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 CONI E BASTONCELLI
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Tag   medicina    fisiologia    occhio    retina    fisiologia oculare  Aggiungi Tag

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Matteo_qtt
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2 Messaggi

Inserito il - 14 marzo 2019 : 00:12:37  Mostra Profilo Invia a Matteo_qtt un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve ragazzi, sono nuove del forum e mi sono iscritto, oltre per il fantastico aiuto che mi avete dato in molte occasioni, perchè non riesco a dare risposta ad una domanda forse stupida ma che mi ossessione:
I fotorecettori sono sensibili alla luce; i Bastoncelli che sono deputati alla visione notturna ( si attivano maggiormente in scarse condizioni di luce) iperpolarizzano con la luce e depolarizzano ( rilasciano glutammato) con il buio determinando la trasmissione del segnale.
Perchè i coni che sono deputati alla visione diurna hanno lo stesso comportamento dei bastoncelli? Perchè anche loro iperpolarizzano in condizioni di luce? in Teoria non dovrebbero depolarizzare e rilasciare glutammato dato che funzionano di giorno?
Evidentemente mi manca qualche passaggio e perciò vi chiedo aiuto!
Grazi in anticipo e scusate la domanda idiota.

IFNy
Nuovo Arrivato



1 Messaggi

Inserito il - 17 marzo 2019 : 17:50:39  Mostra Profilo Invia a IFNy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao! In realtà entrambi i tipi di fotorecettori funzionano esattamente allo stesso modo: all'arrivo dello stimolo luminoso (fotoni) iperpolarizzano e riducono il rilascio di glutammato. Sono semplicemente specifici per lunghezze d'onda diverse.

Il fatto che la visione "diurna" (fotopica) si basi sui coni e quella "notturna" (scotopica) sui bastoncelli, è più legata alla diversa intensità luminosa (quantità di fotoni) e alle caratteristiche del circuito a valle, che determinano la diversa sensibilità dei due tipi di visione:

- ogni cono fa sinapsi SINGOLARMENTE con una cellula bipolare: il sistema è quindi altamente specifico (si sa per certo da quale posizione arriva lo stimolo) ma ha bassa sensibilità (è necessario che lo stimolo luminoso arrivi proprio su quel fotorecettore).

- più bastoncelli fanno invece sinapsi su una cellula bipolare: il sistema è altamente sensibile (basta che sia ben attivato un bastoncello per attivare la cellula bipolare), ma meno specifico (non c'è un modo per distinguere quale bastoncello è stato attivato, e dunque da quale posizione precisa della scena visiva arrivi lo stimolo) (o potrebbe essere anche che più bastoncelli siano attivati in modo blando, ma sommando il segnale sulla singola cellula bipolare di convergenza, questa si attiva comunque). E' per questo che il sistema bastoncellare entra in gioco quando la luminosità luminosa è scarsa.

Spero di aver risposto alla domanda in modo chiaro :)
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nessunanuvola
Nuovo Arrivato



2 Messaggi

Inserito il - 03 settembre 2019 : 11:59:59  Mostra Profilo Invia a nessunanuvola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao, anch'io sono nuova e mi sono iscritta perché sono in panne con le conoscenze di base di questa materia. Devo dare un esame che è singolo, ovvero staccato da tutte le altre materie che sto studiando e, non avendo mai trattato gli argomenti, mi so trovando davvero in difficoltà.
Quindi vorrei chiedere: ma il segnale nervoso non parte quando la cellula depolarizza? Perché nel sistema visivo i recettori iperpolarizzano? Quando ho studiato i neuroni del SNC ero sicura che il segnale partisse al momento in cui le cellule depolarizzano
Grazie!!!!!!!!!!!!!
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proteus_m
Nuovo Arrivato



1 Messaggi

Inserito il - 20 agosto 2021 : 05:31:33  Mostra Profilo Invia a proteus_m un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scritto da MolecularLab Mobile

La risposta era:

Sì, in generale il segnale parte quando la cellula depolarizza, e infatti è così. Ma cosa vuol dire "segnale"?

La cosa che forse può confondere di tutto ciò è che la cellula fotorecettore, in modo forse controintuitivo, iperpolarizza quando riceve uno stimolo luminoso.

A riposo/buio, il fotorecettore è depolarizzato, di base.
All'arrivo di fotoni, invece, tramite il meccanismo di fototrasduzione, si ha iperpolarizzazione (si attiva una fosfodiesterasi che idrolizza cGMP, la riduzione di cGMP causa chiusura di canali Na cGMP-dipendenti, il Na non entra, la cellula iperpolarizza).

A riposo/buio, la cellula fotorecettore è "depolarizzzata", quindi parte effeteffettivamente il segnale, cioè viene rilasciato un neurotrasmettitore (in questo caso il glutammato).
Viceversa quando c'è luce la cellula iperpolarizza (mediante il processo di fototrasduzione), e riduce il rilascio di neurotrasmettitore a valle.

A questo punto bisogna però capire cosa fa il neurotrasmettitore, che è il vero nocciolo della questione: in questo specifico caso il glutammato lega un recettore espresso da una cellula bipolare (post-simpatica), la cui trasduzione del segnale provoca riduzione di cGMP e dunque (con lo stesso meccanismo visto prima nei fotorecettori) la chiusura di canali Na cGMP-dipendenti, e dunque iperpolarizzazione. La cellula bipolare iperpolarizzata, essendo iperpolarizzata, non fa partire ulteriori segnali.


Riassumendo:
A) No luce -> fotorecettore depolarizzato (stato basale) -> glutammato -> cGMP / Na -> iperpolarizzazione cellula bipolare -> no segnale nervoso

B) Luce -> fotorecettore iperpolarizza (!) -> No glutammato -> No cGMP / Na -> depolarizzazione cellula bipolare = trasmissione segnale nervoso a valle.

In pratica è come se le cellule bipolari, da cui in un certo senso parte il "vero" segnale nervoso, fossero sempre attive costitutivamente, ma fossero frenate dai fotorecettori, in assenza di luce.
Quando c'è luce viene rimosso il freno dei fotorecettori e il segnale nervoso della retina parte.

Poi i circuiti retinici sono un po' più complicati di così (ad esempio ci sono due tipi di cellule bipolari che fanno cose diverse, e altri tipi di cellule ancora). Ma il succo è quello.
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