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krissy
Nuovo Arrivato
33 Messaggi |
Inserito il - 20 agosto 2014 : 16:52:40
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Salve a tutti, spero che qualcuno di voi sia un ricercatore e che possa togliermi questa curiosità. Quando si intraprende la strada della ricerca (Dottorato etc.) si tende a passare da una borsa di studio all'altra. Al CNR per esempio ci sono dei ricercatori che si occupano di una determinata tematica,e che risultano nello staff fisso dei laboratori. Allora mi domandavo esattamente come funziona?C'è la remota possibilità che si possa avere un contratto più lungo di quelli annuali/biennali?O la possibilità remotissima che si venga assunti da un centro di ricerca? Grazie a tutti quelli che mi risponderanno.
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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krissy
Nuovo Arrivato
33 Messaggi |
Inserito il - 20 agosto 2014 : 17:00:50
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Grazie Giuliano. E il CNR per intenderci è una struttura privata?O li ci sono solo borsisti temporanei? |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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DS
Nuovo Arrivato
22 Messaggi |
Inserito il - 02 settembre 2014 : 19:31:09
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Non è vero dai, esistono eccome e anche di nuovi. Contratti da 5 anni per i nuovi PI, tempi determinati per postdoc anziani etc Il problema è il cursus, come per tutta la biologia l'avanzamento di carriera dipende esclusivamente da quanto risulti simpatico ad un prof che in quel momento ha grande peso politico. Se non hai appeal con il PI, oppure il PI non conta, rimani a piedi. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 02 settembre 2014 : 23:09:25
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Citazione: Non è vero dai, esistono eccome e anche di nuovi. Contratti da 5 anni per i nuovi PI, tempi determinati per postdoc anziani etc
Quasi mi viene voglia di tornare in Italia... no, passata |
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DS
Nuovo Arrivato
22 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 00:27:19
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Citazione: Messaggio inserito da chick80
Citazione: Non è vero dai, esistono eccome e anche di nuovi. Contratti da 5 anni per i nuovi PI, tempi determinati per postdoc anziani etc
Quasi mi viene voglia di tornare in Italia... no, passata
La tua ironia/amarezza può essere condivisibile, però c'è un aspetto abbastanza grottesco con cui bisogna fare i conti. Le esperienze all'estero arricchiscono e, anche secondo me, andrebbero assolutamente fatte ed incentivate. Tuttavia i posti "a tempo determinato" e quelli da "PI in prova" sono pochi, e almeno in Italia vengono assegnati ai fedelissimi. Che spesso all'estero non ci sono andati, o hanno fatto un periodo molto breve in un centro affiliato con la promessa di rientrare. E questo vale anche, anzi soprattutto, per i gruppi più forti. Io onestamente ho constatato la stessa cosa nei miei colleghi stranieri.
lo scrivo perchè faccio parte di quella cerchia che vede(va) l'estero come un momento necessario di crescita per poter eventualmente rientrare in patria, capire che non funziona così è stato abbastanza deludente. |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 08:19:33
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@Giuliano: PI = principal investigator. Capo laboratorio insomma.
@DS:
Citazione: Tuttavia i posti "a tempo determinato" e quelli da "PI in prova" sono pochi, e almeno in Italia vengono assegnati ai fedelissimi. Che spesso all'estero non ci sono andati, o hanno fatto un periodo molto breve in un centro affiliato con la promessa di rientrare. E questo vale anche, anzi soprattutto, per i gruppi più forti.
Uno dei motivi (ma decisamente non il solo) per cui non voglio tornare (anche se le offerte per tornare le ho avute). E' un campanilismo che non fa certo bene all'Italia. Invece di cercare di attirare gente brava, dall'Italia e dall'estero per alzare un po' il profilo della ricerca italiana si va avanti per raccomandazioni non dovute. Invece di considerare l'essere stato all'estero come una cosa positiva ci si mette delle belle fette di salame sugli occhi e si prende l'amico del cuore... magari mi sfugge qualcosa ma non mi sembra sia una strategia che funziona troppo bene.
Citazione: Io scrivo perchè faccio parte di quella cerchia che vede(va) l'estero come un momento necessario di crescita per poter eventualmente rientrare in patria, capire che non funziona così è stato abbastanza deludente.
E' quello che dovrebbe succedere. Se però le condizioni per ritornare sono ridicole (vedi i famosi, ed estremamente ridicoli, bandi per il ritorno dei cervelli) il gioco non vale la candela. Io da postdoc qui prendo più del doppio di un ricercatore medio in Italia (con scatto automatico ogni anno), sul contratto tutto è chiaro e ben definito, l'università ha un ottimo schema per i contributi, etc etc. Senza contare che le condizioni in laboratorio sono 1000 volte migliori.
Certo, il clima fa schifo ma, hey, non si può avere tutto dalla vita. |
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DS
Nuovo Arrivato
22 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 13:14:42
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Citazione: Messaggio inserito da chick80 Invece di considerare l'essere stato all'estero come una cosa positiva ci si mette delle belle fette di salame sugli occhi e si prende l'amico del cuore... magari mi sfugge qualcosa ma non mi sembra sia una strategia che funziona troppo bene.
Succede un pochino ovunque, e un pochino ovunque (my opinion) succede perché il ruolo del PI è fare il politico. I grants vanno sempre alla stessa gente o ai loro postdoc, e quasi sempre si conoscono gli editors dei giornali. Con le dovute eccezioni ovvio. Se fossero premiate le idee forse forse..
Citazione: Messaggio inserito da chick80 E' quello che dovrebbe succedere. Se però le condizioni per ritornare sono ridicole (vedi i famosi, ed estremamente ridicoli, bandi per il ritorno dei cervelli) il gioco non vale la candela. Io da postdoc qui prendo più del doppio di un ricercatore medio in Italia (con scatto automatico ogni anno), sul contratto tutto è chiaro e ben definito, l'università ha un ottimo schema per i contributi, etc etc. Senza contare che le condizioni in laboratorio sono 1000 volte migliori.
scusa se mi permetto, sono molto curioso, potresti dare qualche dettaglio in più? un ricercatore all'uni va sui 1900 all'inizio, al CNR 2200 E per condizioni cosa intendi? io sono ancora in Italia perché tutti i colleghi all'estero mi han detto quanto sono similini i PI del mondo. Con qualche eccezione meravigliosa, gente che Giustamente andava a casa non appena terminati gli esperimenti e le ricerche con la possbilità di svolgere un'altro lavoro/esperienza in lab privati
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là
Utente Junior
565 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 14:16:15
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ehm, un ricercatore al cnr all'inizio non prende 2200 euro. Il motivo per cui lo dico è perchè un mio collega (diventato ricercatore con l'ultimo concorso) prende 1700 e qualcosa euro + buoni pasto. Io, postdoc, prendo quasi come lui (senza buoni pasto). |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
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là
Utente Junior
565 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 14:53:53
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diciamo pure che prenda 1800, è possibile che abbia 400 euro di buoni pasto? (chiedo, non avendoli non lo so) |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 16:03:27
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Citazione: scusa se mi permetto, sono molto curioso, potresti dare qualche dettaglio in più? un ricercatore all'uni va sui 1900 all'inizio, al CNR 2200
OK, io ero rimasto appunto ai 1700 che diceva là... ad ogni modo io qui sono a 2800 euro/mese (netti), con un aumento di ~100 euro/mese ogni anno.
Citazione: E per condizioni cosa intendi? io sono ancora in Italia perché tutti i colleghi all'estero mi han detto quanto sono similini i PI del mondo. Con qualche eccezione meravigliosa, gente che Giustamente andava a casa non appena terminati gli esperimenti e le ricerche con la possbilità di svolgere un'altro lavoro/esperienza in lab privati
Per il fatto che devi sempre cercarti fondi quello è un problema che si ha dappertutto ovviamente, non è che qui il lavoro te lo trovano con la bacchetta magica. Tuttavia se uno si dà da fare, è in media molto più semplice trovare fondi all'estero che in Italia.
Sul fatto che tutti i PI siano uguali mi permetto di dissentire... i PI sono degli esseri umani e quindi ce ne sono che sono degli £$"£%"£ e ce ne sono che sono degli angeli, all'estero come in Italia. Tuttavia puoi essere (o lavorare per) il PI più fico del mondo, ma se poi ti ritrovi in un ambiente in cui ormai al governo non interessa più finanziare la ricerca, per ogni cosa ci sono mille problemi burocratici, etc. allora non vale proprio la pena di starci in Italia.
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DS
Nuovo Arrivato
22 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 18:56:10
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Dalle info in mio possesso, tra benefit vari (indennità varie, buoni etc) va tranquillamente oltre i 2000. Ma non ne beneficio io, quindi rimane il mistero.
Chick tu hai perfettamente ragione. Tuttavia esistono in Italia almeno un centinaio di PI in grossi gruppi e centri che hanno un mucchio di soldi tra Grants, Telethon AIRC e roba varia. Quanto e più magari del gruppo in cui lavori. Purtroppo sono pochi, e la mancanza di alternativa crea ambienti con personale perennemente subalterno e sotto il giogo.
PS:i post doc entry level, all'estero, sono sempre inquadrati a livello contributivo? PS2:scrivo questa precisazione sui PI italiani perché noi biologi italiani siamo, umile opinione, confusi sul problema della ricerca a livello nazionale. La questione non sono i soldi, che ci sono a valanga talvolta; la questione è come viene concepita la ricerca in Italia. Altra storia |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2014 : 20:07:59
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Citazione: Purtroppo sono pochi, e la mancanza di alternativa crea ambienti con personale perennemente subalterno e sotto il giogo.
Lo so, sento storie che fanno rabbrividire ogni tanto...
Citazione: i post doc entry level, all'estero, sono sempre inquadrati a livello contributivo?
In che senso? Qui ad es. ci sono delle tabelle prestabilite. Come primo postdoc credo entri al livello 6.
Citazione: La questione non sono i soldi, che ci sono a valanga talvolta; la questione è come viene concepita la ricerca in Italia. Altra storia
E gli sprechi, non dimenticare gli sprechi...
PS: nota che queste cose ci sono dappertutto, ma ovviamente se i soldi sono già pochi alla base le noti molto di più. |
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