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terzazona
Nuovo Arrivato
96 Messaggi |
Inserito il - 06 settembre 2013 : 21:13:14
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Salve a tutti, sono un neo laureato in Farmacia con il massimo dei voti, vorrei un vostro consiglio. Ho una farmacia ( seppur piccolina) di famiglia e quindi fin ora ho sempre pensato di iniziare la mia attività lavorativa proprio in questa farmacia. Tuttavia diversi amici e lo stesso professore con cui ho realizzato la mia tesi mi consigliano di trovare altre vie. Ora secondo voi, cosa potrei fare in alternativa? iscrivermi ad una scuola di dottorato e poi? oppure iscrivermi ad una scuola di specializzazione? C'è da dire che sono portato per lo studio delle materie biologiche/farmacologiche e non posseggo una buona preparazione in inglese. Accetto volentieri vostri consigli. Grazie
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2013 : 08:51:36
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Scusami, ma se hai una farmacia di famiglia e vuoi fare il farmacista, fai il farmacista.
Se di fare il farmacista invece proprio non se ne parla allora puoi cercare altre strade ma non capisco perchè dovresti lasciare l'attività di famiglia se è quello che vuoi fare tu...
Di attività alternative ce ne sono a migliaia, ma dipende un po' da cosa ti piacerebbe fare... questo non te lo possiamo dire noi
PS: l'inglese si impara, quello è veramente il minimo dei problemi. |
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ValeCGC
Utente
746 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2013 : 09:14:47
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non so quali siano le migliaia di alternative da laureati in farmacia, ma sono ancora più pratica di chick: hai una laurea in farmacia presa sapendo cosa fa il farmacista come lavoro, non saresti comunque rimasto senza lavoro perchè solo i farmacisti possono fare i farmacisti, in più hai una farmacia di famiglia... fai il farmacista nella farmacia già avviata dalla tua famiglia, come fanno praticamente tutti i figli di farmacisti... fossi in te me lo farei piacere, di questi tempi ti va anche di gran lusso, ma proprio grande lusso, non devi praticamente fare niente per iniziare a lavorare e hai il posto potenzialmente sicuro per il resto della vita... poi se hai fratelli o sorelle farmaciste che possono tenere aperta la farmacia di famiglia tenta pure la fortuna, tanto se cambi idea cmq puoi tornare lì.. |
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2013 : 18:53:10
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Ma quoto Vale alla grande, di questi tempi poi. Si fa a cambio ??? Io ti dò il mio licenziamento come laboratorista (e immagina quale gratificazione avessi) e tu mi dài la tua farmacia ?
Eh, queste sono le domande di chi non ha mai "patito" la fame...
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terzazona
Nuovo Arrivato
96 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2013 : 19:11:35
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innanzitutto grazie per le risposte. La mia domanda è nata dal fatto che la farmacia è pur vero che è avviata ma è in un paesino di 600 abitanti, ergo è una farmacia con un fatturato basso. ma non è una questione di guadagni anche perchè io ho sempre immaginato il mio futuro in farmacia. Però in questi anni mi sono fatto coinvolgere dia laboratori e in generale dalla ricerca.. vorrei quindi provare una via alternativa, facendo un dottorato magari però poi cosa potrei fare realmente? invece per l'estero, potrei tentare di entrare in qualche azienda o laboratorio anche senza il dottorato? oppure il dottorato è comunque un requisito fondamentale ed imprescindibile? grazie |
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2013 : 10:00:49
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Si può sapere COSA vuoi fare ??? Anzi, prima cerca di capirlo da te. Se hai sempre immaginato il tuo futuro in farmacia bèh ce l'hai, cosa vai cercando ?? Vuoi stare in farmacia ma avere gudagni a 5 zeri alla fine del mese ??? Credi che a fare un dottorato o a specializzarti guadagneresti di più ?? Lascia perdere quello che ti consigliano gli altri, chi ragiona con le testa degli altri si può friggere la sua. Un lavoro ce l'hai (e accendi 1000 ceri a chi ti pare per questo), piuttosto cerca di capire cosa vuoi realmente fare TU e perchè, la risposta su come agire la troverai da solo.
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terzazona
Nuovo Arrivato
96 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2013 : 13:52:18
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Non si tratta di guadagno ma di prestigio. Infatti io vorrei fare entrambe le cose nel senso che essendomi laureato a 24 anni ancora non compiuti vorrei provare per qualche anno a fare qualcosa di diverso, almeno inizialmente, per poi tornare in farmacia, salvo poi avere una botta di fortuna e trovare poi lavoro altrove magari all'estero. Ma ne vale effettivamente la pena? oppure è una perdita di tempo in ogni caso? C'è possibilità di fare carriera in Italia o anche all'estero? Ovviamente potrei tollerare anche uno stipendio bassissimo, almeno inizialmente, però poi devo avere delle garanzie per il futuro, altrimenti come consigliatomi da alcuni di voi è meglio lasciar perdere e lavorare in farmacia già da ora... |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2013 : 14:57:13
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C'è la possibilità di fare carriera? Certo, altrimenti i professori, i rettori e i direttori di dipartimento non esisterebbero. Lo vuoi fare? Fai un dottorato, impegnati al meglio e vinci concorsi. Difficile? Non credo che esista qualcosa di facile nella ricerca. Vuoi andare all'estero? bene, parti, impara bene la lingua e poi concorri per un dottorato lì. Ho una lontana parente che qui ha lavorato anni gratis, in USA ora è docente universitario http://www.biology.vt.edu/faculty/cimini/ Prestigio? Cosa è meglio di una docenza universitaria? Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta diceva Henry Ford. La domanda, dunque, rimane sempre la stessa: COSA VUOI FARE?
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terzazona
Nuovo Arrivato
96 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2013 : 19:03:14
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Come già detto precedentemente vorrei inizialmente fare qualcosa di diverso, ma solo inizialmente poichè so che è una fortuna avere una farmacia, seppur piccolissima, da cui si può iniziare e poi fra qualche anno ingrandirsi. L'unica possibilità quindi è fare un dottorato ( perchè credo che già sia difficile fare qualcosa col dottorato figuriamoci senza) e poi tentare di vincere un concorso per entrare in qualche laboratorio, prendendo comunque uno stipendio irrisorio? Vi dirò anche che non mi dispiacerebbe insegnare, magari la farmacologia, all'università, poichè è una materia che mi piace da morire, ma in Italia credo non ci sia speranza.. |
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ValeCGC
Utente
746 Messaggi |
Inserito il - 09 settembre 2013 : 10:31:10
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questioni di prestigio perchè ti sei laureato a 24 anni... l'ambizione la capisco e non la capisco... l'ambizione per sfizio o per dimostrare qualcosa al mondo (tipo che si è intellettualmente dotati) non la capisco, l'ambizione per amore del lavoro che si vuole fare la posso capire
stipendi modesti.. ok, sei figlio di farmacisti, per te cosa significa stipendio modesto? perchè tanto ruota intorno a questo... ci sono famiglie che vivono benissimo in 3 con 1200 euro al mese (se hanno la casa propria eh e non in milano centro) senza farsi mancare niente, ma senza vizi eccessivi e ci sono individui singoli che spendono 2000 euro al mese non si sa con che criterio e temono che 1000 euro per le spese extra non bastino.. è tutto molto relativo e dipendente dallo stile di vita a cui si è abituati... di farmacisti ne conosco, e anche quelli che hanno farmacie piccole e stipendiano dipendenti in farmacie medio piccole proprio male non se la cavano eh.. stipendio modesto lo ha chi lavora in un'impresa di pulizie (ho fatto anche quello) e prende una paga oraria ridicola, oppure anche chi fa la commessa (ho fatto anche questo) che lavora sempre e oltre a prendere paghe orarie ridicole per livelli di non responsabilità, non prende significative maggiorazioni durante i week end TUTTI lavorativi... ecco.. uno che fa il dottorato mi sa che prende a parità di lavoro..full time...circa come una commessa che lavora full time, al netto forse qualcosa meno (lo stipendio per 40 ore di una commessa di livello basso si aggira intorno ai 900 € comprese le domeniche, sapevatelo), poi se ti fanno un contratto come ricercatore lo stipendio si alza, ma sei comunque un precario. carriera.. tutto è possibile, ma so di persone (molte) che hanno messo le radici in università a botte di borse e/o lavoro gratuito (facendo secondi lavori serali) nella speranza che aprano un concorso, e sono ancora lì da anni, poi ad oggi c'è un limite nel numero di borse assegnabili per ogni ricercatore. vai all'estero, e se ti trovi bene restaci, se vuoi fare ricerca, altrimenti accontentati della tua farmacia con 600 clienti... ce l'avessi io |
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terzazona
Nuovo Arrivato
96 Messaggi |
Inserito il - 09 settembre 2013 : 12:27:28
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Grazie intanto per la risposta. Rispondo subito ad una tua affermazione. "l'ambizione per sfizio o per dimostrare qualcosa al mondo (tipo che si è intellettualmente dotati)" questo lo escludo a prescindere, non è assolutamente il mio caso. Infatti sarei disposto anche a lavorare gratis per un anno e pubblicare qualcosa, rispetto a lavorare già da ora in farmacia, non morendo certo di fame. E' proprio questo il problema però. Dato che ci sono molte incertezze sul lavoro da ricercatore e, a quanto ho capito, ce ne sono anche all'estero, mi conviene iniziare già da subito a lavorare in farmacia, cosi' facendo accumulo anche un certo punteggio per un eventuale futuro concorso. Non sono esperto del mondo della ricerca, per questo ho chiesto il vostro ausilio, ma alcuni dubbi mi sono stati chiariti. In sintesi voi mi consigliate di iniziare in farmacia senza perdere tempo in altre cose, giusto? |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 09 settembre 2013 : 15:16:27
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Citazione: Infatti sarei disposto anche a lavorare gratis per un anno e pubblicare qualcosa, rispetto a lavorare già da ora in farmacia, non morendo certo di fame.
Un laboratorio che ti prende gratis non è un buon laboratorio per definizione. Non farlo. Soprattutto perchè per altre cose i soldi miracolosamente si trovano, quindi è giusto pretendere uno stipendio corretto in cambio di un lavoro.
Ricorda che se il laboratorio non può pagarti vuol dire che molto probabilmente ha problemi anche a pagare il materiale per gli esperimenti... vuoi andarci davvero? |
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 09 settembre 2013 : 16:37:56
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Il punto è anche questo: la ricerca può anche pagare in termini di prestigio (e che te ne farai, se si ama il lavoro che si fa si parla di gratificazione, non di prestigio) e, appunto, di gratificazione. Ma non si sa mai QUANDO e SE questo accadrà. Coloro che si dedicano alla ricerca e alla carriera universitaria, che di solito sono strettamente legate, ne fanno un obiettivo e uno stile di vita. Non si può "fare un salto" all'Uni, credere di poter fare un paio di pubblicazioni, così sono gratificato e anche un pò figo, e poi tornare alla farmacia di papà quando ci si scoccia. Ecco perchè abbiamo insistito sul "dicci tu cosa vuoi fare". Se vuoi lavorare nella ricerca/insegnamento, allora sarebbe meglio tu emigrassi (buona l'UK), altrimenti tieniti stretta la tua farmacia.
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terzazona
Nuovo Arrivato
96 Messaggi |
Inserito il - 09 settembre 2013 : 21:01:38
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Grazie a tutti ragazzi. un'ultima domanda, un dottorato, in Italia o all'estero, frutta anche qualche punticino in più per quanto riguarda i concorsi per sedi farmaceutiche? grazie |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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