E' una cosa molto bella
E' una cosa molto bella sapere che è una cosa che accomuna molti di noi. Forse è solo una conseguenza del fatto che chi è in qualche modo diverso dagli altri o crede o è costretto in qualche a modo ad esserlo o a diventarlo, sviluppa una particolare sensibilità, forse incrementata anche dalla sofferenza implicita in tutto questo sentirsi offesi, scherniti, esclusi...(perchè è questo che il 90 per cento di noi ha subito almeno qualche volta nell'infanzia...e non hanno un carattere di ferro). Non vorrei ridurre tutto questo ad una visione antropologica della sensibilità anche se -lo ammetto- è un'idea piuttosto romantica. ...E il colore ROSSO si confa più di ogni altro al romanticismo- E' il colore del sangue e della passione, della ribellione...etc etc...vogliamo vederla così? Mah... Ciò che considero relamente importante è riuscire a trovare un punto di contatto tra noi- e non intendo NOI nel senso di NOI COI CAPELLI ROSSI, (giacchè sarebbe un ESCLUDERCI automaticamente, un GHETTIZZARCI) intendo noi che siamo maggiormente sensibili alla bellezza all'autenticità delle emozioni, NOI CHE SAPPIAMO ANDARE OLTRE l'ipocrisia, l'ignoranza, la brutalità umana e che siamo e saremo sempre in qualche modo esclusi, ma più forti, proprio perchè capaci di resistere e di SOVVERTIRE in caso di necessità (come fecero i barbari-i nostri più vicini antenati...) l'ordine precostituito e imposto da una società a noi estranea. Basta con la filosofia! Basta con l'antropologia! Facciamo qualcosa di reale! Troviamo un punto di contatto che non ci escluda!
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