|
|
marta
|
Inserito il
30/09/2006 11:44:27
|
Neofita
mio marito e' stato diagnosticato ed operato cinque mesi fa (adenocarcinoma colon T3) , tra angoscia e paura sto entrando nella "cultura" del cancro... Dopo la chirurgia gli e' stata prescritta la chemioterapia adiuvante, dato che tre linfonodi su 14 erano positivi e si presume che ci siano i "semi" del cancro nel sangue o nella linfa.... ossia cellule circolanti con potenziale metastatico. Ma mi e' stato detto che non ci sono tests che possono misurare la malattia minima residua , le cosiddette micrometastasi, ne' possono essere monitorati gli effetti della chemio adiuvante, cioe' sapere se ha eliminato le eventuali cellule tumorali isolate circolanti....Solo il tempo dira' se la terapia e' stata davvero "adiuvante", bisognera' vedere quanto tempo passa prima di una ricaduta,,,, mi sembra un po' troppo poco come garanzia di efficacia, davvero non esistono tecnologie per monitorare la malattia minima residua? grazie marta
|
Leggi tutti i commenti (1) 1 |
|
Condividi con gli altriQueste icone servono per inserire questo post nei vari servizi di social bookmarking, in modo da condividerlo e permettere ad altri di scoprirlo.
|