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Viktor
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23 Messaggi |
Inserito il - 20 novembre 2012 : 22:28:27
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Ciao a tutti, non sono un genetista/biologo molecolare, ma semplicemente uno scrittore che è alle prese con un romanzo in cui la genetica ha un ruolo decisivo. Premesso che siamo in un prossimo futuro nel quale la biotech ha fatto parecchi passi avanti, è possibile immaginare che si possano ottenere staminali da liquido amniotico, da queste produrre gameti e in quest'ultimi inserire il corredo genetico di un soggetto terzo. Sarebbe nel romanzo un modo per consentire a un uomo totalmente sterile di avere un figlio. Da un punto di vista fantascientifico è possibile Grazie a tutti coloro che vorranno collaborare Viktor
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 08:30:02
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Non fila meglio: prendere delle cellule somatiche dell'uomo, prenderne il nucleo e metterlo in una cellula uovo di una donna fertile?
E' un processo chiamato SCNT (somatic cell nuclear transfer), più noto al grande pubblico come "clonazione".
http://en.wikipedia.org/wiki/Somatic-cell_nuclear_transfer
Nota che nella realtà -problemi etici a parte- questo processo non funziona sull'uomo, ma per un libro direi che è molto più realistico dell'opzione che proponevi (e che se devo essere sincero non ho del tutto capito!!!)
Se hai bisogno di altre delucidazioni a riguardo chiedi pure! |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
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Inserito il - 21 novembre 2012 : 10:50:13
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Citazione: Messaggio inserito da Viktor
.. è possibile immaginare che si possano ottenere staminali da liquido amniotico, da queste produrre gameti...
No assolutamente impossibile!
Poi magari dovresti spiegarci di preciso cosa vuoi fare, la "clonazione" che ha suggerito chick80 ti porterebbe ad avere un individuo "identico" al genitore (il padre in questo caso), ma è questo che volevi o semplicemente permettere ad un uomo sterile di avere figli? Nel qual caso (ovviamente dipende anche del tipo di sterilità) è già possibile con tecniche di fecondazione assistita. |
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Viktor
Nuovo Arrivato
23 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 17:38:44
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Innanzi tutto grazie a entrambi per il tempo che mi dedicate e non è la solita frase di circostanza. Capisco ovviamente tutte le vostre perplessità, anzi le ritengo quanto mai opportune per giungere a una storia che sia "verosimle" e non evidentemente "reale"
xchick80 e GFPina No, non ho voglia di inserire una clonazione nel testo. La situazione narrativa è tale per cui non un singolo uomo, ma più individui sono affetti da aspermia e/o forme gravissime di necrospermia. In base a quanto ho potuto leggere in più parti, in queste condizioni non è possibile procedere a nessun tipo di inseminazione assistita. Vi risulta? Se è così, come spero narrativamente, una possibile soluzione "fantascientifica" sarebbe quella di riprodurre in laboratorio una sorta di liquido seminale "artificiale" utilizzando come "contenitore" gli spermatozoi ottenuti da cellule staminali e dopo inserire in questi "contenitori" il corredo genetico della persona sterile. Spero di essere stato chiaro. Se è impossibile, perchè? In alternativa, cosa mi suggerite togliendo per un attimo il vestito da "biologi molecolari" e indossando quello di narratori competenti in materia?
GRAZIEEE Viktor |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 17:43:52
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Ma l'inseminazione deve forzatamente aver luogo attraverso un coito? Perché, se la risposta è no, allora risulta molto più semplice la strada indicata da chick con la prima frase del suo post: prelievo di ovuli ed "inserimento" del nucleo del donatore desiderato. |
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. A Universe From Nothing, Lawrence Krauss
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Viktor
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23 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 18:06:54
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Giusta osservazione Obarra1. Ho dimenticato di precisare che questa ipotetica tecnica dovrebbe superare l'empasse bioetico riguardo a inseminazione "eterologa" e utilizzo al massimo della IUI nella legislazione. FIVET e ICSI sarebbero soggette comunque a forti limitazioni di tentativi
E poi in base a quanto evidenziato da Chick80 otterrei un CLONE, cosa che non voglio. A meno che non abbia capito male - penso di no- e quindi non si tratterebbe di un clone del padre. |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 18:53:34
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Si, anche anche questo mi induceva a riflettere (la tua ultima osservazione).
Precisando che i miei organi di competenza (retina e orecchio interno) si trovano decisamente distanti dalle gonadi ed ignoro la legislazione in materia di inseminazione ecc., alcuni spunti mi vengono in mente:
- dal momento che desideri una prole il cui corredo genetico sia di origine sia materna sia paterna, dei 46 cromosomi umani te ne servono sono 23. Come forse hai appreso a scuola o da un pregresso lavoro di documentazione, gli esseri umani possiedono 23 COPPIE di cromosomi, 23 di origine paterna e gli altri 23 di origine materna. In gergo si parla di corredo 2n. Spermatozoi ed ovuli contengono solo UN set di cromosomi, ergo 23 (22 detti autosomici più uno sessuale, ossia l'X o l'Y), e vi ci si riferisce come n. Quando lo spermatozoo feconda l'ovulo, viene ristabilito un corredo genico a 46 cromosomo (22 coppie di cromosomi autosomici e due cromosomi sessuali). Se i difetti che riducono la fertilità maschile sono da imputarsi a deficit nello spermatozoo maturo (es., ridotta o assente motilità), potresti ricavare, presumo, l'informazione genetica "dimezzata" dal nucleo dei loro diretti "progenitori", come per esempio gli spermatidi (dai un'occhiata qui, prestando attenzione al 2n e n di cui sopra);
- nel futuro dubito che l'empasse bioetica di cui parli sia rimasta immutata, quindi potresti muoverti in un contesto diverso;
- forse sarebbe più sensato geneticamente immaginare una terapia genica per curare questa infertilità, se alligna in difetti genetici ovviamente, anziché prospettare un fantascientifico vettore di DNA.
Altro per ora non mi viene in mente.
Ps: finalmente un topic interassante, benvenuto! Data la questione sollevata, mi chiedevo se il tuo nick non fosse un tributo a Mary Shelley. |
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Viktor
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Inserito il - 21 novembre 2012 : 19:27:02
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Uhmm interessante il tuo post con la rappresentazione degli spermatidi e mi permette oltretutto di fare ulteriori precisazioni riguardo alla trama. Partiamo dal secondo punto. Perchè un fantomatico vettore di DNA e non una terapia genica? La risposta in realtà è in un'altra domanda: cosa garantisce un maggiore ricavo per le industrie della Biotech? Ho immaginato che una terapia genica rappresenti una "cura definitiva" e replicabile nell'istante in cui si scopre quale sia la "mutazione genica" che ha determinato la sterilità; al contrario creare un vettore di DNA è più faticoso, occorre farlo ogni volta che si vuole un figlio (a meno di pensare alla criogenizzazione del liquido seminale, che avrebbe comunque un costo). Nella trama infatti c'è un contrasto - i romanzi vivono di questo - tra una ricercatore che punta alla "terapia genica" e le lobby che puntano a individuare un sistema alternativo e complesso di maggior ritorno economico. Alle industrie farmaceutiche più che "curare" i malati, interessa "vendere medicinali e terapie". Spero con questo di non sollevare ora un polverone sul forum... Per tutti quelli che mi leggono: è solo un romanzo!!! Riguardo agli spermatidi ti chiedo una conferma. Se in questi è già presente il corredo genico (n) del padre, lo si potrebbe prelevare da questi o è possibile utilizzarli per un'inseminazione artificiale?? Se è vera la seconda mi sa che dovrò bloccare la Meiosys 1 nei malati, altrimenti non regge.
Sulle leggi bioetiche non sarei così ottimista... e poi sarebbe in un prossimo futuro, non molto distante dal nostro. Generalmente i tempi della bioetica sono da un lato più lenti, specie nel prendere decisioni rispetto all'evolversi dei progressi scientifici, e dall'altro più duri da modificare.
PS In parte, mi chiamo Vito, ma dato il tema mi è parso coerente pensare anche al dottor Frankestein... |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 19:51:37
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Che io sappia solo lo spermatozoo maturo puo' fecondare un ovulo, quindi non credo tu possa paventare un'inseminazione artificiale ad opera, diciamo, di uno spermatidio. E' interessante il fatto che sono già n, quindi il DNA paterno puoi prenderlo già li' e pensare di inocularlo in un ovulo.
Ti metto altra carne al fuoco, se permetti. L'idea del vettore che costa di più perché ogni volta che vuoi figliare devi andare a bussare alla porta della casa farmaceutica mi sembra un po' rozza. Ossia, già ora una coppia raramente ha più di uno o due figli, nel tuo futuro dubito che questa tendenza venga interrotta. Ed il costo di una eventuale terapia genica non è affatto da sottovalutare, eh. Tuttavia... La fonte di lucro nell'idea di "non curare i malati" credo risieda nelle considerazioni circa la prole. I figli nati grazie ad una terapie genica che abbia curato i padri erediteranno tale benefica modificazione genica, di fatto la lobby del caso pone fine ai suoi guadagni nel corso di una generazione. Con il vettore invece...0 |
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. A Universe From Nothing, Lawrence Krauss
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Viktor
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23 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 20:02:22
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Puoi permetterti quando vuoi! Riguardo alla tua ultima osservazione è ottima! IN parte ci avevo pensato, ma tu l'hai resa evidente ed efficace. Riguardo alla "rozzezza", che condivido, in parte sta a me costruirla bene, ma anche in base ai consigli che spero di acquisire nel forum. Se ti vieni in mente qualcosa fammi sapere.
Ora me ne vado a cena e ci penso... Grazie! |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 20:03:55
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Lol, mettimi nei ringraziamenti allora :) Di sicuro comprero' il libro (ringraziamenti o no).
Ed io vado a casa, buone riflessioni. |
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. A Universe From Nothing, Lawrence Krauss
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2012 : 22:47:50
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Scusate sono veramente troppo stanca in quanto momento per fare lunghi discorsi o cercare materiale. Però ti posso dire per certo che è possibile coltivare il vitro ("in provetta" diciamo per semplificare) gli spermatidi e farli differenziare in spermatozoii. Quindi una cosa possibile sarebbe ad es. prelevare gli spermatidi, farli maturare "in provetta" bypassando il problema di maturazione che hanno in vivo (ammettendo che si possano mettere delle sostanze che permettano di farlo, insomma una "terapia" sugli spermatidi e non sul soggetto in questione) e poi usare gli "spermatozooi" maturati in provetta.
Inoltre mi sembra che abbiamo anche fatto delle fecondazioni da speratatidi e non da spermatozooi, ma dovrei cercare del materiale al riguardo.
In ogni caso se puoi prelevare una cellula con corredo cromosomico aploide (n come diceva 0barra1) il gioco è fatto! Si fa per dire... non è proprio una passeggiata, ma il concetto è che puoi estrarre il DNA dal nucleo e inserirlo in una cellula uovo. |
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Viktor
Nuovo Arrivato
23 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2012 : 08:39:24
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X Obarra1: puoi garantirci sulla dedica, prima però devo finire il romanzo e pubblicarlo...
x Chick80: Non ho letto il romanzo e neppure visto in film, penso di farlo a questo punto. IN effetti sembrano esserci un po' di analogie in base a quanto ho letto in rete, ma non ho intenzione di creare un mondo distopico di guerre, con un bambino di salvare. Insomma ho trovato similitudine di "scenario". Grazie per la segnalazione.
x GFPina: grazie nonostante la stanchezza! Da quanto leggo però si tratterebbe comunque di un trattamento in vitro per gli spermatozoi e poi di una sorta di ICSI... Vediamo...
Io continuo a pensarci nel frattempo e magari se qualcuno può darmi qualche altra dritta o rimprovero è ben accetto. |
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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 23 novembre 2012 : 20:55:24
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Scusate ma, mi sembra di ricordare che: - Hanno generato primordial stem cell partendo da IPSc, quindi in sostanza da cellule somatiche. Mi ricordo chiaramente che era un articolo uscito su Cell dell'anno scorso.
-Sviluppato la possibilità di generare staminali dal corredo aploide, articolo di Nature di due anni fa.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21820164 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17487192 |
"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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Viktor
Nuovo Arrivato
23 Messaggi |
Inserito il - 27 novembre 2012 : 22:55:24
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Grazie Zheros
vorrei però qualche chiarimento per un NON addetto ai lavori come me. Ho letto il primo articolo e chiaramente qualche dubbio ce l'ho... come puoi immaginare. Nell'articolo ci si riferisce al fatto di poter creare in vitro una spermatogenesi, ovvero "coltivare" gameti, partendo da cellule staminali? Ho capito bene? Anzi, ancora meglio, partendo da cellule somatiche, ovvero diploidi? |
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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 28 novembre 2012 : 01:28:17
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Citazione: Messaggio inserito da Viktor
Grazie Zheros
vorrei però qualche chiarimento per un NON addetto ai lavori come me. Ho letto il primo articolo e chiaramente qualche dubbio ce l'ho... come puoi immaginare. Nell'articolo ci si riferisce al fatto di poter creare in vitro una spermatogenesi, ovvero "coltivare" gameti, partendo da cellule staminali? Ho capito bene? Anzi, ancora meglio, partendo da cellule somatiche, ovvero diploidi?
sisi
Partiamo dalle basi
PREMESSE -Una cellula staminale è una cellula che di per se non fa nulla, ma sotto determinati stimoli può generare cellule "differenziate", in gergo definite cellule post mitotiche, cellule dalla struttura e dalle funzioni ben definite (esempio: cellule muscolari, nervose, cardiache, epiteliali, ecc..).
-le cellule differenziate sono SEMPRE prodotte da una staminale, ogni tessuto ha la propria componente staminale che produce e mantiene la componente differenziata dello stesso (in genere con rapporto 1/10000 tra le rispettive componenti), le cellule differenziate NON possono revertire allo stadio staminale, il punto di arrivo è un punto di non ritorno. Una volta differenziate perdono la capacità proliferativa (ecco perchè si chiamano post-mitotiche,la mitosi è il termine tecnico che definisce la divisione cellulare, questa appartiene alle cellule fintanto che sono ""staminali"").
- La staminalità è un fenomeno che ha più livelli di complessità: una staminale può essere in grado di generare un intero organismo in questo caso verrà definita come TOTIpotente e o PLURIpotente (le cellule dell'embrione nelle sue primissime fasi di sviluppo sono cellule pluripotenti), una staminale può generare solo cellule appartenenti ad un tessuto soltanto , questa verrà definita multipotente.
MIRACOLI TUTTI GIAPPONESI
Scoprono che anche le cellule differenziate possono regredire allo stadio embrionale staminale, DIVENIRE QUINDI STAMINALI PLURIPOTENTI, se a queste vengono riaccesi 4 geni chiave (NB: non è un processo naturale, ma un'alterazione sperimentale). Queste cellule vengono chiamate IPSc (INDUCED PLURIPOTENT STEM CELLS)
Questo apre la possibilità di prendere cellule differenziate di persone adulte (fibroblasti), riportarle allo stadio di staminali embrionali, farle ridifferenziare nel tessuto che si "desidera".
Nel caso di quegli articoli, hanno generato IPSc E queste sono riusciti a differenziarle in primordial germ cell (PGC). Le pgc sono un tipo di staminali multipotenti, ovvero sono in grado di differenziare in cellule uovo e spermatozzoi.
Quindi, per farla breve, facile e romantica,si parte da un gruppo di cellule prelevate dal braccio di un individuo e si arriva ad ottenere spermatozzoi aploidi con lo stesso genoma dell'individuo (crosing-over permettendo).
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"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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Viktor
Nuovo Arrivato
23 Messaggi |
Inserito il - 28 novembre 2012 : 14:32:46
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Perfetto Zheros, grazie mille per la traduzione... ne hai fatto un'ottima versione "romanzata", leggibile e competente
Vorrei a questo punto richiedere un altro parere, sperando di non pretendere troppo da te, come da chi vorrà partecipare. Quando accenni al crosing-over, ti riferisci al fatto che con questa nippo-ipotetica procedura si avrebbe comunque una ricombinazione genetica. Ma con chi? Con l'ovulo da fecondare immagino.
Altra domanda. Teoricamente gli spermatozoi così ottenuti avrebbero il corredo genetico di un adulto. Se così è, come immagino, non si incorrerebbe nello stesso rischio paventato dalla clonazione umana (letto in rete), ossia di "riprodurre" individui già vecchi per i quali i telomeri si sono già pericolosamente accorciati? Lo so, è un dettaglio nel mio contesto romanzesco, ma ho l'abitudine di mettere sempre in discussione le mie idee.
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 28 novembre 2012 : 15:33:28
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Si avrebbe una ricombinazione genetica proprio tra i cromosomi omologhi dell'individuo stesso, il tutto ipoteticamente avverrebbe all'interno delle cellule coltivate e differenziate in coltura a partire dalle IPSc (ottenute a loro volta da cellule somatiche dell'individuo stesso). Analogamente a quanto accade nella normale meiosi che sta alla base della formazione dei gameti nelle gonadi di qualunque individuo (in questo caso avverrebbe in vitro invece).
Sì, gli spermatozoi avrebbero il corredo cromosomico dell'adulto da cui sono state prelevate le cellule somatiche "madri". L'individuo è comunque un adulto (come nella clonazione del resto) ma passando dallo step di IPSc (in cui viene riattivata l'attività telomerasica) almeno ai fini del romanzo puoi benissimo considerare il problema dell'accorciamento telomerico prematuro risolto. In realtà non so se realmente la riattivazione della telomerasi ripristina la lunghezza originale dei telomeri o si limita a "tamponarne" l'accorciamento dopo ogni divisione cellulare. |
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Viktor
Nuovo Arrivato
23 Messaggi |
Inserito il - 28 novembre 2012 : 20:40:15
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Ok, grazie infinite per il chiarimento e per il consiglio di soprassedere al dettaglio dell'accorciamento telomerico. Penso di seguirlo. Mi sa che mi avete aiutato a tirar fuori un fantascientifico e coerente protocollo di ricerca genetica...
Approfittando della vostra competenza, vorrei a questo punto tornare su un'altra questione che ho presentato all'inizio. Da contraltare a questo protocollo fanatascientifico, ci potrebbe essere una cura medica che intervenga definitivamente e direttamente sul genoma umano. La mia idea è che ci siano particolari soggetti non affetti da aspermia/necrospermia, insomma sani. Potrebbero essere ad esempio popolazioni "chiuse" con un bassa ricombinazione genetica. Che so... gli eschimesi! Dal confronto tra il cariotipo sano e quello malato, si potrebbe individuare una mutazione genetica e intervenire su questa. Domanda? E' plausibile come approccio? Come induco una mutazione genetica in un individuo? Per farla breve, è verosimile pensare a una "pillola" che corregge/induce una mutazione? Come sempre grazie e perdonate i miei strafalcioni...
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 28 novembre 2012 : 20:56:16
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Scusa non ho potuto leggere tutta la discussione, quindi questi problemi di fertilità nel tuo scenario colpirebbero la popolazione a livello globale (eccetto che in determinate sacche di popolazioni chiuse)?
Indurre una specifica mutazione genetica a livello dell'intero individuo (in tutte le sue cellule) nello stadio adulto sarebbe davvero più fantasia che scienza. Se vuoi indurre una mutazione (o "riparare" una mutazione) in un determinato gruppo di cellule come quelle della linea germinale (che daranno origine ai gameti) allora mi rivolgerei alla terapia genica [http://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_genica]. Quindi credo sia scenario plausibile ^^ |
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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 28 novembre 2012 : 22:26:23
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Citazione: Messaggio inserito da Viktor
Ok, grazie infinite per il chiarimento e per il consiglio di soprassedere al dettaglio dell'accorciamento telomerico. Penso di seguirlo. Mi sa che mi avete aiutato a tirar fuori un fantascientifico e coerente protocollo di ricerca genetica...
Approfittando della vostra competenza, vorrei a questo punto tornare su un'altra questione che ho presentato all'inizio. Da contraltare a questo protocollo fanatascientifico, ci potrebbe essere una cura medica che intervenga definitivamente e direttamente sul genoma umano. La mia idea è che ci siano particolari soggetti non affetti da aspermia/necrospermia, insomma sani. Potrebbero essere ad esempio popolazioni "chiuse" con un bassa ricombinazione genetica. Che so... gli eschimesi! Dal confronto tra il cariotipo sano e quello malato, si potrebbe individuare una mutazione genetica e intervenire su questa. Domanda? E' plausibile come approccio? Come induco una mutazione genetica in un individuo? Per farla breve, è verosimile pensare a una "pillola" che corregge/induce una mutazione? Come sempre grazie e perdonate i miei strafalcioni...
O in alternativa invece di parlare di mutazioni ecc, potresti chiamare in causa fattori ambientali, come la temperatura o altre cose. Ti parlo di temperatura perchè non è un caso che il sesso maschile (i testicoli nei mammiferi) sia esposto all'esterno. Gli spermatozoi per il loro mantenimento richiedono una temperatura più bassa di 3-4 gradi rispetto a quella corporea. Per farti un esempio, le persone affette da varicocele hanno un innalzamento della temperatura testicolare, la cosa è del tutto asintomatica o quasi,ma se questo viene protratto per tempi lunghi causa sterilità. In questo senso gli eschimesi, o tutte le persone oltre un certo livello di latitudine, vivendo mediamente a temperature basse....
Inoltre sappi una cosa, nel nostro genoma abbiamo degli affarini, chiamati trasposoni. Questi altro non sono che sequenze di DNA con attività indipendente da quella dell'intero genoma, queste sequenze letteralmente saltano da una regione all'altra del genoma come le api svolazzano da fiore in fiore in un campo di primavera. Le integrazioni di queste sequenze sono del tutto casuali, quindi possono integrarsi anche all'interno di geni, rompendone la struttura e la funzionalità, causando danni anche gravissimi o balzi evolutivi immensi.... Generalmente i trasposoni sono silenziati nell'organismo, ovvero ne abbiamo tantissimi integrati nel nostro genoma, ma sono tutti dormienti, perchè se iniziassero a saltare sarebbe un vero disastro!!! Tuttavia (per motivi sconosciuti!!!), in alcune specie animali come i pesci, questi sono riattivati nella linea germinale (le pgc di cui si parlava sopra) quì saltano a destra e sinistra... |
"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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Viktor
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23 Messaggi |
Inserito il - 29 novembre 2012 : 09:49:50
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Citazione: Messaggio inserito da Geeko
Scusa non ho potuto leggere tutta la discussione, quindi questi problemi di fertilità nel tuo scenario colpirebbero la popolazione a livello globale (eccetto che in determinate sacche di popolazioni chiuse)?
Indurre una specifica mutazione genetica a livello dell'intero individuo (in tutte le sue cellule) nello stadio adulto sarebbe davvero più fantasia che scienza. Se vuoi indurre una mutazione (o "riparare" una mutazione) in un determinato gruppo di cellule come quelle della linea germinale (che daranno origine ai gameti) allora mi rivolgerei alla terapia genica [http://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_genica]. Quindi credo sia scenario plausibile ^^
Sì, alla base deve esserci una sorta di pandemia. Riguardo alla terapia ho letto il link e penso a questo punto di parlare di terapia genica sulla linea germinale. Come "veicolo" utilizzerò i virus. Narrativamente parlando è di maggiore efficacia rappresentare il "virus", generalmente associato alla malattia, come strumento di cura.
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Viktor
Nuovo Arrivato
23 Messaggi |
Inserito il - 29 novembre 2012 : 10:48:27
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[/quote]
O in alternativa invece di parlare di mutazioni ecc, potresti chiamare in causa fattori ambientali, come la temperatura o altre cose. Ti parlo di temperatura perchè non è un caso che il sesso maschile (i testicoli nei mammiferi) sia esposto all'esterno. Gli spermatozoi per il loro mantenimento richiedono una temperatura più bassa di 3-4 gradi rispetto a quella corporea. Per farti un esempio, le persone affette da varicocele hanno un innalzamento della temperatura testicolare, la cosa è del tutto asintomatica o quasi,ma se questo viene protratto per tempi lunghi causa sterilità. In questo senso gli eschimesi, o tutte le persone oltre un certo livello di latitudine, vivendo mediamente a temperature basse....
Inoltre sappi una cosa, nel nostro genoma abbiamo degli affarini, chiamati trasposoni. Questi altro non sono che sequenze di DNA con attività indipendente da quella dell'intero genoma, queste sequenze letteralmente saltano da una regione all'altra del genoma come le api svolazzano da fiore in fiore in un campo di primavera. Le integrazioni di queste sequenze sono del tutto casuali, quindi possono integrarsi anche all'interno di geni, rompendone la struttura e la funzionalità, causando danni anche gravissimi o balzi evolutivi immensi.... Generalmente i trasposoni sono silenziati nell'organismo, ovvero ne abbiamo tantissimi integrati nel nostro genoma, ma sono tutti dormienti, perchè se iniziassero a saltare sarebbe un vero disastro!!! Tuttavia (per motivi sconosciuti!!!), in alcune specie animali come i pesci, questi sono riattivati nella linea germinale (le pgc di cui si parlava sopra) quì saltano a destra e sinistra... [/quote]
Uhmm... interessante. Potrei supporre che siano stati dei trasposoni a innescare questa mutazione genetica, evidentemente a causa di fattori ambientali (tipo riscaldamento) che li ha innescati? Oppure dovrei immaginare qualche altro fattore scatenante.
Come sempre grazie
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Connacht
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14 Messaggi |
Inserito il - 31 dicembre 2012 : 17:36:33
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Scritto da MolecularLab Mobile
Secondo me potresti immaginare un vettore per la sterilità, per esempio un virus creato in laboratorio per qualche motivo (dal terrorismo al semplice errore di contenimento in una ricerca su altro, scegli te). Questo virus è resistente al sistema immunitario e tende a uccidere gli spermatogoni all'interno dell'organismo, ma non sopravvive a lungo al di fuori di esso, rendendo necessario l'utilizzo delle staminali da te immaginato perché il decorso della malattia è generalmente negativo e non si riesce a controllarla (magari è un virus che varia in continuazione e non si riesce a preparare un vaccino). Il ricercatore da te immaginato magari è riuscito a sviluppare una cura, che permetta agli spermatogoni di sopravvivere quel tanto che basta a differenziarsi o che elimini proprio il virus, ma che elimina anche il fattore introito ogni volta che qualcuno desidera concepire dei figli. Se vuoi sbizzarrirti con la fantasia potresti immaginare anche questa cura come una modifica a livello genetico che renda in qualche modo il sistema immunitario capace di reagire al virus: apriresti anche le porte ad interessanti dibattiti sull'eugenetica, che potrebbero inoltre fungere da ulteriori limitazioni alla diffusione della cura piuttosto che limitarsi al solito "le lobby sono avide e non vogliono perdere i loro affari". :) |
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