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Vittorio

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Inserito il 02/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Repeat

scusatemi, nell'inviare il messaggio la prima e la seconda volta non mi ho ricevuto responso positivo. Così senza accorgermene è arrivato 3 volte. Sorry

Vittorio

Utente non registrato
Inserito il 02/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Tutto quello che sulla fivet....

ribalto piuttosto le responsabilità.
Vedi Maryl, prendere per disperazione o alimentare la speranza nel caso della fivet è la più grave colpa che imputo all'equipe di laboratorio in questo sfacelo.
Consapevoli di tutte le conseguenze che ti ho elencato prima, espongono i soggetti coinvolti in queste pratiche a eventi che in natura avvengono con assai minore frequenza.
Ma purtroppo oggi l'etica in questo campo delicatissimo osserva solo una regola: "così sta bene a te? Bene, io eseguo senza preoccuparmi".
Esponendo così a rischi elevatissimi per l'esistenza e la salute chi in questo caso non lo ha certo chiesto: i figli.

Vittorio

Utente non registrato
Inserito il 02/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ribalto piuttosto...

...le responsabilità.
Vedi Maryl, prendere per disperazione o alimentare la speranza nel caso della fivet è la più grave colpa che imputo all'equipe di laboratorio in questo sfacelo.
Consapevoli di tutte le conseguenze che ti ho elencato prima, espongono i soggetti coinvolti in queste pratiche a eventi che in natura avvengono con assai minore frequenza.
Ma purtroppo oggi l'etica in questo campo delicatissimo osserva solo una regola: "così sta bene a te? Bene, io eseguo senza preoccuparmi".
Esponendo così a rischi elevatissimi per l'esistenza e la salute chi in questo caso non lo ha certo chiesto: i figli.

Vittorio

Utente non registrato
Inserito il 02/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ribalto piuttosto...

...le responsabilità.
Vedi Maryl, prendere per disperazione o alimentare la speranza nel caso della fivet è la più grave colpa che imputo all'equipe di laboratorio in questo sfacelo.
Consapevoli di tutte le conseguenze che ti ho elencato prima, espongono i soggetti coinvolti in queste pratiche a eventi che in natura avvengono con assai minore frequenza.
Ma purtroppo oggi l'etica in questo campo delicatissimo osserva solo una regola: "così sta bene a te? Bene, io eseguo senza preoccuparmi".
Esponendo così a rischi elevatissimi per l'esistenza e la salute chi in questo caso non lo ha certo chiesto: i figli.

maril

Utente non registrato
Inserito il 29/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Tutto quello che sulla fivet....

Caro Vittorio.... ribalti una premessa importante: non ci si avvicina PER disperazione, ma CON speranza.

Quali certezze cristalline e amorose dell'umanità odo proclamare...

Vittorio

Utente non registrato
Inserito il 28/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Tutto quello che sulla fivet....

....non viene detto.

La sofferenza profonda per un figlio che non arriva, particolarmente avvertita dalle donne, può indurre coppie vittime della disperazione a diventare facile preda delle "sirene della modernità".
A cominciare dall'imponente ingranaggio delle tecniche di fecondazione artificiale, che promettono figli seminando in realtà morte e desolazione: solo 18 coppie su 100 riusciranno infatti ad avere un figlio in braccio. Quindi in media ogni 18 successi, si mette in preventivo il sacrificio premeditato di 250 figli allo stadio embrionale prodotti e non sopravvissuti all'impianto.
Le tecniche di fecondazione sono quindi una potente promessa di speranze deluse: dalla loro scoperta in 30 anni non vi sono stati margini di miglioramento, il macabro bilancio è sempre lo stesso.
Inoltre a carico della donna si riscontra:
- rischio di tromboembolie nella donna soggetta a
iperstimolazione ovarica
- aumento delle dimensioni delle ovaie
- un raddoppio delle depressioni post-fivet con tendenza al
suicidio rispetto alla popolazione normale.
- crisi di coppia (sia con figlio in braccio che senza)
E a carico dell'eventuale figlio:
- raddoppio della mortalità perinatale nella prole ottenuta da
fivet rispetto alla popolazione nata naturalmente
- aumento di anomalie indotte da fivet nella prole:
* sindrome di Beckwitt-Wiedermann: 1 ogni 100 nati
* doppio rischio di paralisi cerebrali e ritardo mentale
(Stromberg B et al - Lancet 2002;359:461-5).
* il rischio di malformazioni cardiache quadruplica nella prole
* aumento di parti gemellari
* 6,2 volte maggiore il rischio di nascita sottopeso e successiva
ospedalizzazione
* disturbi psichiatrici nella prole in età adolescenziale.
Tutti questi dati sono stati raccolti in "Giorgio Maria Carbone - LA FECONDAZIONE EXTRACORPOREA, Tecniche, valutazione morale e disciplina giuridica" (ESD), 2005.

Facendo leva sul desiderio lecito di un figlio ecco i risultati di una tecnica contro natura.


stella

Utente non registrato
Inserito il 14/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Riflessioni

Ti sono vicina , perchè comprendo, da mamma, il tuo dramma di geritore. Ma non sono andata a votare e me ne sono sempre piu' convinta, ascoltando le ragioni del " Si". Non le tue, bensi' quelle degli altri... Non credo che la legge 40 sia una buona legge. Consentirei, ad esempio, alle coppie non sterili portatrici di malattie genetiche di accedervi. Dell'eterologa , poi, potremmo pure parlarne, se il nome del donatore viene reso pubblico. Ma la produzione di embrioni perchè vengano congelati e poi utilizzati per la ricerca mi disgusta. Credo che quell'embrione sia un uomo in divenire e, scusa, ma non me la sento di dire che non abbia lo stesso diritto alla vita che ha tuo figlio. Non mi piace l'idea di sacrificarlo .
Con affetto
Stella

LIZ

Utente non registrato
Inserito il 03/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: La maternità è un fatto naturale

Mia cara ...vorrei solo farti notare che la procreazione assistita (aldilà della legge ke la regola, sbagliata o no) NASCE appositamente per cercare di rendere genitori coloro che nn riescono con la stessa tua facilità, quindi iltuo commenta mi sembra piuttosto fuori luogo e cmq privo di fondamento.
E cmq se si dovesse ragionare come te, sul fatto ke solo le cose naturali vanno bene , la scienza e la medicina nn avrebbero nè futuro e nè motivo di esistere..tanto se la natura ha deciso ke devi morire per qlke motivo perkè curarti?!?!
Un consiglio...accendi il cervello prima di scrivere..senza offesa!

Maril

Utente non registrato
Inserito il 01/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: La maternità è un fatto naturale

Sai, l'assolutismo con cui si pretende che certe affermazioni di principio siano di tutti è il sintomo di un'intolleranza di fondo, che ha già fatto tanti danni nella storia dell'umanità. Non esiste tentennamento, non un forse.
Anch'io sono credente, se per questo. E con cio'? Forse che la difesa della vita sia coperta da copyright e di sola competenza dell'oltranzismo cattolico?
Forse che la difesa della vita non è interesse anche degli atei? Forse che gli atei altro non siano che animali senza principi solo perchè non sono timorati di Dio?

Sai, in questo tipo di fede c'è tanto senso di superiorità, tanta presunzione che non prevede il mettersi in discussione.

Secondo la morale che hai proposto, io avrei dovuto rinunciare alla maternità, perchè senza cesareo - e perciò non con metodi naturali - non posso avere figli. Ma per favore!

Secondo questa morale la sofferenza è bene, e non una delle naturali condizioni dell'uomo a cui si dovrebbe tendenzialmente porre rimedio. Molto bene, per chi ci crede, ma NON puoi pretendere che tutti lo accettino.

Quanto all'uso delle cellule (CELLULE!!), mi viene davvero da ridere. Al di là del dovuto rispetto per qualunque cosa esista, mi spieghi perchè è previsto che quella stessa cellula la natura se ne sbarazzi da sè se non è di suo gradimento? Oppure perchè ci siano migliaia di donne che si sottopongono a cure infinite per trattenere nel loro grembo bimbi che altrimenti NON proseguirebbero la loro formazione? Bimbi che la natura vorrebbe epurare?

Ultima osservazione, per tutti coloro che si dichiarano i depositari della difesa della vita. Perchè la religione cattolica NON vieta per principio la pena di morte? Ho sentito preti insegnare filosofia e provarmelo a spiegare. Giuro che non ho capito. Il mio non è un Dio vendicatore. Il mio non è un Dio che predica l'intolleranza. Il mio è un Dio che chiede il rispetto anche per i pagani così come sono.

Un saluto,
Maril

Vittorio

Utente non registrato
Inserito il 28/05/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Sfido chiunque a trovare il coraggio....

di impiantarsi una staminale embrionale.

Ecco il parere del Prof. Angelo L. Vescovi è uno dei più importanti studiosi del mondo nel campo delle cellule staminali.
(intervento del 31 gennaio 2004 all’Accademia dei Lincei al convegno sui “problemi e le prospettive della procreazione assistita” organizzato dall’Isle).

BUGIE STAMINALI
<< Una delle ragioni alla base dello scontro sulla legge che regolamenta la produzione di embrioni umani riguarda la possibilità di utilizzarli al fine di isolare cellule staminali embrionali pluripotenti. Essendo queste cellule in grado di produrre qualunque tipo di cellula matura dei tessuti del nostro organismo,esiste la possibilità che le cellule staminale embrionali possano essere utilizzate per lo sviluppo di numerose terapie rigenerative ad oggi incurabili, quali il diabete, il morbo di Alzheimer eccetera. Questa tesi è sicuramente logica e sostenibile fintanto che si accetti il fatto che si sta parlando di prospettive future e non di terapie già esistenti o in rapido divenire, e che si sta parlando di una delle numerose vie percorribili. Purtroppo, il messaggio che incautamente viene trasmesso al grande pubblico e al legislatore è di ben altra natura e diametralmente opposto a quello che la realtà dei fatti ci propone.
Ci viene infatti spesso spiegato il contrario del vero, e cioè che le cellule staminali embrionali rappresentano se non l’unica (concetto che comunque in molti propongono), sicuramente la via migliore per lo sviluppo di terapie cellulari salvavita. Si allude spesso, nemmeno troppo velatamente, al fatto che le terapie a base di cellule staminali embrionali sarebbero addirittura già disponibili.
Non posso mancare di notare come un tale approccio è totalmente infondato e pone il cittadino, presto chiamato a decidere sulla validità della legge sulla fecondazione assistita, di fronte ad un dubbio dilaniante: lasciare morire milioni di persone o permettere l’uso degli embrioni umani per generare cellule salvavita? Ovviamente, in un contesto simile la natura dell’embrione umano viene stravolta, negata e banalizzata fino a renderlo un semplice “grumo di cellule”, qualcosa di sacrificabile ignorando gli enormi problemi etici che questo sacrificio solleva. In realtà il sacrificio non è per nulla necessario.
Non ci sono terapie “embrionali”
A dispetto di un oggettivo, significativo potenziale terapeutico, non esistono terapie, nemmeno sperimentali, che implichino l’impiego di cellule staminali embrionali.
Non è attualmente possibile prevedere se e quando questo diverrà possibile, data la scarsa conoscenza dei meccanismi che regolano l’attività di queste cellule, che ci impediscono di produrre le cellule mature necessarie per i trapianti, e data la intrinseca tendenza delle staminali embrionali a produrre TUMORI (!).
Secondo, ma non meno importante, esistono numerose terapie salvavita che rappresentano realtà cliniche importanti, quali le cure per la leucemia, le grandi lesioni ossee, le grandi ustioni, il trapianto di cornea. Tutte queste si basano sull’utilizzo di cellule staminali adulte. Inoltre, sono in fase di avvio nuove sperimentazioni sul paziente che implicano l’utilizzo di cellule staminali cerebrali umane. Terzo, le terapie cellulari per le malattie degenerative non si basano solo sul trapianto di cellule prodotte in laboratorio. Esistono tecniche altrettanto promettenti basate sull’attivazione delle cellule staminali nella loro sede di residenza.
Saranno quindi le cellule del paziente stesso che si occuperanno di curare la malattia, una volta stimolate con opportuni farmaci. Ovviamente, trattandosi delle cellule staminali del paziente stesso, i PROBLEMI DI RIGETTO (!) che, ricordiamolo, possono esistere col trapianto di staminali embrionali che in questo caso non sussistono.
Quarto: la produzione di cellule staminali embrionali può avvenire senza passare attraverso la produzione di embrioni.
Sono infatti in corso studi grazie ai quali è possibile deprogrammare le cellule adulte fino a renderle uguali alle staminali embrionali senza mai produrre embrioni. Si tratta di una procedura che ha la stessa probabilità di funzionare della clonazione umana, ma scevra da problemi etici e che produce cellule al riparo da rischi di rigetto.
Da quanto descritto sopra, emerge molto chiaramente la seguente conclusione: il dibattito riguardante la legge sulla fecondazione assistita deve avvenire in assenza delle pressioni emotive e psicologiche che, artatamente, vengono fatte scaturire dalla supposta inderogabile necessità di utilizzare gli embrioni umani per produrre cellule staminali embrionali che rappresenterebbero l’unica o la migliore via per la guarigione di molte malattie terribili e incurabili.
Questa affermazione è incauta non solo perché fondata su concetti facilmente questionabili ma anche in relazione all’esistenza di linee di ricerca, di sviluppo e di cure almeno altrettanto valide, molto più vicine alla messa in opera nella clinica corrente e prive di controindicazioni etiche. Il dibattito sulla legge deve quindi incentrarsi sugli aspetti relativi alla dignità dell’embrione e al suo riconoscimento come vita umana a tutti gli effetti.
In questo contesto, mi permetto di concludere che, nella mia scala di valori di laico e agnostico, il diritto alla vita dell’embrione precede inequivocabilmente il diritto alla procreazione >>.
Angelo L. Vescovi


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