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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 26 febbraio 2013 : 14:56:40
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Ciao a tutti,
sollevo un quesito che è scaturito da una, per la verità noiosa, conversazione con una languida psicologa parigina. Illustrandomi la sua passione per la materia di studio, mi spiegava come la sua "driving force" consista nel contatto diretto con la persona assistita e la consapevolezza di aver migliorato la vita del suddetto. Quando la palla è stata passata al sottoscritto, nel suo stupore, le ho spiegato come a me poco importi delle persone che potrebbero potenzialmente trarre giovamento dal mio lavoro laboratoristico: in primis perché il futuro in cui tali progressi teorici raggiungeranno l'applicazione terapeutica è ancora distante - si parla di terapia genica, ma soprattutto perché cio' che mi ha condotto dove mi trovo ora è il desiderio di comprendere le meccaniche molecolari, fisiologiche ed anatomiche della Vita.
Ora, vi chiedo cari colleghi ricercatori o wannabe tali, quanto ha influito sulla vostra decisione di rinchiudervi in un lab la consapevolezza di intraprendere una carriera di importanza sociale potenzialmente molto elevata? Quando esponete le vostre lastre, sperate che quella proteina sia over-espressa per la vostra malata curiosità (e magari la copertina di Science) oppure, in un afflato d'ecumenismo umano, nella speranza di sferrare un colpo ferale a quella patologia che tante (o poche) vittime miete ogni anno?
Occhei, le basi per la discussione sono alquanto traballanti.
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So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. A Universe From Nothing, Lawrence Krauss
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DJC
Nuovo Arrivato
Prov.: TS
Città: Trieste
35 Messaggi |
Inserito il - 26 febbraio 2013 : 16:53:00
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Io condivido la tua idea di interesse verso la conoscenza in questo ambito; il risultato di ciò che studiamo non è così immediato come quello dello psicologo che si trova davanti il paziente e vede subito il risdultato di ciò che fa (l'approccio psicologico credo sia una comunione tra la ricerca e la terapia). Immagino invece che molti lavorino nel mondo della ricerca con l'obiettivo di fare del bene verso il malato (mi vengono in mente persone che lavorano in centri di ricerca oncologici e provano maggiore empatia). Comunque ricordati che è una psicologa, quindi a priori devi filtrare ciò che dice, perchè sono tutti un po' strani :) |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 26 febbraio 2013 : 17:10:54
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100% con te. Se faccio ricerca è per il puro gaudio (assolutamente egoista) del cercare di comprendere come funziona il nostro organismo. |
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Valette
Nuovo Arrivato
39 Messaggi |
Inserito il - 26 febbraio 2013 : 17:18:54
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Vado controcorrente. Sinceramente faccio ricerca perché spero che un giorno possa essere d'aiuto a qualche malato. Ma ho notato di essere l'unica (almeno fra la gente che conosco). Tutti sono per capire come funziona il nostro organismo. A questo punto mi chiedo se sono io ad essere sbagliata e se il mio pensiero è pura utopia.
Valette |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 26 febbraio 2013 : 18:16:41
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Citazione: A questo punto mi chiedo se sono io ad essere sbagliata e se il mio pensiero è pura utopia.
Sinceramente non penso che tu sia sbagliata. C'è tantissima gente che fa ricerca per essere d'aiuto ai malati. Secondo me è un'ottimo motivo per fare ricerca, ma non è il solo!
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domi84
Moderatore
Città: Glasgow
1724 Messaggi |
Inserito il - 26 febbraio 2013 : 23:58:36
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Pura sete di conoscenza...lo stesso motivo per cui sto appiccicato ai computer...o per cui cerco di imparare a suonare la chitarra...e così via... Certo, studiare qualcosa che un giorno potrà servire a qualcuno mi fa più piacere...ma viene dopo... |
Il mio blog: http://domi84.blogspot.com/ Le foto che ho scattato... |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 27 febbraio 2013 : 10:33:17
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Condivido il post di Domi84. Va bene che c'è chi lavora per nobili ideali (pregevole) ma credo, 0barra1, che tu non abbia preso in considerazione la diversa audience che richiede il tipo di lavoro. Credo che buona parte di chi fa ricerca di base è orientato alla "sete di conoscenza", forse chi fa ricerca applicata è più orientato al malato, così come mi pare intuitivo che un medico o uno psicologo sia orientato al paziente tanto quanto un commerciale sia orientato al profitto. Certo poi ci sono i medici che vorrebbero aprire una clinica per arricchirsi, quanto venditori che mossi da una pulsione etica ti sconsigliano ciofeche. |
http://www.linkedin.com/in/dariocorrada |
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DJC
Nuovo Arrivato
Prov.: TS
Città: Trieste
35 Messaggi |
Inserito il - 27 febbraio 2013 : 15:53:59
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Però è necessario dividere ricerca di base e applicata. Chi studia come viene espressa una proteina in una patologia, con quali altre proteine interagisce o simili sa che i risultati saranno applicabili all'uomo nel migliore dei casi nei successivi 10-15-20 anni, quindi è difficile vedere il proprio lavoro come missione per il malato. Chi far ricerca davanti al letto del paziente (o quasi), sicuramente lo vede diversamente. |
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AleXo
Moderatore
Prov.: Estero
Città: San Francisco, California
1550 Messaggi |
Inserito il - 27 febbraio 2013 : 18:36:18
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a me del pelo molecolare del fungo dell'alga e' sempre importato ben poco (studierei mille volte di + i mammiferi marini piuttosto!). Mi piace nella ricerca trovare la soluzione a problemi (anche piccoli dettagli tecnici) e si, ho il drive di creare un farmaco che abbia impatto sulla vita delle persone.
(ad oggi la mia soddifazione + grande e' nell'aver selezionato un clone che e' in clinical trial al momento...) |
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Strelitzia
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 15 marzo 2013 : 17:21:35
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Sinceramente io faccio ricerca perchè ho sempre saputo di nn volere fare altro, è una voglia che mi spinge a voler capire di più del mondo che ci circonda, la spendibilità delle eventuali scoperte per curare qualcuno non mi ha mai toccato veramente... forse anche perchè dalla scoperta in laboratorio all'effettiva messa in pratica passa una vita... |
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biotool
Nuovo Arrivato
97 Messaggi |
Inserito il - 16 marzo 2013 : 12:14:33
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Le mie motivazioni si avvicinano molto a quelle di AleXo, ed in ogni caso penso che nell'ambito della ricerca applicata la fame di sapere e curiosita' si uniscano in modo sinergico al desiderio che la propria ricerca abbia utilita' sociale. Il tutto guidato da sano egoismo ovviamente! |
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Garzgul
Utente Junior
Prov.: Roma
Città: Roma
183 Messaggi |
Inserito il - 16 marzo 2013 : 18:36:27
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Personalmente per entrambe le ragioni, sia per l'amore della Scienza e della conoscenza, che penso ci unisca tutti, che per l'idea che le nostre eventuali scoperte possano avere una qualche implicazione positiva, diretta o indiretta |
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serbring
Utente Junior
486 Messaggi |
Inserito il - 23 marzo 2013 : 10:29:30
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Concordo con la maggior parte di voi...Io essendo ingegnere non faccio nulla che possa cambiare la vita delle persone...al massimo contribuisco a rendere le auto un po' più comfortevoli. :) Però il mio motore è sapere che faccio una cosa che non fà quasi nessuno al mondo nel modo in cui la sto approcciando. Sfortunatamente causa tanti impegni universitari, lezioni e balle varie, non riesco a fare più tanto come prima quando ero dottorando. :( Questa cosa mi rattristice troppo. |
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Aron
Nuovo Arrivato
Prov.: BO
Città: Bologna
4 Messaggi |
Inserito il - 10 aprile 2013 : 20:46:37
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La maggior parte a quanto pare dicono di essere assetati di sapere ed il sentimento sociale lo lasciano nel letto la mattina quando si svegliano. Solo alla ricerca dell'affermazione personale nella società? o per una elevazione del proprio essere? |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 10 aprile 2013 : 21:00:30
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Citazione: La maggior parte a quanto pare dicono di essere assetati di sapere ed il sentimento sociale lo lasciano nel letto la mattina quando si svegliano. Solo alla ricerca dell'affermazione personale nella società?
Assolutamente no. Ribadisco: puro e semplice egoistico piacere personale (parlo per me ovviamente). Me ne frego della gloria, faccio ricerca solo ed esclusivamente perchè è un lavoro che mi piace, mi interessa e mi stimola.
Poi sono estremamente contento che ci siano persone (e ce ne sono) che fanno ricerca per il bene della società. Solo troverei ipocrita dire che la mia ricerca (che è ricerca di base pura e dura) sia fatta per il bene della società, sinceramente non è con quello spirito che vado in lab al mattino. |
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