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MIMed
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Inserito il - 07 luglio 2010 : 18:00:16
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Per chi fosse interessato, questo è il bando di ammissione al corso di Laurea di Medicina e Chirurgia di Milano, pubblicato oggi. All'interno è specificato (Art.4) anche come certificare la conoscenza della lingua inglese per entrare all'International Medical School (Medicina in inglese); l'alternativa è un test di inglese a settembre.
http://www.unimi.it/cataloghi/segreterie/Bandi_medicina_2011.pdf
Art. 4 – Accertamento della conoscenza della lingua inglese, per il corso di laurea in inglese Il giorno del test (2 settembre) i candidati interessati al corso in inglese devono consegnare una delle seguenti certificazioni valide per l’accertamento della conoscenza della lingua inglese: • FCE (First Certificate in English); • IELTS con un punteggio minimo di 5,5 su 9; • TOEFL con un punteggio minimo di 196 se computer based, 69 se internet based e 525 se paper based; • CAE (Certificate in Advanced English) • CPE (Certificate of Proficiency in English) Per coloro che non sono in possesso delle suddette certificazioni è prevista una apposita prova che si svolgerà il 7 settembre 2010 alle ore 13.30 presso il Settore Didattico di via Celoria, 20 (presentarsi con un documento di identità).
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hellas
Utente Junior
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Inserito il - 07 luglio 2010 : 19:22:49
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Citazione: Messaggio inserito da MIMed
Per chi fosse interessato, questo è il bando di ammissione al corso di Laurea di Medicina e Chirurgia di Milano, pubblicato oggi. All'interno è specificato (Art.4) anche come certificare la conoscenza della lingua inglese per entrare all'International Medical School (Medicina in inglese); l'alternativa è un test di inglese a settembre.
http://www.unimi.it/cataloghi/segreterie/Bandi_medicina_2011.pdf
Art. 4 – Accertamento della conoscenza della lingua inglese, per il corso di laurea in inglese Il giorno del test (2 settembre) i candidati interessati al corso in inglese devono consegnare una delle seguenti certificazioni valide per l’accertamento della conoscenza della lingua inglese: • FCE (First Certificate in English); • IELTS con un punteggio minimo di 5,5 su 9; • TOEFL con un punteggio minimo di 196 se computer based, 69 se internet based e 525 se paper based; • CAE (Certificate in Advanced English) • CPE (Certificate of Proficiency in English) Per coloro che non sono in possesso delle suddette certificazioni è prevista una apposita prova che si svolgerà il 7 settembre 2010 alle ore 13.30 presso il Settore Didattico di via Celoria, 20 (presentarsi con un documento di identità).
Io ho "già dato" ma in generale mi pare un ottimo corso, anche perchè se è fatto sul modello anglosassone un biologo che volesse acquisire la seconda laurea in medicina avrebbe un obbligo di frequenza corretto (gli farebbero frequentare solo quello che serve - ambulatori, laboratori, cliniche). Quindi, complimenti a Milano per averlo attivato: si inzia a uscire dalla sub cultura italiana del vivere di rendita con il pezzo di carta. |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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MIMed
Nuovo Arrivato
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Inserito il - 08 luglio 2010 : 12:03:29
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
in effetti se fosse così sarebbe fantastico... Puoi dirci se c'è l'obbligo di frequenza delle lezioni?
I corsi hanno l'obbligo di frequenza, come da Manifesto - http://www.medicina.unimi.it/CorsiDiLaurea/2011/D51/manifesto_ITA_HTML.html.
Corso di laurea internazionale in medicina e chirurgia in lingua inglese (Istituto Clinico Humanitas): 20 posti + 20 riservati a studenti extracomunitari che non rientrano nella previsione del D. L.vo 25.7.1998, n.286, modificato dalla legge 30.7.2002, n. 189. L’ammissione a questo corso è disposta previo superamento della prova nazionale in lingua italiana e previo accertamento della conoscenza della lingua inglese. L’accertamento della conoscenza della lingua inglese viene effettuata mediante verifica del possesso delle certificazioni di cui all’articolo 4 o mediante apposita prova. Qualora intervenissero modifiche legislative, la prova nazionale potrà svolgersi in lingua inglese. |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 13:34:25
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Citazione: Messaggio inserito da MIMed
Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
in effetti se fosse così sarebbe fantastico... Puoi dirci se c'è l'obbligo di frequenza delle lezioni?
I corsi hanno l'obbligo di frequenza, come da Manifesto - http://www.medicina.unimi.it/CorsiDiLaurea/2011/D51/manifesto_ITA_HTML.html.
Corso di laurea internazionale in medicina e chirurgia in lingua inglese (Istituto Clinico Humanitas): 20 posti + 20 riservati a studenti extracomunitari che non rientrano nella previsione del D. L.vo 25.7.1998, n.286, modificato dalla legge 30.7.2002, n. 189. L’ammissione a questo corso è disposta previo superamento della prova nazionale in lingua italiana e previo accertamento della conoscenza della lingua inglese. L’accertamento della conoscenza della lingua inglese viene effettuata mediante verifica del possesso delle certificazioni di cui all’articolo 4 o mediante apposita prova. Qualora intervenissero modifiche legislative, la prova nazionale potrà svolgersi in lingua inglese.
Non mi riferivo all'acquisizione della laurea in medicina senza frequentare ma ha un riconoscimento che non obblighi a rifrequentare esami già sostenuti o parzialmente sostenuti (in altri termini un giusto riconoscimento dei cfu). Comunque, ribadisco, io "ho già dato". |
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Donde
Utente Junior
272 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 14:29:15
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non credo proprio che sia "all'americana" fino a quel punto ragazzi
se un biologo italiano vuole formarsi in medicina purtroppo in italia deve accontentarsi di essere ammesso al terzo anno con un sacco di esami dei primi due anni da recuperare..
sarei felice di sbagliarmi comunque ;) |
"DNA just is. And we dance to its music." |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 14:50:16
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Citazione: Messaggio inserito da Donde
non credo proprio che sia "all'americana" fino a quel punto ragazzi
se un biologo italiano vuole formarsi in medicina purtroppo in italia deve accontentarsi di essere ammesso al terzo anno con un sacco di esami dei primi due anni da recuperare..
sarei felice di sbagliarmi comunque ;)
non credo che ti sbagli sicuramente l'anatomia e la fisiologia va rifatta tutta e generalmente sono corsi dei primi 2 anni e un pò del 3,poi se considere che gli esami sono propedeutici (e magari hanno il fuori corso ogni anno per cui ti fanno iscrivere con riserva ma poi s enon li hai vai direttamente fuori corso...)..poi c'è da recuperare embriologia umana che sta con istologia al 1 anno...insomma praticamente ad eccezione di chimica e fisica e il corso di biologia e istologia poi cmq rinizi tra le integrazioni del 1 anno e da rifare tutto il 2! |
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m.ari
Nuovo Arrivato
Prov.: Livorno
47 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 14:50:30
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Citazione: se un biologo italiano vuole formarsi in medicina purtroppo in italia deve accontentarsi di essere ammesso al terzo anno con un sacco di esami dei primi due anni da recuperare..
è una cosa assurda! sto x laurearmi n scienze biologiche molecolari, e se mi iscrivessi a medicina (x lo meno a pisa) dovrei dare cfu integrativi anche di biologia molecolare, biochimica e genetica! ma stiamo scherzando???? |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 15:02:16
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Citazione: Messaggio inserito da Donde
non credo proprio che sia "all'americana" fino a quel punto ragazzi
se un biologo italiano vuole formarsi in medicina purtroppo in italia deve accontentarsi di essere ammesso al terzo anno con un sacco di esami dei primi due anni da recuperare..
sarei felice di sbagliarmi comunque ;)
Una biologa, ha acquisito la laurea magistrale nuovo ordinamento, un dottorato di ricerca ed à diventata medico praticamente senza frequentare (università degli suti di Udine). La questione è il numero di cfu che il consoglio di facoltà ti riconosce e che non è stabilito per legge (ma è DISCREZIONALE - autonomia didattica degli atenei -). Quindi ha qualcuno riconoscono il 100%, a qualcun altro il 200% ad altri il 5%. E' lo schifo dell'italia (e la lettera minuscola non è un errore di ortografia). Ad esempio, sempre l'università di Udine, fino a pochi anni fa consentiva, con percorsi di studio ad hoc, ai carabinieri di diventare laureati in 1 anno a forza di tesine (acquisizione del titolo di ufficiale, scatto di stipendio e di pensione). A me, per intendersi, l'università di Trieste non riconosceva nemmeno l'esame di microbiologia il secondo anno a tecniche erboristiche (ed ero già microbiologo)...... In alcune università le firme sono false e i controlli non sono effettuati. Inoltre c'è la cepu: quando mi ero informato, con laurea vecchio ordinamento, specializzazione, corsi ecm, master ecc., pagando 5000 euro ti riconoscevano fino al 4rto anno (che non era affatto male). Poi ci sono le lauree CE (Romania ad esempio). Quello che fa schifo dell'italia è che: - agli amici (e agli amici degli amici) è consentito tutto (la prescrizione dell'imodium per un attacco di diarrea è convertita in cfu per gli esami di microbiologia, gastroenterologia e farmacologia). - Se hai soldi puoi comprarti la laurea legalemente. - Se non hai soldi, o conoscenze, devi ripartire da zero. Se, in questa parodia di nazione, non ci fosse una corruzione da stato magrebbino sottosviluppato, ci sarebbero regole giuste per tutti, in realtà ci sono regole Austro Ungariche ufficiali e poi "aumma aumma", "jamme jamme", "se po' fa'". "mio carissimo amico", "mi manda Picone", "tricche balacche", "ungi&olia - olia&ungi","1 metro di gambe e quinta di seno: se sei gentile ti convertiremo" per il resto della popolazione. Con gli stessi docenti che passano dal modello "Maria Teresa" a quello "tricche balacche" a seconda di chi hanno di fronte secondo il principio italico del "forte coi deboli" e "debole coi forti" (scusate, ho esagerato: "prepotente e arrogante coi deboli", "prono a 90 gradi e con la vaselina in mano" coi forti). D'altronde solo in italia i figli dei docenti insegnano nella stessa università del "papi" (e quando qualcuno glielo fa notare la risposta è "non dovevo assumerlo perchè è mio figlio", oppure "non dovete valutarlo perchè è mio figlio ma perchè è medico"): ma ndecagar
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 15:10:48
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scusa hellas mi spieghi meglio il discorso di cepu?ma lo fa ancora?lo fa in tutte le uni? |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 15:17:22
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Citazione: Messaggio inserito da chim2
scusa hellas mi spieghi meglio il discorso di cepu?ma lo fa ancora?lo fa in tutte le uni?
Io avevo parlato con la cepu di Udine, tieni conto che ho 9 anni di università: 4 laurea vecchio ordinamento, 4 specializzazione fac. medicina, 1 master + corsi ecm, partecipazioni a congressi, pubblicazioni (poca roba). Ma credo il meccanismo sia lo stesso in tutta italia. Comunque se non hai oltre 30 anni, e puoi mantenerti per 6 anni senza lavorare (o lavorando solo il fine settimana) ti conviene acquisire la laurea im medicina e chirurgia, se anche la acquisci a quaranta anni puoi svolgere un numero di attività (e quindi guadagnare) un multiplo di quello che guadagni un biologo specialista. E praticamente nessun limite su nessun tipo di attività (dalla pet therapy ai piccoli interventi di chirurgia estetica). E mi riferisco al medico NON specialista. In altre parole i sodi e gli anni spesi all'università li recuperi in 1 - 2 anni di lavoro (con gli interessi). Questo va detto, ed è giusto si sappia.
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Donde
Utente Junior
272 Messaggi |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 21:39:08
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è vero che l'italia è un paese assurdo che non è fatto per gli scienziati e che è pieno di leggi ingiuste. però ragazzi, in realtà, non ci si dovrebbe lamentare molto del fatto che per diventare medico un biologo debba quasi sempre ricominciare da capo. è una cosa ingiusta, è vero.. ma il problema non dovrebbe toccarci più di tanto. questo semplicemente perché se abbiamo fatto i biologi, o i chimici, è perché volevamo fare questo, non i medici. altrimenti ci saremmo iscritti a medicina subito dopo il liceo. quindi come mai ai biologi dovrebbe interessare avere una laurea in medicina? per i soldi? è vero che un biologo in italia ha difficoltà a guadagnare bene. ma è anche vero che pure i laureati in matematica o lettere hanno serie difficoltà.. allora che si dovrebbe fare? prendere tutti quanti una laurea in medicina così tutti abbiamo un bello stipendio? se abbiamo fatto biologia, matematica o chimica, che sono corsi di laurea per molti aspetti molto più impegnativi di medicina, ci sarà un motivo. siamo biologi perché volevamo fare i biologi, no? quello del medico è un mestiere serio che va fatto solo se lo si vuole veramente fare, non lo si può fare solo per i soldi (anche se molti pensano a quello). |
"DNA just is. And we dance to its music." |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 09 luglio 2010 : 00:21:54
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Donde, il problema è uno solo: come medico hai delle libertà che come biologo con 10 anni di università certificati, master, specializzazione, dottorati e chi più ne ha più ne metta non avrai mai. Non sto parlando di diagnosi o cura, quello è ovvio, sto dicendo che un biologo senza specializzazione e corso prelievi e la disponibilità di un medico non può fare un prelievo capillare (non può provare la glicemia, per capirci) in ambito professionale quando può farlo un diabetico a casa sua senza l'aiuto di nessuno! L'idea di fare medicina un giorno a me è venuta, solo per avere più libertà, ma sono orgoglioso di essere biologo e non cambierei la mia laurea con una in medicina, perché ho studiato la cosa più bella del mondo, so come funziona il corpo umano ma anche quello di un ragno, di un polpo o il fusto di un pino, so perché i batteri mostrano resistenza agli antibiotici, so perché il virus dell'epatite B può dare tumore al fegato ma so anche quali sono i rapporti tra popolazioni diverse come la predazione e i vari tipi di simbiosi, conosco la catena alimentare... Insomma, biologia è affascinante, ribadisco, per me la materia più bella del mondo, ma per alcuni ambiti medicina è più facile da applicare, tutto qui. |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 09 luglio 2010 : 07:42:38
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Citazione: Messaggio inserito da Donde
è vero che l'italia è un paese assurdo che non è fatto per gli scienziati e che è pieno di leggi ingiuste. però ragazzi, in realtà, non ci si dovrebbe lamentare molto del fatto che per diventare medico un biologo debba quasi sempre ricominciare da capo. è una cosa ingiusta, è vero.. ma il problema non dovrebbe toccarci più di tanto. questo semplicemente perché se abbiamo fatto i biologi, o i chimici, è perché volevamo fare questo, non i medici. altrimenti ci saremmo iscritti a medicina subito dopo il liceo. quindi come mai ai biologi dovrebbe interessare avere una laurea in medicina? per i soldi? è vero che un biologo in italia ha difficoltà a guadagnare bene. ma è anche vero che pure i laureati in matematica o lettere hanno serie difficoltà.. allora che si dovrebbe fare? prendere tutti quanti una laurea in medicina così tutti abbiamo un bello stipendio? se abbiamo fatto biologia, matematica o chimica, che sono corsi di laurea per molti aspetti molto più impegnativi di medicina, ci sarà un motivo. siamo biologi perché volevamo fare i biologi, no? quello del medico è un mestiere serio che va fatto solo se lo si vuole veramente fare, non lo si può fare solo per i soldi (anche se molti pensano a quello).
Secondo me no. Il problema è la resa della laurea, ovvero la capacità di tradurre gli anni di studio in attività monetizzabili. Il biologo studia 100 e monetizza 10. Il medico studia 120 e monetizza 120 000. Tenete conto che quando si lavora come biologi se incassate 100 euro dovete sottrarre a tale cifra: tasse, costi commercialista, pagamento enpab, costi materiale (dispense ecc.). Se tenete conto che la media di una visita di controllo di un nutrizionista è di 30 - 40 euro e una estetista prende 30 euro per togliere un durone (in nero), avete la prova provata che la professione di biologo nutrizionista è quasi insostenibile economicamente. In realtà non è colpa dei medici ma del fatto che in italia vi sono leggi assurde e il nostro ordine non aiuta (mantiene uno status quo perchè evita conflitti ed evita di dover lavorare). Esempio: tutte le linee guida associano alla dieta l'attivitò fisica (controllo glicemia, riduzione insulino resistenza, controllo dislipidemie, annullamento del rischio di riduzione del metabolismo associato a diete basate esclusivamente sulla restrizione calorica). Al biologo non è consentito collocare un dispositivo per svolgere attività fisica nel suo studio (es. cicloergometro a raggi infrarossi). Duspositivi per lo svolgimento dell'attività fisica possono essere utilizzati dalle estetiste. La qualifica delle estetiste à di 3 anni di scuola professionale, legalmente hanno una formazione teorica pari a zero (legalmente riconosciuta come inferiore a quella derivata da 3 anni di scuola superiore) con un livello formativo analogo a quello di un saldocarpentiere o di un idraulico. Eppure possono utilizzare più mezzi di quelli utilizzabili da un laureato con alle spalle esami di fisiologia, anatomia, ecc. L'assuridità è stata promulgare leggi che assegnano acriticamente "tutto" ad una sola categoria. La legge che disciplina l'attività di estetista prevede che la qualifica di estetista sia necessaria anche per pigiare il bottoncino di una lampada abbronzante. Quale è la logica di una legge del genere? Sarebbe stato sufficiente far fare un oorso ad un responsabile di un centro di abbronzatura magari associato ad un corso di pronto soccorso. Essendo anche palese che un diplomato di un istituto ad indirizzo biologico sanitario, avendo una formazione che è di "un altro livello" rispetto a quella di una estetista sarebbe assolutamente competente ad utilizzare un apparecchio del genere (oltre a farsi 5 anni di superiori di anatomia, fisiologia e igiene ha anche fatto 5 anni di fisica). Analogo discorso per le attrezzature da ginnastica estetica. La responsabilità di queste leggi assurde (o del fatto che il nostro ordine impedisca di associare il titolo di naturopata a quello di biologo nutrizionista - faccio notare che la Sapienza rilascia master, ovvero titoli con valore legale, in tale settore) è dovuto semplicenmente a due fattori. - MENEFREGHISMO: - NESSUNA VOGLIA DI LAVORARE. E' chiaro che regolamentare una situazione "caso per caso" (esempio: solo le estetiste possono attuare massaggi estetici, linfodrenaggio, ecc. altri soggetti possono utilizzare i disponisitivi di cui all'allegato fatti salvi: corso di pronto soccorso, corso di formazione attuato dalla ditta produttrice, formazione scolastica - a livello di scuola superiore o unversitaria inerente: anatomia, fisiologia, igiene). Siccome fare una cosa del genere costa lavoro i pelandroni scnasafatiche che hanno compiti istituzionali non lo fanno ("lavorare stanca"). Io mi stupisco sempre quando sento biologi scrivere "io sono fiero di essere biologo2, ecc. La fierezza c'entra nulla e non ci vai a comprare il pane al mercato. La questione è: - la capacità di guadagno è propornzionale al numero di servizi erogabili, se il servizio erogabile è uno soltanto la capacità di guadagno è praticamente zero. Non conosco 1 biologo nutriizonista che si limiti alle sole diete (come attività lavorativa), o pensate che molti colleghi emiiani siano dei coglioni, che dopo 5 o 10 anni di università, hanno deciso di buttare via tempo e soldi in una formazione in nautoropatia riconosciuta a livello regionale, per un capriccio? Secondo me nutrizionisti che sostiengano l'attuale status quo: o non laavorano, o lavorano a nero, perchè chi paga le tasse si rende benissimo conto che avere la formazione di un medico specialista o di un dentista (5 anni di unversità) e la possibilità di utilizzare attrezzature (e quindi erogare servizi) inferiore a quella di una estetista è quasi insostenibile economicamente. E non saranno certo test per l'intolleranza che costano uno sproposito (e non hanno sensibilità o specificità documentate) o i tanto decantati integratori (su cui oltretutto non possiamo guadagnare, anche se circolano voci di ditte che propongono il 10% del prezzo di costo ai biologi che "consiglino" tali prodotti). Perchè c'è crisi e gli integratori sono un costo per il cliente, il 100% dei clienti che afferiscono al mio studio e utilizzano integratori mi domandano: "dottore, questa roba serve? Perchè mi pare faccia nulla e costa un sacco di soldi".
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 09 luglio 2010 : 10:29:22
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
Citazione: Messaggio inserito da hellas
Io mi stupisco sempre quando sento biologi scrivere "io sono fiero di essere biologo2, ecc. La fierezza c'entra nulla e non ci vai a comprare il pane al mercato.
Infatti con la fierezza non ci fai nulla, è un semplice sentimento che comunque è importante se vuoi fare qualcosa per passione (sì, anche con la passione non ci compri nulla), perché nella vita servono i soldi per campare, ma anche le soddisfazioni personali per vivere.
Se i guadagni non sono proporzionali ai costi la passione non la coltivi. Il problema del nutrizionista è uno: obblighi e costi di una professione ordinistica (un commercialista costa come minimo 1000 euro/anno + come minimo 1500 euro tra ordine e corsi ecm) costi che un laureato non iscritto ad una professione ordinistica non ha (il commercialista costa la metà, niente ecm, niente ordine). Se un collega con studio avviato e tariffe da 200 euro a visita (controlli ogni tre mesi) mi scrive, la vedo dura: i prezzi stanno crollando perchè i nutrizionisti spuntano come funghi, mi mancano 5 esami per laurearmi in farmacia, se vedo che butta male vado a lavorare in un parafarmacia", se un altro collega mi dice "io lavoravo in fabbrica, da quando faccio il nutrizionista lavoro il doppio e guadagno meno" e non sono dei "chiagni e fotti", se sulla nostra rivista ufficiale, alcuni numeri fa, c'era un elenco di colleghi sospesi perchè non avevano pagato l'enpab, vuol dire che le cose non vanno bene e basterebbe poco per farle andare meglio, ad esempio non c'è mezzo motivo per il quale un farmacista posssa eseguire gli autotest (glicemia, dislipidemie, uricemia) e un biologo nutrizionista NON possa farlo nel suo studio. Evidentemente l'ordine se ne frega. Aprite partita iva, in regioni in cui gli sutdi di settore sono applicati, se lavori a nero o dimentichi un bollo ti ritrovi i finanzieri, o l'agenzia delle entrate, fuori dallo studio e poi ne riparliamo. Poi si sa benissmo che in alcune realtà (meridione prevalentemente, ma non solo) i test per le intolleranze si fanno buttando il sangue giù per il rubinetto (serve un contratto con una ditta per lo smaltimento di rifiuti speciali) e varie amentà. Tanto per farsi una idea, mesi fa una siciliana si recò nella banca popolare di Vicenza (si era trasferita al nord) chiedendo cosa fosse "la tassa sui rifiuti", lei non l'aveva mai pagata. Prendete la calcolatrice in mano, fate due conti e poi ne riparliamo, coi conti alla mano, non con discorsi metafisici sulla passione (che pure è elemento necessario ma non sufficiente). Bisogna fornire ai nutrizionisti più mezzi, invece l'ordine va in direzione opposta (vedi linee guida della fao in cui si vieta di associare la qualifica di nutrizionista a quella di biologo), allora è inutile che si vieti questo e poi si sappia benissimo che ci sono ditte che ti danno il 10% se consigli i loro integratori del casso, così come ci sono aziende che vendono bioimpedenzometri che ti danno il 10% del prezzo di listino se convinci un collega ad acquistarli. Siccome sono Veneto e non italiano mi fa veramente schifo che da una parte si impedisca di incrementare attività assolutamente coerenti con la laurea in biologia (per menefreghismo, accidia, "voja de lavorar un casso") e dall'altra si tollerino di fatto tutta una serie di irregolarità. Con 10 anni di università vorrei campare onestamente non con mezzi semi criminali del "tirare a campare" o "arte di arrangiarsi", perchè allora andavo a vendere tappeti come i Marocchini o facevo il parcheggiatore abusivo. Prima della passione viene la Dignità Professionale. Quello che fa infuriare è vedere istituzioni (compresi ordini professionali) che bloccano attività assolutamente lecite ma tollerano attività illecite. Siccome nè io nè altri colleghi abbiamo intenzione di sforare nell'illegalità (per poi ridudde i posti in cui viviamo a terre senza regole) valuteremo. Dove mi sono specializzato io il primario ti dava zero all'esame se non scrivevi il bionomio specifico di una specie batterica in corsivo con il nome del genere maiuscolo e il nome di specie minuscolo. Ci ritroviamo con un ordine che pubblica sul bollettino ufficioale una lettera, a firma di un avvocato, in cui ci si contraddice a distanza di 10 righe e si mette in dubbio l'autonomia professionale del biologo. Un gruppo che si propone come gruppo dirigente scrive, in relazione all'attività di biologo nutrizionista:
"Diffondere la conoscenza della qualifica professionale del biologo nutrizionista, della sua autonomia e delle sue competenze inerenti la valutazione dello stato nutrizionale, la prescrizione e la elaborazioone della dieta, in condizioni sia fisiologiche che patologiche accertate.". http://www.informabiologi.it/140610_manifesto.pdf Questo significa che quando afferisca un soggetto al mio studio io DOVREI inviarlo dal medico (non solo per l'accertamento di eventuali condizioni fisiopatologiche - malattie - ma anche per sapere se "sta bene"). Una frase del genere: - viola la legge 397/1967, art. 3 lettera b. - viola Il Codice doontologico della Professione di Biologo (art. 7: "Il biologo non accetta condizioni di lavoro che compromettano la sua autnomia professionale (..)" e art. 25 "Il biologo si impegna a sostenere a sostenere a vantaggio proprio e dei colleghi l'autonomia e l'indipendenza della professione da ogni influenza o condizionamento (..)" - E' contraria al parere css del Dicembre 2009 che esprime parere relativamente all'autonomia del biologo (indipendentemente dall'accertamento di eventuali condizioni fisiologiche o patologiche) relativamente all'elaborazione di profili nutrizionali che incrementino lo stato di salute. Io non so se a Napoli chi ha un amichetto medico, magari pagandogli in nero parte della visita, possa lavorare, in Friuli e in Veneto l'atutazione di una porcheria del genere significa chiudere. Perchè quando arriva una persona e tu gli dici "deve andare dal medico che le certifichi il buono stato di salute o la presenza di malattie" la persona, giustamente, ti saluta definitivamente e va a farsi fare la dieta dal medico. Possiamo votare persone che: violano il codice deontologico e si propongono di ridurci alla fame? E la loro candidatura è stata accettata. Ma chi è candidabile all'onb? Su 50.000 biologi selezionano quelli che non conoscono il dodice deontologico? O la selezione la fanno su base regionale visto che sono in prevalenza campani? Qua da noi se un avvocato scrive una lettera in cui si contraddice a distanza di 10 righe: non lo si paga e difficilmente continua a lavorare. Un rappresentante dell'ordine (o un potenziale rappresentante dell'ordine) che scriva quello che ha scritto informabiologi è semplicemente inconcepibile. In che mani siamo? Questo ci chiediamo in Friuli. Paghiamo milioni di euro all'anno perchè i nostri rapprensentanti (o potenziali tali) si propongano di non farci lavorare? (Oltre a sputtanarsi vicendevolmente - fino a 6 mesi fa erano tutti assieme) O non conoscono il codice deontologico o non conoscono l'italiano. In un caso o nell'altro non sono votabili.
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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nobi90
Nuovo Arrivato
1 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2010 : 10:31:53
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Ragazzi..io vorrei chiedere.. A proposito dell'esame in inglese (che devo fare martedi, ieri ho sostenuto il test nazionale di medicina).. Qualcuno conosce i contenuti? le modalità ecc.. ho chiesto in segreteria in uni ma non hanno saputo dirmi nulla.. |
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