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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 24 novembre 2010 : 16:52:53
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Ragazzi, torno a scrivere qui per esporvi un mio problema. Si parla di autostima. Non riesco più a pormi tranquillamente dinnanzi ai libri. Ogni volta che apro un libro, studio e ripeto ciò che leggo, e mi rendo conto di sapere le cose e di saperle esporre. Il problema è che c'è una immane sfiducia di fondo, una mia convinzione (non chiedetemi perché) sul non essere capace di prepararmi in modo ottimale per un esame. Faccio un esempio: avevo sostenuto un esame scritto (a crocette, ditemi voi che serietà) in cui avevo preso 23. Conscio di poter fare senz'altro molto di più, ho deciso di ritentarlo. Nuovo esame, nuovamente scritto, stavolta 15 domande aperte in cui dovevi mostrare una capacità di sintesi estrema poiché per ogni risposta potevi fare un poema. Risultato? Pur sapendo TUTTO, 19. Perché? Sono sempre stato dotato di capacità espositive non dico fuori dalla norma, ma senz'altro in grado di farmi intendere a terzi. Quindi il problema non è certo da ricercarsi nell'esposizione degli argomenti. In quanto alla preparazione, a distanza ormai di mesi mi si potrebbe chiedere qualsiasi cosa concernente quell'esame e saprei ancora rispondere alla perfezione. E allora? Perché questo risultato? Tutto questo mi arreca un senso di sfiducia inimmaginabile: sono addirittura arrivato a chiedermi se fosse il caso di proseguire gli studi o se fosse stato meglio lasciare stare. Cosa mi consigliate di fare? Sono davvero demoralizzato.
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 24 novembre 2010 : 17:45:58
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Entrare nel merito del perché 19 e 23 mi sembra fuori questione, ogni prof valuta secondo coscienza e criteri propri, quindi questo punti direi di soprassederlo.
La cosa fondamentale è che l'università è una prova importante, si è valutati e questo spesso dà fastidio, incute timore e tensione. Odio le risposte del tipo "vedrai che andrà meglio", piuttosto chiarisci un punto della questione, in generale: se fai le cose che hai sempre fatto ottieni i risultati che hai sempre ottenuto. Se questi risultati ti stanno bene allora non cambiare nulla (modalità di preparazione dell'esame, esercizio specifico per superarlo decentemente, atteggiamento personale il giorno dell'esame...), in caso contrario concentrati su quello che puoi migliorare. La materia la conosci? Puoi approfondire? Hai mai svolto esercizi del tipo che ti si presenteranno all'esame? Puoi esercitarti per superare un quiz a crocette? Puoi esercitarti per scrivere dei miniriassunti sui vari argomenti? Ti fai domande quando studi (che so, leggo: "il DNA è una catena di nucleotidi formati da una base azotata, uno zucchero e un gruppo fosfato" e mi chiedo ad alta voce "cos'è il DNA? Com'è formato? Cosa c'è in un nucleotide?" e mi rispondo sempre ad alta voce)?
Trova tu altre questioni che puoi migliorare, ti assicuro che fare meglio si può, basta avere la strategia giusta (che non è per forza la stessa per ogni esame) |
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nashita
Utente
Prov.: Puglia
1085 Messaggi |
Inserito il - 24 novembre 2010 : 18:23:46
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Se questo capita in linea generale e non in una singola materia, probabilmente è proprio il fatto di dire : "So tutto " che non ti fa ottenere i risultati sperati.Molte volte infatti è proprio l' interrogarsi sulle cose studiate,anche sulle più sicure e non semplicemente ripeterle a voce, che ti aiuta a capire a fondo quello che hai studiato.
Per esempio io ogni volta che ripeto una materia mi rendo conto che saltano fuori cose a cui inizialmente non avevo prestato attenzione o che credevo di aver capito bene e invece non era proprio così.
Prova a studiare con un amico e a farvi le domande a vicende, sicuramente ti aiuterà perchè ti permette di confrontarti con i tuoi colleghi.
Inoltre quando studi potresti provare a metterti nell'ottica della tipologia dell'esame. L'orale e lo scritto sviluppano due abilità diverse e in virtù della prova da affrontare, raffinare il metodo di studio in modo da adattarlo a quella che è la tipologia dell'esame. |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 24 novembre 2010 : 19:10:39
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Mi accodo a quanto detto da Giuliano e nashita. Di che esame si tratta? Vorrei poterti aiutare dicendomi la mia esperienza a riguardo visto che credo di averlo fatto anche io. Magari provo a farti una domanda, tu la rispondi e vediamo se è come l'avrei risposta io e ne discutiamo. Ovviamente se ti fa piacere e lo ritieni utile! Io ci sono!
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[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 24 novembre 2010 : 19:41:22
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non scoraggiarti per una singola prova d esame che va un po' così... il consiglio che posso darti (e ke cn me ha sempre funzionato) è di cercare connessioni tra i diversi argomenti d'esame e anke con materie di altri esami. di solito questo è molto apprezzato e da un giusto riconoscimento a livello di valutazione.
ciao |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 24 novembre 2010 : 22:20:19
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Citazione: Risultato? Pur sapendo TUTTO, 19. Perché?
Hai provato a chiederlo al professore? Se ti ha messo 19 evidentemente le risposte che hai dato non lo soddisfacevano e penso che piuttosto che entrare in paranoia sia meglio capire che risposte ti avrebbero garantito un voto più alto. |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 28 novembre 2010 : 00:07:01
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Grazie a tutti per le risposte. Be', cosa dire? Grazie per i vostri pareri. Sono sempre stato un bravo studente, purtroppo in questo frangente le cose non sono andate come avrei voluto (per ben due volte): ero convinto di prendere un voto molto alto. La cosa è successa ancora quest'estate, ormai il voto mi sono trovato costretto ad accettarlo, perché non posso portarmi dietro ogni esame solo perché le cose non vanno come io ho previsto. Prendo, incasso e porto a casa. Andrà meglio con il prossimo esame, cosa devo dire? Sono dell'idea che gli esami scritti siano delle belle boiate, specialmente per una facoltà di medicina, in cui si richiede una conoscenza specifica collegata alla capacità di esprimersi e spiegare al paziente cos'è quello che stiamo trattando e con quali metodi è preferibile trattare dato stato patologico. So che certi professori, presi dalla voglia di fare altro, poco si curano di sentire studente per studente oralmente, quindi decidono di fare un'oretta di test scritto e via, risolto il problema. Va da sé che il nervoso mi ha spinto a lasciar perdere e a prendere anche quello schifo che mi è arrivato, senza più nemmeno preoccuparmi di chiedere alla docente di farmi vedere l'esame. Tanto, come ho detto allora, "chissenefrega". E' da un po' che sto conoscendo un nuovo "me stesso", nel senso che mi sento stressato come non sono mai stato, non so più stare fermo sulle mie gambe, continuo a muovermi, continuo a preoccuparmi e ho l'umore spaventosamente altalenante, con colpi di rabbia a volte improvvisi che non mi sono mai appartenuti. Fatico a farmi andar giù qualsiasi cosa e mi stanno sulle balle tutti quelli che incontro, oltre ad arrabbiarmi sempre per niente. So solo che devo darmi una calmata e provare ad essere più sereno, perché non so quanto posso andare avanti così. |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 29 novembre 2010 : 19:31:13
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Citazione: Messaggio inserito da Caivs.Ivlivs
Grazie a tutti per le risposte. Be', cosa dire? Grazie per i vostri pareri. Sono sempre stato un bravo studente
Se ti riferisci ai tempi del Liceo, o in generale delle Superiori, a mio avviso non sono un buon metro di paragone. O paragoneresti medicina (o biologia, o ingegneria navale o giurisprudenza ecc.) al tempo del furioso sfogliare le pagine del libro prima che entri in classe il professore?
Citazione: Messaggio inserito da Caivs.Ivlivs
E' da un po' che sto conoscendo un nuovo "me stesso", nel senso che mi sento stressato come non sono mai stato, non so più stare fermo sulle mie gambe, continuo a muovermi, continuo a preoccuparmi e ho l'umore spaventosamente altalenante, con colpi di rabbia a volte improvvisi che non mi sono mai appartenuti. Fatico a farmi andar giù qualsiasi cosa e mi stanno sulle balle tutti quelli che incontro, oltre ad arrabbiarmi sempre per niente. So solo che devo darmi una calmata e provare ad essere più sereno, perché non so quanto posso andare avanti così.
Direi che dovresti cercare, sì, di darti una calmata. Per un medico, quale tu auspicabilmente diventerai, un buon, per ricorrere ad un eufemismo, auto-controllo immagino sia indispensabile quanto un buon impianto di raffreddamento in un reattore nucleare. Normalmente queste crisi di nervi si risolvono da sole, semplicemente inanellando una buona striscia di risultati postivi che, oltre a migliorare la media, è inevitabile, soddisfano, quasi onanisticamente, i pruriti dell'ego, comuni credo a tutti noi. Per ciò che concerne l'ottenimento dei tali, serve "solo" un buon metodo di studio, che puoi ottenere da un po' di sana autocritica, e dal solito vecchio tempo passato sui sacri tomi del sapere, neppure così sacri. |
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