Non riesco a capire perchè non si possa collegare le iscrizioni all'effettiva opportunità lavorativa in quel settore e questo dovrebbe essere fatta per tutte le lauree.
perchè ridurre il numero dei laurati non riduce il numero di persone che cerca lavoro, soprattutto se si riduce il numero di laureati in un settore. Come diceva giustamente chick servirebbe solo ad aumentare il numero dei laurati in materie affini (ad esempio biologia) e comunque la situazione rimarrebbe la stessa: ci saranno disoccupati biologi e non biotecnologi. Piuttosto bisognerebbe aumentare la richiesta di lavoro, far sì che il merito sia il criterio di selezione e che venga definitivamente abolita la mentalità tutta italiana di sfruttare senza pagare, approfittando della buona volontà di chi è desideroso di trovare un'occupazione. A conti fatti no, non credo che bisognerebbe chiudere la facoltà di biotecnologie, ma "aprire" le risorse del Paese.
Nasce, cresce e poi finisce. Per quanto triste è la legge universale. Ciò che è stato nn tornerà. Il massimo che puoi fare è sperare che quello che sarà, sia meglio. Nessun rimorso nè rimpianto, è inutile. Carpe diem: panta rei
Citazione:Messaggio inserito da Rosy85 A conti fatti no, non credo che bisognerebbe chiudere la facoltà di biotecnologie, ma "aprire" le risorse del Paese.
Certo è devono aumentare le opportunità lavorativenel nostro settore, ma sarà un processo lungo (se mai inizierà...). Nel mentre si continua a sfornare decinaia di disoccupati all'anno?
Non riesco a capire perchè non si possa collegare le iscrizioni all'effettiva opportunità lavorativa in quel settore e questo dovrebbe essere fatta per tutte le lauree.
perchè ridurre il numero dei laurati non riduce il numero di persone che cerca lavoro, soprattutto se si riduce il numero di laureati in un settore. Come diceva giustamente chick servirebbe solo ad aumentare il numero dei laurati in materie affini (ad esempio biologia) e comunque la situazione rimarrebbe la stessa: ci saranno disoccupati biologi e non biotecnologi. Piuttosto bisognerebbe aumentare la richiesta di lavoro, far sì che il merito sia il criterio di selezione e che venga definitivamente abolita la mentalità tutta italiana di sfruttare senza pagare, approfittando della buona volontà di chi è desideroso di trovare un'occupazione. A conti fatti no, non credo che bisognerebbe chiudere la facoltà di biotecnologie, ma "aprire" le risorse del Paese.
Nel mentre si continua a sfornare decinaia di disoccupati all'anno?
Ma cambiare il "tipo" di disoccupati non diminuisce il loro numero..
Nasce, cresce e poi finisce. Per quanto triste è la legge universale. Ciò che è stato nn tornerà. Il massimo che puoi fare è sperare che quello che sarà, sia meglio. Nessun rimorso nè rimpianto, è inutile. Carpe diem: panta rei
io nn sono biotecnologa ma vi posso dire che come biologa è uguale.c'è da dire, inoltre, che queste lauree triennali di medicina stanno veramente togliendo molti posti di lavoro....l'italia è un vero controsenso ma come si fà a diventare Patent specialist junior & scientific assistent R&D in azienda farmaceutica?
penso di aver dato abbastanza tempo per tutte le considerazioni.. concludendo questo "sondaggio" biotencologi che lavorano come tali (in Italia)sono 2..su circa 30 persone che lavorano e frequentano questo forum..
Citazione:concludendo questo "sondaggio" biotencologi che lavorano come tali (in Italia)sono 2..su circa 30 persone che lavorano e frequentano questo forum.
Secondo me la tua conclusione è fuorviante e parzialmente non corretta.
Piuttosto si può affermare che sono 2 su x i biotecnologi che lavorano con un contratto "da te considerato effettivamente lavorativo", dove x è il numero (INDEFINITO) di persone che hanno potuto leggere questo post e quindi sono stati sottoposti al sondaggio. Perchè indefinito? perchè il sondaggio da te previsto non permetteva di formulare risposte inerenti al lavoro, bensì alla necessità o meno di chiudere biotecnologie!!! Di conseguenza non è possibile contare l'effettivo numero di partecipanti né discernere rispetto a quelli che hanno risposto solo per opinare. Risultato: non possiamo conoscere la reale ampiezza del campione, pertanto la "significatività" a cui accennavi è ben lontana.
Altra cose importante: i tuoi parametri personali su cosa è un lavoro e cosa no non sono assoluti. Secondo molti è un lavoro anche il dottorato, il contratto post-doc, la borsa di studio, ecc. I risultati hanno quindi un valore solamente personale (tuo), e non generale nè generalizzabile.
A MIO parere questo sondaggio non ha validità alcuna: primo perchè il campione coinvolto è indefinito, secondo perchè il campo di positività al test è stato illustrato così male da non poter fornire una risposta univocamente interpretabile. Andrebbe riformulato daccapo. Se però a te soddisfa.........
Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà (F.W. Nietzsche)
beh,ragazzi,si può anche essere ottimisti e benpensanti.Io dopo 3 anni all'estero questa settimana ho cominciato a lavorare al 6 livello (4.7 euro/ora) nel personale "ricerca e sviluppo"di un'azienda alimentare di medie dimensioni in romagna.Faccio elenchi di merce.E sposto sacchi di farina.E son una donnina.E se continua così vado a finire il mio dottorato in uk,per quanto schifo facesse alla fine un titolo all'estero potrebbe esser utile se nn altro se cercano una telefonista che parla inglisc in italy..welcome to the Third World..
inteervengo 2 anni dall'ultimo post per dire solo una cosa... è normale che qui a trento sia stato aperto il corso di tecnologie biomolecolari solo 2anni fa??(anno accademico 2008/2009)io ho appena finito il primo anno senza problemi ma leggendo in giro mi sto demoralizzando sempre di più
io vorrei fare biotech, però leggendo vari post sul forum non so quanto ne valga la pena. A me non va di essere obbligato ad andarmane, perché è frustrante dover andarsene solo per avere un lavoro che ti permetta di fare una vita normale (lo capirei di più se diventassi ricco), che magari, tra l'altro non rispecchia le aspettative.
per me sarebbe demotivante studiare con la sensazione che quasi sicuramente sarà tutto inutile, in quanto volgio rimanere in Italia.
non credo che il numero chiuso serva più di tanto, guardiamo medicina ad esempio... i posti si stanno riducendo di molto nonostante ci sia molta selezione, anche se d'altra parte questa è necessaria, sopratt in questo campo. Inoltre va ridotto il nuemro delgi atenei, non è possb che tutte le uni hanno un corso di biotech quando l'Italia è in grado di assorbire solo una minima percentuale della richiesta. E poi bisogna truffare di meno i ragazzi, cioè gli atenei dovrebbero dire le cose come stanno, facendo riferminto anche alle varie normative, per far capire a tutti quali siano i reali sbocchi lavortivi sia in italia che all'estero.
ciao e per fare un buon dottorato all'estero o in ita che io considero un lavoro quanto è vicncolante il voto di laurea?
Un dottorato NON è un lavoro. E' un percorso di studi sottopagato (almeno in italia) ma NON è un lavoro. Non viene riconosciuto come lavoro (infatti, a quanto mi risulta, non fornisce contributi pensionistici).
finito il dottorato, in Italia, sei punto a capo come prima. Se lo fai all'estero qualche possibilità in piu' forse ti salta fuori...
In alcuni Paesi (es. in Germania) è un lavoro, e fornisce contributi pensionistici. In altri Paesi sei studente, quindi non paghi tasse e non hai contributi. In alcuni Paesi è sottopagato, in altri è pagato decentemente. Alcune borse pagano tanto: se hai una borsa Marie Curie, anche in Italia, ti pagano bene. Altre borse sono meno allettanti.
Dipende, non si può generalizzare.
Ad ogni modo, contributi o no, villa con piscina o meno, un dottorato fatto per bene è un percorso assolutamente necessario se vuoi fare ricerca perchè ti serve per iniziare a sviluppare le capacità di gestione e sviluppo di un esperimento, la scrittura di un articolo scientifico, la gestione di un budget, la presentazione del tuo lavoro ad un congresso internazionale* etc etc
* consiglio ai dottorandi: rompete le balle ai vostri capi per farvi andare almeno ad un congresso internazionale durante il vostro PhD (meglio se più di uno). Se vi dicono che non ci sono soldi cercate dei travel grants, e mostrategli che ci volete andare davvero. E storie tipo "gli studenti non vanno ai congressi" sono solo balle. Specialmente verso la fine del 2o anno/inizio del 3o è importantissimo per presentare il progetto davanti ad altri esperti del settore ed incontrare questi esperti. E' un ottimo modo di trovare un posto da postdoc...
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PS: more more, comincia a laurearti, fra 5 anni potrai pensare a fare il dottorato. Magari avrai cambiato idea nel frattempo.