Ho visto che le offerte di lavoro per biologi sono inondate dagli annunci di un'azienda che vende dei corsi per imparare a fare i test sulle intolleranze e l'impedenziometro. Ora io mi domando: ma esistono veramente biologi che partecipano a quei corsi? Poi non ci lamentiamo se le persone non si fidano più della categoria, quando ci sono persone che pagano un mare di soldi per fare un corso sulle intolleranze e l'uso dell'impedenziometro. Che professionalità avrà un biologo del genere? Ed inoltre un biologo che esegue test sulle intolleranze alimentari, che biologo è? Io a pensare certe cose mi scandalizzo. Mi fa veramente ridere vedere che quà c'è gente che discute tanto sui medici e i biologi che si occupano di nutrizione e di chi sia più preparato quando poi in giro ci sono biologi che si fanno corsi per imparare a fare nulla e quelli dove li mettiamo? Non sono sempre biologi? A questo punto molto meglio un medico! Vorrei la vostra opinione! P.S. sono una biologa nutrizionista che non sopporta proprio quelli che si mettono a fare un test sulle intolleranze, danno diete pericolose per la salute e si definiscono nutrizionisti. Un nutrizionista non fa un test sulle intolleranze alimentari.
Mi unisco al gruppo e mi associo ai complimenti per Dearg-Due. Qualche nutrizionista bravo e coscenzioso ancora in giro c'è a quanto vedo!
Complimenti anche a te e grazie per l'appoggio che dimostrate! Mi piacerebbe sentire però la testimonianza di qualcuno che abbia fatto questi corsi e più che altro capire che tipo è. Speriamo qualcuno si faccia avanti!
Quei corsi sono indirizzati a biologi semplicemente per adescare soggetti che vedono nella figura del nutrizionista uno sbocco occupazionale. Magari alla fine un povero cristo si ritrova con un bel bioimpedenziometro sotto il braccio e non sa che farci...
Il problema però è di carattere ancora più generale. Quello dei corsi di formazione "professionalizzanti" è diventato un grande business che ha invaso anche le università. E le caste godono mentre gli ordini professionali se la ridono...
questi annunci poi, come disse Abatantuono, sono l'apoteosi della schifezza. Altro che intolleranze:
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Ho aperto il link e senza nemmeno leggere oltre mi sono accorta dell'erroraccio nel titolo stesso! Ma dai! E cmq, so che ora susciterò discussioni, e mi farò inamicizie, ma nessuno mai che consideri che un'allergia o intolleranza venuta all'improvviso abbia a che vedere con "squilibri" a livello emotivo e mentale?? Non è cosa nuova che il sistema immunitario risente dello stress, e stando a diversi scienziati, il sistema nervoso, endocrino, immunitario sono interconnessi, presentando recettori per lo stesso tipo di neuropeptidi. Qualcuno di voi nutrizionisti ci ha mai pensato?
Cmq, concordo con ildiciannove nel dire che con questo tipo di corsi la professione di biologo perde sempre più credibilità! E cmq dai, non credo che uno vada a studiare questa materia perché ha la passione per i test sulle intolleranze, su!
Qualcuno ha mai sentito parlare dell' A.C.S.I.A.N.? Lo chiedo perchè la mia posta è inondata di proposte di collaborazione per questa associazione che sta cercando di mettere piede in varie province italiane e dato che sono una biologa magistrale abilitata potrei essere interessata, anche se attualmente sono impegnata in un dottorato di ricerca. Grazie!
saranno forse dei corsi di approfondimento della materia!!!!penso ke sia l unica soluzione. anke perchè dopo la triennale ci sono diverse specialistiche, e c è ne una ke si basa su analisi etc... possiamo anke un pò pensare al positivo, e capire che questo corso possa esser utile ad un biologo ke non è specializzato su analisi di questo tipo e ke per trovar lavoro, se lo faccia.
Cosa ne pensate di corsi organizzati dall'ACSIAN sulle intolleranze alimentari?mi sono laureata da poco in biologia molecolare e mi sto affacciando al mondo della nutrizione.sto iniziando con un corso di perfezionamento universitario e con un corso dell'ACSIAN,appunto .che ne pensate?cosa mi consigliate per prepararmi con eccellenza?
Cosa ne pensate di corsi organizzati dall'ACSIAN sulle intolleranze alimentari?mi sono laureata da poco in biologia molecolare e mi sto affacciando al mondo della nutrizione.sto iniziando con un corso di perfezionamento universitario e con un corso dell'ACSIAN,appunto .che ne pensate?cosa mi consigliate per prepararmi con eccellenza?
OCCHIO! Il citotest per le intolleranze alimentari non ha nessuna validazione scientifica!
Ad una persona che conosco lo hanno fatto (io non la conoscevo all'epoca): e' risultata praticamente intollerante a quasi tutto. Risultato, adesso non mangia quasi nulla.... secondo me prima o poi si becca qualche stato carenziale...
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Inserito il - 02 aprile 2010 : 12:00:56
Ma lo sanno tutti che è una buffonata.
Io veramente non so con che coraggio un professionista laureato possa eseguire un test del tutto inaffidabile e il cui risultato influenzi pesantemente la qualità della vita del cliente (mangiare è uno dei piaceri della vita). Bisogna proprio avere una faccia di bronzo notevole!
mia zia grazie ad un medico stimato non mangia un sisco di niente e diventa sempre più gonfia... le è stato detto che è intollerante a non so quante cavolo di cose... ma allora le intolleranze alimentari non esistono? leggendo qui mi sembra di capire che non esistano! mi aiutate a capire un pò meglio?
Aiuto in biochimica?guarda qui Info sul lavoro di biologo?guarda qui
le intolleranze e le allergie alimentari esistono e sono di vario tipo: c'è la mancanza di un enzima per la digestione di un tale nutriente (ad esempio il lattosio) oppure può esserci una risposta immunitaria di vario tipo (se è di tipo 1 si parla di allergie). E' che comunque per diagnosticare ad esempio la celiachia (reazione immunitaria al glutine) di certo un citotest non è né affidabile né sufficientemente preciso, così non serve a nulla per vedere se la lattasi funziona o no. I test per diagnosticare queste cose sono un po' più complessi, al massimo puoi vedere delle allergie con un prick test, ma comunque è rischioso: se mi graffia un gatto mi si gonfia il braccio, la mia è una reazione blanda (e lo stesso sto malissimo con un gatto vicino), una reazione grave può portare a shock anafilattico, che non è simpatico. Cosa cerchi il citotest è un mistero
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L'intolleranza al lattosio e al glutine son le uniche intolleranze accertate dalla medicina e verificabili attraverso gli appositi test (breath test per il lattosio, dosaggio sierologico+biopsia nel caso della celiachia). Poi esistono i cibi ricchi di istamina, capaci di generare una sorta di simil-manifestazione allergica in determinati soggetti predisposti. Ma non è che sei intollerante/allergico a quel cibo, l'istamina è sempre la stessa molecola..Quello che conta son le quantità (fragole, cioccolato ecc). E sono sempre questi cibi qui che vengono trovati con dei fantomatici test sulle intolleranze alimentari. Poi vabbè, ci sono i cibi che danno particolari reazioni a chiunque come i fagioli o i prodotti con lievito
beh oddio, esistono persone che non digeriscono il glucosio (!), esistono persone allergiche (reazione immunitaria di tipo 1) alle proteine dell'uovo, ce ne sono di vari tipi, insomma. Però ribadisco che cercare tutto ciò con questi test è inutile
PS: mangia soia: è più nutriente dei fagioli e non ha le sue "particolari reazioni" :-)
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Inserito il - 02 aprile 2010 : 17:23:03
Si ma Giuliano appunto quelle che hai detto tu non sono intolleranze..Ma allergie o vere e proprie patologie. C'è pure chi sta (molto) male con le fave, ma mica è una semplice intolleranza..E' favismo
guarda, ecco quello che si legge direttamente nei miei moduli del master di nutrizione
Citazione: Una reazione alimentare avversa è una risposta clinicamente abnorme, mediata o non da fattori immunitari, quando viene ingerito un alimento o un additivo alimentare. L’allergia alimentare implica una serie di reazioni immunologiche nei confronti degli antigeni alimentari in un soggetto già sensibilizzato. Al contrario, l’intolleranza alimentare non implica l’intervento del sistema immune, ma si tratta di una risposta fisiologica anomala ad un alimento, dovuta ad alterazioni dei normali meccanismi di digestione e assorbimento (deficienze enzimatiche), tossine batteriche o chimiche, sostanze con attività farmacologica contenute negli alimenti (ammine vasoattive in vini, formaggi, pomodori, pesce, fragole, salsicce, sardine, acciughe, aringhe, spinaci e cioccolato) e irritazione intestinale, quando viene ingerita una grande quantità di certi alimenti, come prugne e cipolle.
Quel che voglio dire è che si può pure parlare di intolleranze, basta parlarne a ragion veduta, perché dire "sono intollerante alle fragole" non significa nulla, come giustamente hai fatto notare (istamina, altre molecole vasoattive...). Però dire "sono intollerante al lattosio" è già un altro paio di maniche
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