancora studio, e pratica. Si tratta di passare da una visione "bioogica" generale, ad una visione pratica, clinica direi, cosa a cui i biologi non sono avvezzi. E questo non si improvvisa, nè bastano 90 ore di un corsettino per capirci qualcosa. Sì, ok, ti dicono come si misura un paziente, quali dati rilevare, come approcciarlo, ma senza adeguato retroterra culturale finisce tutto in una bolla di sapone. Chi si improvvisa di solito ne paga le conseguenze, magari non pèenali perchè è difficile ammazzare qualcuno con una dieta "normale", ma in termini di immagine e di clientela. E senza formazione clinica si rischia anche di fare dei bei danni. Finoa che ci si limita alla ragazza che vuole perdere 5 Kg in vista delle vacanze al mare passi, ma quando la faccenda si complica haivoja a pensare al'approccio, se non sai cosa fai e perchè lo fai sei fottuto.
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Marghy83
Utente Junior
Città: Palermo
129 Messaggi |
Inserito il - 17 marzo 2012 : 09:44:06
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quoto tutto quello che hanno detto ValeCGC e raggiodisole. Io non ho avuto la possibilità di frequentare la scuola di specializzazione, nè un reparto di nutrizione e dietologia. Non ho la possibilità materiale di spostarmi dalla mia città per fare questo e quel corso. Ho iniziato dopo un sudato studio personale, libri, controlibri, dispense e tutto quello che volete voi. Ho provato a chiedere a qualche studio nutrizionistico di assistere alle visite per capire l'approccio al paziente ma sono stata rifiutata in quanto concorrente. Ho quindi seguito un corso FAD sull'approccio al paziente, niente pratica nemmeno stavolta. Eppure in un anno che faccio questo lavoro sono riuscita ad avere una decina di pazienti, tutti soddisfatti. Certo non sono moltissimi ma spero di aumentarli. Sono stata anche rifiutata da alcuni centri polispecialistici perchè "non sono un medico". Eppure non mi arrendo. Non cerco altro perchè non ho la possibilità di avere altri titoli. Penso che la voglia di fare il proprio lavoro e la perseveranza alla fine ripagano. |
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raggiodisole
Nuovo Arrivato
77 Messaggi |
Inserito il - 17 marzo 2012 : 11:48:03
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Citazione: Messaggio inserito da Dearg-Due
Si tratta di passare da una visione "bioogica" generale, ad una visione pratica, clinica direi, cosa a cui i biologi non sono avvezzi.
Ciao Dearg-Due Hai detto una cosa molto intelligente, che condivido al 100%.
Anche se il 90% dei pazienti si rivolge al nutrizionista per perdere peso (a meno che, penso, tu non lavori in un centro di diabetologia, o in nefrologia, o in altra struttura ospedaliera dove ci si occupa di qualche patologia cronica particolare) nell'altro 10% dei casi è importante avere una notevole "visione d'insieme".
Un po' perchè a volte spetta proprio al nutrizionista farsi venire il dubbio che il soggetto sia aumentato di peso per un problema della tiroide, oppure che il soggetto sia fortemente anemico e perda peso perchè celiaco, oppure che l'adiposità addominale e l'irsutismo della donna siano causate da una policistosi ovarica e al fenomeno della resistenza insulinica, eccera (portei farti altri numerosi esempi)...in questo caso il biologo nutrizionista può fare un lavoro importantissimo non solo nel seguire il paziente dal punto di vista alimentare-nutrizionale, ma soprattutto nell'indirizzare il paziente all'opportuno medico di base o allo specialista il quale, avendo a disposizione i metodi diagnostici, può effettuare una diagnosi e magari curare la patologia con i farmaci. In questo caso ovviamente più il biologo è preparato, meglio è e non è corretto, secondo me, vedere il biologo solo come quello che compila la dieta perfetta al grammo dal punto di vista dell'apporto calorico-nutrizionale e basta. A tutto questo, hai ragione tu, non ti prepara un corso di 90 ore, nè la sola laurea in biologia. Il corso di 90 ore ti prepara a gestire la seduta con il 90% dei pazenti (quelli che devono perdere 5kg per la prova costume) e ti insegna magari a farlo bene. Per quanto riguarda tutto il resto, tutte le volte che ti capita un caso nuovo, ti devi fare il c.... (scusa per il termine) e studiare. A volte però se non puoi frequentare l'ambulatorio di nutrizione perchè non hai le conoscenze ed il tempo, devi trovare un altro modo, se vuoi fare questo lavoro: devi farti l'esperienza "sul campo". L'esperienza si fa nel tempo, vedendo tanti pazienti, imparando anche tu dove sbagli e correggendo i tuoi errori. E' un mestiere comunque dove se il paziente si trova bene parla bene di te e ti manda amici e conoscenti, se si trova male non lo vedi più. Quale miglior riscontro di questo?
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 17 marzo 2012 : 12:24:00
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a proposito di questa ultima frase
Citazione: E' un mestiere comunque dove se il paziente si trova bene parla bene di te e ti manda amici e conoscenti, se si trova male non lo vedi più
una riflessione personale. Mi sono capitati pazienti che non ho visto più e sapevo che non sarebbero più tornati già dopo i primi dieci minuti di visita perché certe volte non c'è possibilità di dialogo. Uno che mi dice "no dottore io le verdure non le mangio e non voglio mangiarle" non mi torna, così come uno che mi dice "il medico omeopata mi ha dato questo, il chiropratico quest'altro e il naturopata mi ha detto che sono intollerante al fieno ma non alle cicerchie", sono CERTO che non mi torna, sono CERTO che io non sono la persona adatta a lui e sono CERTO che non mi manderà altre persone. Non si può aiutare tutti, quel che possiamo fare è semplicemente fare del nostro meglio per aiutare quante più persone possibile. |
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Marghy83
Utente Junior
Città: Palermo
129 Messaggi |
Inserito il - 17 marzo 2012 : 12:45:36
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
una riflessione personale. Mi sono capitati pazienti che non ho visto più e sapevo che non sarebbero più tornati già dopo i primi dieci minuti di visita perché certe volte non c'è possibilità di dialogo. Uno che mi dice "no dottore io le verdure non le mangio e non voglio mangiarle" non mi torna, così come uno che mi dice "il medico omeopata mi ha dato questo, il chiropratico quest'altro e il naturopata mi ha detto che sono intollerante al fieno ma non alle cicerchie", sono CERTO che non mi torna, sono CERTO che io non sono la persona adatta a lui e sono CERTO che non mi manderà altre persone. Non si può aiutare tutti, quel che possiamo fare è semplicemente fare del nostro meglio per aiutare quante più persone possibile.
successo anche a me. Una signora che ANCOR PRIMA che io iniziassi con l'anamnesi mi ha messo le mani avanti dicendo tutto quello che non mangiava.....inoltre successivamente ho saputo che andava dicendo che non ha seguito la dieta ma miracolosamente è dimagrita con il "fai da te". Purtroppo è verissimo quello che dice Giuliano, non possiamo aiutare tutti perchè se la persona per prima non vuole farsi aiutare e ti considera una perdita di tempo beh...è inutile. |
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raggiodisole
Nuovo Arrivato
77 Messaggi |
Inserito il - 17 marzo 2012 : 14:10:46
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@Giuliano e Marghy.
Purtroppo nella nostra professione il drop out è notevole. All'inizio ci rimenevo male, malissimo. Ormai me ne sono fatta una ragione e ho visto che spesso anche chi non torna ci fa una buona pubblicità se abbiamo lavorato bene. L'importante è che noi siamo sicuri di avercela messa tutta.
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