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Nuove speranze contro la leucemia T-ALL


Farmaci già usati contro il morbo di Alzheimer potrebbero fornire una nuova terapia

LeucemiaUn team di ricercatori ha scoperto una mutazione genetica che provoca una forma aggressiva di leucemia infantile. La scoperta suggerisce che i farmaci sviluppati per il morbo di Alzheimer potrebbero rappresentare un buon trattamento anche per il cancro.
Il tumore, chiamato leucemia linfoblastica acuta a cellule T (o T-ALL), è curata nel 75 per cento dei casi con la chemioterapia. Questo però è un trattamento tossico che lascia i bambini vulnerabili ad altri problemi di salute nel corso della loro vita.
Andrew Weng e colleghi del Brigham and Women’s Hospital e dell'Harvard Medical School di Boston hanno scoperto che in quasi il 60 per cento di tutti i tumori T-ALL sono presenti mutazioni in un gene chiamato NOTCH1 che lo rendono iperattivo.
NOTCH1 aiuta a controllare lo sviluppo delle cellule T, le cellule immunitarie che in questo tipo di tumore proliferano senza controllo.
Per funzionare il modo appropriato, NOTCH1 deve essere tagliato dall'enzima gamma-secretasi, che si occupa anche di proteine cerebrali coinvolte nel morbo di Alzheimer e che, per questo motivo, è il target di farmaci sviluppati dai ricercatori nel campo delle malattie degenerative.
In un articolo pubblicato sulla rivista "Science", Weng e colleghi suggeriscono perciò lo studio di questi farmaci su pazienti che soffrono di T-ALL. La scoperta è significativa non solo perché associa le mutazioni di NOTCH1 a tutte le forme di T-ALL, ma anche perché gli inibitori di gamma-secretasi sono già in fase di sviluppo e di sperimentazione.

Fonte: Le Scienze (13/10/2004)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: leucemia
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