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Frammenti di tessuto cardiaco coltivati in coltura


Nel mondo 300 interventi con cellule staminali

Negli esperimenti finora condotti sugli animali le cellule immature del cuore (cardiomiociti) sono state prelevate e fatte moltiplicare su un sottilissimo strato di materiale biocompatibile chiamato dacron, dalle dimensioni di una moneta da due euro. Nell'arco di un mese le cellule staminali si sono moltiplicate la ''toppa'' cosi' ottenuta e' pronta per essere trasferita. Il nuovo tessuto e' stato inserito nell'atrio destro del cuore. Gli agnelli cosi' trattati sono stati rioperati a distanza di circa due mesi dall'impianto della patch per verificare se il nuovo tessuto si era integrato con quello del cuore.
''Abbiamo osservato un sincronismo elettrico - ha detto Folliguet - e se per questo particolare aspetto abbiamo ancora bisogno di conferme definitive, siamo invece sicuri che le cellule impiantate sono vive''.
Il prossimo traguardo cui sta lavorando il gruppo francese e' la possibilita' di costruire in laboratorio valvole cardiache del tutto compatibili con il paziente perche' ottenute a partire dalle cellule staminali del paziente stesso. ''Lo stesso sistema - ha detto il ricercatore - potrebbe essere usato per costruire valvole completamente autologhe e rendere quindi non piu' necessario impiantare protesi artificiali, ma valvole costruite con lo stesso tessuto del paziente''. Al momento, pero', l'ostacolo principale e' la mancanza di un materiale che sia nello stesso tempo biocompatibile, e quindi ben tollerato dall'organismo, e resistente alle turbolenze elettriche, che potrebbero provocare seri danni.

Cuore, nel mondo 300 interventi con cellule staminali
Sono circa 300, nel mondo, le persone che hanno avuto interventi al cuore basati sull'uso di cellule staminali.
Erano tutti in condizioni molto gravi, tanto che non avrebbero potuto affrontare gli interventi chirurgici di tipo tradizionale, ma grazie alle cellule bambine prelevate dal loro cuore, dal sangue o dal midollo almeno in 30 hanno raggiunto una sopravvivenza di 2-3 anni e il loro cuore continua a battere grazie alle baby-cellule.
Il prossimo passo per capire i motivi di questi successi e' costruire una sorta di catalogo delle cellule immature utili al cuore, hanno concluso gli esperti riuniti a Sirmione, nel primo congresso mondiale sulle staminali in cardiologia.
A seconda del tessuto dal quale proviene, infatti, ogni cellule staminale sembra essere specializzata in modo diverso: come se ognuna di esse fosse uno strumento particolarmente adatto ad un certo tipo di riparazione. ''Differenti tipi di cellule per differenti pazienti'' e' la prospettiva proposta da Doris Taylor, dell'universita' statunitense del Minnesota. ''Anche se la terapia e' ancora agli albori - ha osservato - e non possiamo parlare di risultati definitivi, stiamo comprendendo rischi e limiti. In questa fase e' necessario fare il massimo numero di prove, con il maggior numero di cellule prelevate da fonti diverse''. Bisogna capire, insomma, se per riparare un certo difetto del cuore sia meglio utilizzare una cellula staminale prelevata dal midollo piuttosto che dai muscoli o dal tessuto adiposo.
Dalle ricerche in corso in tutto il mondo emerge infatti che quasi ogni tipo di cellula staminale ha un effetto benefico sul muscolo cardiaco. Quello che non si sa ''e' perche' cio' avvenga - ha rilevato Doris Taylor - e soprattutto quale sara' la dose adatta di staminali da trapiantare in ciascun paziente''. La prospettiva piu' interessante, ha aggiunto, e' nella possibilita' di mettere a punta una terapia cellulare su misura per ciascun paziente.
Tra le altre prospettive alle quali si sta lavorando, la possibilita' di utilizzare le cellule staminali come terapia d'urgenza nell'infarto, in sperimentazione clinica in Germania. La combinazione di cellule staminali con fattori di crescita per favorire la formazione di nuovi vasi sanguigni e' la via su cui punta il Giappone, con il gruppo dell'universita' di Kyoto diretto da Masashi Komeda. In Canada si sta guardando invece alla possibilita' di usare le cellule staminali per aiutare il cuore dei pazienti in attesa di trapianto ed evitare cosi' l'impianto di un cuore artificiale. E' infatti in preparazione un protocollo per impiantare le staminali insieme al cuore artificiale.

Fonte: Ansa (07/06/2004)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag: cuore, cardi%, staminal%cuor
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