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Klebe
Nuovo Arrivato
2 Messaggi |
 Inserito il - 30 dicembre 2023 : 16:39:40
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Salve ragazzi, mi presento.
Sono Klebe (nick su questo sito) e sono un ragazzo appassionato di scienza. L'anno scorso ho conseguito il diploma al liceo scientifico, e, come molti altri ragazzi, ho dovuto affrontare il momento della scelta universitaria. Dico subito che per me è stato molto difficile, in quanto sono un ragazzo a cui appassionano veramente tutte le discipline scientifiche (fisica, biologia, chimica, biochimica, informatica, matematica ecc.). Al liceo mi hanno appassionato tutte e mi piace divorare gli articoli che parlano di curiosità scientifiche e nuove scoperte.
Vedendo l'andamento delle cose, penso che nei prossimi anni ne vedremo delle belle soprattutto per quanto riguarda le biotecnologie e la medicina. Ho letto a proposito di biotecnologie mediche, biorobot, tecnologia CRISPR-CAS, tentativi di stampare in 3D componenti del corpo umano, utilizzare batteri come biomarcatori ecc.
Ho letto anche di progetti di ricerca che mirano a creare computer neuromorfici, utilizzando i neuroni e di altri progetti che mirano a combinare elettronica-biologia.
Adesso, come già detto amo studiare tutte le materie scientifiche, e mi ritengo un ragazzo abbastanza ambizioso, e nel tentativo di appagare il mio desiderio di combinare più discipline scientifiche insieme e di partecipare alle possibili "rivoluzioni" sovraccitate mi sono iscritto ad uno di questi nuovi corsi italiani che combinano medicina e ingegneria biomedica.
Il corso di laurea mi appassiona e so che la domanda può essere molto confusionaria e magari formulata anche in maniera impropria, tuttavia il mio dilemma è il seguente: sempre spulciando qua è là tra varie ricerche scientifiche ho notato che, ad essere implicati in startup di bioscienze ci sono anche molti fisici/matematici ed esperti di machine learning. Penso sia ormai assodato che l'intelligenza artificiale ed altre tecnologie computazionali siano degli elementi fondamentali per la ricerca, e quindi mi chiedo: per poter essere implicati in questi tipi di progetti di ricerca o magari in future startup di questo tipo, secondo voi, qual è la strada migliore? L'intelligenza artificiale e l'analisi matematica dei vari sistemi avranno un ruolo preponderante sulla conoscenza da biologo/da medico (so che sono cose ben diverse) o le varie branche del sapere avranno tutte un ruolo importante e si combineranno "alla pari" in questi futuri lavori di squadra?
Grazie in anticipo per la risposta e scusatemi ancora se ho messo "troppa carne al fuoco."
Saluti.
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Klebe
Nuovo Arrivato
2 Messaggi |
Inserito il - 30 dicembre 2023 : 16:46:22
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P.s. Ho notato solo ora che, messo in evidenza, c'è un messaggio sicuramente rivolto alle domande simili alla mia
La risposta è esaustiva, capisco come non ci sia nulla di certo e tutto dipenda poi dalle proprie inclinazioni, ma volevo magari qualche chiarimento in più, da chi ne sa più di me.
Al giorno d'oggi secondo me di punti di riferimento ce ne sono pochi e l'ansia per il futuro può essere un po' pesantuccia 
Mi scuso nuovamente se sono stato improprio.
Grazie a tutti e ciao  |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 31 dicembre 2023 : 12:10:31
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dato che nessuno legge il futuro, dirti quale sia la scelta migliore per poter lavorare tra qualche anno è piuttosto arduo.
Io la vedrei in questo modo, rimanendo sempre in ambito biologico.
Il modo più facile per fare ricerca in biologia è studiare biologia (non importa l'indirizzo specifico, che sia biologia molecolare, biotecnologie industriali o altro). A latere, è possibile lavorare esattamente come dei biologi anche con una laurea in medicina, ma non ti forma per questo lavoro.
Poi, siccome la ricerca è sempre più una questione multidisciplinare, ecco che in ambito biologico possono trovare spazio lo statistico, l'informatico, il chimico, poi magari a seconda degli ambiti possono entrarci anche agronomi, psicologi e altre figure.
Probabilmente, più si sta sul tecnico e sullo specialistico e più si riesce a trovare la propria nicchia. Considera anche che il biologo (l'iscritto all'albo dei biologi, sezione A, quindi dopo l'esame di stato fatto dopo la magistrale) ha accesso a tutti questi lavori: https://www.fnob.it/2020/07/08/lalbero-degli-ambiti-professionali-del-biologo/
In bocca al lupo. |
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sofychan
Nuovo Arrivato
101 Messaggi |
Inserito il - 03 gennaio 2024 : 11:45:25
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Per quanto sia difficile conoscere il futuro, è anche difficile capire a cosa ti appassionerai nel corso di questi anni, forse non guarderei troppo in là nella tua posizione. Conosco persone che lavorano in machine learning in settore pharma con una laurea in farmacia o biologia. Certo non hanno le fondamenta di un matematico e molto dipende dal progetto in sè, ma è spesso importante avere qualcuno che ne capisce in ambito biologico/medico/farmaceutico per permettere di sviluppare progetti multidisciplinari. Un matematico/fisico non ha le basi di un biologo (a volte neanche l'interesse per la biologia/scienze umane), e questo puo' fare la differenza sul lavoro. In molti ambiti si lavora già in squadra ed è importante essere flessibili e "fittare" nell'ambiente per saper comunicare bene.
Io ti consiglio di proseguire in base ai tuoi interessi. Se questi sono la biologia o scienze farmaceutiche cerca di mettere solide basi, col tempo spazia la tua curiosità agli ambiti o progetti che ti piacciono di piu'. Ci sono tanti settori e progetti diversi all'interno di una disciplina e se sei curioso e veloce ad apprendere riesci a muoverti agilmente secondo i tuoi interessi e le opportunità. |
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puccio
Utente Junior
Prov.: Piacenza
Città: cortemaggiore
245 Messaggi |
Inserito il - 20 gennaio 2024 : 19:16:31
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Ciao,
leggendo quello che affermi direi che questa laurea e quella che si sposa di piu con le tue curiosità:
https://corsidilaurea.uniroma1.it/it/corso/2023/31776/il-corso
Molecular Biology, Medicinal Chemistry and Computer Science for Pharmaceutical Applications - Biologia molecolare, Chimica farmaceutica e Informatica per applicazioni farmaceutiche
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