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lupinotto
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Inserito il
24/06/2007 17:19:18
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Grazie mauri
....nel 2003 ho incontrato il Prof.Luzzatto x la prima volta,da allora il mio stato di salute è andato migliorando mese dopo mese.Oggi,Giugno 2007,conduco una vita quasi del tutto normale. Grazie mille sig.commissario mauri(volutamente minuscolo).
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PHOENIX
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Inserito il
03/04/2006 14:45:50
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Re: Luzzatto per la ricerca 2
laurore ha scritto: "W la ricerca" R. Iacona. La trasmissione di RAI 3 ha raccontato lo stato della ricerca in Italia. Sarebbe bene che fosse realizzato un video di quella trasmissione e che fosse diffuso con i settimanali, tipo espresso, ecc. Tutti noi che lavoriamo nel campo dell'istruzione e della ricerca scientifica sapiamo che la conoscenza, in questo caso l'informazione, sono alla base di ogni cambiamento Mi permetto di consigliare anche la sollecitazione di una commissione d'inchiesta parlamentare sul "disastro della ricerca in Italia". Fanno tante commissioni inutili!! Sarebbe ora che ne costituissero una utile. E necessario aprire un Blog si Internet che sia di riferimento a tutti e faccia da memento per qualsivolgia forza politica debba governarci in futuro. Occorre un libro bianco, un muro della vergogna.
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PHOENIX
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Inserito il
03/04/2006 14:43:16
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Re: Luzzatto per la ricerca 2
laurore ha scritto: "W la ricerca" R. Iacona. La trasmissione di RAI 3 ha raccontato lo stato della ricerca in Italia. Sarebbe bene che fosse realizzato un video di quella trasmissione e che fosse diffuso con i settimanali, tipo espresso, ecc. Tutti noi che lavoriamo nel campo dell'istruzione e della ricerca scientifica sapiamo che la conoscenza, in questo caso l'informazione, sono alla base di ogni cambiamento Mi permetto di consigliare anche la sollecitazione di una commissione d'inchiesta parlamentare sul "disastro della ricerca in Italia". Fanno tante commissioni inutili!! Sarebbe ora che ne costituissero una utile. E necessario aprire un Blog si Internet che sia di riferimento a tutti e faccia da memento per qualsivolgia forza politica debba governarci in futuro. Occorre un libro bianco, un muro della vergogna.
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laurore
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Inserito il
03/04/2006 14:29:16
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Luzzatto per la ricerca 2
"W la ricerca" R. Iacona. La trasmissione di RAI 3 ha raccontato lo stato della ricerca in Italia. Sarebbe bene che fosse realizzato un video di quella trasmissione e che fosse diffuso con i settimanali, tipo espresso, ecc. Tutti noi che lavoriamo nel campo dell'istruzione e della ricerca scientifica sapiamo che la conoscenza, in questo caso l'informazione, sono alla base di ogni cambiamento Mi permetto di consigliare anche la sollecitazione di una commissione d'inchiesta parlamentare sul "disastro della ricerca in Italia". Fanno tante commissioni inutili!! Sarebbe ora che ne costituissero una utile. E necessario aprire un Blog si Internet che sia di riferimento a tutti e faccia da memento per qualsivolgia forza politica debba governarci in futuro. Occorre un libro bianco, un muro della vergogna.
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ale
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Inserito il
03/04/2006 10:53:40
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Realta' dura
.... Ho visto anch'io la trasmissione su rai tre, e devo dire che ogni giorno di piu' mi rendo conto quanto veramente siamo ridicoli agli occhi del mondo!!!! Ma ancora non abbiamo capito che ci stiamo dando la zappa sui piedi?.... il caso LUZZATTO e' solo uno dei tantissimi aspetti che ridicolizzano ancora di piu' la realta' della ricerca in italia...bravi noi si, a svendere cio' che e' il nostro tesoro piu' caro,i giovani..... Per vedere quel commissario ,che aveva avuto la geniale idea di licenziare un luminare.... avere la bocca e la pancia , pero' davvero piene... per non parlare delle tasche!!!! vergogna!!
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laurore
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Inserito il
03/04/2006 10:45:42
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Luzzatto per la ricerca
Perchè non si apre un'inchiestra sull'operato del commissario straordinario (veramente straordinario!!) Maurizio Mauri? Chi lo ha nominato? per fare cosa? chi sono i suoi referenti politici? Le vicende dell'Italia degli ultimi anni ci devono far riflettere. Si è appena dimesso da Ministro della Sanità il signor Storace. Ma ci rendiamo conto in mano a chi era stata lasciata la sanità italiana? Come è possibile che i politici non siano mai responsabili delle loro malefatte, della loro assoluta incapacità di gestire il paese nell'interesse dei cittadini e che, neanche dinnanzi a prove evidentissime della loro incompetenza riescano a fare un minimo di autocritica, se non proprio un passo indietro? Questi stessi politici però non hanno alcun ritegno nel nominare commissari, commissioni, gruppi di saggi, di studio, ecc. (peraltro costosissimi) che non hanno altro scopo se non quello di alimentare il loro potere ed il loro controllo su ogni attività, non certo nell'interesse del paese. E’ un sistema autoreferenziale del tutto avulso dal paese reale che ha come unico scopo la propria sopravvivenza ed il proprio “benessere”. Abbiamo una riforma della Sanità che si è arrestata nel mezzo dopo avere rilanciato esclusivamente il ruolo dei manger, a tutto svantaggio dei tecnici. Ma chi nomina i direttori d'azienda e con ciò tutti i direttori di unità operativa (ex primari)? Perché si continuano a nominare commissari straordinari? Non abbiamo alcun bisogno di tali Manager di nomina politica e di dubbia competenza. Abbiamo bisogno, nella sanità come in qualsiasi altro campo di ricerca, che sia ridata la gestione e la responsabilità (anche penale) a tecnici competenti la cui professionalità ed autorevolezza in campo scientifico sia, come quella di Luzzatto, evidente in campo internazionale. Perchè non impariamo dai paesi che la ricerca la fanno da sempre con successo? Non abbiamo altro modo di garantirci un futuro se non ridando autonomia a quei gruppi di ricerca che, attraverso il loro lavoro, hanno dato prova della loro rilevanza. E' evidente che un paese come il nostro deve saper utilizzare con accortezza le sue scarse risorse economiche. E' mia opinione che fin troppi fondi siano sprecati per finanziare migliaia di gruppi di ricerca che non hanno alcuna rilevanza, neppur nazionale. Dobbiamo capire in quali settori e attraverso quali istituiti e gruppi di ricerca possiamo ancora essere competitivi ed innovativi per concentrare su questi i nostri sforzi economici. Certo questo può penalizzare l'insegnamento che ha, comunque, bisogno di ricercatori sia pur per mantenere un livello adeguato di informazione ed aggiornamento; ma questo è un altro problema. E' l'annosa questione di una vera e profonda riforma dell'insegnamento nel nostro paese. Chiedersi perché la ricerca non va equivale a chiedersi perché tutto il nostro sistema universitario sia, in genere, inefficiente, scarsamente formativo e solo dispensatore di privilegi inammissibili. Il caso Luzzatto è la spia di un sistema profondamente inefficiente, se non corrotto, che sta trascinando il nostro paese verso la rovina. E’ la spia di un problema politico più generale. Come è già avvenuto in passato con la magistratura ciò che i politici non sanno o non vogliono vedere è lasciato in mano a coloro che, in virtù dei loro compiti istituzionali, sono costretti a confrontarsi quotidianamente con le storture del sistema. Nessun ricercatore ha il ben che minimo desiderio di fare il “lavoro” dei politici, ma questi sono occupati in ben altre “faccende”. I loro sforzi sono tutti tesi alla lotta per il potere, “qualsiasi” tipo di potere in “qualsiasi” tipo di paese. Accusano le persone di qualunquismo quando, al contrario, sono loro a praticarlo nel modo più vergognoso. Neanche da sinistra, almeno sino ad oggi, viene proposto un modello di sviluppo sociale coerente. Nessuna indicazione ci giunge sul tipo di società immaginata da coloro che pretendono di guidarci. Verso quale paese stiamo andando? Ecco dunque che non sapendo quale società si vuole costruire nessuno sa dare, neppure lontanamente, un peso reale alla cultura ed alla ricerca scientifica. Un conto è dichiararne retoricamente l’importanza ed un altro è metterla al centro dell’iniziativa politica e culturale di un paese moderno. Agire concretamente per lo sviluppo culturale, scientifico e laico del nostro paese significa smantellare un sistema di privilegi e di caste sin troppo radicato. Significa avere il coraggio e la capacità di partire dai bisogni reali dello sviluppo per mettere in secondo piano l’avidità delle corporazioni, dei gruppi di potere, delle consorterie, degli scalatori, degli affaristi (finanzieri, immobiliaristi, parola di nuovo conio per riferirsi al “palazzinari”), manager e di tutta quella progenie di mascalzoni che hanno trovato – specie, ma non solo - negli ultimi anni autorevoli modelli di riferimento in personaggi che occupano posti di assoluto rilievo nella nomenklatura di governo.
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W la ricerca
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Inserito il
03/04/2006 00:02:13
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... e l'italia va
continuiamo a regalare i migliori cervelli al mondo perlopiu gratis, dopo che abbiamo speso 500.000,00 euro per formarli per non spendere in ricerca che migliorerebbe ciascuno di noi, e continuiamo a mandare in onda trasmissioni come sopra alle 22.00 di domenica sera su la terza rete(che dio la benedica) dove di sicuro molta gente non presta attenzione, continuiamo che l'Italia va, sii sempre più in bassooo!!!
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PHOENIX
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Inserito il
02/04/2006 23:46:20
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W la ricerca
Visto il servizio di Riccardo Iacona su Rai tre, è scandaloso quanto successo al Prof. LUZZATTO. Lo strano ma vero è che proprio il ministro di allora, che sicuramente avrà avallato la decisione del suo licenziamento, come detto nell'intervista dal commissario Mauri, si è dovuto dimettere per (fatture) a lui pagate all'estero da soc. farmaceutiche. Che strana cosa è la vita !!!!!!!!!! Il prof. LUZZATTO è medico e professore di fama internazionale, questi politici di internazionale hanno solo i conti correnti.
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Luca Zeta
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Inserito il
22/07/2005
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Esportiamo cervelli e importiamo piedi
ESPORTIAMO CERVELLI E IMPORTIAMO PIEDI
Carissimi ho 22 anni, sono uno studente universitario. Scrivo questa lettera perchè da un paio di mesi sto conducendo una mia piccola battaglia per far capire che la nostra nazione è fatta da persone che non sanno quanto è importante la ricerca ai nostri giorni in termini di sviluppo e competitività. In Italia la ricerca è considerata meno importante del calcio. Ritengo la "fuga dei cervelli" sostanzialmente giusta, perchè noi italiani siamo gente strana:lasciamo andar via i nostri migliori ricercatori,perchè mancano soldi per la ricerca, e spendiamo invece fior di euroni per comprare all'estero i cosiddetti "campioni del pallone". Lì siamo bravi. Esportiamo cervelli e importiamo piedi. C'è un meccanismo sballato. L'Italia è un paese povero,ma nessuno lo vuole ammettere:si spende solo lo 0.6% del PIL in ricerca e sviluppo. Le altre nazioni spendono di più e raccolgono i frutti con innumerevoli scoperte, molte delle quali premiate col Nobel, che migliorano la qualità della vita e portano ricchezza. Ciò che i nostri politici non hanno mai capito. Si va all'estero solo per ricercare campioni dello sport e non campioni della scienza. L'università italiana grazie alla sua organizzazione didattica,unica al mondo forse, sforna laureati molto molto preparati, e fino a qui 10 e lode. Infatti i nostri ricercatori sono molto apprezzati in tutto il mondo. Ma è il post-laurea il tassello mancante. Non si può spendere così poco se si vuol restare competitivi a livello mondiale. Non si può restare competitivi dando a un ricercatore 700 euro al mese. E' VERGOGNOSO!!. E allora ben venga la possibilità di andare in altre nazioni, dove magari vengono apprezzate le vere qualità che uno studioso possiede,e per di più pagate meglio,molto molto meglio. Questa fuga aumenta di anno in anno,e l'Italia rischia di perdere definitivamente i suoi scienziati. A nessuno piace lasciare la propria terra,ma vedendo l'andazzo della ricerca qui in Italia ho potuto capire che difficilmente ci sarà una inversione di tendenza. All'università si respira un'aria di insoddisfazione generale, c'è ormai diffusa la mentalità del "bisogna accontentarsi". E poi si va a sbattere con troppi concorsi,troppe raccomandazioni, troppa burocrazia,non dimentichiamocene. Probabilmente pure io andrò via dall'Italia, e ciò non me ne duole. I politici parlano, parlano,ma tutto finisce lì. Non sono esterofilo, ma non vedo impegni concreti da parte dei governanti per favorire la ricerca e lo sviluppo qui in Italia. Si potrebbero fare progetti ambiziosissimi,ma la politica è addentrata pure nella scienza,e questo è un male. Ho capito che non c'è rispetto tra la gente in genere,e figuriamoci tra i politici, per chi studia. Io me ne sto accorgendo solo adesso, che studio all'università. Non vieni apprezzato. C'è invidia o forse dai fastidio. Beh, forse è proprio vero:se sei intelligente dai fastidio,perchè diventi pericoloso. E questa non è solo una mia opinione,ma sono tante le persone che la pensano così. Mancano i soldi, eppure ci sono per pagare gli stipendi da favola dei nostri politici,di gran lunga superiori a quelli degli altri colleghi. Gli appelli che da più parti del mondo accademico e della ricerca giungono mi sembrano pieni di speranza proprio come è il mio cuore, ma mi sembrano inutili, perchè per avviare un contesto veramente competitivo ci vogliono anni di lavoro,così è stato per le potenze industriali che oggi sono all'avanguardia nella ricerca, nell'innovazione e nello sviluppo. Non è nel mio stile parlare con questi toni ma ciò che sto dicendo, lo ripeto,non lo penso solo io. Grazie per avermi ascoltato, con affetto, Luca Zeta, Catania
PS: il caso Luzzatto, (ma pure il caso del chirurgo Ignazio Marino) che magistralmente il giornalista Dottor Riccardo Icona ha portato alla ribalta nella trasmissione “W la ricerca”, sono i simboli più rappresentativi di questa mafia: nei paesi più civili del nostro i migliori scienziati non si licenziano, ma si fa a gara per averli!!!!
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cittadino
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Inserito il
24/06/2005
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Sconcertante
Sono sconcertato, umiliato offeso, come italiano mi sento insultato dai nostri politici di m...a, facciamo emigrare loro. In siberia magari, hanno bisogno di validi spalatori di neve.
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