Con la clonazione saremo tutti geni
In un mondo civilizzato, con la selezione naturale, Hawking e Puccini, da lei citati, non sarebbero sopravvissuti. Non si può ritornare nel regno animale, all’uomo di Nandhertal con selezioni spietate. In questo modo sopravvivrebbero soltanto i mostri. Con l’evoluzione, l’uomo ha incanalato diversamente la sua aggressività. Alcuni studiosi sostengono che nella situazione evolutiva attuale il quoziente intellettivo si ridurrà a zero. Le persone con un’intelligenza meno evoluta, oltretutto rafforzata da un ambiente senza bisogni intellettivi, tendono ad avere più figli di quelli con notevole intelligenza. Così avremo una società in regresso, in cui per le persone più intelligenti è impossibile la sopravvivenza. Questa situazione si sta già verificando in Italia, dove è noto che gli studenti frequentano scarsamente le facoltà scientifiche, perché nelle Scuole le materie umanistiche sono in maggioranza e nelle medie soprattutto, non c’è nessun “ credito”. Sterilizzando e immortalando il genere umano con la clonazione, non si creeranno robot, ma si svilupperà una creatività con una potenzialità che va all’infinito e quindi una felicità illimitata, ora sconosciuta per tutti. Per quanto riguarda gli embrioni, le ripeto, che la nascita è un fatto occasionale: non ha idea, quanti Puccini e Hawking dobbiamo rimpiangere, nell’impossibilità di fecondare tutti gli ovuli e gli spermatozoi, che come gli embrioni sono formati soltanto da cellule. Con la clonazione, replicata nel tempo, anche le persone con scarso quoziente intellettivo diventeranno geni.
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