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zorn81
Nuovo Arrivato



1 Messaggi

Inserito il - 26 ottobre 2009 : 14:41:03  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zorn81 Invia a zorn81 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve, sto conducendo alcune prove di laboratorio che riguardano la produzione di biodiesel da microalghe. Il mio problema è che nel brodo di coltura con l'andare del tempo si accumulano batteri che vanno ad interferire con il processo (calcolate che l'acqua utilizzata è acqua di rete). Mi chiedevo se esiste un modo selettivo per eliminare questa carica batterica senza danneggiare le microalghe. Ho letto che esistono dei virus, chiamati batteriofagi, potrebbero essere di aiuto?

cordiali saluti,
zorn

Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 26 ottobre 2009 : 14:52:30  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Prendi con le pinze tutto quello che ti dico perché non sono un esperto, ne so qualcosa di batteri ma le mie conoscenze sulle microalghe si riassumono in "organismi unicellulari fotosintetici" (e non sono nemmeno sicuro che sia una definizione rigorosa). Comunque, il problema dei fagi è uno solo: sono specifici. Una contaminazione dell'acqua corrente difficilmente ha un solo tipo di batteri all'interno, mentre i fagi sono altamente specifici. Se da una parte questo ti farebbe pensare che le alghe non ne risentirebbero (molto probabilmente), dall'altro dovresti fare delle colture batteriche per capire quali batteri hai nelle contaminazioni e usare i fagi adatti (se ne esistono in commercio).

In alternativa, ma non so se è praticabile con le alghe, potresti lavorare in sterilità, usando un sistema tipo cappe microbiologiche per lavorare sui campioni e per la conservazione... non so se esistono degli incubatori con la luce all'interno, comunque potresti usare una flask con tappo con filtro e terreni di coltura artificiali (e sterili).

Spero che qualcosa che ho detto sia utile...

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zerhos
Utente Junior

ZERHOS

Prov.: Pisa
Città: Pisa


421 Messaggi

Inserito il - 27 ottobre 2009 : 00:52:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zerhos  Invia a zerhos un messaggio ICQ Invia a zerhos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao zorn81,anche io mi sto occupando(per conto proprio) di biomasse algali l'idea finale sarebbe anche nel mio caso riuscire ad avere una buona resa di etanolo o biodiesel,ma ripeto è una cosa del tutto "casareccia" ancora.

cmq tu usi sistemi aperti,o fotobioreattori?
secondo ricerche bibliografiche che ho fatto i secondi sembrerebbero aggirare bene il problema che hai te,poi se il ceppo algale è abbastanza reistenze,come le spiruline ad esempio,varia i vari parametri chimico-fisici.oppure lavori cn specie algali sensibili?

"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!"
Salvador.Dalì
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 27 ottobre 2009 : 07:44:27  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
non so se esistono degli incubatori con la luce all'interno

Sì, esistono e puoi anche decidere il pattern di "giorno" e "notte" (li usava un mio amico che studiava il ciclo circadiano nelle piante)

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