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corrado82
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 20:18:26
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ciao a tutti, sono uno studente del primo anno di tecniche di laboratorio biomediche. chiedo il vostro aiuto.ho un esame in vista di biochimica e biochimica clinica. vorrei sapere le differenze sostanziali tra sangue intero, plasma e siero. perchè uso uno al posto degli altri per le indagini di laboratorio. e la differenza tra prelievo venoso, arterioso e capillare. e per quali indagini si una l'uno invece dell'altro. ed infine per quanto riguarda l'esame delle urine, per quale motivo si prende la parte intermedia del getto. grazie ciao
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Iside
Utente Attivo
Città: Napoli
1375 Messaggi |
Inserito il - 25 settembre 2008 : 10:48:12
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in genere tutte queste cose sono descritte nei primi capitoli introduttivi dei libri di biochimica clinica. comunque, giusto per avere le idee un po' più chiare, il sangue intero è composto da plasma + siero. il plasma è una frazione del sangue che contiene le cellule e tutti quei soluti che vengono trasportati lungo la rete vascolare, dalle proteine agli ormoni. il siero è plasma senza fibrinogeno. il fibrinogeno interviene nella cascata della coagulazione, quindi, una volta coagulato il plasma, se fai una serie di passaggi in centrifuga ottieni una frazione liquida che non coagula, appunto il siero. per quanto riguarda i tipi di prelievi, non capisco bene cosa ti occorre sapere, mi pare scontato dirti che si differenziando in base alla sede del prelievo (da una vena, da una arteria etc..). in genere i vari tipi di test di laboratorio usano sangue di origine diversa a seconda di quello che si vuole cercare. ad esempio, per l'emogasanalisi si usa sangue arterioso perchè è già passato lungo il circolo polmonare e si è arricchito di gas da trasportare, mentre il sangue venoso si spinge verso il cuore e poi verso i polmoni per arricchirsi di gas. per l'esame delle urine, io so che si prende il getto intermedio perchè è più "rappresentativo" () di tutta l'urina contenuta in vescica, ma su questo non sono sicurissima.
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...we're just two lost souls swimming in a fishbawl...year after year...
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corrado82
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 25 settembre 2008 : 11:11:41
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Quindi mi stai dicendo che la differenza tra plasma e siero sta solo nel fibrinogeno? Per quale motivo per certe analisi è più indicato l'uso del sangue intero??? Per quanto riguarda la differenza tra sangue venoso e arterioso sta solo nella presenza dei gas? sangue venoso è più denso e di colore rosso cupo, perchè più ricco di anidride carbonica e sangue arterioso ricco di ossigeno. |
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cin
Utente Junior
Prov.: Padova
Città: Padova
558 Messaggi |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 13:34:29
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E' proprio una bella domanda la tua, come tutte le domande semplici. Dai un'occhiata qua: http://it.wikipedia.org/wiki/Plasma_ biologia
Per quanto riguarda l'esame urine è una prassi adottata soprattutto per gli esami di Microbiologia ( e di conseguenza in chimica clinica)in modo che con la prima minzione lavi in qualche modo eventuali "cose" che potrebbero interferire nell'esame urine. Patogeni che potrebbero essere presenti lo sono anche nella parte più a monte della minzione urinaria. |
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hugolab
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 14:38:14
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Citazione: Messaggio inserito da corrado82
ciao a tutti, sono uno studente del primo anno di tecniche di laboratorio biomediche. chiedo il vostro aiuto.ho un esame in vista di biochimica e biochimica clinica. vorrei sapere le differenze sostanziali tra sangue intero, plasma e siero. perchè uso uno al posto degli altri per le indagini di laboratorio. e la differenza tra prelievo venoso, arterioso e capillare. e per quali indagini si una l'uno invece dell'altro. ed infine per quanto riguarda l'esame delle urine, per quale motivo si prende la parte intermedia del getto. grazie ciao
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hugolab
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 14:46:39
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Ciao. Di solito per sangue intero si intende il sangue venoso (cioè prelevato da una vena) raccolto in provette contenenti anticoagulante (es. EDTA oppure eparina). Se centrifughi queste provette o anche solo se le lasci 'riposare' in posizione verticale, il sangue contenuto si separerà in una parte corpuscolata (costituita da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) che rimarrà sotto ed il plasma (sostanzialemnte la vera e prorpia parte liquida del sangue) che starà sopra. quando invece il sangue prelevato lo raccogli in provette senza anticoagulante, allora si formerà un coagulo ed una volta centrifugata la provetta, si otterrà il siero (parte sopra). la differenza tra plasma e siero sta nell'assenza nel siero di fibrinogeno e fattori della coagulazione. Con il sangue venoso in provette con anticoagulanti si possono fare analisi EMATOLOGICHE cioè esame emocromocitometrico (conta di GR, GB, PLT e formula differenziale). Su siero si possono fare la totalità di analisi biochimiche (enzimi, metaboliti, rmoni...)ad eccezione del priflo coagulativo che va fatto su plasma ottenuto da sangue raccolto in provette contenenti citrato. spero sia stato utile ciao |
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phoeniz
Nuovo Arrivato
Città: palermo
15 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2009 : 13:00:22
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Ciao a tutti!!! ho un paio di dubbi che mi stanno mandando al manicomio... Di preciso, qual' è la differenza tra EDTA e sodio citrato? Perchè per valutare l'attività coagulativa si preferisce unire al sangue il sodio citratoe non l'EDTA o l'eparina? Ho cercato ovunque ma non ho trovato risposte esaurienti...
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2009 : 13:14:35
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Premetto che so poco o nulla di analisi del sangue, tuttavia posso dirti che l'EDTA è un chelante di ioni bivalenti (Ca2+ e Mg2+).Siccome il Ca2+ è necessario per la coaugulazione, immagino tu non voglia avere l'EDTA in giro se stai valutando la coaugulazione.
Il citrato che io sappia viene usato come antiossidante. |
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phoeniz
Nuovo Arrivato
Città: palermo
15 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2009 : 20:47:11
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Grazie per avermi risposto. Il problema, però è che anche il citrato è un chelante del calcio... |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2009 : 23:47:21
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ah ok, questa mi mancava, ma probabilmente non è un chelante così forte come l'EDTA. A questo punto però non sono sicuro della risposta |
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King D
Nuovo Arrivato
Prov.: Napoli
Città: Acerra
98 Messaggi |
Inserito il - 25 novembre 2009 : 19:39:42
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Cercando in internet ho trovato una pagina di wikipedia in cui sono elencati i differenti anticoagulanti e perchè vengono scelti. La differenza sta, a quanto pare, nel tipo di esame da effettuare! |
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phoeniz
Nuovo Arrivato
Città: palermo
15 Messaggi |
Inserito il - 25 novembre 2009 : 22:52:06
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Si, ho dato un' occhiata a wiki. A questo punto l'unica cosa che mi viene in mente è che il citrato è un chelante più "soft" degli altri e quindi interferisce meno con l'analisi del profilo coagulativo rispetto a eparina ed EDTA. Grazie ancora a chi mi ha risposto! |
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mamol
Nuovo Arrivato
7 Messaggi |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 21:11:28
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Ciao a tutti! spero che questo sia il posto giusto dove porvi la mia domanda... Io so che l'eparina usata come anticoagulante nei prelievi è un inibitore della PCR e che di solito per estrarre il DNA si usano le provette con EDTA...qualcuno di voi sa se il sodio citrato (usato sempre come anticoagulante nei prelievi)potrebbe interferire con l'estrazione del DNA o con una successiva amplificazione tramite PCR? Io non l'ho mai letto, ma ora ho dei campioni così e non so come comportarmi... grazie a chiunque risponderà!
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Mary_lab
Nuovo Arrivato
1 Messaggi |
Inserito il - 17 luglio 2014 : 16:57:04
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Citazione: Messaggio inserito da hugolab
Ciao. Di solito per sangue intero si intende il sangue venoso (cioè prelevato da una vena) raccolto in provette contenenti anticoagulante (es. EDTA oppure eparina). Se centrifughi queste provette o anche solo se le lasci 'riposare' in posizione verticale, il sangue contenuto si separerà in una parte corpuscolata (costituita da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) che rimarrà sotto ed il plasma (sostanzialemnte la vera e prorpia parte liquida del sangue) che starà sopra. quando invece il sangue prelevato lo raccogli in provette senza anticoagulante, allora si formerà un coagulo ed una volta centrifugata la provetta, si otterrà il siero (parte sopra). la differenza tra plasma e siero sta nell'assenza nel siero di fibrinogeno e fattori della coagulazione. Con il sangue venoso in provette con anticoagulanti si possono fare analisi EMATOLOGICHE cioè esame emocromocitometrico (conta di GR, GB, PLT e formula differenziale). Su siero si possono fare la totalità di analisi biochimiche (enzimi, metaboliti, rmoni...)ad eccezione del priflo coagulativo che va fatto su plasma ottenuto da sangue raccolto in provette contenenti citrato. spero sia stato utile ciao
post vecchio ma utilissimo anche oggi. Grazie HugoLab, la tua risposta ha chiarito tutti i dubbi anche a me riguardo la differenza di "estrazione" tra siero e plasma. grazie mille, ciao |
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