Per rimbaud e per ginger
I passi della storia sono quelli che abbiamo studiato sui libri di scuola, ma, il concetto antropologico culturale che sembrava trasparire da quella frase che avevi scritto, per cui Roma sarebbe caduta sotto i colpi di popolazioni stufe del suo predominio..., sembra essere stato disatteso dagli studi storiografici: i "barbari" non volevano annientare Roma..., ma possederla, esserne avvolti, farne parte..., ma, le loro disordinate migrazioni di massa, la rudezza del rapportarsi con con la civitas causò il crollo politico di quel sistema ch'era, ormai, sorretto da fragili equilibri...; in ogni modo, ed è quello che volevo sottolineare, l'evento della "caduta" non sancì affatto la sconfitta culturale dell'identità romana, della romanità, di quello che gli stranieri identificavano con Roma..., bensì la sua completa e definitiva esplosione, il passo ulteriore di romanizzazione dell'occidente, che non poteva essere più gestito dai canali tradizionali delle istituzioni politiche imperiali..., ma, che avrebbe dovuto proseguire il suo cammino attraverso vie alternative... depositando l'eredità culturale, di cui era portatrice, su terre sconosciute e nuove genti, pronte a raccoglierle. ==== per fulvo: la rossitudine è presente anche tra le popolazione del nord africa... , non esattamente facenti parte della grande famiglia celtica ;)
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