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spqr
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17 Messaggi |
Inserito il - 13 settembre 2004 : 00:02:17
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Salve, mi piacerebbe lavorare nella ricerca sanitaria e genetica e sono incerto su quale sia la strada da prendere per raggiungere questo obiettivo.
Ho sostenuto con successo i test d'accesso per medicina, ma non sono ancora sicuro se iscrivermi o meno. Quello che vorrei sapere è se una laurea in medicina consente poi di lavorare nella ricerca o se questa è prerogativa esclusiva del biologo.
Devo necessariamente laurearmi in biologia per diventare un ricercatore? Se anche un medico può diventarlo, quali sono le differenze tra il ricercatore-dottore e il ricercatore-biologo?
Grazie!
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vinta
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Prov.: Piacenza
Città: Piacenza
81 Messaggi |
Inserito il - 13 settembre 2004 : 10:29:06
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Dunque la situazione è un pò complicata.
In Italia, ci sono talmente tanti medici che spesso nei laboratori ospedalieri fanno il lavoro che spetterebbe ai biologi. In generale comunque il medico può fare il ricercatore, anche se molto spesso solo in campo medico. In teoria il biologo può fare ricerca in tutti i campi della biologia, sia a carattere medico che di base, anche se in Italia è una professione molto bistrattata e spesso viene considerata dagli studenti un corso "ping-pong" per quelli che non sono stati ammessi a medicina, che si iscrivono a biologia per fare gli esami che valgone anche per medicina e riprovare il test l'anno successivo. Io ti consiglio di informarti bene, medicina è lunga e spesso non sai che cosa ti capiterà durante l'iter di studi. Secondo me fare il ricercatore partendo da medicina è più difficile, perchè non è lo sbocco lavorativo principale dei laureati in medicina & chirurgia, è una scelta secondaria, mentre per i laureati in biologia è un proseguimento naturale. |
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spqr
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17 Messaggi |
Inserito il - 14 settembre 2004 : 11:11:35
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Ti ringrazio della risposta vinta.
Quindi se io decidessi, dopo i 6 anni di medicina, di lavorare nella ricerca, dovrei conseguire un dottorato di ricerca (o altro) senza specializzarmi in aree sanitarie? |
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vinta
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Prov.: Piacenza
Città: Piacenza
81 Messaggi |
Inserito il - 14 settembre 2004 : 11:19:52
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Citazione: Messaggio inserito da spqr
Ti ringrazio della risposta vinta.
Quindi se io decidessi, dopo i 6 anni di medicina, di lavorare nella ricerca, dovrei conseguire un dottorato di ricerca (o altro) senza specializzarmi in aree sanitarie?
così, oppure prendendo delle scuole di specializzazione mediche che ti portano in laboratorio come virologia, microbiologia e affini. |
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spqr
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17 Messaggi |
Inserito il - 14 settembre 2004 : 12:40:03
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grazie ancora mi sei stata veramente di aiuto, ciao! |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 16 settembre 2004 : 12:52:13
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E' la stesso problema che ho avuto io a suo tempo. Per la cronaca, io mi sono iscritto a medicina ed il giorno dopo mi sono trasferito a Biotecnologie. Se vuoi fare ricerca, lascia perdere medicina: fai prima con un corso di laurea in biotecnologie o in biologia, sia per la mentalità che per le materie studiate. Io mi sono trovato bene nella mia scelta, soprattutto perchè adesso mi trovo a studiare bioinformatica, che è quello che volevo fare dall'inizio: però non so in che senso vuoi fare ricerca tu. Se fossi in te cmq non mi preoccuperei troppo... sono tutte e due ottime scelte. ciao. |
Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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spqr
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17 Messaggi |
Inserito il - 16 settembre 2004 : 16:58:37
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Diciamo che l'ambito della ricerca che mi piacerebbe è quella sanitaria e genetica (malattie e DNA) ed ho sempre pensato che per fare ricerca fosse necessario un lavoro di equipe.
Io ovviamente non ho alcuna esperienza ma credo che un gruppo di ricerca non sia formato da soli biologi, da soli biotecnologi o da soli medici, bensì da tutte le figure professionali insieme... correggetemi se sbaglio!
Con medicina io non voglio fare il "dottore", ma partecipare appunto a progetti di ricerca. Anche a me interessano molto le nanotecnologie applicate alla sanità, ma per lavorare a questo non sono cmq necessarie persone laureate in medicina?
Un'ultima cosa... ma se dopo la laurea in medicina invece della specializzazione tentassi di conseguire una laurea in biologia o biotecnologie (vari esami verranno convalidati immagino)? Così eliminerei l'incertezza.
Grazie! |
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Ra1D
Utente Junior
Prov.: Bergamo
Città: Treviglio
174 Messaggi |
Inserito il - 18 settembre 2004 : 22:23:54
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A mio avviso se il tuo scopo e fare ricerca, lascia perdere medicina. Non perchè facendo medicina non potresti fare ricerca, tutt'altro, solo che sarebbe decisamente più lungo. Il campo che ti interessa è molto ampio e come hai dedotto in un gruppo di ricerca non serve una sola figura professionale (un mio amico fa medicina e collabora con degli ingenieri ad un progetto di ricerca), però corsi di laurea come biotecnologie o biologia sono più mirati alla formazione di un ricercatore. In ogni caso non c'è un "devo necessariamente laurearmi in" per diventare ricercatore....dipende dal campo, magari un pò + ristretto , in cui ti vorrai specializzare. PS: Secondo la mia prof di Immunologia potremmo(o dovremmo..non ho capito) essere tutti ricercatori attrezzandoci x fare esperimenti in garage....è fuori :D |
...e vicinissimo al mio sapere si accampa la tenebra della mia ignoranza... |
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spqr
Nuovo Arrivato
17 Messaggi |
Inserito il - 21 settembre 2004 : 22:07:50
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Ahaha, sì Ra1d, mi sa che sta proprio fuori, anche se fare ricerca nella mia cantina sarebbe il mio sogno nel cassetto! Però penso proprio che quella sia roba da film... la ricerca produttiva è un lavoro di squadra.
Ti ringrazio del consiglio, è vero quello che dici, me ne sono convinto, però non so perchè ma ero molto attirato da medicina, così mi sono iscritto: è un corso di studi lungo che si addice alla mia persona penso, con gli anni poi avrò modo di scegliere che tipo di specializzazione mi piacerebbe (magari biotech).
Ciao e in bocca al lupo anche a te |
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sambea
Nuovo Arrivato
Prov.: Roma
Città: Roma
7 Messaggi |
Inserito il - 07 febbraio 2005 : 11:56:26
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Se potessi tornare indietro prenderei medicina !!! La facoltà di medicina non ti consente di avere una buona preparazione in campo biologico-molecolare, però ormai il lavoro del medico in ospedale é ormai costellato di tecniche biologico-moleoclari delle quali é (sinceramente!!!) un pò incompetente. Allora la cosa migliore é fare medicina, prendere una specializzazione che in molti casi prevede (finalmente !)dei corsi di Biologia Molecolare, ed andare a fare un pò di esperienza all'estero (soprattuttto negli Stati Uniti) dove il medico sa, generalmente, fare il ricercatore. Lì puoi imparare, il "know how" necessario per fare ricerca tranquillamente in Italia dove forse avrai più chance rispetto ad un biologo. |
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moonycinzia
Utente Junior
234 Messaggi |
Inserito il - 27 maggio 2007 : 19:12:41
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Citazione: Messaggio inserito da sambea
Se potessi tornare indietro prenderei medicina !!! La facoltà di medicina non ti consente di avere una buona preparazione in campo biologico-molecolare, però ormai il lavoro del medico in ospedale é ormai costellato di tecniche biologico-moleoclari delle quali é (sinceramente!!!) un pò incompetente. Allora la cosa migliore é fare medicina, prendere una specializzazione che in molti casi prevede (finalmente !)dei corsi di Biologia Molecolare, ed andare a fare un pò di esperienza all'estero (soprattuttto negli Stati Uniti) dove il medico sa, generalmente, fare il ricercatore. Lì puoi imparare, il "know how" necessario per fare ricerca tranquillamente in Italia dove forse avrai più chance rispetto ad un biologo.
Tutto questo non è affatto giusto...perchè studiare 6 anni per una professione che prevede occuparsi della salute dei malati se poi si "finisce" in laboratorio a fa ricerca "rubando" lavoro a chi ha studiato proprio per quello.Non solo ma conosco storie di soprusi fatti da medici a biologi solo perchè"loro sono dei medici". Sarò cattiva ma penso che se un medico"finisce " in laboratorio ha sbagliato corso di studi ed è forse un tantino fallito.Ma forse esagero... |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 27 maggio 2007 : 19:39:02
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il mio prof di biologia molecolare era un medico
e pensate un po' era specializzato in biologia molecolare vegetale
medicina e' piu' dura e difficile di biologia ma se la svanghi
magari e' anche piu' facile fare carriera di ricerca biologico-molecolare
di solito i medici vogliono tutti fare i chirurghi e squartare le persone
all'estero i ricercatori-medici sono sempre ricercati e meglio pagati dei normali biologi
ed hanno corsie preferenziali a corsi di formazione post-laurea medica
essere medico ricercatore rispetto ad un biologo e come essere una ferrari contro una 500
potenzialmente (poi le capre ci sono ovunque)
poi in teoria potresti lavorare all' interfaccia molecolare-clinica
che quella si che e' scienza tosta dirrettamente dal bancone all'uomo senza passare per i topi
beh magari no!!!!!!
se rinasco un altra volta magari faccio medicina
vai a guardare i nomi dei capo-laboratorio del san raffaele o dell' ieo
a milano e conta quanti sono i medici rispetto ai biologi
il problema e' che i tempi si allungano a dismisura soprattutto in italia
in bocca al lupo |
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Iside
Utente Attivo
Città: Napoli
1375 Messaggi |
Inserito il - 27 maggio 2007 : 19:45:18
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dalla mia esperienza personale ho imparato che la mentalità che si acquisisce studiando biologia o biotecnologie è molto diversa da quella che hai dopo 6 anni a medicina. Nel lab dove sono io è capitato varie volte che venissero degli studenti di medicina "fortemente interessati a seguire i progetti di laboratorio"...risultato? dopo 1 mese sono scappati!!! A volte avevo molta difficoltà a spiegare loro l'esecuzione di tecniche di laboratorio: questi corsi di studio sono diametralmente opposti, prevedono una forma mentis diversa e hanno finalità diversa: il medico cura i malati e il biologo/biotecnologo fa ricerca! Però non è neanche giusto far di tutta l'erba un fascio: una bravissima ricercatrice con la quale ho collaborato è laureata in medicina e specializzata in gastroenterologia, eppura fa ricerca e non clinica. Quando le ho chiesto il motivo di questa scelta mi ha risposto che si era resa conto di poter essere una buona ricercatrice ma un medico mediocre (w la saggezza e l'umiltà). Questo significa, secondo me, che anche con una laurea in medicina si può accedere al mondo della ricerca, ma è molto più faticoso e implica una forte costanza e una dedizione nei primi periodi, per imparare a "conoscere" il laboratorio.
Citazione: Messaggio inserito da moonycinzia [Non solo ma conosco storie di soprusi fatti da medici a biologi solo perchè"loro sono dei medici".
che dira a proposito di questo? Moonycinzia, io mi sono sentita dire che "dovevo portare rispetto" dalla ragazza che è in lab con me da una vita, perchè lei è un medico e io no!!! Purtroppo (e di questo sono convinta), i neolaureati in medicina sono molto presuntuosi con noi biologi e biotecnologi, ci considerano un loro surrogato, una via di mezzo tra professioni indefinite, mentre loro esercitano una tra i più nobili dei lavori. Fortunatamente, questo è un aspetto tipico dei neolaureati, freschi freschi di pergamena. Il vero medico non avrebbe mai questa presunzione.
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...we're just two lost souls swimming in a fishbawl...year after year...
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lallasmagic
Nuovo Arrivato
Prov.: Taranto
Città: taranto
19 Messaggi |
Inserito il - 27 maggio 2007 : 20:31:13
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io sto studiando farmacia ma voglio fare ricerca..anche questa potrebbe essere una strada! questa è la mia strada.. |
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Fabriz
Nuovo Arrivato
Prov.: Roma
Città: Roma
9 Messaggi |
Inserito il - 28 aprile 2008 : 02:21:13
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a mio avviso medicina non è più difficile di biologia, sono due facolta diverse che preparano professionisti con diverse abilità e spesso diverso modo di ragionare. Poi come hai detto, le capre sono ovunque. Io purtoppo noto che i medici si prendono i meriti e i biologi sono poco piu che schiavetti alla loro dipendenze, spero di sbagliarmi ma l'idea che ho avuto è questa e alla fine non è nemmeno colpa dei medici ma del sistema sanitario ridicolo che abbiamo e della mentalità generale che consente lo sfruttamento dei laureati per anni con stipendi da fame o addirittura a gratis...
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cge
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Città: Roma
105 Messaggi |
Inserito il - 28 aprile 2008 : 20:10:24
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Forse un po provocatorio, ma con cognizione di causa (e di esperienza)
Consiglio pratico: iscriviti in medicina, specializzati ed esercita la professione....poi potrai sempre lavorare nella ricerca clinica in ospedale. Con una laurea in medicina difficilmente avrai problemi economici e difficilmente dovrai emigrare per lavorare
Consiglio meno pratico ma più idealista: iscriviti in biologia, fai un dottorato di ricerca, e potrai fare la ricercatrice. Però potrai avere qualche problema economico (per un dottorato adesso sei pagato 850 euro al mese, per specializzarti in medicina ne prendi 1800), e forse dovrai emigrare all'estero per lavorare.
A te la scelta...
Ciao
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sambea
Nuovo Arrivato
Prov.: Roma
Città: Roma
7 Messaggi |
Inserito il - 30 giugno 2008 : 13:03:44
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pienamente d'accordo con te. Comunque i tempi sono cambiati rispetto a quando ho fatto biologia io. Il lavoro del biologo prima era profondamente tecnico, quasi artigianale, per questo i medici non erano in grado di intromettersi nel nostro lavoro, anche perché la loro formazione culturale era totalmente carente. Ora le tecniche biomolecolari sono entrate prepotentemente nella diagnostica e nella ricerca clinica perché si é molto automatizzata ed estremamente semplificata. So di sapere molto di più di un medico mio coetaneo ma vi posso giurare, almeno dagli ultimi esami ai quali ho presieduto, che le nuove generazioni di studenti in medicina non cadono dalle nuvole quando gli parli di "telomerasi"
Citazione: Messaggio inserito da cge
Forse un po provocatorio, ma con cognizione di causa (e di esperienza)
Consiglio pratico: iscriviti in medicina, specializzati ed esercita la professione....poi potrai sempre lavorare nella ricerca clinica in ospedale. Con una laurea in medicina difficilmente avrai problemi economici e difficilmente dovrai emigrare per lavorare
Consiglio meno pratico ma più idealista: iscriviti in biologia, fai un dottorato di ricerca, e potrai fare la ricercatrice. Però potrai avere qualche problema economico (per un dottorato adesso sei pagato 850 euro al mese, per specializzarti in medicina ne prendi 1800), e forse dovrai emigrare all'estero per lavorare.
A te la scelta...
Ciao
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Adrenalinico86
Nuovo Arrivato
20 Messaggi |
Inserito il - 30 giugno 2008 : 18:34:29
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Quando leggo sti topic mi passa la voglia di studiare |
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elly_
Utente Junior
400 Messaggi |
Inserito il - 30 giugno 2008 : 19:35:01
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[quote]Messaggio inserito da sambea
studenti in medicina non cadono dalle nuvole quando gli parli di "telomerasi"
non so di telomerasi, ma stavo parlando con una in corso con me di PCR è una studente di medicina (è mia amica quindi non voglio insultare i medici) fresca fresca di tecniche di analisi, mi ha chiesto a cosa serve... |
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Eleo
Nuovo Arrivato
Prov.: Pavia
89 Messaggi |
Inserito il - 03 luglio 2008 : 00:17:44
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Io dovrei stare zitta perchè sono, seppur ancora per poco, laureanda in biologia, ma tra tirocini e simili sono ormai 3 anni che vivo la vita del laboratorio quotidianamente. La penso esattamente come Iside e a Elly e Sambea volevo dire che nel laboratorio dove sono attualmente, medici laureati, pure specializzandi a me hanno chiesto mentre avevo in mano un galleggiante cosa fosse e a cosa servisse, con le mie orecchie ho sentito che dicevano che il betamercaptoetanolo è come l'etidio, e per bollire i campioni prendono il padellino da thè con l'acqua, la portano ad ebollizione sopra una piastra riscaldante e poi immergono le provette (il termoblocco è in lab ma non lo sanno usare). Non scandalizzatevi per la PCR o la telomerasi, c'è di peggio. Dimenticavo...mentre presentavo un lavoro il mio prof ha chiesto agli ascoltatori cosa fosse un western-blot e nessun medico ha saputo rispondere (ha poi chesto a me di spiegare a loro cosa fosse)... Temo che se ci penso ancora un po' possano tornarmi alla mente altre scene del genere quindi vi saluto. ciao |
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fionnula
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Città: Bologna
6 Messaggi |
Inserito il - 03 luglio 2008 : 00:45:56
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... mha! il mondo è bello perchè vario. a questo servono facoltà diverse e corsi di laurea diversi.. mia sister è chimica e... bhè alla domanda " le piante rispirano?" lei mi ha risposto con un secco NO! da biologa botanica...non ho potuto far altro che ridere!
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elly_
Utente Junior
400 Messaggi |
Inserito il - 03 luglio 2008 : 09:21:57
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come dicevano poco più su è l'atteggiamento mentale che è diverso. ma può cambiare in base alle scelte che uno fa una volta laureato. ci sono tanti ricercatori medici che fanno buonissima ricerca molecolare ragionando come ricercatori biologi e pubblicando talvolta articoli anche migliori.
vi posso anche dire che conosco uno psicologo triennale che ha cambiato laurea alla specialistica e adesso è a fare esperimenti di eletrofisiologia (e vi posso assicurare che è molto bravo)... con scopi di ricerca tutt'altro che comportamentali... |
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Nobel
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3 Messaggi |
Inserito il - 17 aprile 2009 : 23:39:39
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Ciao a tutti, da settimane seguo gli interessanti thread di Molecularlab. Sono una ragazza di 21 anni, che da 2 si sta letteralmente distruggendo nell'indecisione. Mi scuso in anticipo per l'immane lunghezza del mio post, ma vorrei dare un quadro completo della mia situazione. Ho sempre sognato di fare il medico senza frontiere. Ho sempre sognato di essere un medico competente, empatico, umano. Poi ho fatto un bagno di realtà, ed ho aperto gli occhi sulla diffusione capillare, soffocante e umiliante della logica mafiosa che permea il nostro paese, ed in particolar modo la medicina. Ho anche capito che non basta studiare per essere un medico competente, e che al giorno d'oggi, con il (giustificato) terrore della malasanità, le assicurazioni per la malpractice e le denunce, il mestiere del medico è più di scartoffiaio e paraculaggine che altro. Ammiro profondamente chi comunque pensa che salvare o migliorare la vita di un paziente valga la pena di provare il test anche più di una volta, sacrificare soldi e giovinezza (se non hai genitori ricchi, te li scordi i viaggetti ricreativi in giro per l'Europa, vestiti nuovi ogni cambio di stagione, motorino, macchina, vita autonoma, uscite ed hobby dispendiosi. Scelte.), studiare gomito a gomito con persone che si credono irriducibilmente un'èlite predestinata, ingoiare ****** man mano che si scoprono gli altarini quando le maschere cadono e vengono fuori le parentele e clientelarismi vari che fanno arrivare pochi figli di ******** sereni all'esame d'ingresso per la specialistica; studiare come un pazzo per laurearti in tempo e magari ridare il test per la specialistica agognata più volte, sempre che i tuoi genitori o più semplicemente il disgusto di te non ti chiedano in ginocchio di adattarti ad una specialistica qualunque per non farti mantenere ancora, o essere costretto a fare sostituzioni di guardia turistica /medico di base con la consapevolezza di essere totalmente impreparato alla pratica medica; passare quattro/cinque anni di specialistica a portare il caffè al primario o reggere il muro (esperienza di amici in specialistica, non mie invenzioni.) [Non posso dire lo stesso per chirurgia, non ho nessun racconto riportato, anche se leggo in giro che pure lì fai davvero troppo, troppo poco.] Aggiungiamoci pure l'attesa dei concorsi, l'essere sorpassato da un incompetente, un vero e proprio assassino legalizzato.. Ripeto, ammiro chi affronta *coscientemente* questa scelta e non si lascia soffocare dal marciume. Io, fino a poco tempo fa, ero pronta a farlo. Mi bastava pensare a Gino Strada. Poi, dopo aver troncato un anno di studi di un corso scelto per disperazione, amarezza ed opportunismo, ho (sto facendo) fatto la babysitter gestendo varie famiglie, la volontaria coi bambini in ospedale, l'insegnante di italiano agli immigrati. Cosa ho imparato? Che in Italia, i servizi alla persona, che altri Paesi curano moltissimo (vedi Scandinavia), qui sono delegati al volontariato (che raccoglie persone magari di buonissima volontà, ma nel migliore del caso comunque non professionisti, nel peggiore, maldestro lavaggio di coscienze ), o diventano professioni PAGATE DECENTEMENTE, CON AGGIORNAMENTI PROFESSIONALI GRATUITI, OBBLIGATORI E DI QUALITA', (cose che, ad esempio, fisioterapisti e infermieri italiani sognano), o io, per mio personale ed esecrabilissimo carattere, finisco per annegare nella dolorosa consapevolezza della sostanziale inutilità dei miei sforzi. Mi piacerebbe, oltretutto, che gli studenti di medicina ispirati dai vari House, Scrubs e Grey's Anatomy, prima di iscriversi andassero a dare da mangiare ai vecchi abbandonati nelle case di riposo, guardassero in faccia un bambino paralizzato mentre cerchi di farlo sorridere e sai che non ci riuscirai, e sentissero gli odori. Dei corpi martoriati dalla chemio, del disinfettante, del vomito, e capissero di dover un giorno curare il dolore umano, e non solo un disegno sul Netter o una foto di un bambino moribondo africano. Perchè in Grey's Anatomy il sangue e gli escrementi non fanno rumori, odori, e quando finisce la puntata, fuori dalla porta non ci sono parenti che sperano con tutte le forze che tu non sia l'ennesimo incompetente che voleva fare soldi. Non tutti i casi sono esaltanti, forse la maggior parte delle volte è lo stesso dolore che ti si ripropone davanti. Non hai il peso della responsabilità costante di ogni tuo atto.
Con tutto questo, non voglio assolutamente negare il doveroso rispetto a chi, con integrità, sopporta tutti i giorni ingiustizie e umiliazioni e rende un servizio eccellente a chi soffre, senza discriminazioni. Dico solo che, non potendo permettermi di studiare medicina all'estero, mi è ormai impossibile iniziare questo corso di studi con la fresca ingenuità e l'idealismo di una neodiplomata. Chiamatemi vigliacca. Archiviato il sogno di Medici senza Frontiere ed Emergency, il mio secondo grande batticuore rimane la ricerca medica. Per me non è un ripiego, quindi vorrei tentare di entrare nel campo con la migliore preparazione possibile. Essendo interessatissima alla Psiconeuroendocrinoimmunologia, (nella mia città si sta studiando la base genetica dell'autismo ), tanto per volare basso, quindi agli studi di biochimica, fisiologia, neurobiologia ed immunologia, etc, mi chiedo:
- non avendo assolutamente preclusioni allo spostarmi, all'utilizzo di un ottimo inglese od all'apprendimento di una nuova lingua europea - avendo la testardaggine di non arrendermi a risposte approssimative, tappabuchi, e un vero amore per tutto ciò che è micro - avere provato sulla propria pelle lo stato di prostrazione che uno studio che non appassiona può portare, ma essendo anche ESTREMAMENTE realistica sulla questione danaro (lavoro da un anno e ho modo di vedere quanto sia delicata e angosciante la gestione finanziara di una casa, una famiglia, un parente malato...) - detestando la competizione fine a se stessa ed essendo dotata di fortissimo spirito collaborativo ed ottimizzante
in tutta brutale onestà, mi consigliereste di fare comunque medicina e microbiologia per la sicurezza economica + sbattimento postumo per ricerca, o salpare con l'incerta e affascinante nave di biologia/biotecnologie?
Sapendo di aver scritto male, a braccio, e prolissa, attendo risposte articolate, sincere e realistiche. Vi ringrazio. |
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Luis 22
Utente
Città: Bari
755 Messaggi |
Inserito il - 18 aprile 2009 : 01:34:47
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Ho letto di fretta perchè è tardi e mi riprometto di leggere meglio domani a mente fresca. Però, da quel che ho capito, se vuoi un semplice ed umile consiglio, dovresti portare avanti il tuo sogno iniziale. Non ho ben capito (sarà sempre colpa dell'ora...) il motivo vero, concreto che ti impedisce di credere in quel desiderio. Non credo tu sia vigliacca, più che altro disillusa...ma fidati lo sono molte persone, io in primis, di fronte a certe cose che si vedono ogni giorno! Se parti dal presupposto che ogni cosa tu farai (e potrà essere anche scienze politiche, geologia, lettere, matematica, ecc..) ci saranno sempre ingiustizie e schifezze varie, allora, tu pensa per te e per la tua strada e fai quello che senti veramente tuo. Per come scrivi e per la passione che trasmetti, sempre a parere personale ovviamente, saresti un ottimo medico (medico medico, non medico ricercatore!). Domani leggo meglio comunque... |
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. (Arthur Schopenhauer)& |
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simcrist
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Prov.: Milano
Città: Milano
62 Messaggi |
Inserito il - 18 aprile 2009 : 08:35:30
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A mio parere ogni persona con una laurea può fare il ricercatore nel settore in cui si è specializzato.
Citazione: Messaggio inserito da spqr
Salve, mi piacerebbe lavorare nella ricerca sanitaria e genetica e sono incerto su quale sia la strada da prendere per raggiungere questo obiettivo.
Ho sostenuto con successo i test d'accesso per medicina, ma non sono ancora sicuro se iscrivermi o meno. Quello che vorrei sapere è se una laurea in medicina consente poi di lavorare nella ricerca o se questa è prerogativa esclusiva del biologo.
Devo necessariamente laurearmi in biologia per diventare un ricercatore? Se anche un medico può diventarlo, quali sono le differenze tra il ricercatore-dottore e il ricercatore-biologo?
Grazie!
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Nobel
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3 Messaggi |
Inserito il - 19 aprile 2009 : 00:11:46
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Ciao Luis, grazie per la risposta. Purtroppo, per motivi di lavoro, le mie uniche ore veramente libere sono quelle notturne, il che può incidere sulla qualità del proprio scritto Il mio precedente post è stato uno sfogo di getto, ora cerco di rettificare e chiarire. Il mio sogno era di fare il Medico Senza Frontiere, ma le disillusioni (60%) e la presa di coscienza di cosa veramente voglia dire fare il medico (per intenderci, il clinico, colui che ha assiduo contatto coi pazienti) (40%), mi ha portato a rivolgermi, ci tengo a sottolinearlo, senza sensazioni di fallimento o ripiego, ad un orientamento esclusivo verso la ricerca. La mia rabbia nasce nel pensare a quanti posti vengono rubati da chi sa già di avere il posto assegnato, e da chi transuma il proprio fondoschiena dal liceo alla facoltà, bypassando ogni legame con la realtà attraverso i vari Grey's Anatomy e compagnia. So che il virologo, in quanto medico, DOVREBBE essere un diagnosta, al massimo un componente, un consulente di un team di ricerca; ma nella realtà, è così? Io trovo umiliante (per la mia etica personale, se so già di NON voler fare clinica, NON voglio rubare il posto ad uno che non spera altro che studiare dieci anni per essere un bravo medico) dover fare il gioco all'italiana "tu punta in alto che poi anche se non sai fare un c**** comunque poi sarai tu a comandare e prendere i soldi", ma sono sinceramente angosciata dalla prospettiva di fare una LT in biotech, specialistica, master, dottorato (minimo 8 anni) e poi scoprire, nell'infausto caso che per un qualche grave motivo non possa io lasciare l'Italia, che un medico non solo mi comanda, non solo si prende il merito di quel che faccio, ma mi soffia pure il lavoro. Sono altresì angosciata dalle varie voci che girano su Biotech, specialmente a Bologna: chi dice che sia una presa in giro, un clone di Biologia, (se devo fare i laboratori di Biotech male, tanto vale fare Biologia e poi aspettare la specialistica?? ), chi mi dice i medici genetici e gli ingegneri biomedici fregheranno sempre il posto ai biotech; insomma, sto impazzendo. E fare medicina, non significherebbe rimanere sempre e comunque indietro di tre o più anni rispetto alle ultime scoperte? Restringendo il cerchio, le scelte sono:
medicina + micriob & vir / medicina genetica , "sicure" e soprattutto con specialistica retribuita--> (così si dice) scarsa preparazione per la ricerca di laboratorio
biotech + biotech mediche + neurobiologia+ dottorato/PhD... e furoi a tutti i costi da Mafiolandia?
E' di nuovo mezzanotte, ergo avrò di nuovo postato qualcosa di tendente all'incomprensibile, ma ci tengo a sottolineare che per me, per quanto possa suonare strano, la ricerca NON è la triste alternativa a medicina. (Avendo fatto il classico, ho il vago ricordo di una mezz'ora il laboratorio ad applicare l'occhio su un microscopio bollente e sfuocato...di sicuro mi aveva molto più entusiasmato tenere in mano un cuore di maiale da bambina, o il museo teratologico, ma al liceo nessuno t'insegna che un pezzo di carne è un pezzo di carne, ed un paziente è una PERSONA, nessuno t'insegna che anche i ricercatori studiano l'anatomia, la fisiologia: lucidano il piedistallo per il medico, e la ricerca diventa il ricettacolo di individui inquietanti e meticolosi che giocano agli alchimisti e di notte abbracciano l'orsacchiotto mormorando "se solo fossi un dottore". Io stessa la pensavo così fino a davvero pochissimo tempo fa. Ignoranza. Grazie anche al terrorismo mediatico che collega sempre la parola "ricercatore" a "eroico (pirla) sfruttato".
Ringrazio ancora per la lettura, ed eventualmente per nuove risposte.
P.S. In America, la retribuzione media di un fisioterapista si aggira sui 6000 $ al mese. E può fare (con certi limiti) diagnosi. Un terapista occupazionale guadagna anche di più. Chi vuole intendere... |
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