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Lena Zahira
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10 Messaggi |
Inserito il - 08 giugno 2010 : 19:28:59
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ciao a tutti! un mio compagno di corso ha detto che se ci riuscià, vorrebbe intraprendere il percorso di dirigente biologo. A quanto pare questa è una corso di professionalizzazione post laurea che dura 4 o 5 anni o sbaglio? non ne avevo mai sentito parlare... questa specializzazione si può fare solo dopo la specialistica?o si può intraprendere anche dopo la triennale? è un percorso molto lungo!
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la_fra
Utente
750 Messaggi |
Inserito il - 08 giugno 2010 : 19:33:29
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non c'è una specializzazione PER DIRIGENTE BIOLOGO c'è la specializzazione da fare, genetica medica biochimica clinica ecc tanto sono tutte 5 anni, e poi il concorso per dirigente biologo, a cui partecipi solo se hai determinati requisiti tra cui la specializzazione |
Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire) |
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Lena Zahira
Nuovo Arrivato
10 Messaggi |
Inserito il - 08 giugno 2010 : 19:54:38
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Grazie del chiarimento! da come mi hanno spiegato in università mi hanno fatto capire che ci fosse un corso supplementare dopo la specialistica per diventarlo! |
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n/a
deleted
1123 Messaggi |
Inserito il - 08 giugno 2010 : 20:29:12
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In pratica: triennale in scienze biologiche + magistrale in scienze biologiche + iscrizione all'albo + scuola di specializzazione di 5 anni di area medica (quelle accessibili ai biologi son tipo 5) = possibilità di partecipare ai concorsi per dirigente biologo.
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Lena Zahira
Nuovo Arrivato
10 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 10:48:51
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e suppongo che la scuola di specializzazione di 5 anni in area medica non è pagata, giusto? |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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Lena Zahira
Nuovo Arrivato
10 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 13:03:21
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ecco appunto... |
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celtic
Utente Junior
179 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 15:32:08
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Citazione: Messaggio inserito da Lena Zahira
ecco appunto...
Le scuole di specializzazione durano anche "solo" 4 anni (come per i medici), esempio: microbiologia e virologia, scienza dell'alimentazione. Aggiungi che l'ingresso alla scuola di specializzazione è a numero programmato e con obbligo di frequenza. E che le possibilità di assunzione nel ssn sono comunque scarse. E pensa che l'ordine sta trasformando i nutrizionisti in operatori del benessere (non scherzo), non considerandoli professionisti del settore sanitario.
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riccardomonaco
Nuovo Arrivato
39 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 19:02:42
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oggi tutte le scuole di specializzazione durano 5 anni. e senza essere apgati, solo brose di studio se hai reddito basso. |
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celtic
Utente Junior
179 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 21:05:06
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Citazione: Messaggio inserito da riccardomonaco
oggi tutte le scuole di specializzazione durano 5 anni. e senza essere apgati, solo brose di studio se hai reddito basso.
E' vero le hanno aumentate tutte di 1 anno. Cavoli: 10 anni di università (e mi parlano di benessere?). Ci rendiamo conto che un biologo con 10 anni di università (di cui 5 alla facoltà di medicina) non solo ha un numero di competenza risibile rispetto a quelle di un medico ma si vede anche continuamente messo in discussione (addirittura dalla dietiste?). Detto onestamente diventare biologo è un atto masochistico. Comunque sono contento che le scuole di specializzazione diano 300 cfu, perchè con una formazione simile nessuno si permetterà mai di contestare un biologo libero professionista. Non ha senso studiare così tanto per guadagnare così poco. Bravi ai colleghi che le fanno ma chi può permettersi un iter di studi così lungo? I biologi non sono pagati, 10 anni di università chi può permetterseli? E dovremmo avere paura dei medici? Casomai il contrario.
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n/a
deleted
1123 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 21:27:29
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Celtic, io credo che il discorso del nutrizionista sia tutt'altra cosa.
Ovvero che un qualsiasi laureato quinquennale in discipline simil-biologiche (anche un botanico o un biotecnologo industriale che di patologia o discipline simil-mediche non ha fatto NULLA di NULLA) con l'iscrizione all'albo diventa automaticamente anche un nutrizionista e può esercitare tale professione anche su soggetti malati.
Non me ne vogliate, ma secondo me questo è ridicolo, oltre che molto pericoloso per i pazienti/clienti ed è un insulto a dei professionisti come voi che per diventare nutrizionisti hanno studiato e fatto corsi appositi se non proprio la scuola di specializzazione.
Credo che dietiste/medici vi contestino questo più che altro.. |
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riccardomonaco
Nuovo Arrivato
39 Messaggi |
Inserito il - 10 giugno 2010 : 10:16:12
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Hai ragione Pinco. Per questo nel nostro programma vogliamo istituire nella sezione A una sezione a parte per i biologi nutrizionisti con esame di stato a parte. oggi esistono 3+2 tutte inerenti alla nutrizione. Quindi creiamo un punto "0". Da oggi chi vuole fare il biologo nutrizionista dovrà seguire un iter ben preciso e affrontare un esame ben preciso. E chi invece domani a 50 anni decidesse di fare il nutrizionista? Ce ne sono tanti di ricercatori specialist etc etc. Bene non lo potranno fare se non affrontando un esame per entrare nella sezione speciale. Questa la mia idea su cui ragionarci su. Certo non puo passare che un titolo culurale quale specializzzione diventi titolo professionale. In poche parole dobbiamo lavorare sul titolo professionale (laurea + esame di stato). |
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celtic
Utente Junior
179 Messaggi |
Inserito il - 19 giugno 2010 : 07:40:24
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Citazione: Messaggio inserito da Pincopallina
Celtic, io credo che il discorso del nutrizionista sia tutt'altra cosa.
Ovvero che un qualsiasi laureato quinquennale in discipline simil-biologiche (anche un botanico o un biotecnologo industriale che di patologia o discipline simil-mediche non ha fatto NULLA di NULLA) con l'iscrizione all'albo diventa automaticamente anche un nutrizionista e può esercitare tale professione anche su soggetti malati.
Non me ne vogliate, ma secondo me questo è ridicolo, oltre che molto pericoloso per i pazienti/clienti ed è un insulto a dei professionisti come voi che per diventare nutrizionisti hanno studiato e fatto corsi appositi se non proprio la scuola di specializzazione.
Credo che dietiste/medici vi contestino questo più che altro..
Pincopallina è la stessa logica dei medici (senza specializzazione) che possono svolgere qualunque attività in libera professione. Diventano agopuntori con scuole di 3 anni, con lezioni al fine settimana. Scuole a cui puoi iscriverti al 4 anno di medicina e la quasi totalità degli agopuntori inizia a praticare prima di finire la scuola. Un medico non sostiene esami di zoologia o botanica (noi mangiamo piante ed animali): eppure prescrive diete. Non pensare nemmeno che l'università ti risolva i problemi: spesso, anche le specialistiche, rifanno gli stessi corsi (con un altro nome) in cui ripetono le solite cose: proteine, lipid, carboidrati, bla, bla, bla. Il problema di fondo è che l'università se ne frega della formazione, perchè se gliene importasse creerebbe dei corsi con 3 anni di biologia umana (anatomia, fisiologia, biochimica) e due anni di specialistica sulla parte clinica (diete nelle diverse condizioni fisiopatologiche e farmacologia - interazioni nutrienti farmaci, medicina di laboratorio - la maggioranza delle persone ti mostra gli esami di laboratorio). L'ideale non sarebbe nemmeno un 3 + 2 ma un 4 + 1 Ma questo discorso vale per tutte le facoltà: un medico neolaureato non sa nemmeno togliere un unghia incarnita. Non per nulla io consiglio ai Colleghi che vogliano fare i nutrizionisti un master di 1 anno (serio: ovvero con lezioni in aula) alla facoltà di medicina (ve ne era uno ben fatto alla Sapienza: esame di ammissione, lezioni in aula e, ovviamente, tesi finale). Piuttosto che master fatti via FAD di 2 anni che costano una barca di soldi. Il problema è che le facoltà di medicina e di biologia tirano, ciascuna, l'acqua al proprio mulino. I biologi non vogliono una formazione clinica (perchè non sono in grado di fornirla e dovrebbero inserire in organico dei docenti medici), analogo discorso per i medici. Solo i master (alcuni, non tutti) possono risolvere il problema perchè uniscono competenze diverse. E'tutta una questione di soldi e scarsa voglia di lavorare (è molto meno faticoso riciclare le stesse lezioni nella laurea e nella laurea specialstica) piuttosto che impegnarsi a costruire corsi veramente funzionali al lavoro. Quello che consola è che alcune università "illuminate" ci sono: master in nutrizione clinica (aperti a medici e biologi e attivati nelle facoltà di medicina), master in naturopatia (aperti a diversi laureati e atttivati nelle facoltà di medicina). Master in scienze dello sport aperti a laureati di facoltà scientifiche e mediche. E' il sistema dell'istruzione italiana che ha una fortissima componente di persone che mettono la didattica in quarto piano e vivono di lezioni riciclate vecchie di decenni. Anche perchè la carriera di un docente universitario non è legata alla qualità della didattica ma all'attività di ricerca (pubblicazioni) per cui le lezioni universitarie sono "una rottura di scatole" che serve solo a giustificare una retribuzione. Nella maggior parte dei casi, purtroppo. Se lo stato legasse gli avanzamenti di carriera alla qualità della didattica (misurabile come: numero di laureati che svolgono il lavoro per il quale hanno studiato, test di valutazionie degli alunni, test di verifica dell'apprendimento attuati da docenti di altre università o un test - "tipo invalsi" - da eseguire sugli studenti delle diverse facoltà, ecc.) le cose migliorerebbero e un biologo non dovrebbe dopo 5 anni di università, spendere migliaia di euro e sprecare altri anni di vita per imparare nozioni che dovrebbe già conoscere. Il problema è uno solo: la scarsa voglia di lavorare cho c'è in Italia (legalizzata istituzionalmente dalla mancanza di verifiche e dalla mancanza di una erogazione di fondi pubblici legata ai risultati).
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