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Isidora
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Inserito il - 30 agosto 2008 : 14:20:29
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ciao a tutti sono isidora prossimamente dovrò fare l'esame di microbo volevo chiedervi un favore ho delle difficoltà a comprendere come si attua il calcolo delle unità formanti colonie ad esempio l'esercizio dice: Alle 11:45 faccio un conteggio al microscopio e valuto circa 10^8 particelle batteriche per ml.Volete determinare il numero di unità formanti colonia.descrivete schematicamente come fareste(specificate le diluizioni e i volumi piastrasti) ehm non so da dove partire... io so che il titolo è il numero di colonie in piastra x il fattore di dlìiluizione /il volume (ml) seminato...ma non so come affrontare il discorso...magari si tratta di una domanda stupida
grazie per la vostra disponibilità ciao ciao
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La perplessità è l'inizio della conoscenza. Kahlil Gibran |
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criccri
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Inserito il - 31 agosto 2008 : 11:32:04
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con chi hai l 'esame? deho'?
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Isidora
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 21:39:45
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no giovanni bertoni gestisce il gruppo O-Z...ehm....non sembra sia una cosa facile ho notato che mette voti molto bassi e ho delle difficoltà con alcune risp aperte |
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criccri
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33 Messaggi |
Inserito il - 02 settembre 2008 : 10:13:43
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di solito e' uguale a deho', io sono del vecchio ordinamento l 'ho fatto a luglio ho preso 26, a deho' interessa molto il grafico credo anche al tuo..quando hai l' esame?
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Stefy84
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64 Messaggi |
Inserito il - 02 settembre 2008 : 10:52:17
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Credo che tu debba fare in questo modo: diluisci fino ad ottenere circa 100 colonie per piastra (in modo da facilitare il conteggio). Se hai 10^8 batteri/ml dovrai diluire di un fattore 10^6 e piastrare 1 ml oppure diluire di un fattore 10^5 e piastrare 0,1 ml. Ammettiamo che tu ottenga 120 colonie per piastra, secondo il calcolo dl titolo: 120 x 10^6/1= 1,2 *10^8 oppure con l'altra diluizione: 120 x 10^5/0,1= 1,2 *10^8 Spero di esserti stata utile |
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Isidora
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48 Messaggi |
Inserito il - 02 settembre 2008 : 11:26:03
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grazie mille Stefy.. ho pensato anchio di risolverlo così...ma avevo bisogno di una conferma...purtroppo il prof non è stato mai molto chiaro...
risp a cricci:l'esame è venerdì spero vada bene sono ferrata su tutto ma ho un po' di dubbi sulle curve
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Isidora
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48 Messaggi |
Inserito il - 02 settembre 2008 : 11:40:46
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vi volevo chiedere un conferma ad un mio esercizio spero di non tediarvi troppo
l'esercizio è il seguente: 1)come potresti isolare dei clostridi dall'ambiente:
Risp: posso prelevare dei campioni da sedimenti marini ,feci umane di gatto o cane o uccelli e dai tratti urogenitali
2)in quale terreno di crescita e condizioni culturali e in generale con quali trattamenti puoi favorire/selezionare la crescita di queste specie per arricchire la cultura primaria coi batteri del tipo desiderato?
Risp:tendenzialmente pensavo di usare un terreno selettivo con presenza di cicloserina e cefoxitina (antibiotici che inibiscono altri tipi di enterobatteri)..quindi in questo modo selezionerei i clostridi poi il terreno agar qualitativamente dovrebbe avere i seguenti composti: complesso peptone,NaCl,zuccheri come fonte di energia(fruttosio),estratti di lievito per fornire fattori di crescita,solfati di Mg, fosfati di Mg, arricchimenti con sangue per i microorganismi più esigenti dal punto di vista nutrizionale
PH= 7 T:37°C
3)come puoi isolare i cloni puri:
risp: mediante tecnica di spatolamento su piastra e diluizioni seriali
4)ti aspetti che i microoganismi isolati in questo modo appartengano a diversi generi o per lo più al genere Clostridium?
risp:ehm secondo me se le cose sono andate bene dovrei avere il clostridio ...ma la mia risp non mi soddisfa avete dei pareri??
mi sapete dire se ho dato dellerisp giuste
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Miosina
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5 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2008 : 00:11:51
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Ciao!
Io non avevo pensato agli antibiotici. Però dato che i clostridi sono sporigeni e anaerobi avrei detto che, in primis, li recupero da zone anaerobiche del suolo, poi - leggendo dalla dispensa di laboratorio: http://users.unimi.it/deho/Microbiologia/Dispense%20Lab%20Micro.pdf e dal Brock - ho 'scoperto' che per isolare batteri formanti endospore puoi incubare il campione a 80 gradi per 10 minuti (per i clostridi in anaerobiosi). Facendo ciò uccidi le cellule vegetative ma mantieni vive le endospore. Successivamente strisci i campioni trattati con il calore su piastre contenenti il mezzo appropriato (e qui sinceramente non saprei dire per bene il terreno, direi che comunque sono indispensabili glucosio, a.a. perchè possono essere fermentati dai clostridi, oltre alle solite robe) e così isoli i clostridi.
In alternativa suppongo che si possa fare la colorazione delle spore.
In ogni caso sugli antibiotici che hai citato e i clostridi ho trovato questo articolo su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Terreno_selettivo_per_Clostridium_difficile dove si dice che "La cicloserina e la cefoxitina inibiscono una larga varietà di microrganismi, inclusi gli enterobatteri, gli streptococchi fecali, i bacilli anaerobi Gram negativi non sporigeni e le specie del genere Clostridium ad eccezione di C. difficile." quindi quel terreno andrebbe bene solo per isolare una singola specie di clostridium...almeno credo. In ogni caso non dovrebbere essere sbagliata come risposta, alla fine hai isolato sicuramente un clostridio.
Inoltre volevo chiederti...per caso hai qualche idea su come risolvere l'esercizio del batteriofago del lambro? ---> http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=9578
Ciao! |
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Isidora
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Inserito il - 04 settembre 2008 : 13:07:14
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grazie mille speriam che l'esame vada bene ascolta circa il tuo quesito non mi viene in mente nulla per adesso stasera guardo bene sul libro hai provato sul brok? e se trovo qualcosa di sensato ti rispondo domani
cmq anchio sono per l'ipotesi che forse il ceppo b è resistente l'esperimento per dimostrare questo credo sia quello a pagina 263 del brok...cioè io attuerei la tecnica di piastramento con batteriofagi se vedo la presenza di lacune significa che non è resistenza se invece ho delle lacune significa che il ceppo è resistente,ha subito una mutazione, quindi ho crescita in presenza di batteriofagi anche se presenti in alto titolo,tale resistenza può essere dovuta alla perdita del recettore per il virus... però non mi sembra sia una risposta logica ma un po' ovvia e magari non è nemmeno la risposta
prova a vedere qua http://www.bgtg.it/lezioni/GeneticaGenerale/GeneticaFormale/GF-02.pdf....da un idea sulle sperimentazioni di Luria sui batteriofagi magari trovi qualcosa di interessante ti farò sapere ciao e grazie |
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Isidora
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48 Messaggi |
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Isidora
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48 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2008 : 14:35:28
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ultima cosa e poi non vi tormento più ho un dubbio tremendo fate crescere e coli in un terreno di coltura minimo contenete acetato come unica fonte di carbonio e NaNO3 quali saranno i prodotti finali del catabolismo a)se areate vigorosamente la coltura?
b)se escludete l'aria dalla coltura?
per la b ho ipotizzato CO2+CH4 per la a ho dei dubbi....CO2+H20???
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Miosina
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5 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2008 : 15:18:54
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Isidora ma sai che anch'io avevo dei dubbi su quella domanda? eheh
Per la a io risponderei come te, per la b invece avevo dubbi. Tu come mai hai scelto anidride carbonica e metano?
E poi un'ultima cosa...tu quali sali aggiungeresti? Perchè io ero partita aggiungendo quelli 'canonici' però poi leggendo la domanda mi sembra che erano già inclusi. =_=
Per quella del batteriofago, fra le varie ipotesi, anch'io avevo pensato a qualcosa di simile però non mi sembra molto logico per l'appunto. |
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