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lucaam86
Nuovo Arrivato
94 Messaggi |
Inserito il - 09 marzo 2013 : 11:33:42
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Salve a tutti, la mia domanda è molto semplice: Quante e quali sono le possibilità di lavoro per i laureati magistrali in Biotecnologie (possibilmente Mediche) nella sanità pubblica e/o privata?
Grazie un saluto Luca
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pantheater
Nuovo Arrivato
38 Messaggi |
Inserito il - 09 marzo 2013 : 13:08:20
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Pubblica nessuna. Privata si, solo se esercitano come biologi iscritti all'ordine. |
The way your heart sounds makes all the difference. It's what decides if you'll endure the pain that we all feel. The way your heart beats makes all the difference in learning to live. |
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fabrizio90
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 09 marzo 2013 : 13:52:08
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Non è passata l'equipollenza tra la laurea in Biologia e Biotecnologie? Quindi se i biologi possono entrare nel pubblico, penso lo stesso vale per i biotecnologi no? |
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ValeCGC
Utente
746 Messaggi |
Inserito il - 09 marzo 2013 : 13:55:40
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per entrare nel pubblico dovresti fare la scuola di specializzazione e poi aspettare che aprano un concorso aperto anche ai biologi e vincerlo. con la sola laurea magistrale non puoi fare niente. inizia cmq a prendere l'abilitazione come biologo |
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fabrizio90
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 09 marzo 2013 : 13:57:58
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ah ok, quello sicuramente, la stessa cosa vale per i biologi no? Scusa mi sai dare delle informazioni su una laurea magistrale in Biotecnologie Mediche? Ho aperto un topic in questa sezione. |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 09 marzo 2013 : 16:50:17
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Sabato 11 Agosto 2012 00:13
di Manuela Pitterà
La Fibio sta analizzando i dati di un sondaggio dell'occupazione dei biotecnologi italiani realizzati nel 2011."Ad ottobre li renderemo pubblici ma posso già dire che la situazione non é migliorata rispetto al precedente sondaggio relativo al 2008 -afferma Crifó- i laureati hanno una buona percezione delle acquisite ma la maggioranza,se potesse tornare indietro,non si iscriverebbe più allo stesso corso di laurea. Poco meno della metà degli occupati, a 6 mesi dalla Laurea, svolge un dottorato, frequenta una Scuola di Specializzazione o ha un assegno di ricerca. Pochissimi sono quelli che lavorano in aziende private".Gli intervistati sono pessimisti quando si chiede loro come giudicano le prospettive di lavoro in Italia ma la situazione si ribalta quando vengono interrogati sulle opportunità di impiego all'estero. Nel nostro paese i biotecnologi sono penalizzati dalla inadeguatezza delle normative,oltre che dalla crisi economica,come sottolinea il Preside Piccialli: "L'Ateneo ha sentito la necessita di proporre delle nuove lauree per far fronte all'evoluzione della biologia ma le normative che regolano l'accesso al mondo del lavoro sono arrivate in ritardo. Per i nostri politici fino a qualche anno fa noi non esitavamo proprio,nonostante sfornassimo il fior fiore dei laureati". Per far fronte a queste carenze legislative si é molto attivato anche l'ex preside Marino: "Una delle mie preoccupazioni é stato istituire il coordinamento tra Presidi,Presidenti dei corsi di laurea di tutta Italia e delle associazioni di categoria. Molte delle istanze che sono state avanzate sono a buon punto".Marino precisa che i laureati incontrano difficoltà a trovare sbocco nel mondo del lavoro nonostante l'alta qualità della loro preparazione:"I nostro laureati hanno un ottimo bagaglio di conoscenze ma soffrono per il basso investimento nella ricerca e per la crisi che attanaglia le industrie. I singoli si salvano andando a lavorare all'estero ma nel frattempo la nostra penisola si impoverisce di persone valide. Gli altri paesi approfittano di questo grande capitale umano che viene disperso con grande insipienza delle autorità".Il sogno nel cassetto della maggior parte degli studenti é di dedicarsi alla ricerca in futuro. Al momento dell'immatricolazione già si immaginano in camicia bianco in un laboratorio di un ente pubblico o di un azienda privata. Poi,andando avanti con gli anni,la fiducia in un futuro lavorativo che combaci con i propri sogni si affievolisce e si dichiarano disposti a prendere anche altre strade professionali."Sono pronta a lavorare in qualunque campo. Anche a fare l'insegnante o entrare nei carabinieri"afferma Clara, iscritta a Biotecnologie Mediche."É inutile illudersi di diventare ricercatore in Italia. Ma si puó andare sempre fuori"commenta Alessandra, studentessa di Biotecnologie per la salute."Voglio fare ricerca. Non importa dove",esclama Michele che,ultimata la triennale, si é iscritto a due corsi singoli nel tentativo di alleggerire il primo anno della Specialistica che inizierà in Autunno. Viola ci tiene a sottolineare che "a scienze biotecnologiche si studia sul serio".La ragazza racconta di aver frequentato il primo anno a Chimica e di essersi poi trasferita pensando di andare incontro a studi un pó meno pesanti:"Non mi aspettavo che il carico di studio fosse anche superiore. Peró, almeno, le materie sono più varie e interessanti".
(tratto da http://www.youblisher.com/p/389425-ATENEAPOLI-n-09-2012/ pag 22 del numero di ateneapoli del 8/6/12)
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fabrizio90
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 09 marzo 2013 : 17:57:04
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Scritto da MolecularLab Mobile
Visto che ci tieni tanto a riportare questi dati ovunque, tu che università fai? O quanti miliardi prendi? |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 10 marzo 2013 : 17:33:15
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Leggi qui:
http://assobiotec.federchimica.it/Libraries/documentiPdf/BioInItaly2012_1.sflb.ashx
guarda quanta gente lavora nel (supposedly) biotech
poi conta i corsi di laurea in biotecnologie biologia triennali varie etc etc etc
e dimmi se non c'e' uno squilibrio !!!!!!!!!!
ripeto sei ancora in tempo dopo la triennale di andare a fare infermieristica e trovare un lavoro vero !!!!!!!!!!!! |
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fabrizio90
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 10 marzo 2013 : 17:55:57
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Scritto da MolecularLab Mobile
In realtà la mia intenzione non è quella di rimanere in Italia, comunque io conosco tantissima gente che ce l ha fatta anche qui, e continua a lavorare senza problemi. Se tutti la pensassero come te ci sarebbe un mondo pieno di infermieri visto che per la maggior parte delle facoltà la situazione é critica. Quelle più sicure sono medicina, anche se ci sono altri problemi, ingegneria e più cosa? Spero per te che fare l inferniere ti piaccia, altrimenti passerai tuta la vita a fare qualcosa che non ti piace |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 10 marzo 2013 : 21:04:45
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io ti parlo di numeri e tu mi rispondi con un
"comunque io conosco tantissima gente che ce l ha fatta"
mi sa che come scienziato saresti un po' approssimativo
magari all estero non se ne accorgono
resta il fatto che gli infermierri al momento mancano i biologi no
se pio sei un troll che deve convincere la gente ad iscriversi a biologia/biotecnologie e' un altro fatto
sai con il picco di cali di iscrizione all università non sanno piu' cosa fare per reclutare matricole soprattutto a Roma.............. |
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fabrizio90
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 10 marzo 2013 : 23:12:30
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Scritto da MolecularLab Mobile
Non voglio coinvincere nessuno a fare biotecnologie, sinceramente non avrei neanche un motivo per farlo, dico solo che ritengo che ognuno debba studiare quello per cui è appassionato. È questa l'idea Dell università, creare menti che possono dare qualcosa in più alla società, e trovo il tuo "fai infermieristica perché c'é lavoro" un discorso molto limitato e di basso livello. Gli infermieri sono persone che tengono alla persone, che vogliono regalare un sorriso ai malati, gente gentile e disponibile. Poi è ovvio che anche l'aspetto economico é uguale. Ma se ti piace lettere mi sembra assurdo fare infermieristica. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2013 : 00:24:53
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Citazione: È questa l'idea Dell università, creare menti che possono dare qualcosa in più alla società, e trovo il tuo "fai infermieristica perché c'é lavoro" un discorso molto limitato e di basso livello
Sante parole. |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 11 marzo 2013 : 16:16:50
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la domanda di luca era:
Salve a tutti, la mia domanda è molto semplice: Quante e quali sono le possibilità di lavoro per i laureati magistrali in Biotecnologie (possibilmente Mediche) nella sanità pubblica e/o privata?
Grazie un saluto Luca
La risposta onesta e sincera e : ZERO POSSIBILITA'
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