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Martin.diagnostica
Utente Attivo
1582 Messaggi |
 Inserito il - 09 giugno 2011 : 18:31:40
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Citazione:
Messaggio inserito da Daria85
quindi mettendola così un biotec non avrebbe la corretta preparazione culturale per lavorare nel contesto lab...
guarda a parte te, che hai scritto che i biologi non hanno una buona preparazione in biologia molecolare (forse perchè le nozioni di botanica gli hanno formattato il cervello), nessuno ha messo in discussione la preparazione dei laureati in biotecnologia. Il discorso era se le differenze sono tali da giustificare l'esistenza di corsi di laurea differenti.
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cidsmoke
Utente Junior
534 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2011 : 19:00:51
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| Certi esami devono necessariamente far parte della formazione di un biologo/biotech.. |
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Ale_90
Utente Junior
296 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2011 : 19:11:49
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Citazione:
guarda a parte te, che hai scritto che i biologi non hanno una buona preparazione in biologia molecolare (forse perchè le nozioni di botanica gli hanno formattato il cervello), nessuno ha messo in discussione la preparazione dei laureati in biotecnologia. Il discorso era se le differenze sono tali da giustificare l'esistenza di corsi di laurea differenti.
O andiamo, nessuno ha detto una baggianata simile, non buttarla in caciara dai!
Le differenze esistono e sono tangibili, a mio avviso, nella seconda metà del percorso di studi, se non troppo per gli esami quanto per l'approccio che ogni laureando dovrebbe avere: maggiormente pratico-applicativo il biotecnologo, più indirizzato verso il teorico-concettuale il biologo. Personalmente trovo deleteria la formula 3+2, sarebbe molto più funzionale sia alla preparazione che economicamente per le università un periodo pari ad un anno e mezzo (3 semestri) in questi campi: matematica e statistica, fisica, bioinformatica, chimica di base (comprendente inorganica ed organica), biochimica, biologia molecolare, zoologia e tecniche base di laboratorio.
In seguito, si acquisisce una specializzazione ed un curriculum di interesse: un indirizzo ecologico-evolutivo avrebbe dei corsi di biologia dello sviluppo, di ecologia, di botanica, giusto per dirne alcuni da perfetto profano. Un indirizzo biologico-molecolare avrebbe esami di citologia ed istologia, genomica, biologia cellulare, biologia molecolare II e via dicendo.
L'indirizzo/i biotecnologico porrebbe l'accento su aspetti pratico-applicativi inerenti ad un campo specifico: un indirizzo biotecnologico agro-alimentare avrebbe esami di fisiologia vegetale, microbiologia applicata, applicazioni biotecnologiche; se fosse biotecnologico sanitario avrebbe esami di patologia, di anatomia, di fisiologia e via dicendo.
Questo mi sembra un approccio più competitivo e ragionevole alle scienze della vita.
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 09 giugno 2011 : 19:51:36
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biotecnologie è un corso di laurea orientato alla applicazione delle conoscenze scientifiche, mentre biologia è una laurea orientata alla ricerca.
La parola "biotecnologia" deriva dalla fusione di "biologia" e "tecnologia", quindi:
biotecnologie -> applicazione della biologia per fare tecnologia
Per farti capire, nella formazione di un biotecnologo si pone attenzione a mettere in risalto le applicazioni -pratiche- di quello che si studia. Per esempio, un biologo che studia la glycosylazione nel Reticolo Endoplasmico si concentra piú su capirne il funzionamento, e quali esperimenti si potrebbero progettare per comprenderli con maggiori dettagli; un biotecnologo, invece, si concentra sul fatto che il sistema di glycosylazione in lievito è diverso da quello umano, e che questo rende difficile produrre certi tipi di farmaci in lievito.
Oppure, un biologo che studia come introdurre un gene in una cellula umana, si concentra piu' su come questo possa essere sfruttato per capirne il funzionamento; mentre un biotecnologo sarebbe piú interessato a capire come questa tecnologia possa essere migliorata o sfruttata commercialmente.
Un'altra nozione che ti puó aiutare a capire cosa sono le biotecnologie è conoscere la differenza tra biotecnologie e chimica.
La biotecnologia in un certo senso è vista come l'approccio opposto alla chimica in processi come la sintesi di farmaci o trattamenti ambientali.
Per esempio, un chimico, per produrre un farmaco, si studierebbe tutta la catena di reazioni necessari per sintetizzare la molecola in vitro, in laboratorio. Un biotecnologo, invece, modificherebbe un ceppo di lievito o di qualche altro organismo, e farebbe in modo che questi produca il farmaco, senza dover necessariamente conoscere tutte le reazioni intermedie.
Oppure, prendiamo il caso in cui un chimico o un biotecnologo deve sviluppare un sistema per ripulire un tratto di mare inquinato dal petrolio. Un chimico cercherebbe di capire quali reazioni e quali substrati si possano utilizzare per far sparire il petrolio; un biotecnologo, invece, cercherebbe di coltivare un ceppo di batteri capace di ripulire le acque.
Tutti gli approcci, biologia, biotecnologie e chimica, sono importanti per la ricerca. La ricerca di base è importante, ma bisogna anche essere capaci di pensare a come utilizzarla economicamente, affinché sia sostenibile. La chimica e le biotecnologie si complementano perfettamente.
Ed in ogni caso, non ti credere che la differenza tra i tre curriculum sia cosí marcata. Un biologo puó perfettamente lavorare come biotecnologo, e viceversa. Quello che cambia sono alcuni esami e la mentalitá che si cerca di far crescere negli studenti.
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Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog
Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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