Alessia
Nuovo Arrivato
Prov.: Roma
Città: Roma
59 Messaggi |
Inserito il - 08 dicembre 2010 : 17:18:55
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ciao. ti incollo un mio riassunto fatto per micro2. spero ti sia utile. Il plasmide F oltre a essere coniugativo è anche un episoma, cioè può integrarsi nel cromosoma dell’ospite. Se il plasmide è integrato, la coniugazione può dar luogo al trasferimento di una larga regione del cromosoma dell’ospite che potrà determinare la ricombinazione genetica tra ampie regioni del cromosoma tra donatore e ricevente. Le cellule che possiedono un plasmide F non integrato sono dette F+ mentre quelle che lo hanno integrato sono dette Hfr (per l’alta frequenza di ricombinazione tra donatore e ricevente). Entrambe le cellule agiscono come donatori ma Hfr dona anche il cromosoma dell’ospite, poiché il plasmide è parte di esso. La presenza del plasmide F porta a tre cambiamenti nella cellula: capacità di sintetizzare il pilo F, mobilizzazione del DNA per il trasferimento in un'altra cellula e alterazione dei recettori di superficie, in modo che la cellula non sia più in grado di comportarsi come un ricevente nella coniugazione. L’integrazione del plasmide F in un cromosoma ospite avviene in regioni di omologia tra il cromosoma e il plasmide detti siti di inserzione IS (IS2 IS3). Una volta integrato il plasmide non è più in grado di controllare la propria replicazione mentre i geni tra funzionano ancora per la sintesi del pilo. Se un ceppo Hfr viene in contatto con una cellula ricevente, comincia il trasferimento da oriT. Tuttavia, dato che il plasmide fa parte integrante del cromosoma, dopo che una parte del DNA plasmidico è stata trasferita, cominciano a trasferirsi anche i geni dell’ospite. Di solito poiché durante il trasferimento si ha rottura del DNA, solo un aparte del cromosoma verrà trasferito. Gli Hfr non convertono le cellule F- in F+ in quanto solo raramente viene trasferito l’intero plasmide F. L’orientamento d’inserzione del plasmide nell’ospite determinarà quali geni verranno prima trasferiti. |
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