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Nuova molecola per riparare danni al cervello, studio italiano


Una nuova molecola potrebbe salvare le cellule neuronali malate riparando i danni al cervello: si tratta del cosiddetto inibitore PARP, che sembra offrire concrete speranze per poter impedire la mor

Una nuova molecola potrebbe 'salvare' le cellule neuronali malate riparando i danni al cervello: si tratta del cosiddetto inibitore PARP, che sembra offrire concrete speranze per poter impedire la morte di neuroni colpiti da ictus. Lo rivela uno studio appena pubblicato sulla rivista internazionale 'Molecular and Cell Neuroscience' e condotto dalle Universita' di Perugia e Firenze in collaborazione con la multinazionale farmaceutica Wyeth.
La ricerca e' stata illustrata oggi in occasione della conferenza stampa di presentazione del congresso internazionale 'Restoring Function to the Damaged Brain', che si apre domani a Perugia con la partecipazione dei maggiori neuroscienziati mondiali. La giornata di apertura vede anche un altro importante riconoscimento: La laurea honoris causa dell'Universita' di Perugia in Chimica e tecnologia del farmaco al biologo e ricercatore scozzese Frank Walsh, anche vice presidente e direttore della sezione 'drug discovery' di Wyeth.
Il riconoscimento, in occasione delle celebrazioni dei 700 anni di vita dell'Ateneo umbro, e' a testimonianza del ''riconosciuto impegno scientifico'' di Walsh, in cui ''la collaborazione con l'universita' e' stata fondamentale''.
Riparare i danni al cervello costituisce infatti una delle sfide piu' affascinanti della ricerca e proprio in Italia, hanno sottolineato gli esperti, si stanno sperimentando alcune delle molecole piu' innovative nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e dei danni da ictus e tumori. L'inibitore PARP e' una di queste.
''Grazie alla clonazione del genoma umano - ha spiegato Walsh, tra i piu' apprezzati ricercatori nel settore delle neuroscienze ci sono piu' di 5.000 molecole che offrono sfide significative agli scienziati per rivelare il loro specifico coinvolgimento nelle malattie''. E gli inibitori delle PARP ''sono una delle piu' promettenti'', ha aggiunto Roberto Pellicciari, docente di Chimica farmaceutica all'Universita' di Perugia, che ha sintetizzato e studiato la nuova molecola. Ma qual e' l'azione dell'Inibitore PARP? Ictus e ischemia cerebrale, ha spiegato Pellicciari, ''causano la liberazione del calcio e di radicali liberi, sostanze che determinano l'attivazione delle molecole enzimatiche PARP. Di fronte al danno neuronale, le PARP agiscono in modo selettivo: se il danno al Dna dei neuroni e' modesto lo riparano; se e' grave uccidono i neuroni colpiti dall'ictus''. E' questa, ha proseguito l'esperto, ''una delle cause della morte neuronale da ischemia, con danni al cervello e invalidita' o morte del paziente''. Bloccare in modo selettivo le PARP, ha concluso Pellicciari, e' dunque ''fondamentale per arrestare il processo di morte neuronale''.

Fonte: Ansa (06/10/2004)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: cervello
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