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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 20 marzo 2015 : 12:07:50
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Ho sempre pensato che fosse logico che tutte le case farmaceutiche che possono commercializzare un farmaco già esistente, non avessero altro da fare, e che fosse logico fare, copia incolla della formula con relativo dosaggio del principio attivo. Invece scopro che i quantitativi del principio attivo potrebbero variare, ma che se superano il 20% non possono essere messi in commercio. Ma a che pro dovrebbero variare il dosaggio di qualcosa di cui molto più semplicemente potrebbero replicare la formula con identici dosaggi? esistono degli impedimenti tecnici a realizzarli?
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 20 marzo 2015 : 13:57:00
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Ciao. Sei già la seconda persona che dice questa cosa sul forum. Come ho già risposto in questa conversazione qualche tempo fa, due farmarci per essere considerati equivalenti devono avere la stessa quantità di principio attivo. A me risulta che il 20% di differenza si riferisce alla AUC (in realtà tra 80% e 125%) e non al principio attivo. Tuttavia una persona può sbagliare una cosa così ma con due comincio a dubitare anche delle mie conoscenze: potresti per cortesia dirmi dove hai/avete letto questa informazione? Grazie!
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[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 23 marzo 2015 : 22:07:01
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è una questione tecnologica il dosaggio varia con la formulazione di chi l'ha progettata ,es. di una compressa;pensa che con lo stesso attivo e eccipienti cambia già tutto se tu hai utilizzato una polvere nanomizzata (visto che alcuni impianti ora lo permettono) al posto di una micronizzata.Cmq non entro nel dettaglio ma fidati con gli stessi ingredienti 3 ricercatori possono ottenere compresse diverse: es. una ti da la concentrazione terapeutica,uno quella tossica e uno nessun effetto. Quindi cambia il dosaggio ma la concentrazione terapeutica che ti garantiscono le aziende è la stessa,unica attenzione va posta in clinica :mai cambiare un equivalente con un altro equivalente in terapia,ma sempre riferirsi all'originale ,altrimenti si possono avere delle variazioni di conc. plasmatica che possono essere responsabili di maggiori effetti collaterali ( gli americani oltre alla farmacopea,utilizzano un testo, non chiedermi il nome,proprio per evitare le oscillazioni terapeutiche nel passaggio di un equivalente a un altro,visto che per loro è una moda consolidata.
-no Caffey non devono avere la stessa quantità di attivo |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 23 marzo 2015 : 22:55:58
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Ok, grazie mille! Mi sapresti fare un esempio di due equivalenti in commercio con quantità di principio attivo diversa, per favore? |
[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 24 marzo 2015 : 08:25:58
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Scritto da MolecularLab Mobile
Ma scusa... Saranno equivalenti le rispettive formulazioni ASA/Acido ascorbico 400/240 mg, no?... Oppure significa che se io prescrivono ASA 500 il farmacista si può prendere la libertà di sostituirlo con ASA/Acido ascorbico 400/240 mg? Mi pare tanto strano... |
[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 24 marzo 2015 : 12:08:27
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si certo sono equivalenti ,sulla legislazione farmaceutica sono al momento impreparato ma non credo ci siano problemi a sostituirlo,poi dipende dal tipo di ricetta credo e dalla collocazione del farmaco nella tabella dei medicinali -mica 400 mg di ASA vanno in circolo tutti,ma sono formulati in modo tale che vadano in circolo per avere la conc. che ti serve -la tua definizione è abbandonata dagli anni 80 in quanto si riteneva che 2 farmaci (inteso come specialità medicinale) erano uguali se avevano lo stesso titolo di purezza al 5 % -quando la biofarmaceutica si consolidò cambiarono le prospettive di tutto fino alle forme farmaceutiche non convenzionali,nell'ultimo caso per es. cambia la farmacocinetica dell'attivo ,perchè te la fa direttamente la forumulazione -in passato ci si concentrava sulla farmacodinamica per migliorare il trattamento terapeutico,oggi giorno no si può prendere tranquillamente una molecola stupida o complicata e migliorare molti paramentri,infatti oggi i tecnologi sono tutti orientati sui sistemi polimerici e liposomiali
P.S. il discorso concentrazione è relativo,ognuno di noi ha la propria concentrazione terapeutica |
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